Studio Pediatrico Michele Fiore

Studio Pediatrico Michele Fiore Pediatria, puericultura, salute, medicina

Consiglio la lettura attenta di questo post del collega.Succede anche a me.Consiglio anche di leggere i commenti, soprat...
22/07/2025

Consiglio la lettura attenta di questo post del collega.
Succede anche a me.
Consiglio anche di leggere i commenti, soprattutto quelli scritti dai genitori che vivono all’estero.
Ci sono stati giorni in cui sono stato preso dalla tentazione di togliere whatsapp… e non è detto che non lo faccia, prima o poi

Sono le 8 del mattino…

Suona la sveglia, accendo il telefono e ho “già” un “arretrato” di 100 whattsapp da leggere di genitori che questa notte…

….si questa notte…

hanno avuto l’esigenza di scrivermi.

Questa cosa ovviamente NON è normale.

A questi 100, fino alle 20 di stasera - ora in cui finisco di essere reperibile - se ne aggiungeranno altre svariate centinaia.

E altrettante centinaia ne riceverà la mia segretaria.

Secondo voi, è “sano” questo uso?

Un presidio tecnologico come questo, se usato senza regole, fa più danni che bene.

Non solo stressa chi cura, ma crea aspettative sbagliate, confonde ruoli e spesso… non aiuta davvero chi scrive.

📌 Serve una netiquette. Proviamo con queste semplici (ma sacrosante) regole:

1. Conta fino a 3 prima di scrivere. È davvero urgente? È una richiesta da fare su WhatsApp? Può Whatsapp essere “risolutivo”? O la risposta sarà ovviamente un laconico “il bambino va visitato, prenota”!

2. No ai papiri. Se il messaggio richiede più di 3 righe, forse è una conversazione da affrontare a voce, con calma. Prenota la visita.

3. Foto, video e vocali non sono graditi e spesso neanche scaricati. Semplicemente non possono portare a una diagnosi. WhatsApp non è un ambulatorio virtuale. Prenota la visita.

4. Rispetto dei tempi. Il medico ha diritto a staccare, dormire, vivere. Le risposte non sono quindi né istantanee, né garantite. Whatsapp NON è parte del mio lavoro, è un “favore”.

5. Canali ufficiali prima di tutto. Visite, prescrizioni, certificati, risultati: usiamo i canali giusti (repository su Pediatotem), con i tempi giusti (report in orario di studio).

WhatsApp non è il nemico. Ma usato male, rischia di diventarlo.

Serve buonsenso.

E un po’ di educazione digitale.

Anche questo è prendersi cura.

…Di sé, dei propri figli e di chi se ne prende cura…

Vaccinazione anti-influenza in gravidanzaGrazie ad  Giacani per la segnalazione Se non volete far ammalare i vostri figl...
21/07/2025

Vaccinazione anti-influenza in gravidanza
Grazie ad Giacani per la segnalazione
Se non volete far ammalare i vostri figli prima che si possano vaccinare per influenza (sotto i sei mesi), vaccinarsi durante la gravidanza, porta protezione anche ai neonati/lattanti

Vaccinazione antinfluenzale durante la gravidanza e influenza infantile nei primi 6 mesi di vita
Ousseny Zerbo et al. Obstet Gynecol. 2025.

Obiettivo: valutare l'efficacia della vaccinazione antinfluenzale durante la gravidanza contro l'influenza nei neonati durante i loro primi 6 mesi di vita.

Metodi: abbiamo condotto uno studio di coorte tra le persone in gravidanza arruolate a Kaiser Permanente Northern California (KPNC) e i loro neonati. Abbiamo seguito tutti i neonati dalla nascita fino al primo verificarsi di un test di reazione a catena della polimerasi risultato positivo per l'influenza, il bambino ha raggiunto l'età di 6 mesi, la morte, la disiscrizione da KPNC o la fine dello studio il 31 dicembre 2022. Abbiamo usato la regressione di Cox per confrontare il rischio di influenza nei bambini le cui madri sono state vaccinate contro l'influenza durante la gravidanza con quelle le cui madri non erano vaccinate. I rapporti di pericolo (HR) sono stati adeguati per il tempo di calendario, la sociodemografia materna e le comorbilità. L'efficacia del vaccino è stata calcolata al 100% (1 HR aggiustata). Abbiamo valutato l'associazione tra la vaccinazione e gli esiti dell'influenza infantile in qualsiasi momento durante la gravidanza e per trimestre di vaccinazione.

