Progetto Socrate - Associazione Culturale

Progetto Socrate - Associazione Culturale Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Progetto Socrate - Associazione Culturale, Via Balilla 5, Giovinazzo.

Il Progetto Socrate è un’associazione culturale aperta a chiunque ritenga necessario e importante apportare il proprio contributo personale e ideologico al CAMBIAMENTO.

Venerdì 17 Febbraio alle ore 18.30 ci sarà la presentazione del libro del prof Isidoro Mortellaro dal titolo "A che punt...
10/02/2023

Venerdì 17 Febbraio alle ore 18.30 ci sarà la presentazione del libro del prof Isidoro Mortellaro dal titolo "A che punto è la notte?", con il patrocinio del Comune di Giovinazzo.
La cittadinanza è invitata

Appena terminata una riunione di programmazione delle iniziative culturali per l'autunno e tanto altro ancora.Progetto S...
30/08/2021

Appena terminata una riunione di programmazione delle iniziative culturali per l'autunno e tanto altro ancora.
Progetto Socrate - Associazione Culturale non si ferma mai :)

BIGENITORIALITA’ IN PANDEMIAIn questo momento storico, caratterizzato dall'  sanitaria dovuta al Covid-19, non si può no...
11/06/2021

BIGENITORIALITA’ IN PANDEMIA

In questo momento storico, caratterizzato dall' sanitaria dovuta al Covid-19, non si può non rivolgere uno sguardo attento proprio ai figli e alla loro gestione, soprattutto in quei nuclei familiari nei quali era già in atto una crisi della coppia genitoriale.
La limitazione al movimento, dovuta al contenimento del contagio, ha messo in luce quanto i , già di per sé psicologicamente provati dall' forzato, siano stati pregiudicati dalla non semplice attuazione del diritto di visita - e in alcuni casi - dalla sua strumentalizzazione. Se da un lato, infatti, era necessario tutelare la loro , evitando di esporli al rischio di un contagio, dall'altro era fondamentale salvaguardare il loro all'incontro con il non collocatario.
In virtù del principio di bigenitorialità, introdotto con la legge 08 febbraio 2006 n. 54 sull'affidamento condiviso, ogni bambino ha diritto a mantenere rapporti stabili con entrambi i genitori, anche qualora gli stessi siano separati o divorziati, e a conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale. Tale diritto trova fondamento nell'articolo 30 della e nell'articolo 8 della Convenzione dei diritti dell'uomo e implica che, nella responsabilità genitoriale si annoverino sia il dovere di tutelare la salute del minore sia il dovere di garantire allo stesso una partecipazione attiva di entrambi i genitori al suo progetto , di crescita e di assistenza. Conseguentemente, al fine di tutelare il diritto alla bigenitorialità e alla crescita sana e equilibrata del proprio figlio, il genitore collocatario deve porre in essere tutti quei comportamenti che permettano di preservare la continuità delle relazioni parentali con l’altro genitore.
Orbene, in tal periodo, proprio per un bilanciamento dei vari interessi di pari rango costituzionale, ovvero quello a tutela della salute e quello a tutela della bigenitorialità, non sono mancate pronunce di Tribunali che, se da un lato hanno dovuto sospendere il diritto di visita "in presenza", proprio per tutelare la salute del bambino, dall'altro hanno contestualmente disposto modalità alternative del suo esercizio, come ad esempio l'utilizzo delle videochiamate per periodi di tempo uguali a quelli già fissati. Purtuttavia, non sono mancati casi in cui i genitori collocatari abbiano tenuto comportamenti che hanno limitato o addirittura impedito il diritto del minore, non assicurandogli il costante contatto con il genitore non collocatario.
Purtroppo, non è infrequente che, nei conflitti familiari, proprio i figli diventino parte attiva delle dinamiche conflittuali dei propri genitori: dinamiche che, in un contesto come quello pandemico, sarebbe stato difficile non si esasperassero, trovando piuttosto in esso proprio il pretesto per "colpire" l'altro.
Durante un conflitto, spesso i genitori si dimenticano di aver un ruolo e dei doveri nei confronti dei propri figli, essendo in primis concentrati sulla loro battaglia: sono, infatti, investiti da un tumulto emotivo - fatto di rancore, rabbia, delusione - che facilita il mettere in campo strategie bellicose e proprie della logica di potere, piuttosto che atteggiamenti volti alla cooperazione e alla reciproca comprensione.
Pertanto, proprio per tutelare il miglior interesse dei figli, in tali situazioni, sarebbe opportuno aiutare la coppia genitoriale a volgere uno sguardo verso il futuro e non verso il passato ma pur sempre puntato al presente e, in particolar modo, ai figli, evitando così la loro strumentalizzazione.

