Fondazione De Ferrari

Fondazione De Ferrari La Fondazione De Ferrari è un soggetto no profit nato nel 2001 per iniziativa dell’editore Gianfranco De Ferrari e della moglie Maria Grazia.

Essa si preoccupa di raccogliere e custodire fondi culturali e di metterli a disposizione degli studiosi

IN PRENOTAZIONENuovo libro di FDV in prenotazione presso l'editore De Ferrari Via Ippolito d’Aste 3/10 Sc Sin. | 16121 G...
24/07/2025

IN PRENOTAZIONE
Nuovo libro di FDV in prenotazione presso l'editore De Ferrari
Via Ippolito d’Aste 3/10 Sc Sin. | 16121 Genova
Per informazioni e richieste: segreteria@deferrari.it | tel.: 0105956111

Benjamin De Casseres: DELLA STUPIDITÀ CREATIVA. I libri di FDV, De Ferrari editore
Lontano discendente di Spinoza, amico di Mencken e London, di Masters e O’Neill, collaboratore sia di “Life” sia di riviste anarchiche, oggi dimenticato, Benjamin De Casseres (1873-1945) fu critico in diversi settori e poeta con una palese inclinazione all’ironia e al genuino umorismo. Avverso al collettivismo e sostenitore dell’individualismo radicale fu definito da O’Neill “Il Nietzsche americano”, un ruolo che condivideva col ben più fortunato e ascoltato H.L. Mencken. Di Nietzsche curò anche una scelta del carteggio. Scrisse del Futurismo e c’è chi avanza un suo posto – combinando umorismo e nichilismo - fra i precursori di Dada. Scrisse a D’Annunzio, a Jules de Gaultier, a Remy de Gourmont, a Thomas Hardy e anche al cultore della letteratura fantastica James
Branch Cabell, come d’altra parte sostenne l’attività dell’amico di Lovecraft e influente collaboratore di “Weird Tales” Clark Ashton Smith. Con l’amico pittore e caricaturista Carlo de Fornaro si recò in Messico per combattere la dittatura di Porfirio Diaz. Fu accerrimo nemico del proibizionismo.

19/06/2025
"La vita vale la pena di essere vissuta? Questo è un problema che riguarda un embrione, non un uomo."https://digilander....
15/06/2025

"La vita vale la pena di essere vissuta? Questo è un problema che
riguarda un embrione, non un uomo."
https://digilander.libero.it/wolfbruno/butlerTacc.pdf
Samuel Butler
taccuini
(opuscolo n.46)

https://digilander.libero.it/wolfbruno/fdv39.pdfNuovo numero: fogli di via n.39 (pag. 1043-1080)liberamente scaricabile
26/05/2025

https://digilander.libero.it/wolfbruno/fdv39.pdf
Nuovo numero: fogli di via n.39 (pag. 1043-1080)
liberamente scaricabile

riceviamo:
13/05/2025

riceviamo:

https://digilander.libero.it/wolfbruno/avery.pdf(foglietti n.23, maggio 2025)Robert Benayoun Prefazione a  Il mistero Te...
02/05/2025

https://digilander.libero.it/wolfbruno/avery.pdf
(foglietti n.23, maggio 2025)
Robert Benayoun
Prefazione a Il mistero Tex Avery

30/04/2025

riceviamo:
ITACA presenta: "Poesia Visiva. Gruppo '70"–Dalla Collezione Carlo Palli
ITACA, la casa della cultura, della creatività e della convivialità, è lieta di annunciare l’inaugurazione della mostra "Poesia Visiva. Gruppo '70", un viaggio attraverso le opere e le sperimentazioni dei protagonisti di una delle più significative avanguardie artistiche italiane del secondo Novecento.
La mostra, curata da Laura Monaldi e realizzata in collaborazione con la Collezione Carlo Palli, riunisce i lavori di Eugenio Miccini, Lamberto Pignotti, Lucia Marcucci, Michele Perfetti, Luciano Ori, Roberto Malquori e Ketty La Rocca. Questi artisti, riuniti nel Gruppo '70, nato a Firenze nel 1963, hanno saputo intrecciare parola e immagine, arte e letteratura, in una nuova prassi artistica che ha segnato profondamente la cultura visiva e poetica contemporanea.
La Poesia Visiva nasce come risposta critica alla società di massa e al bombardamento mediatico, proponendo collage, assemblaggi e commistioni tra linguaggi diversi. Le opere in mostra testimoniano la capacità del Gruppo '70 di leggere e interpretare i cambiamenti sociali e culturali, offrendo una riflessione ironica, eversiva e popolare sulla comunicazione e sulla realtà.
"La parola e l’immagine, due significanti così diversi nella forma ma così vicini nella sostanza, si uniscono in un’unica azione estetica che fa dell’espressione artistica un vero e proprio strumento di comunicazione."
(dal testo in catalogo di Laura Monaldi)
L’esposizione si inserisce nel progetto di ITACA di promuovere la cultura come spazio di incontro e crescita collettiva, valorizzando la memoria e l’innovazione. La mostra inaugura anche la nuova collana editoriale "Itaca" de I Libri di Mompracem, dedicata ai percorsi più significativi della ricerca artistica e letteraria contemporanea.

