23/01/2024
Sempre lui, Tommaso Montini. Oggi parla di allattamento artificiale, una scelta di serie A come quello al seno. Perché l'amore per il proprio bambino è sempre la scelta di serie A!
Dopo l’allattamento al seno…
Parliamo di allattamento con latte artificiale!
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“…Desidero dissociarmi da un atteggiamento sentimentale verso l’allattamento al seno e dalla propaganda a suo favore…”
“…Mi sembra che per una donna che vorrebbe allattare il suo bambino al seno, costituisca un gravissimo affronto il fatto che qualche autorità, medico o infermiera, intervenga per dire “lei deve allattare il suo bambino al seno!”.
“Se fossi una donna questo basterebbe a farmi smettere. Direi: “benissimo, allora non voglio!”
“…Voglio dissociarmi da coloro che tentano di costringere le mamme ad allattare al seno i propri figli…”
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“Wow!”
“Atteggiamento sentimentale verso l’allattamento al seno ???”
“Ma questo è un affronto contro la natura e i bambini!”
“Plotone di esecuzione… Puntare… Fuoc… !!!”
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Un momento!! Non sparate!!
Sono solo frasi di un certo D. W. Winnicott prese da un suo libro “I bambini e le loro madri” alle pagine 49-51-52 (Raffaello Cortina Editore).
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"Winnicott??" "Winnicott chi?” “Donald W. Winnicott??”
“Quello bravissimo che diceva che “la mamma migliore era quella sufficientemente buona”?
“Proprio lui lui?"
Si.
..E non sembra proprio che Winnicott sia stato uno sprovveduto visto che è considerato uno dei padri della pediatria moderna!
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Winnicott infatti ha scritto delle cose bellissime sull’allattamento al seno!
Ha insegnato che allattare è costruzione di un cervello, sviluppo emotivo, carattere…
Molto più di una semplice alimentazione!
Quindi ne è assolutamente un grandissimo sostenitore.
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Ma Winnicott insegna una cosa molto importante che io trovo essenziale:
“Sostenere male” può diventare “far male”.
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Anche io ho sbagliato in passato e fu proprio una mamma a farmelo notare.
Avevo da poco pubblicato il mio libro “Me lo dici in bambinese?” (dopo “Meno male che ci sono i bambini!”) e lei che era stata una mia lettrice, piuttosto arrabbiata, mi disse:
“Dottore, io non ho potuto allattare al seno e ho dovuto usare il biberon!
Non è stata una mia scelta, ma non ho potuto fare altrimenti.
Dopo aver letto i suoi libri mi sono sentita una “schifezza”…!”
Non è giusto.
Tantissime mamme sono costrette ad allattare con latte artificiale e certo non possono essere discriminate per questo!
Già è doloroso sentirsi sconfitte e avvilite…!
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Aveva ragione.
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Mi giustificai dicendo che è molto più facile dare un latte artificiale piuttosto che “sostenere” un allattamento al seno e per questo il mio sforzo era sempre stato molto di più rivolto “al seno”.
Ma da allora smisi di essere talebano e ho compreso meglio le parole di Winnicott.
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Non si sostiene un allattamento al seno puntando un dito, o forzando, o colpevolizzando!
Non si sostiene presentandolo come "compito in classe della brava mamma…”
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Il “devi darglielo per gli anticorpi!” è un carico di responsabilità che alimenta sensi di colpa.
Non aiuta! Stressa.
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Il vero sostegno è rispettare la sensibilità e le scelte della mamma, affiancandola, senza giudizio!
Una mamma che “non vuole” allattare va rispettata!
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Spesso “non vuole” perché ha solo bisogno di aiuto, non di regole o giudizi!
Di sorriso, di incoraggiamento, di empatia.
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Non è sempre tutto facile e nei momenti di difficoltà serve essere accanto, piuttosto che "insegnare" qualcosa!
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E se non si riesce?
La vera carenza del latte materno è un evento non frequente, ma esiste.
E allora diciamolo! I latti artificiali sono tutti eccellenti: nessun problema nutrizionale.
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E’ vero però che una bottiglia dura e fredda non compete con il seno morbido.
E allora, come si fa?
“Si fa” che usiamo lo stesso il seno morbido !!!
Non lo mandiamo mai in pensione!
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La mamma, quella avvolgente, soffice, calda e profumata c’è sempre!
Anche se il bambino assume un latte artificiale!
Si può usare il D.A.S. (Dispositivo Allattamento al Seno) ma anche “chissene frega” del latte!
Perchè si può succhiare con un biberon nudi pelle a pelle sul seno, ma anche rilassarsi per una "bella pennichella" post prandiale nel morbido liscio caldo di mamma!
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Il desiderio del cuore, quello profondo, non è “dare anticorpi o buona qualità del latte” ma quello del “ho bisogno di tenere stretto il mio bambino!”
quello di “sentire il suo respiro” ,
di “Vedere i suoi occhietti che si chiudono” ,
di “Accarezzarlo e sentire quanto è tenero!”,
di “Sentire come sul mio corpo lui si abbandona completamente”
Il desiderio del cuore è essere “tutt’una con il mio piccino” e lasciare il mondo fuori!
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Se il biberon diventa una “sconfitta” deprimente… Tutto questo è difficile!
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Se invece la mamma “si dà il permesso” di stare su un bel lettone a coccolare il suo bambino al seno, senza compiti in classe e voti da raggiungere…
E’ allattamento al seno!!
Senza nessun processo e senza nessun “punto in meno” per la mamma e il suo piccino!
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Il biberon è prescritto dal pediatra.
Se è prescritto serve.
E’ la “terapia” di una specifica diagnosi.
E’ il medico che se ne assume la responsabilità: la mamma resta bella, buona e brava!
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E’ il medico che deve sentirsi “in colpa” se non ha saputo aiutare una mamma che avrebbe potuto allattare al seno…