✍ Stefania Renna

LA MOBILITA’ GLOBALEUna cosa è certa sull’anno 2020, non potrà non essere ricordato per la drastica restrizione imposta ...
04/06/2021

LA MOBILITA’ GLOBALE

Una cosa è certa sull’anno 2020, non potrà non essere ricordato per la drastica restrizione imposta alla mobilità delle persone. Con la diffusione globale della da Covid-19, sono stati eliminati i per , ridotti drasticamente quelli per , e fermate le procedure di visto per gli internazionali e per i ricongiungimenti familiari.
Ci sono state restrizioni d’ingresso, quali la chiusura degli ingressi a determinate nazionalità o tramite determinati passaggi di frontiera; condizioni d’ingresso, tra cui l’imposizione di requisiti sanitari, periodi di quarantena, certificazione di negatività al Covid, misurazione della temperatura e accertamento dello stato di salute.
La storia della globale durante il 2020 può essere schematizzata in tre fasi.

Durante la prima fase, da gennaio a maggio si sono verificati i , molti governi hanno totalmente chiuso gli ingressi o vietato gli arrivi dalle aree più colpite dai contagi. Entro la fine di marzo, erano state poste in essere 43.300 restrizioni ed ogni entità nazionale era stata interessata da almeno 70 divieti di viaggio. Basti pensare che il numero di passeggeri sui voli internazionali è drasticamente diminuito del 92% in confronto al 2019. Tra marzo e maggio, quindi, qualsiasi tipo di movimento è stato gravemente ridotto in virtù dei lockdown nazionali.
Durante la seconda fase, da giugno a settembre, si sono verificate le riaperture. Le restrizioni di viaggio sono state gradualmente sostituite da condizioni d’ingresso, in particolare da requisiti sanitari, come il possesso di un test di negatività al Covid, il rilascio di un’autocertificazione, il rispetto di un periodo di quarantena; tutte misure che nei mesi successivi si sono stabilizzate come pratiche comuni nelle procedure di viaggio.
Durante la terza fase, da ottobre a dicembre, si sono sviluppate le varianti. Le misure poste in essere a livello globale sono state molteplici. In generale, i paesi si sono sforzati di rendere operative determinate misure sanitarie per sostituire le restrizioni. Le certificazioni sono dunque diventate il requisito più diffuso per l’ingresso, mentre i periodi di quarantena e gli screening sono stati gradualmente messi da parte probabilmente per gli alti costi della prima misura e per l’inefficacia della seconda. Alcuni paesi hanno aperto le frontiere ai turisti; mentre altri, ed in particolare il Regno Unito, hanno imposto di nuovo severi lockdown per fronteggiare lo sviluppo di nuove varianti del virus.

