Studio Pediatrico Michele Fiore

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MENINGITI E VACCINIE' notizia di queste ore di un decesso per meningite (link al secondo commento)Qui copio e incollo un...
05/09/2025

MENINGITI E VACCINI

E' notizia di queste ore di un decesso per meningite (link al secondo commento)
Qui copio e incollo un post (link al primo comemnto) del Prof Elia Marin, Professore Associato presso Kyoto Institute of Technology, che è la dimostrazione (prova provata) di quanto espresso in foto (pubblicata sulla mia pagina l'altro ieri). Il professore non è un medico MA dice delle sacrosante verità (tutte dimostrate scientificamente), sulla meningite e sui vaccini e lo dice in maniera chiara, capibile da tutti (e anche meglio di quanto avrei saputo fare io che ... un pò ne mastico di 'sta roba)
Buona lettura e ... vaccinate i vostri bimbi

POST
Come ho già detto in passato, la meningite si è presa qualcosa di importante anche nella mia famiglia. E per questo motivo non sono disposto a lasciare che lo starnazzare scomposto dei no vax influenzi l'opinione delle persone che hanno invece onesti dubbi e domande da porre.

🧬 **Cos’è il vaccino contro la meningite e cosa copre davvero?**

La **meningite meningococcica** è una malattia rara ma fulminante: può portare in poche ore a setticemia, gravi danni neurologici permanenti o alla morte. Preve**re è molto più sicuro che curare.

👉 I meningococchi si distinguono in **diversi sierogruppi** (A, B, C, W, Y). In Italia i più frequenti sono **B, C, W e Y**. Alcuni pediatri pare dicano che i il vaccino sia inutile perché "i ceppi cambiano ogni anno". Questo è falso, cambia leggermente la prevalenza di alcuni sierogruppi ma non siamo davanti ad un virus che muta velocemente rendendo inefficace il vaccino.

📌 **Vaccini disponibili in Italia**

* **MenB (Bexsero®, Trumenba®)** → copre il sierogruppo B.
* **MenC** → copre il sierogruppo C (oggi meno usato da solo).
* **MenACWY (Nimenrix®, Menveo®)** → copre i sierogruppi A, C, W, Y.

📌 **Quanto coprono?**

* Con la combinazione **MenB + MenACWY** si copre circa **il 95% dei casi di meningite meningococcica** che si verificano in Italia ed Europa.
* La protezione non è assoluta: nessun vaccino lo è. Esiste una minima probabilità (molto inferiore all’1/100.000 per anno) di contrarre la malattia anche da vaccinati, ma con **rischio enormemente ridotto** rispetto ai non vaccinati.

⚠️ **Rischi vs benefici**

* I **possibili effetti collaterali** dei vaccini sono per lo più lievi e transitori (rossore, febbricola, dolore nel sito di iniezione).
* Gli eventi gravi sono **estremamente rari (meno di 1 caso su centinaia di migliaia di dosi)**, molto inferiori al rischio legato alla malattia naturale.
Ogni metastudio pubblicato fino ad oggi da esperti nel settore dei vaccini (circa 30 mila persone) non ha riscontrato effetti gravi per la salute.

🧪 **Cosa contiene il vaccino?**

I vaccini contro la meningite **non contengono il batterio vivo**, quindi **non possono causare la malattia**.

* Sono composti da **frammenti della capsula del meningococco** (polisaccaridi purificati), che vengono legati a una proteina “carrier” per stimolare meglio il sistema immunitario.
* Nel caso del vaccino contro il meningococco B, sono presenti **proteine di superficie purificate** che rappresentano bersagli stabili del batterio.
* Come eccipienti, ci sono soluzioni saline e adiuvanti (come l’idrossido di alluminio) per rendere la risposta immunitaria più efficace. Si, ho detto alluminio. Se vi fa paura l'alluminio probabilmente siete nati sul pianeta sbagliato perché ogni santo giorno ne assumete 5-15 mg con la dieta, e il vaccino ne continente solo 0.2-0.5 mg. Il corpo lo smaltisce velocemente e senza conseguenze.

