Yoga letteralmente significa ‘Unione”: l’unione del piccolo sé, limitato e relativo, con il più grande Sè assoluto; l’unione dell’anima individuale con lo Spirito Infinito; l’integrazione della personalità, uno stato in cui si vive in armonia con se stessi; il placare le onde delle simpatie ed antipatie egoistiche dell’Ego, che permette di sentirsi completi in se stessi in ogni circostanza.
Secondo il saggio Patanjali, colui che cadde dal cielo dopo la preghiera , ( pāta, cadere, añjali, il mudrā della devozione ), lo yoga e’ la neutralizzazione della onde della mente.
Le onde mentali da cui nascono illusione e schiavitù sono vortici, vrtti, gorghi che interferiscono con lo scorrere tranquillo del fiume della vita. Lo yoga e’ la neutralizzazione dei sentimenti dominati dall’ego: appena questi si calmano, lo yogini comprende di essere, ed essere sempre stato, uno con l’Infinito.
Lo Yoga Sūtra di Patanjali, una raccolta di 196 aforismi sulla teoria e pratica dello Yoga, e’ considerata da millenni la scrittura più autorevole dello Yoga. Definito Ashtanga Yoga, ovvero lo ‘Yoga degli otto stadi”, il percorso si articola in otto stadi, che portano e permettono l’armonizzazione di corpo, mente, spirito.
Lo Yoga agisce prima sul corpo fisico attraverso la pratica di āsana (posture), prānāyāma (controllo del ritmo del respiro), mudrā (gesti delle mani ), bandha (contrazioni), portando armonia, flessibilità e stabilità a sistema scheletrico, muscoli, tendini, apparato circolatorio, respiratorio e nervoso. Diventa un sostegno equilibrato e reciproco di tutte le componenti, in modo tale che una malattia, una disarmonia, sia affrontata con una difesa compatta e possa difficilmente irrompere nel corpo.
Le āsana, aiutano ad armonizzare il corpo con la legge naturale e poiché un cattivo stato di salute è la condizione innaturale e non quella naturale, lo Yoga pone l’accento sul liberare il corpo da qualsiasi impurità che possa impedirgli di funzionare come dovrebbe: le tossine nel corpo lasciano presto il flusso sanguigno ( rasa e rakta), e si concentrano nelle ossa (asti): e’ risaputo che l’invecchiamento si manifesta dapprima nelle articolazioni. Lo Yoga porta flessibilità e una irrorazione di energia vitale nella colonna vertebrale tale da mantenere il corpo libero da tossine. Si verifica altresì un’azione di massaggio sugli organi interni e le ghiandole, rinvigorendoli gradualmente e fortificandoli.
UNA FORMA DI TOSSINA PRIMARIA NELLO YOGA E’ LA TENSIONE: ESSA BLOCCA IL FLUSSO NATURALE DI ENERGIA NEL CORPO, E PARALIZZA LA NORMALE SENSAZIONE DI ARMONIA FISICA E MENTALE. La ragione principale per eliminare le scorie dal corpo è di permettere all’energia di fluire liberamente: la tensione, che è il principale blocco, è il primo ostacolo da superare per far tornare il corpo al suo stato di naturale divinità.
Dal corpo fisico (Annamayakosha), si portano benefici a livello della mente e delle emozioni, permettendo una presenza armonica e stabile nel qui e ora, nella vita di ogni giorno.
La pratica costante, la regolarità , sono una caratteristica importante nella disciplina yogica. ‘Rendi abitudinaria la tua vita. Dio ha creato la routine. Il sole splende fino all’imbrunire e le stelle splendono fino all’alba.’
VINYĀSA KRAMA
Il vinyāsa krama è uno strumento che comprende l’intera pratica yoga. Partendo dal corpo fisico, lavora su Annamayakosha e attraverso il Prana, l’energia sottile, sul corpo pranico, Pranamayakosha. Attraverso la sincronizzazione del respiro con il movimento, si raggiungono le posizioni in modo graduale, secondo le proprie possibilità, portando stabilita’ e confortevolezza (suka-sthira).Il corpo acquisisce una percezione più consapevole, una stabilità, una flessibilità e una purificazione degli organi interni sempre maggiore.
PRANAYAMA
Prana e’ energia, respiro, vita. Pranayama è l’allungamento ed il controllo del respiro. Quando respiriamo, non attiriamo solo aria nei polmoni, ma anche vitalità, forza, coraggio. Quando espiriamo, eliminiamo dal nostro organismo non solo anidride carbonica, ma anche impurità mentali ed emozionali: scoraggiamento, debolezza, disperazione. Quando compiamo uno sforzo mentale deliberato per assumere prana dall’aria che respiriamo, allora la respirazione può dare benefici psicologici e spirituali. Vi sono movimenti del prana anche all’interno del corpo; quando si ha un turbamento emotivo, anche l’energia del corpo e’ disturbata e l’effetto sul corpo fisico è immediata: la respirazione diventa irregolare, rapida, poco fluida. Questa stretta influenza del respiro con la mente è bidirezionale, quindi il respiro può influenzare consapevolmente la mente, portando armonia e fluidità.