Risultati: dei 245.498 bambini inclusi nello studio, il 46,0% è nato da madri vaccinate. L'incidenza dell'influenza è stata inferiore tra i bambini di madri vaccinate rispetto alle madri non vaccinate (0,12% contro 0,30%). Dopo l'aggiustamento per le covariate, la vaccinazione durante la gravidanza è stata associata a una riduzione dell'influenza infantile in qualsiasi ambiente clinico del 44,4% (IC 95%, 31,4-54,9%). La vaccinazione durante il primo trimestre è stata associata a una riduzione dell'influenza infantile dell'11,3%, una riduzione del 51,5% durante il secondo trimestre e una riduzione del 59,3% durante il terzo trimestre. Le differenze nelle stime di efficacia del vaccino che hanno confrontato il primo e il secondo trimestre ( P =.02) e confrontato il primo e il terzo trimestre ( P

Influenza vaccination during pregnancy was associated with a reduction in infant influenza infection by 44.4%. The reduction in infant influenza infection was greater when vaccination occurred in the second or third trimester, compared with the first trimester.

Era da un po’ di tempo che non parlavo di vacciniQui di seguito un articolo della società europea di cardiologia.Parla d...
11/07/2025

Era da un po’ di tempo che non parlavo di vaccini
Qui di seguito un articolo della società europea di cardiologia.
Parla di prevenzione degli eventi cardiovascolari e vaccinazioni contro i virus.

https://academic.oup.com/eurheartj/advance-article/doi/10.1093/eurheartj/ehaf384/8177060

La vaccinazione è sempre più riconosciuta come una misura preventiva efficace non solo contro infezioni specifiche, ma anche per la prevenzione delle malattie cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio. In particolare, un crescente numero di prove suggerisce che i vaccini contro l'influenza, la SARS-CoV-2, il virus respiratorio sinciziale, l'herpes zoster e altri virus riducono significativamente l'infezione e per l'influenza l'incidenza di importanti eventi cardiovascolari avversi negli individui vaccinati.

Cari Genitori … pare che non ci sia quasi niente da fare … dovete “sopportare” il pianto di vostro/a figlia/a.[fonte Quo...
09/07/2025

Cari Genitori … pare che non ci sia quasi niente da fare … dovete “sopportare” il pianto di vostro/a figlia/a.
[fonte Quotidiano Pediatria]

Il pianto dei neonati? Colpa (quasi tutta) dei geni

8 Luglio 2025 Barbara Di Chiara
Quanto piange un neonato dipende in larga parte dalla genetica e, almeno nei primi mesi di vita, c’è poco che i genitori possano fare per cambiarlo. A rivelarlo è uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Uppsala e del Karolinska Institutet, pubblicato sulla rivista JCPP Advances, che ha analizzato i comportamenti del sonno, del pianto e della capacità di calmarsi in 1.000 coppie di gemelli in tutta la Svezia.

L’indagine ha coinvolto i genitori attraverso questionari compilati quando i bambini avevano due mesi e poi di nuovo a cinque mesi. L’obiettivo era valutare il peso dei fattori genetici ed ambientali su comportamenti spesso fonte di preoccupazione e frustrazione per le famiglie.

Il risultato più netto emerso riguarda la durata del pianto quotidiano. A due mesi di vita, i ricercatori hanno rilevato che la genetica spiega circa il 50% della variabilità nella quantità di pianto dei neonati. A cinque mesi, questa incidenza sale fino al 70%. Secondo la prima autrice dello studio, la psicologa Charlotte Viktorsson, “può essere rassicurante per i genitori sapere che la quantità di pianto del loro bambino dipende in larga misura dalla genetica, e che le possibilità di influenzarlo sono piuttosto limitate”.

Il restante 30-50% è attribuibile a ciò che gli studiosi definiscono “ambiente unico”, cioè fattori non condivisi nemmeno dai gemelli e che non possono essere identificati con precisione attraverso i questionari. Potrebbero includere dettagli quotidiani come le interazioni personali, la disposizione del sonno o altre esperienze individuali.

