
24/05/2025
| Ci sono libri che richiedono coraggio e accoglienza perché ci fanno toccare le nostre più profonde solitudini, quelle piene di sofferenza, di contraddizione e di rifiuto.
Oggi, nella stanza di terapia, molto di questo ha risuonato.
Ci siamo ritrovati rotti e poi interi.
Ci siamo presi cura delle ferite capendo che spesso per andare avanti non bisogna sempre spingere, ma bisogna piuttosto arrendersi e farsi spazio vuoto.
Dare respiro, farsi cuore, restare casa.