👉 In altre parole, il vaccino **allena il sistema immunitario a riconoscere il meningococco** senza mai esporre l’organismo al rischio di infezione reale.

💉 **In sintesi**
Vaccinandosi contro **B e ACWY** si ottiene la massima protezione possibile oggi disponibile. La meningite può colpire chiunque, anche giovani sani, e le sue conseguenze possono essere devastanti. Con la vaccinazione, i rischi sono **praticamente nulli** rispetto ai benefici in termini di salute individuale e collettiva.

Non è un vaccinoÈ un anticorpo monoclonale… m@nn@Ghia ai giorn ad li e ai titolisti
30/08/2025

Non è un vaccino
È un anticorpo monoclonale
m@nn@Ghia ai giorn ad li e ai titolisti

IMMUNOPROFILASSI CONTRO VRS
Si avvicina l' autunno e sta per iniziare la stagione utile per la immunoprofilassi contro il VRS nei neonati.

Purtroppo si ripete l'errore di usare la parola "vaccino" come in questo titolo sul Corriere della Sera.

Nel testo dell' articolo si parla di Nirservimab
https://www.corriere.it/salute/figli-genitori/neonato/25_agosto_27/virus-respiratorio-sinciziale-vaccinazione-gratuita-per-i-neonati-ecco-perche-e-importante-farla-al-momento-giusto-5cff9ebd-42ae-4fb7-b20f-148bb47c4xlk.shtml
ma il Nirservimab è un anticorpo monoclonale e non è un vaccino.

Nirservimab è una immunoprofilassi passiva con anticorpi preformati contro il VRS.
NON è un vaccino.

Attualmente non esistono vaccini contro VRS da somministrare ai nuovi nati.
Esistono vaccini contro VRS da somministrare in gravidanza, alla madre, verso la 32' settimana di gestazione o poco dopo, per proteggere il neonato nei primi mesi di vita, in similitudine a quanto si fa per la Pertosse.

Esistono vaccini contro VRS da utilizzare al di fuori dell' area ostetrico pediatrica, ma di questo parleremo prossimamente.

Future mamme, papà, zii, cugini etc. quando sta per ve**re al mondo un -a 👶🧒 bambino-a vaccinatevi per la pertosse; è il...
30/08/2025

Future mamme, papà, zii, cugini etc. quando sta per ve**re al mondo un -a 👶🧒 bambino-a vaccinatevi per la pertosse; è il più bel regalo che potete fare a lui-lei e a tutti voi.

La pertosse ... "non muore mai".

Interessante articolo dei colleghi del Meyer (mitica Prof.ssa Azzari)

https://www.eurosurveillance.org/content/10.2807/1560-7917.ES.2025.30.34.2500062

Bordetella pertussis in hospitalised children and adolescents: the impact of vaccination delay, Tuscany, Italy, 2016 to 2024

Messaggio chiave per la salute pubblica

Cosa volevamo affrontare in questo studio e perché?

La pertosse è una malattia respiratoria altamente contagiosa causata dal batterio Bordetella pertussis e prevenibile con il vaccino. Abbiamo studiato quanti bambini e adolescenti di età ≤ 16 anni sono stati ricoverati in ospedale per pertosse in Toscana, Italia, dal 2016 al 2024 e se e quando sono stati vaccinati.

Cosa abbiamo imparato da questo studio?

Dal 2016 al 2019, ogni anno, una media di 28 bambini e adolescenti sono stati ricoverati in ospedale per pertosse. Nel 2024 sono stati ricoverati 259 casi, poco più della metà dei quali (n = 136) erano adolescenti. Nessuna delle madri dei 20 neonati ricoverati di età inferiore ai 2 mesi, troppo piccoli per essere vaccinati, aveva ricevuto la vaccinazione raccomandata contro la pertosse durante la gravidanza, nonostante fosse offerta gratuitamente.