Diversa la situazione per altri aspetti del sonno infantile. Per quanto riguarda i risvegli notturni, lo studio ha riscontrato un peso molto maggiore dei fattori ambientali rispetto a quelli genetici. Ciò suggerisce che elementi come le routine della nanna o l’ambiente in cui il bambino dorme (temperatura, luci, suoni) influenzano significativamente la qualità del riposo notturno.

Anche il tempo necessario per addormentarsi, valutato in base a quanto ci mette il bambino a prendere sonno dopo essere stato messo a letto, mostra un andamento interessante: a due mesi dipende soprattutto dall’ambiente, ma già a cinque mesi comincia a emergere un’influenza genetica. “Questa dinamica riflette lo sviluppo rapidissimo che caratterizza i primi mesi di vita,” spiega Viktorsson, “e indica che gli sforzi dei genitori nel creare buone abitudini di sonno sono probabilmente più efficaci nei primi mesi”.

Per ottenere questi risultati, il team ha utilizzato il classico approccio degli studi sui gemelli, confrontando i dati di coppie monozigote (geneticamente identiche) e dizigote (che condividono solo metà del patrimonio genetico). Questo metodo permette di isolare il contributo genetico rispetto a quello ambientale, tenendo conto che entrambi i tipi di gemelli condividono il contesto familiare, sociale ed economico.

Sebbene lo studio non permetta di identificare quali siano i fattori ambientali più efficaci per migliorare il sonno e ridurre il pianto, gli autori sottolineano che i risultati aprono la strada a ricerche mirate, in particolare sulle routine serali e le modalità di addormentamento. Inoltre, il progetto prevede un follow-up fino ai 36 mesi di età, che permetterà di seguire l’evoluzione di pianto e sonno nel tempo.

In un’epoca in cui il sonno dei bambini è spesso oggetto di ansia per le famiglie, queste nuove evidenze restituiscono un messaggio importante: se il vostro neonato piange tanto, non è detto che stiate sbagliando qualcosa. Forse, semplicemente, è scritto nei suoi geni.

PROMOZIONE DELLA SALUTE DEGLI OCCHI “La salute dei tuoi occhi non perderla di vista”, promossa da APMO – Associazione Pa...
05/07/2025

PROMOZIONE DELLA SALUTE DEGLI OCCHI

“La salute dei tuoi occhi non perderla di vista”, promossa da APMO – Associazione Pazienti Malattie Oculari.
SABATO 12 luglio, dalle 9:00 alle 12:00, si terrà a Genova uno screening gratuito dedicato alla miopia e ai disturbi refrattivi nei bambini.
�L’iniziativa rientra nella campagna nazionale “La salute dei tuoi occhi non perderla di vista”, promossa da APMO – Associazione Pazienti Malattie Oculari.
Segnalo questa opportunità ai genitori
Un controllo semplice e gratuito per individuare precocemente eventuali difetti visivi.

Dove: sede Ordine dei Medici Piazza della Vittoria 12, Interno4 – 16121 Genova�Quando: Sabato 12 luglio 2025, ore 9:00 – 12:00�Prenotazioni: posti limitati scrivere a aproperzicurti@proformatcomunicazione.it
oppure chiamare il
342 505 1895

05/07/2025

Condivido con piacere un post del collega Alberto Ferrando
Grazie Alberto!

Aiuto: la congestione per bagno dopo mangiato

Tante domande da parte di genitori e a volte qualche disinformazione anche da parte anche di sanitari.

Ritengo utile discutere tra di noi sulla famigerata congestione e del evitare il “bagno dopo mangiato”: un mito da archiviare con leggerezza (e rigore scientifico)
⛱️ Il mito della congestione: un’eredità culturale, non una prescrizione medica

Per decenni, generazioni di bambini sono rimaste sdraiate sotto l’ombrellone con la pancia piena e il costume asciutto. Il motivo? Il timore della “congestione”, intesa come un blocco digestivo potenzialmente fatale causato dal bagno dopo i pasti.

Oggi sappiamo che non esiste alcuna evidenza scientifica a supporto di questa credenza, che continua però a circolare tra genitori, nonni e — talvolta — operatori sanitari.
🧠 Cosa dice la fisiologia

Durante la digestione, aumenta l’afflusso di sangue allo stomaco.

