04/03/2024
"IMPARIAMO AD ASCOLTARE IL NOSTRO CORPO
E AD OSSERVARE I NOSTRI PIEDI
CHE CI PARLANO E NON MENTONO MAI"
BREVE INTRODUZIONI SULLE ORIGINI
ED I PRINCIPI DELLA RIFLESSOLOGIA
La tecnica chiamata oggi riflessologia,
deve soprattutto le sue moderne origini ha un otorinolaringoiatra americano William Fitzgerald, che riportò alla luce questa antica dottrina.
Intorno al 1916 la sviluppò in un sistema indipendente che chiamò massaggio zonale.
Un altro contributo sostanziale venne in seguito da Eunice Ingham, una massaggiatrice americana che in molti anni di studio e specializzazione sull'opera di Fitzgerald e di altri studiosi, confermò l'esistenza di connessione tra le diverse zone del corpo e giunse alla conclusione che a partire dalla terapia zonale di Fitzgerald, era possibile elaborare un sistema per influire su ogni parte del corpo, concentrando il trattamento esclusivamente sui piedi.
FILOSOFIA DEI PIEDI
La Riflessologia rivolge la sua attenzione ai piedi per svariate ragioni.
Gli antichi cinesi consideravano l'essere umano vivente come espressione di una tensione tra due poli il cielo e la terra.
Il cielo è situato sopra la testa, la terra sotto i piedi.
Tali poli hanno caratteristiche peculiari.
Il cielo è creatività, rappresenta le azioni creative dell'uomo, il quale con il suo potere, risveglia e sviluppa la propria natura superiore.
È veloce.
È incline alla ricerca e all'indagine.
La terra è ricettività, costituisce una realtà speciale in contrasto con il potenziale spirituale e della creatività.
È lenta.
È la natura.
È ciò che nutre che porta a compimento.
È sforzo e fatica.
Queste caratteristiche chiariscono con molta precisione la differenza tra i due pol, la testa e i piedi.
le mani sono i mediatori che ci permettono di trasformare le idee in fatti.
Il disequilibrio che l'essere umano oggi vive tra il suo cielo e la sua terra lo porta ad una mancanza di armonia che lo fa soffrire nella vita di tutti i giorni.
Il concetto di stress con tutti i suoi effetti collaterali, la degenerazione, la mancanza di attività, l'iperattività mentale, l'importanza data al successo più che al sentimento, tutti questi fatti ci allontanano da noi stessi e creano una situazione in cui siamo scarsamente coscienti della nostra condizione autodistruttiva.
Cercate ora di immaginare due piedi uno vicino all'altro. immaginate l'intero corpo umano riflesso nei piedi, cominciando dalla punta dell'alluce per finire su una linea immaginaria situata una decina di centimetri sopra il malleolo.
In genere la punta dell'alluce rappresenta il punto più alto della testa, mentre i lati del tendine d'Achille riflettono le gambe.
Si possono immaginare linee che collegano tutto il corpo con il piede.
L''arcata plantare del piede, per esempio, riproduce la forma della colonna vertebrale.
Quando siamo in piedi, la nostra postura e varie altre funzioni dell'apparato muscolare dipende direttamente dal modo in cui usiamo i piedi, da come distribuiamo il nostro peso.
È così che i nostri piedi sono un'espressione della nostra postura e del nostro modo di muoverci.
Il punto di contatto fra l'energia Vitale e di base dell'uomo e l'energia di base della terra, è il piede.
La riflessologia può suscitare e stabilizzare alcuni aspetti carenti dell'energia di base del paziente.
Dal punto di vista mentale, offre la possibilità di raggiungere uno stato di profondo rilassamento, maggiore di quello che si ottiene con altre tecniche basate sul contatto e sul tocco.
Usata correttamente questa tecnica permette ai pazienti di diventare ricettivi, di accettare il dolore senza combatterlo, di dormire meglio, di concentrarsi e di caricarsi delle energie di cui sono carenti.
Il contatto energetico delle mani degli operatori con i piedi del paziente, crea tra loro un flusso che può agire sul disturbo,, armonizzandolo e inducendo un miglioramento.
Per saperne di più...
(e vi assicuro che dietro ai piedi c'è un mondo da scoprire oltre che piacevole molto molto interessante e costruttivo)....
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Paolo Faccio
Operatore del Benessere
Con Umanità al Servizio Dell' Umanita
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