Un’occasione unica per riscoprire la forza rivoluzionaria della Poesia Visiva e il suo messaggio ancora attuale, in un dialogo aperto tra arte, parola e società.

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Eugenio Miccini, fondatore del Gruppo '70 insieme a Lamberto Pignotti, è stato un pioniere della poesia visiva. Le sue opere riflettono una ricerca sul linguaggio tecnologico e sulla sintassi verbo-visiva, utilizzando collage e manipolazioni per creare un metalinguaggio che sfida la tradizione letteraria e artistica. Tra i suoi lavori più celebri troviamo "Poetry gets into life", dove l’arte si fonde con la quotidianità per purificare il processo estetico della società di massa.

Lamberto Pignotti attratto dalle avanguardie futuriste e dadaiste, ha esplorato la comunicatività della poesia attraverso il linguaggio tecnologico. Le sue opere fotografiche integrate con scrittura manuale evidenziano la continuità tra parola e immagine. La sua arte tecnologica si oppone alla cultura di massa e al neocapitalismo, proponendo una nuova funzione sociale per il poeta.

Lucia Marcucci ha utilizzato il collage per sovvertire i codici visivi e verbali della pubblicità e dei mass media. Le sue opere ironiche ed evocative, come l’iconica fotografia "La ragazza squillo", denunciano stereotipi culturali e sociali, trasformando il linguaggio comune in un potente strumento di critica.

Michele Perfetti ha contribuito alla poesia visiva con opere che combinano elementi grafici e poetici. La sua ricerca si concentra sull’interazione tra parola e immagine per riflettere sulle contraddizioni della società contemporanea.

Luciano Ori ha esplorato l’interazione tra arte e tecnologia attraverso assemblaggi che fondono materiali diversi. Le sue opere si distinguono per il loro approccio sincretico, che unisce segno letterario e segno artistico in una critica alla società mediatica.

Roberto Malquori ha portato avanti una riflessione sulla simultaneità tra linguaggi visivi e verbali. Le sue creazioni offrono una lettura ironica e provocatoria del caos politico-sociale degli anni Sessanta.

Ketty La Rocca è stata una figura centrale nella poesia visiva grazie alla sua capacità di fondere parola, immagine e gesto in un linguaggio unico. Le sue opere affrontano temi di identità, comunicazione e femminilità con una sensibilità innovativa.

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Dal 30 aprile al 15 giugno 2025 - Ingresso libero
Inaugurazione: mercoledì 30 aprile 2025 – ore 18:00
ITACA, Via di San Domenico 22,Firenze

riceviamo:12-13 Aprile 2025 – Genova, Giardini LuzzatiOgni storia nasce da un incontro: tra persone, tra culture, tra ep...
09/04/2025

riceviamo:
12-13 Aprile 2025 – Genova, Giardini Luzzati
Ogni storia nasce da un incontro: tra persone, tra culture, tra epoche. Fantaxìa – Il Gioco dei Mondi è il luogo dove queste storie prendono vita, intrecciando memoria, futuro e gioco in un festival partecipativo aperto alla città.
Per due giorni, il 12 e 13 aprile 2025, accoglierà scrittori, artisti, giocatori e appassionati per un viaggio attraverso i mille volti dell’immaginario. Panel tematici, incontri con autori e autrici, giochi di ruolo e da tavolo animeranno gli spazi dei Giardini Luzzati, mentre il LuzzatiLab in Stradone Sant’Agostino ospiterà l’area espositiva dedicata a editori, artisti e creativi.
Quest’anno, Fantaxìa avrà l’onore di ospitare la 51ª edizione di Italcon, la storica convention della fantascienza italiana, consolidando il legame tra passato e futuro, tra narrazione e innovazione.
Tre dimensioni per esplorare l’immaginario
Memoria – Ogni mito, ogni leggenda, ogni racconto tramandato nel tempo è un tassello dell’immaginario collettivo. Il Mediterraneo è un mare di storie: da eroi e mostri delle antiche epopee alle leggende popolari che ancora risuonano nelle piazze delle città. Fantaxìa riscopre queste radici, portandole nel presente.
Futuro – L’immaginazione non si ferma al passato, ma costruisce il domani. La fantascienza, l’utopia e la distopia ci permettono di proiettare sogni e incubi nel futuro, interrogandoci su tecnologia, società e nuove possibilità. L’ignoto è una frontiera da esplorare, e il fantastico è la nostra guida.
Gioco – Il gioco è l’esperienza viva dell’immaginario. Dai giochi di ruolo ai videogiochi, l’interazione trasforma le storie in avventura, rendendo ogni partecipante protagonista. Il fantastico non è solo da leggere o raccontare: è da vivere, esplorare, interpretare.
Un festival partecipativo, un evento aperto alla città
Fantaxìa vuole essere anche un luogo di incontro e di creazione condivisa. Aperto alla città di Genova e ai suoi spazi, invita il pubblico a non essere semplice spettatore, ma parte attiva di un’esperienza collettiva. I Giardini Luzzati si trasformeranno in un crocevia di storie, idee e mondi, dove chiunque può scoprire, giocare e costruire insieme il futuro dell’immaginario.