Il nuoto (a bassa intensità) richiede un modesto apporto ematico ai muscoli.

Il sistema circolatorio gestisce perfettamente entrambi i processi in parallelo, salvo condizioni cliniche particolari.

Il termine “congestione” in medicina indica un’eccessiva vascolarizzazione di un tessuto, non uno shock digestivo da immersione.
🧪 Evidenze e posizioni ufficiali

ILSF (International Life Saving Federation): non esistono prove che mangiare prima del bagno aumenti il rischio di annegamento. Anzi, piccoli pasti possono prevenire ipoglicemia.

OMS e AAP: nessuna raccomandazione sul bagno post-prandiale tra i fattori di rischio.

Studi fisiologici confermano che l’immersione in acqua termoneutra (28–35 °C) non interferisce con lo svuotamento gastrico (Davis et al., J Physiol 1983).

Il fenomeno dell’idrocuzione da freddo è raro, e non dipende dal pasto, ma da immersioni in acque molto fredde (

Abbiamo un “cluster” di morbillo nella provincia di Savona.Il morbillo è una delle malattie infettive più contagiose (R0...
27/02/2025

Abbiamo un “cluster” di morbillo nella provincia di Savona.
Il morbillo è una delle malattie infettive più contagiose (R0 12-18; il covid era intorno a 1-2).
Cosa fare?
1) VACCINARE (chi non ha mai fatto il vaccino)
2) FARE LA SECONDA DOSE anche prima dei 5 anni (età prevista dal calendario vaccinale nazionale e regionale), bastano 4-8 settimane di distanza dalla prima

Qui link ad un bell’articolo dell’amico Rocco Russo

In questa rubrica gli specialisti rispondono a dubbi, perplessità e domande che riguardano i vaccini

Volentieri diffondo questa iniziativa dell’IIT
17/02/2025

Volentieri diffondo questa iniziativa dell’IIT

TosseTosseTosse… mio(a) figli(a) ha la tosseSeccaCatarrale(grassa)
19/01/2025

Tosse
Tosse
Tosse
… mio(a) figli(a) ha la tosse
Secca
Catarrale(grassa)

Tosse!!
Help!!! Ci suicidiamo …o ci rassegniamo?

Numeri:

- I bambini nell’età dell’asilo hanno 5-8 infezioni respiratorie con tosse ad inverno.
…Tradotto: passano un quinto dell’anno a tossire!

- Dopo un banale raffreddore la metà dei bambini smette di tossire entro 10 giorni.
…Ma ci vogliono 25 giorni perché sia guarito il 90 % dei bambini!

- E’ calcolato che un bambino sano in età dell’asilo tossisce in media 11 volte al giorno.
…con un minimo di 1 a un massimo di 34 colpi di tosse al giorno!

Vero?

Bah! Noi pediatri che ci sogniamo la tosse anche la notte forse potremmo avere allucinazioni e iniziare a “dare i numeri”!

Ma questi numeri…
Wow! Hanno una bibliografia! Cioè c’è chi li ha calcolati!

-Shann F. “How often do children cough?” Lancet 1996 Sep. 14; 384(9029): 699-700
-Hay AD et. Al “The duration of acute cough in pre-school children presenting to primary care: a prospective cohort study” Fam. Pract. 2003; 20:696-705
-Munyard P et. Al “How much coughing is normal?” Arch. Dis. Child. 1996 Jun; 74(6): 531-4

E allora… sono veri!!!

“Dottore ma quando si toglierà questa tosse al mio bambino?”
Mai...! Ehm volevo dire... Coraggio! Dovremmo farcela tra tre quattro mesi!

--

Ok, allora abbiamo la tosse. Va bene. Ma quando è necessario preoccuparsi?
E’ più importante la tosse secca o la tosse grassa?

Secca e grassa… E’ la pubblicità degli sciroppi!!
(Anche se sembra che abbiano inventato pure gli sciroppi che sanno curare tutto: secca, grassa e calmanti della serie un cucchiaino e si va a ballare!)

Ma è una sciocchezza cercare di orientarsi solo guardando “lo stato nutrizionale” della tosse!