Per quanto concerne le conseguenze sulle persone, le misure adottate durante il 2020 per contenere la diffusione del nuovo virus, hanno avuto conseguenze di ampia portata su migranti e rifugiati. L’International Organization for Migration (IOM) stima che all’incirca tre milioni di persone sono rimaste bloccate fuori dal proprio paese senza assistenza consolare, finendo così nell’irregolarità. Alle persone sfollate non è stato possibile raggiungere il luogo d’asilo. Molte altre hanno perso i precari mezzi di sostentamento e sono stati costretti a tornare a casa.
È passato più di un anno da quando sono state imposte le restrizioni in risposta alla diffusione del virus, ma il loro ruolo non è univoco. La maggior parte dei paesi non è riuscito a prevenire o contenere la diffusione virale. Coloro che hanno avuto più successo lo hanno fatto utilizzando contemporaneamente anche severe restrizioni di mobilità interna, rendendo difficile poter fare una distinzione tra i due effetti. I tentativi di prevenire la diffusione delle nuove varianti del virus hanno mostrato gli stessi limiti che si sono presentati all’inizio del 2020 quando è stata imposta una limitazione alla mobilità, i nuovi ceppi erano già diffusi.
Nel 2021 occorre sviluppare strategie di attenuazione del rischio che vadano oltre gli strumenti di chiusura delle frontiere e dei divieti di viaggio. Tra gli strumenti disponibili, oltre ai in uso da qualche mese in larga scala per ridurre drasticamente la diffusione del virus, i test sono sempre più richiesti e diffusi. Nonostante ciò bisogna garantire a tutti la possibilità di accedervi a costi ragionevoli, soprattutto alle persone che vivono in paesi a basso reddito. Inoltre, il test non è uno strumento di salute pubblica infallibile e sostenibile nel lungo periodo. Diversi paesi stanno prendendo in considerazione l’utilizzo di certificati di vaccinazione, ma è necessario ridurre al minimo le truffe e garantire l’uguaglianza d’accesso a tali tecnologie.

E’ quindi fondamentale sviluppare un sistema che riduca al minimo i rischi per la salute pubblica e che sia in egual modo in grado di includere tutte le persone che popolano un mondo in continuo movimento.

✍ Aurelio Rucci

L’INTRATTENIMENTO IN PANDEMIANon è un segreto, il settore che più ha risentito delle conseguenze legate alla   di COVID-...
28/05/2021

L’INTRATTENIMENTO IN PANDEMIA

Non è un segreto, il settore che più ha risentito delle conseguenze legate alla di COVID-19 è sicuramente quello dell’ . Concerti, spettacoli teatrali, cinema e discoteche sembrano un lontano ricordo e, nonostante i miglioramenti delle misure restrittive, il distanziamento sociale limiterà ancora per qualche tempo qualcosa che abbiamo sempre dato per scontato.
Ma come sono cambiate le abitudini di giovani e non durante i mesi più critici della pandemia? Chi ha in qualche modo beneficiato di questa situazione? Proviamo a dare alcune risposte. Sebbene parte del tempo libero sia stato dedicato alla , all’esercizio o ad attività di self-empowerment, concentreremo le nostre attenzioni su ciò che ha condizionato in maniera più significativa le nostre consuetudini: il web.
Un rapporto dell’ONU evidenzia che a gennaio 2021 la popolazione che ha utilizzato internet nel mondo è aumentata del 7,3% rispetto all’anno precedente, in Italia questo incremento arriva al 4%. Ma analizzando come tutti gli internauti abbiano utilizzato la rete, al netto di lezioni in e , si riscontra che i principali poli di interesse siano stati i servizi di e i . I primi hanno parzialmente sopperito all’esigenza di guardare un film al o di ascoltare della dal vivo segnalando crescite record in termini di fatturato e utenza complessiva. Non stupisce che durante il 2020 il titolo di sia balzato del 105%, che abbia registrato un aumento delle entrate del 29% e che piattaforme “giovani” come Prime Video e + abbiano beneficiato di crescite record sul mercato. Servizi di live streaming come sono diventati di uso quotidiano e contano più di 30 milioni di utenti giornalieri.
Il mondo dei videogiochi invece ha reagito in maniera diversa. Secondo un rapporto di IIDEA, l’associazione italiana dell’industria del videogioco, il numero di videogiocatori in Italia è rimasto stabile seppur il mercato sia cresciuto del 21% e abbia superato i 2 miliardi di euro di valore complessivo. Si può dedurre che la crescita sia stata nel coinvolgimento dei giocatori, e che la componente online abbia rappresentato la chiave decisiva di questo successo. Infatti di tutti i giocatori intervistati nello studio in questione il 50% ha dichiarato di aver utilizzato i videogames per rimanere in contatto con gli amici, il 48% per sentirsi meno isolato e il 39% per combattere ansia e stress.
Seppure l’industria dell’intrattenimento sia destinata a mutare ancora e ad adattarsi al mondo che ci sarà domani, la crescita che i colossi del web hanno vissuto in questo anno particolare ha cambiato e cambierà sensibilmente l’approccio dei giovani consumatori, sempre più dinamici, alle novità che ci saranno nel mondo dell’ .