Quali sono le implicazioni dei vostri risultati per la salute pubblica?

La copertura vaccinale infantile viene misurata all'età di 2 anni, ma questo parametro non tiene conto dei ritardi nella somministrazione delle dosi raccomandate. Una vaccinazione tempestiva può proteggere da malattie gravi e ricoveri ospedalieri. Una campagna di comunicazione mirata rivolta alle famiglie e agli operatori sanitari dovrebbe sottolineare l'importanza sia di vaccinarsi sia di farlo il prima possibile, al fine di ridurre ulteriormente i casi e i ricoveri tra i bambini e gli adolescenti.

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Fonte (link al primo commento)

Uno studio retrospettivo condotto presso l’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze e pubblicato su Eurosurveillance, ha analizzato i casi di pertosse ospedalizzati tra il 2016 e il 2024. Nel periodo considerato sono stati registrati 384 ricoveri di bambini e adolescenti fino ai 16 anni. Il dato più sorprendente riguarda proprio il 2024, anno in cui si è verificato un picco con ben 259 casi, pari a un incremento di nove volte rispetto alla media annua del periodo pre-pandemico. Durante quell’anno, più della metà dei pazienti ricoverati apparteneva alla fascia di età compresa tra i 10 e i 16 anni, mentre la quota di lattanti si è ridotta rispetto agli anni precedenti. È interessante osservare come, dopo un periodo di assenza di casi legato alle misure di distanziamento durante la pandemia di COVID-19 (2020–2023), la riemersione della malattia in Toscana abbia seguito dinamiche simili a quelle documentate in altri Paesi europei come Danimarca, Spagna e Francia.

L’analisi della copertura vaccinale ha evidenziato aspetti fondamentali per comprendere la vulnerabilità dei diversi gruppi. Molti lattanti ricoverati non avevano ricevuto le dosi previste nei tempi raccomandati: i ritardi medi oscillavano infatti tra i 31 e i 53 giorni per le prime tre dosi. Ancora più significativo è il dato relativo ai neonati con meno di due mesi, troppo piccoli per essere vaccinati: nessuna delle loro madri aveva effettuato la vaccinazione in gravidanza, nonostante questa sia disponibile gratuitamente e fortemente raccomandata. Anche tra gli adolescenti emerge un quadro simile: la maggioranza era formalmente in regola con il calendario vaccinale, ma non aveva ancora ricevuto la quinta dose, cioè il richiamo previsto tra i 12 e i 18 anni. In media, il ritardo tra la prima data utile per il richiamo e l’insorgenza della malattia superava l’anno. Questi dati sottolineano come il problema principale non sia tanto la copertura complessiva, che in Toscana resta elevata, quanto la tempestività della somministrazione.

Le implicazioni per la sanità pubblica sono evidenti. La prima riguarda la necessità di somministrare i vaccini senza ritardi, rispettando non solo le tappe previste dal calendario ma anche la loro urgenza, così da ridurre la finestra di vulnerabilità nei bambini piccoli. La seconda si concentra sul richiamo adolescenziale: la finestra temporale attuale, che va dai 12 ai 18 anni, è troppo ampia e rischia di rimandare troppo a lungo la protezione. Anticipare il richiamo a 10 o 11 anni potrebbe evitare molte ospedalizzazioni.

Una terza considerazione riguarda la vaccinazione in gravidanza: occorre rafforzare ulteriormente le campagne di sensibilizzazione per le donne incinte, dal momento che si tratta di uno strumento cruciale per proteggere i neonati nei primi mesi di vita. Infine, è fondamentale mantenere una sorveglianza epidemiologica costante, che consenta di cogliere i segnali di un’eventuale recrudescenza della malattia e di adattare le strategie preventive in modo tempestivo.