Perché?
Perchè la tosse in una prima fase è irritativa quindi “secca”, poi, in seguito alla risposta delle ghiandole mucipare, si trasforma in produttiva cioè “grassa”.

Cioè nella maggioranza dei casi “secca” e “grassa” sono solo fasi diverse di uno stesso processo.

--

"E allora quando ci andiamo dal dottore?"

Io direi che ci andiamo se la tosse è molto frequente, continua e notturna. Se non dà tregua.
Se abbiamo l’impressione che il bambino “non stia bene”, se sia “moscio” o pallido.
Se respira male
Se abbiamo misurato una frequenza respiratoria che non ci piace.

--

Della frequenza respiratoria ho parlato tante tante volte. Mi ripeto perché è una cosa facile che aiuta moltissimo:

Come si misura?
Quando il bambino dorme rilassato e tranquillo ci mettiamo vicino e lo guardiamo.
"Wow come è bello!" Vero, ma contiamo quante volte il pancino va su e giù in un minuto.

Non ci interessa quanto deve essere la frequenza giusta, ma solo il limite da non superare:

Nel primo anno: 60 respiri a minuto
Fino a due anni 50 respiri a minuto
Dopo i due anni 40 respiri a minuto

Se arriviamo a questi limiti (o li superiamo) andiamo subito dal dottore.
Se ci avviciniamo glielo diciamo e lui ci visiterà quando ritiene.

Per individuare le infezioni basse delle vie respiratorie, la frequenza respiratoria mentre il bambino dorme è più precisa dell’orecchio del dottore che non può mai misurarla allo studio con il bambino sveglio.

Quindi se gliela dite, lui sarà molto aiutato dalla vostra osservazione.

--

E che significa “respira male”? Tutti respirano male se hanno il naso otturato.

Vero, ma il naso non tossisce.

“Respira male” quindi merita una attenzione particolare se c’è la tosse.
(Mai verità assolute, ma orientamenti utili).

Come si vede?

Alziamo la maglietta e guardiamo il pancino:

Il primo livello: Il pancino va su e giù
Il secondo livello: Si vedono dei rientramenti tra le costole
Il terzo livello: Si fa un fossetto al giugulo

Il seguito non ci interessa perché se arriviamo a questo punto dobbiamo essere andati dal dottore

--

Resistiamo!! Altri tre mesi di battaglia.

Siate buoni con i pediatri!! In questi giorni lo so, sono tutti un pochino "esauriti"!
Ma ora è il momento di volergli bene.

Quando i ragazzi che seguo vengono al bilancio di salute intorno ai 14 anni, consiglio o eseguo) sempre il richiamo dell...
02/12/2024

Quando i ragazzi che seguo vengono al bilancio di salute intorno ai 14 anni, consiglio o eseguo) sempre il richiamo della vaccinazione anti tetano/pertosse/difterite (insieme a polio) e dico sempre: prendete appuntamento tutta la famiglia papà, mamma, etc) e appuntatevi la data … almeno ogni 10 anni.
Difterite tetano e pertosse sono patologie ancora presenti, sono patologie pericolose e potenzialmente letali.

Vaccinazione anti papilloma virus (HPV)Solo vantaggi nel farla (all’età giusta).Articolo in inglese ma i vs browser hann...
05/11/2024

Vaccinazione anti papilloma virus (HPV)
Solo vantaggi nel farla (all’età giusta).

Articolo in inglese ma i vs browser hanno sicuramente la funzione”traduci (tastino Aa, in alto a destra)

Vaccinazione contro l'HPV: come il mondo può eliminare il tumore del collo dell’utero

I vaccini HPV offrono una rara opportunità per eliminare efficacemente un tipo di cancro. Cogliendo questa opportunità, è possibile salvare centinaia di migliaia di donne ogni anno.

HPV vaccines offer a rare opportunity to effectively eliminate one type of cancer. By taking this opportunity, it’s possible to save hundreds of thousands of women each year.

Indirizzo

Via Zara 9/2
Genova
16129

Orario di apertura

Lunedì 16:00 - 19:00
Martedì 10:30 - 12:30
16:00 - 19:00
Mercoledì 09:30 - 12:30
Giovedì 09:30 - 10:30
16:00 - 19:00
Venerdì 09:30 - 10:30
16:00 - 19:00

Telefono

+39 339 738 0560

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