23/06/2024
Sono andata al cinema per Inside Out 2 ed è stata la cosa migliore che potessi fare.
Inside Out non è mai stato un film per bambini, piuttosto un film che potesse insegnare agli adulti, tramite gli occhi dei bambini, come accettare il loro lato più vulnerabile, la loro tenerezza, ma anche la loro molteplicità. Il film della Disney in maniera efficace, divertente, leggera e quanto mai profonda, ci parla di noi, di quello che siamo, del nostro essere individui elementari nella loro complessità.
Gioia, Tristezza, Paura, Disgusto e Rabbia sono le emozioni primarie, quelle che prova Riley, la piccola umana del film, sin dal momento in cui viene messa al mondo. Ma nella vita di Riley, compiuti i 13 anni, si affacciano nuove emozioni, la pubertà diventa il campanello d’allarme per un cambiamento repentino, un cambio d’umore costante e incontrollato. Si cresce e la scalata verso la consapevolezza non è così liscia come potrebbe sembrare.
Arriva Ansia, la grande nemica di quest’epoca e piomba nella mente prendendone il controllo. Ansia è lì, a macinare proiezioni, le più nefaste, le più terribili, affinché tu che vorresti gestirla, o almeno provarci, possa essere sopraffatto dalla necessità di dover fare sempre di più, di non essere all’altezza, di doverti misurare con ciò che vorresti essere e che non sei. Ansia è lì, non lascia la presa, offusca i sentimenti, si agita e preme sui tasti più sensibili del nostro sentire, Ansia, amica della Paura, sodale dell’Invidia e guardinga con la Gioia che prova a costruire una visione più rosea della vita.
Inside Out2 ci insegna, ancora una volta, che siamo tante cose insieme e non potrebbe essere altrimenti, che la nostra personalità è fatta di tante corde, che si irrobustiscono nel tempo popolando il terreno delle nostre consapevolezze e vibrano quando c'è qualcosa che va a stuzzicarle, siamo e saremo sempre un puzzle, un rompicapo da risolvere. Abbiamo una vita per provarci, nel frattempo, ascoltiamo le nostre emozioni e, come ha urlato un bambino nel buio della sala: "Evviva Inside Out" e, perché d'altra parte, quello che siamo dentro è la precisa immagine con cui appariamo fuori.
di Ilaria Costabile