In conclusione, l’epidemia di pertosse che ha colpito la Toscana nel 2024 dimostra come la sola copertura vaccinale non sia sufficiente. È la puntualità delle vaccinazioni a fare la differenza, tanto nei primi mesi di vita quanto nell’adolescenza. Per ridurre il rischio di future recrudescenze sarà necessario promuovere la somministrazione delle dosi senza ritardi, anticipare il richiamo adolescenziale e garantire una maggiore protezione attraverso la vaccinazione materna in gravidanza. Solo un approccio integrato, che unisca immunizzazione tempestiva e sorveglianza attiva, potrà limitare l’impatto di una malattia respiratoria che continua a rappresentare una sfida di sanità pubblica anche nell’epoca dei vaccini.

BACKGROUND Pertussis is a highly contagious respiratory infection caused by Bordetella pertussis. Vaccination against pertussis is included in the Italian vaccination programme with three doses administered at 3, 5 and 11 months, booster doses at 6 and 12–18 years, and every 10 years. Vaccin...

Facciamo parlare gli esperti Grazie a  Valerio per la segnalazione Traduzione automatica dal web Cos'è l'infezione da vi...
24/08/2025

Facciamo parlare gli esperti

Grazie a Valerio per la segnalazione
Traduzione automatica dal web

Cos'è l'infezione da virus del Nilo occidentale?
Shiwei Zhou, MD; Preeti N. Malani, MD, MS

https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2836059

Il virus del Nilo occidentale è un'infezione che si diffonde agli esseri umani dalle zanzare.

Il virus del Nilo occidentale di solito si diffonde dopo che una zanzara si nutre di un uc***lo infetto e poi morde un essere umano.1 Il virus del Nilo occidentale non si diffonde da persona a persona attraverso il contatto o il rapporto sessuale, ma può essere trasmesso a un feto durante la gravidanza o a un bambino durante l'allattamento. Raramente, il virus del Nilo occidentale può essere trasmesso attraverso trasfusioni di sangue o trapianto di organi. L'approvvigionamento di sangue degli Stati Uniti viene sottoposto a screening per il virus del Nilo occidentale e i donatori con una recente diagnosi di infezione da virus del Nilo occidentale non dovrebbero donare il sangue per 120 giorni.

Il virus del Nilo occidentale è la malattia più comune trasmessa dalle zanzare negli Stati Uniti continentali. I casi sono stagionali, di solito iniziano in estate e continuano fino all'autunno. Nel 2024, negli Stati Uniti sono stati segnalati 1466 casi, con 1063 casi che hanno coinvolto il sistema nervoso, anche se i casi segnalati rappresentano una piccola percentuale di tutte le infezioni.

Quali sono i sintomi comuni dell'infezione da virus del Nilo occidentale?
La maggior parte delle persone con il virus del Nilo occidentale non sviluppa alcun sintomo. Circa 1 su 5 sperimenta la febbre da 2 a 15 giorni dopo essere stato morso da una zanzara infetta. I sintomi sono solitamente lievi e possono includere febbre, mal di testa, debolezza, eruzione cutanea, dolore muscolare, dolore dietro gli occhi, nausea, vomito e diarrea. I sintomi possono durare da pochi giorni a diverse settimane, anche se alcune persone hanno stanchezza e debolezza persistenti più a lungo.

Circa 1 persona su 150 con il virus del Nilo occidentale sviluppa una grave malattia neuroinvasiva, che comporta l'infiammazione del cervello (encefalite) e/o del tessuto che circonda il cervello e il midollo spinale (meningite). I sintomi possono includere rigidità del collo, disorientamento, convulsioni, debolezza muscolare, paralisi e coma. Le persone immunocompromesse o di età superiore ai 50 anni sono a più alto rischio di malattia neuroinvasiva del Nilo occidentale, che può causare perdita permanente di memoria, perdita dell'udito, debolezza e difficoltà a camminare. Circa 1 persona su 10 muore di malattia neuroinvasiva del Nilo occidentale.