In paetiucolare:
Fantascienza del Mediterraneo
ore 11:00, Area Archeologica
Intervengono Ugo Bellagamba, Francesco Verso. Video-interventi di Cristina Jurado, Carme Torras e Fadi Zaghmout. Coordina Domenico "Nico" Gallo.

Il lavoro è un pianeta weird
ore 14:30, Area Archeologica
Angelica De Palo, Domenico "Nico" Gallo, Elisa Manici, Carmine Treanni, Coordina Giuliana Misserville
La fantascienza in questi ultimi anni è tornata a essere romanzo sociale che interroga la realtà cercando di individuare non vie di fuga ma nodi cruciali che possono essere agiti per sovvertire la realtà. Uno di questi è sicuramente il mondo del lavoro, soggetto nel nostro tempo a una riconfigurazione totale che va ben oltre le problematiche relative alla globalizzazione; mondo del lavoro che impatta pesantemente sulle vite di tutt3 ma che soprattutto per le fasce più fragili di popolazione si risolve in una polverizzazione degli orizzonti. I mestieri umani/non umani sono spesso a tema negli altrove speculativi, poiché la fantascienza, dal suo punto di osservazione al crocevia tra narrativa di genere e narrativa mainstream, ha provato e prova a immaginare altri esiti dei grovigli lavoro-capitale. Nel perimetro della discussione le suggestioni provenienti da alcune serie tv e da racconti e romanzi di Bruce Sterling, Ursula K. Le Guin, Martha Wells, Olga Ravn, Laura Marinelli, Luca Giommoni, Giulia Abbate, Giuliano Cannoletta e altr3.

“Le voci della fogna”: utopie e distopie
ore 15:30, la Claque
A partire dalle sue origini, la fantascienza è tra i generi letterari, il più ‘politico’, che sa declinarsi nell’orizzonte di un mondo migliore possibile e nel lato oscuro richiamato dal titolo: la science fiction che si richiama al suprematismo bianco e il fantafascismo sono rappresentativi di quanto accade oggi nel pianeta. Un fenomeno dalle dimensioni inquietanti, del quale è possibile presentare qualche suggestione ai fini della necessaria consapevolezza.
Domenico "Nico" Gallo, Carlo Modesti Pauer e Stefano Tevini. Coordina Roberto Del Piano,
Roberto Del Piano è un jazzista prestato alla fantascienza, di cui ha ripreso a occuparsi pubblicamente dopo una lunghissima assenza. Costituisce, insieme a Laura Coci, la FantaFactory che cura, per le edizioni Delos Digital, la collana Fantascienza Resistente e l’pera di Daniela Piegai. Ogni tanto scrive in proprio narrativa (Premio Albedo 2024) o saggistica (Premio Italia 2023).
Domenico “Nico” Gallo è uno scrittore, traduttore e saggista genovese, particolarmente attivo nel genere della fantascienza. È autore di saggi su P.K. Dick, sul cyberpunk e sulla storia sociale della fantascienza. Fa parte della redazione di Carmilla on line, IF, e Un’Ambigua Utopia. È da poco stata pubblicata, nella collana Fantascienza resistente, edita da Delos Digital, la raccolta integrale, in due volumi, dei suoi racconti: L’ultima cordata e La patria del ribelle.
Carlo Modesti Pauer, antropologo, saggista, regista e autore televisivo, documentarista. È ideatore e autore del magazine settimanale Wonderland, in onda su RAI4 dal 2011, dedicato a cinema, narrativa e saggistica, videogiochi, fumetti, nell’ambito dei generi fantascientifico, fantasy e crime.
Stefano Tevini, bresciano classe 1981, è vasto e contiene moltitudini, e vedendolo capireste quanto è vero. Scrittore, insegnante, lottatore di wrestling e lettore vorace, il Writing Class Hero annovera tra i suoi ultimi lavori White Power (Red Star Press) e Il Manuale diffuso del Guerrigliero Psichico (D Editore)

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Genova

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010 595 6111

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