17/07/2025
“E' arrivata in Parlamento una proposta di legge che parla di neuropsichiatria infantile. L’idea è quella di potenziare gli screening (non le terapie!) sui bambini a rischio. Neppure una parola sulla necessità di provvedere ad un reale potenziamento di servizi che non riescono, per l’insufficienza cronica di mezzi e di personale a offrire assistenza ai bambini di cui dovrebbero occuparsi terapeuticamente” commenta così il Professor Luigi Cancrini psichiatra e psicoterapeuta.
“Quello di cui ci sarebbe bisogno - prosegue Cancrini -e non c’è traccia è un piano di interventi per l’assistenza psichiatrica e psicologica dei minori di respiro nazionale, sostenuto da un finanziamento adeguato“.
Il Cnop condivide "l’urgenza di riportare i bisogni psicologici di bambini e adolescenti al centro dell’agenda pubblica" ma ribadisce "non può esserci risposta efficace per la salute senza un investimento serio nei servizi e nel ruolo della psicologia all’interno dei percorsi di prevenzione e di cura".
“Neppure una parola sulla necessità di provvedere ad un reale potenziamento di servizi che non riescono, per l’insufficienza cronica di mezzi e di personale a offrire assistenza ai bambini di cui dovrebbero occuparsi terapeuticamente.”
È l’allarme lanciato dal Professor Luigi Cancrini psichiatra e psicoterapeuta, a commento di una nuova proposta di legge sulla neuropsichiatria infantile attualmente in discussione in Parlamento.
Tra le misure previste, si parla di un ampliamento degli screening per l’individuazione precoce nei bambini a rischio. Ma senza un rafforzamento strutturale dei servizi clinici, il rischio concreto è quello di aumentare le diagnosi senza garantire una presa in carico effettiva.
Secondo Luigi Cancrini, la misura si inserisce in un contesto già gravemente segnato da un sottofinanziamento storico, una condizione che ha conseguenze dirette sulla qualità e sull’accessibilità dei servizi, tanto per i minori quanto per gli adulti.
Nel suo intervento, il Professore richiama anche casi emblematici, come quello di un bambino di 10 anni affetto da schizofrenia infantile, da anni accolto in una comunità educativa a Cagliari, in assenza di strutture specializzate in grado di offrire un percorso di cura adeguato. E parlando delle situazioni di emergenza, aggiunge: “Roma e il Lazio dispongono di due sole strutture, cronicamente sovraffollate per il ricovero dei minori che vengono accolti solo in Pronto Soccorso".
Ciò che manca, conclude Cancrini, è un piano nazionale per l’assistenza psichiatrica e psicologica dell’età evolutiva, sostenuto da un finanziamento adeguato e da una visione strutturale.
Come Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, condividiamo l’urgenza di riportare i bisogni psicologici di bambini e adolescenti al centro dell’agenda pubblica.
Ma ribadiamo che non può esserci risposta efficace per la salute senza un investimento serio nei servizi e nel ruolo della psicologia all’interno dei percorsi di prevenzione e di cura. Servono strategie concrete, risorse stabili e una visione di lungo periodo che includa le competenze professionali di tutti gli operatori sanitari e sociosanitari.
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