Come viene diagnosticata e trattata l'infezione da virus del Nilo occidentale?
I test per il virus del Nilo occidentale vengono eseguiti in laboratori specializzati. Nei primi giorni dopo l'infezione, il virus del Nilo occidentale può essere rilevato nel sangue da un test di reazione a catena della polimerasi (PCR). Dopo 3-8 giorni di infezione, i test anticorpali del sangue o del fluido che circonda il cervello e il midollo spinale (liquido cerebrospinale) vengono in genere eseguiti per rilevare l'infezione.

Non esiste un trattamento specifico per l'infezione da virus del Nilo occidentale. Le persone con infezione grave o neuroinvasiva dovrebbero essere ricoverate in ospedale per un monitoraggio ravvicinato e un trattamento di supporto.

Come Si Previene L'Infezione Da Virus Del Nilo Occidentale?
Al momento non esiste un vaccino per preve**re l'infezione da virus del Nilo occidentale. Per ridurre il rischio di contrarre questa infezione, le persone che vivono o viaggiano in aree con il virus del Nilo occidentale dovrebbero proteggersi dalle punture di zanzara indossando camicie o pantaloni larghi e a maniche lunghe trattati con permetrina e utilizzando repellenti per insetti raccomandati (con DEET o altri principi attivi registrati presso l'Agenzia per la protezione ambientale). Quando si dorme all'aperto, si dovrebbero usare zanzariere; all'interno si consigliano zanzariere per finestre. È importante drenare le fonti di acqua stagnante (pattini per vasi di fiori, vasche per uccelli, secchi) che possono servire come aree di riproduzione per le zanzare. Il contatto a mani n**e con uccelli morti non è raccomandato e segnalare gli uccelli morti ai dipartimenti sanitari statali può aiutare i programmi di sorveglianza locali a rilevare il virus del Nilo occidentale nell'area.

Divulgazioni di conflitti di interesse: nessuna segnalata.

Riferimento
1.
Gould CV, Staples JE, Guagliardo SAJ, et al. Virus del Nilo occidentale: una recensione. Pubblicato online il 7 luglio 2025. doi:10.1001/jama.2025.8737

Copio e incollo questo post dalla pagina L’influenza questa sconosciuta (gruppo fondato da me e dall’amico e collega Dr ...
22/08/2025

Copio e incollo questo post dalla pagina L’influenza questa sconosciuta (gruppo fondato da me e dall’amico e collega Dr Stefano Prandoni).

Non è una notizia da poco, anzi. Incredibilmente si collega anche al dibattito che si sta svolgendo adesso in Italia e che riguarda “politica e Scienza”

Buona lettura

Le nuove raccomandazioni dei pediatri statunitensi sul vaccino contro il Covid-19 differiscono dai consigli del CDC

Per la prima volta in 30 anni, l"American Academy of Pediatrics si sta sostanzialmente discostando dalle raccomandazioni sui vaccini del governo degli Stati Uniti.

Le nuove raccomandazioni del gruppo, pubblicate martedì, arrivano in un anno tumultuoso per la salute pubblica, poiché gli scettici sui vaccini sono saliti al potere nella nuova amministrazione Trump e le linee guida del governo sono diventate sempre più confuse.

Questo non aiuterà, ha riconosciuto il dottor James Campbell, vicepresidente del comitato per le malattie infettive dell"AAP.

"Sarà un po" confuso. Ma la nostra opinione è che dobbiamo fare le scelte giuste per i bambini per proteggerli", ha aggiunto.

L"AAP raccomanda vivamente i vaccini COVID-19 per i bambini di età compresa tra 6 mesi e 2 anni. Le iniezioni sono consigliate anche per i bambini più grandi se i genitori vogliono che i loro figli siano vaccinati, ha detto l"AAP.

Ciò differisce dalle linee guida stabilite dal Segretario alla Salute degli Stati Uniti Robert F. Kennedy Jr., che non raccomanda le iniezioni per i bambini sani di qualsiasi età, ma afferma che i bambini possono ricevere le iniezioni in consultazione con i medici.

I bambini di età compresa tra 6 mesi e 2 anni sono ad alto rischio di malattia grave da COVID-19 ed era importante che le raccomandazioni continuassero a sottolineare la necessità per loro di vaccinarsi, ha affermato Campbell, esperto di malattie infettive dell"Università del Maryland.

