22/05/2022
Una delle interviste più belle mia lette di uno dei personaggi più simpatici e veri mai visti nel calcio.
«Mie squadre forti soprattutto ultimi 20-25 minuti perchè molto allenate. Io mai avuto preparatore atletico, fatto sempre tutto da solo. E poi con Lucavialli e Robertomancini squadra tecnica e veloce ma anche con cervello. Cervello decide tutto e allenatore deve parlare 4 occhi con 5/6 giocatori. Con chi parlavo? Uno Lucavialli. Due Pietrovirkvud (Vierchowod). Tre Robertomancini. Loro mia mano destra. Facevano formazione? Ehnnnoooo! Io prima partita chiamare loro e farli sentire importanti con loro idee. Dire sì a tutti, poi decidere io...
Mio segreto? Disciplina, spie e telefonate notturne. Segreto per giocare bene è vita privata. Miei giocatori liberi fino ventitré ore e trenta minuti. Poi telefonavo casa tutti per scoprire chi in giro. Al Real controllavo Juanito più di tutti. Conosceva bene ambiente di Madrid e aveva amica oltre moglie. Amante, si chiama? E io controllare sempre. Una volta dopo partita in notturna Mallorca-Real Madrid ci fermiamo a dormire. Lascio tutti liberi fino ventitré ore e trenta minuti poi mi nascondo dietro palma in hall di albergo. Chiudono porta principale e giocatori non tornano. Poi, di notte, rientrano da porta secondaria e io, nascosto, spio e faccio lista nera. Mattina dopo presento allenamento e dico: “Tu rientrato ore due e trenta minuti, pagare 20 mila pesetas di multa; tu rientrato ore tre...”.
Alla Samp invece più controllato Luca Vialli che chiamavo tutte sere. Poi Pellegrini e Attilio Lombardo. Tonino Cerezo più furbo: amava vita notturna ma non potevo chiamarlo perchè sposato. Storia delle mie spie? Avevo 4/5 persone che giravano in tutti locali notturni di Liguria e mi raccontavano se vedevano Luca Vialli o Roberto Mancini o altri. Io mattina dopo in allenamento dicevo: “Tu Luca Vialli ieri stato in quel locale fino tardi, tu Roberto Mancini nell’altro bar”. Controllavo e davo disciplina. Senza disciplina non si vince. Ecco segreto nostre vittorie...» [Vujadin Boskov - Libero Quotidiano]
Otto anni fa ci lasciava quell’idolo di mister Boskov. No, purtroppo non ne fanno più così.❤️