AYURVEDA
La medicina tradizionale indiana, conosciuta col nome sanscrito di Ayurveda ("scienza della vita"), è uno dei sistemi curativi più antichi dell'umanità ed è tuttora diffusissima in India, dove viene insegnata nelle università e praticata comunemente anche negli ospedali, spesso in combinazione con più moderne tecniche terapeutiche. L'Ayurveda è un sistema di cura globale dell'uomo, in cui il concetto di salute corrisponde a uno stato di completo benessere ed equilibrio fisico,mentale e spirituale, e di armonia con l'ambiente naturale. La malattia è vista come un'alterazione degli elementi e delle forze energetiche che compongono l'organismo umano e va curata riequilibrando tutto il sistema di vita della persona (alimentazione, igiene personale, abitudini di vita,comportamento), per rafforzarne le difese e risvegliare il suo potenziale di autoguarigione. L'importanza fondamentale attribuita dall'Ayurveda alle pratiche di depurazione e purificazione, alle regole alimentari, ai massaggi, la rendono essenzialmente una medicina preventiva, sempre indirizzata al mantenimento dell'armonia psicofisica dell'individuo. Ai tre dosha corrispondono tre tipologie umane, con specifiche caratteristiche fisiche e psicologiche.
I tre dosha sono influenzati da tutte le variazioni ambientali, come i cambiamenti delle stagioni e gli sbalzi climatici, ai quali bisogna adattarel'alimentazione e le abitudini. Tra i fattori più importanti per il mantenimento della salute fisica e mentale sono indubbiamente le regole di vita, che devono essere il più possibile sane ed equilibrate. Grande importanza viene attribuita alla regolarità del sonno, a un moderato esercizio fisico, al controllo delle emozioni, che, se negative (come odio,rabbia, invidia, rancore), possono determinare l'insorgere di malattie. L'Ayurveda stabilisce precise pratiche giornaliere di pulizia e purificazione corporea; prescrive inoltre docce, bagni con aromi profumati,e specialmente massaggi con oli vegetali medicati (aila). Il massaggio (abhyanga), in particolare, costituisce da solo una vera e propria forma di terapia, per ritardare l'invecchiamento e mantenere in efficienza tutto l'organismo.
ABHYANGA
Il massaggio lavora su piu’ livelli, e apporta benefici fisici, fisiologici e psicologici. E’ un Rasayana, rallenta l’invecchiamento, porta disintossicazione e ringiovanimento dei tessuti, tonificazione muscolare, aumento della flessibilità, allevia i dolori reumatici, porta benessere generale in maternità e puerperio. Porta un buon funzionamento degli organi e dei sistemi digestivo, circolatorio, respiratorio ed escretorio. Calma, contentezza, chiarezza mentale, resistenza allo stress, superamento di traumi emozionali, di stanchezza, depressione, insonnia, ansia e miglioramento della comunicazione, sono i benefici che apporta un regime di abhyangam atto a ristabilire l’equilibrio generale. L’ olio (Tail) utilizzato, scaldato e applicato poi sul corpo della persona impiega sette secondi per penetrare i sette strati da cui e’ formata la pelle. Essendo legata all’elemento aria (Vaju) e a Vata Dosha, e avendo milioni di terminazioni nervose presenti al suo interno, la pelle quando viene trattata con gli oli medicati va ad agire sui Tridosha, per la loro riarmonizzazione, e sui sette tessuti, Saptadathu, presenti in ciascuno dei suoi sette strati.
ALIMENTAZIONE
Secondo le Upanishad, le antiche Scritture dell’India, il cibo è Brahman, la Realtà Divina. Il corpo fisico di per sé è formato e vive grazie al cibo. La maggior parte delle malattie si possono ricondurre ad una dieta scorretta: sebbene quest’ultima non possa essere sempre sufficiente a riportare armonia e salute, senza di essa, come sostegno e base, ben poche disarmonie possono essere mitigate. Inoltre una dieta equilibrata risulta l’essenza della prevenzione e il mantenimento del benessere.
Nell’Ayurveda il cibo e le azioni sono le chiavi per la salute: se ci nutriamo e ci comportiamo in modo che vengano rafforzate la nostra costituzione e l’ambiente che ci circonda, e1 probabile che entrambi restino puliti, luminosi e sani.
Secondo l’Ayurveda i cibi hanno proprietà terapeutiche, le quali sono in gran parte definite dal principio attivo del gusto (rasa): queste caratteristiche specifiche e uniche per ogni tipo di gusto, influiranno sul tipo di effetto che il cibo avrà su di noi, sia immediatamente che a lungo termine.
Secondo L’Ayurveda, quello che accade dentro al corpo si rivela all’esterno: attraverso il cibo e non solo, opera rinfrescando quello che ha bisogno di essere rinfrescato, scaldando quello che ha bisogno di essere scaldato, idratando o asciugando quando è necessario.
Gli antichi profeti descrissero il corpo umano e il corpo dell’universo come composti da Prana, l’energia primaria, la fondamentale forza di vita che si manifesta sotto l’aspetto dei Mahabhuta, i cinque elementi (terra, acqua fuoco, aria, eter ). Ogni squilibrio di uno di questi elementi viene percepito come malattia, disagio o dolore nel nostro corpo. Questi elementi possono essere mantenuti in armonia attraverso il respiro, il cibo, l’acqua, il sole, l’esercizio e il sonno.