Le vaccinazioni sono raccomandate anche per i bambini più grandi che hanno malattie polmonari croniche o altre condizioni che li mettono a maggior rischio di malattia grave, ha detto l"AAP.

For the first time in 30 years, the American Academy of Pediatrics is substantially diverging from U.S. government vaccine recommendations

21/08/2025

Avevo già pubblicato questo studio svolto in Scozia

Nessun caso di cancro al collo dell'utero rilevato nelle donne vaccinate in seguito all'immunizzazione da HPV
Pubblicato il 22 gennaio 2024

In sintesi
• Nessun caso di cancro cervicale identificato tra le donne completamente vaccinate a 12–13 anni in Scozia da quando il programma è iniziato nel 2008.
• Il vaccino HPV ha dimostrato un’elevata efficacia preventiva.
• Screening regolare e vaccinazione vanno di pari passo per una protezione duratura.
• Autorità sanitarie incoraggiano la vaccinazione e lo screening come strumenti chiave per ridurre drasticamente l’incidenza del cancro cervicale.

Ricordate che
- anche i maschi vanno vaccinati
- in Italia il vaccino è offerto gratuitamente a partire dagli 11 anni

https://publichealthscotland.scot/news/2024/january/no-cervical-cancer-cases-detected-in-vaccinated-women-following-hpv-immunisation/

Occhio … agli specchi d’acqua.Pericolo annegamento
21/08/2025

Occhio … agli specchi d’acqua.
Pericolo annegamento

FEBBRE … d’estate I virus, certamente, non scompaiono d’estate; diventano solo meno frequenti le patologie a loro ascriv...
20/08/2025

FEBBRE … d’estate
I virus, certamente, non scompaiono d’estate; diventano solo meno frequenti le patologie a loro ascrivibili. Talvolta, non sono gli stessi dell’autunno inverno (questa stagione è stata “dominata” dall’adenovirus).

In 4 giorni, due lattanti venuti per febbre; all’anamnesi, assenza di contatti (noti) con sintomi suggestivi.
Tampone multivirus, positivi per COVID (vedi foto).
… inizia a non essere più un reperto casuale …
Genitori, occhi aperti!

20/08/2025

Si avvicina settembre … e già mi sento nelle orecchie le telefonate dei genitori che chiedono un appuntamento “di controllo prima che inizi la scuola”.
Certo… un po’ fa piacere essere considerati come una benedizione papale … ma non funziona così.
Le visite di controllo (bilanci di salute) sono una cosa importantissima nella nostra professione. Sono visite che vanno programmate (in genere ad età specifiche) insieme al proprio pediatra.
La visita pre-scolastica, invece, spesso si rileva “inutile”, soprattutto se (come accade nella maggioranza dei casi) avete concordato con il vostro pediatra e rispettato gli appuntamenti per i bilanci di salute.

Non è sempre utile portare il bambino in visita … solo perché sta per iniziare la scuola. Concordate con il vostro pediatra, l’appuntamento per il bilancio di salute

Riporto un post pubblicato nella pagina FB “L’influenza questa sconosciuta”, di cui sono co-fondatore e amministratore i...
01/08/2025

Riporto un post pubblicato nella pagina FB “L’influenza questa sconosciuta”, di cui sono co-fondatore e amministratore insieme al collega Stefano Prandoni (il post è il suo).
Descrive una conseguenza molto temibile della assolutamente mai banale influenza. Ragione in più per vaccinare i propri figli

Encefalopatia necrotizzante acuta associata all'Influenza nei bambini statunitensi

I bambini possono avere maggiori probabilità di sopravvivere a una rara complicanza influenzale potenzialmente fatale se ricevono un trattamento rapido per il gonfiore cerebrale e le risposte immunitarie estreme, secondo un rapporto condotto da Stanford Medicine.

I ricercatori sperano di aumentare la consapevolezza sulla condizione, chiamata encefalopatia necrotizzante acuta associata all"influenza, per informare genitori e medici sulla sua prevenzione e trattamento. I vaccini antinfluenzali sono una strategia protettiva chiave per l"ANE e altre gravi complicanze influenzali nei bambini, secondo il rapporto.

"L"encefalopatia necrotizzante acuta è la complicanza influenzale più grave, ma è solo la punta dell"iceberg di ciò che l"influenza può fare", ha detto il co-autore senior Keith Van Haren, MD, professore associato di neurologia e scienze neurologiche e di pediatria. Van Haren è anche un neurologo pediatrico presso il Lucile Packard Children"s Hospital di Stanford. "L"influenza causa tutti i tipi di complicazioni, comprese altre forme di gonfiore cerebrale, nonché polmonite e insufficienza respiratoria. I vaccini aiutano davvero a proteggere meravigliosamente da tutte queste complicazioni".

L"encefalopatia necrotizzante acuta associata all"influenza provoca gonfiore cerebrale e una risposta immunitaria fuori controllo, una combinazione che può essere fatale. Come indicato nel rapporto, i ricercatori hanno analizzato 41 casi di ANE che si sono verificati in tutto il paese dal 2023 al 2025, un numero insolitamente alto legato a gravi stagioni influenzali.

Tra i casi del rapporto, il 27% dei bambini colpiti è morto. Dei sopravvissuti, il 63% aveva ancora una disabilità da moderata a grave tre mesi dopo essersi ammalato. Ricevere cure rapide e mirate in un"unità di terapia intensiva pediatrica è stato associato a una maggiore possibilità di recupero. "È essenziale che i medici identifichino prontamente i pazienti con ANE per garantire che questi bambini possano ricevere cure rapide e intensive negli ospedali che offrono cure neurocritiche avanzate e hanno esperti che hanno familiarità con i farmaci immunomodulanti", ha detto il co-autore senior Thomas LaRocca, MD, PhD, assistente professore clinico e specialista in medicina di terapia intensiva pediatrica presso Packard Children"s.

"L"influenza è notoriamente pericolosa per i bambini; lo è sempre stato", ha detto Van Haren, osservando che i bambini di età inferiore ai 5 anni corrono il più alto rischio di malattie gravi o morte.

Gli autori principali dello studio sono Andrew Silverman, MD, e Rachel Walsh, MD, entrambi operanti in neurologia pediatrica presso la Stanford Medicine quando il progetto è iniziato. Silverman è ora un medico presso la Weill Cornell Medical School e Walsh è ora un membro del Boston Children"s Hospital e della Harvard Medical School. Van Haren e LaRocca condividono la paternità senior dello studio con Molly Wilson-Murphy, MD, del Boston Children"s Hospital e della Harvard Medical School.

"Per i medici, il risultato del nostro rapporto è che la gestione precoce e intensiva del gonfiore cerebrale e della risposta immunitaria sembra davvero aiutare i bambini con questa condizione a riprendersi", ha detto Van Haren.

La cosa più importante che i genitori possono fare è assicurarsi che i bambini ricevano i loro vaccini antinfluenzali annuali, ha detto, osservando che i vaccini riducono notevolmente la possibilità di un bambino di ammalarsi gravemente di influenza.

Van Haren, LaRocca e i loro colleghi hanno iniziato a indagare sull"ANE nel 2024 perché hanno notato che la condizione era in aumento. In genere, vedono un caso ogni anno o due al Packard Children"s. Durante la grave stagione influenzale 2024-25, in cui il ceppo circolante predominante dell"influenza A ha colpito particolarmente duramente i bambini, hanno trattato quattro bambini con ANE e hanno ascoltato le segnalazioni dei colleghi di casi altrove nel nord della California.

Il team ha avviato un"indagine nazionale presso le società accademiche, le agenzie di sanità pubblica statali e federali e gli specialisti pediatrici in tutto il paese per chiedere se altre istituzioni stessero riscontrando un aumento simile – la risposta è stata sì – e per richiedere casi da analizzare. In totale, 41 casi provenienti da 23 ospedali negli Stati Uniti hanno soddisfatto i criteri per l"inclusione nel rapporto.

L"età media dei bambini con ANE era di 5 anni. Trentanove bambini sono stati infettati dall"influenza A; due avevano l"influenza B. La maggior parte dei bambini era in buona salute, senza una storia medica significativa, prima di contrarre l"influenza. Tra i 38 casi di ANE per i quali era nota la storia vaccinale del bambino, solo sei avevano ricevuto vaccini antinfluenzali durante la stagione in cui si erano ammalati. All"inizio della malattia, tutti i pazienti presentavano gonfiore cerebrale, il 95% aveva febbre e il 68% convulsioni.

Undici pazienti (27%) sono morti di ANE, otto entro una settimana dal ricovero in ospedale. I pazienti sono morti a causa di gonfiore ed ernia cerebrale. Solo uno dei pazienti deceduti aveva ricevuto un vaccino antinfluenzale.

La permanenza media dei pazienti nell"unità di terapia intensiva è stata di 11 giorni e la loro degenza ospedaliera totale mediana è stata di 22 giorni. I 30 bambini sopravvissuti hanno subito vari gradi di effetti a lungo termine; Alcuni hanno fatto pieno recupero, mentre altri no. Usando i rapporti raccolti per un massimo di 90 giorni dopo che i bambini si sono ammalati, i ricercatori hanno visto che dei 30 sopravvissuti, 19 pazienti hanno riacquistato la capacità di sedersi, 16 pazienti potevano resistere in modo indipendente e 13 potevano camminare in modo indipendente.

'Il numero di bambini che avevano risultati abbastanza buoni mi ha sorpreso; era meglio di quanto pensassi che sarebbe stato', ha detto Van Haren, osservando che Ane è considerato dai medici come unìalta probabilità di esiti fatali. Abbiamo identificato i pazienti ANE con una vasta gamma di risultati, da nessun deficit neurologico residuo a, sfortunatamente complicazioni fatali, 'Laroca ha detto. 'Abbiamo visto che la gestione della cura critica del gonfiore del cervello, insieme a terapie modulanti immunitarie come lo scambio di plasma e l'immunoglobina per via endovenosa, sembrava utile per i pazienti che si sono ripresi.

Le terapie immunitarie sono importanti perché il problema di fondo nell'ANE include una risposta immunitaria fuori controllo, ha detto Van Haren.

La somministrazione di steroidi può aiutare a calmare il sistema immunitario, così come lo scambio plasmatico, che comporta la rimozione del plasma sanguigno del paziente in un processo simile alla dialisi renale e la sua sostituzione con plasma da un donatore sano.

Sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere meglio la fisiopatologia dell"ANE e saperne di più sui trattamenti efficaci, ha detto LaRocca.

"Per i medici, il nostro messaggio è che questi bambini possono riprendersi molto bene, anche se appaiono gravemente malati all"inizio del loro decorso. Non mollare", ha detto Van Haren. "E per i genitori, è: vaccinate!"

L"influenza è più che febbre, dolori e malesseri, ha aggiunto.

"Vogliamo proteggerli da queste cose mortali", ha detto Van Haren. "Questo è ciò che il vaccino può fare".

https://www.eurekalert.org/news-releases/1092519

https://jamanetwork.com/journals/jama/article-abstract/2836871

This case series examines the clinical presentation, interventions, and outcomes among US children diagnosed with influenza-associated acute necrotizing encephalopathy who were previously healthy.

Indirizzo

Via Zara 9/2
Genova
16129

Orario di apertura

Lunedì 16:00 - 19:00
Martedì 10:30 - 12:30
16:00 - 19:00
Mercoledì 09:30 - 12:30
Giovedì 09:30 - 10:30
16:00 - 19:00
Venerdì 09:30 - 10:30
16:00 - 19:00

Telefono

+39 339 738 0560

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