✍️ Andrea Molinaro

LO SPORT IN PANDEMIAA più di un anno dall’inizio della  , ancora oggi sono necessarie politiche restrittive per contener...
14/05/2021

LO SPORT IN PANDEMIA

A più di un anno dall’inizio della , ancora oggi sono necessarie politiche restrittive per contenere la curva epidemiologica. In questo scenario, anche il mondo dello si trova a dover affrontare situazioni sempre più difficili e di totale incertezza.
La chiusura di , campi da , , , centri di e , di fatto, sta impedendo a molti di dedicarsi alle abituali attività sportive o fisiche, individuali o di gruppo, al di fuori delle proprie case. Le conseguenze sono diverse: si tende a essere meno attivi fisicamente, il sonno diventa irregolare, non si segue un’alimentazione corretta e bilanciata. Tutto ciò porta a un aumento di peso e a una perdita di forma fisica. In un contesto di pandemia, senza una regolare routine sportiva, la fisica e la salute mentale vengono messe continuamente a dura prova: il sistema immunitario ha meno difese; insorgono disturbi e patologie correlate allo stile di vita sedentario, che possono anche cronicizzarsi. Per non parlare degli impatti dell’assenza di sport sulla salute mentale, che possono aggravare lo stress o l’ansia che molti sperimentano di fronte all’isolamento dalla normale vita sociale, alle preoccupazioni economiche, alle difficoltà da affrontare e all’idea di ammalarsi o che il virus colpisca un famigliare.
A soffrire di questa condizione di clausura senza sport dettata dalla pandemia sono soprattutto i giovani, che solitamente trovano nelle attività fuori casa una forma di socialità e condivisione tra coetanei. L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, raccomanda come allenamento ideale per mantenersi in salute 150 minuti di attività fisica a intensità moderata o 75 minuti di attività fisica ad alta intensità a settimana. Non sempre, però, è possibile allenarsi in casa. Nel migliore di casi, tappetini, pesi, corda o, per i più attrezzati, cyclette e tapis roulant fanno il loro ingresso in soggiorni e camere da letto. Spesso, però, è lo spazio a mancare, circostanza che rende assai più difficile impegnarsi nell’esercizio fisico ed essere costanti.
A tutto ciò si aggiunge anche che il protrarsi delle chiusure ha messo a dura prova la sopravvivenza delle organizzazioni sportive, molte delle quali hanno cessato definitivamente la propria attività: secondo i dati aggiornati a marzo 2021, il 6% delle organizzazioni italiane ha chiuso nel corso del 2020, mentre il 2% collega tale evento al 2021. Tra i motivi principali di chiusura vi sono i costi troppo elevati (32%), la mancanza di adeguati aiuti dallo Stato (27%) e la riduzione degli iscritti (23%). Sulle prospettive future, e in particolare quelle riguardo la ripresa, si spera che avvenga il più presto possibile con regolarità, senza ulteriori chiusure e che pian piano si torni alla normalità sempre nel rispetto delle norme e delle misure restrittive adottate per il Covid-19.

✍️ Antonio Guerra

NUDGING: LA SPINTA GENTILE A FAVORE DI SCELTE PIU’ CONSAPEVOLIBuongiorno cari lettori socratici! Oggi capiremo un po’ me...
07/05/2021

NUDGING: LA SPINTA GENTILE A FAVORE DI SCELTE PIU’ CONSAPEVOLI

Buongiorno cari lettori socratici! Oggi capiremo un po’ meglio che tipo di decisori siete.
Ogni giorno ciascuno di noi è obbligato a fare delle : sì, obbligato, perché siamo costantemente immersi in dinamiche relazionali e dobbiamo far fronte a moltissimi stimoli di diversa complessità o mai analizzati prima, come una a livello globale. Quindi, compiamo delle scelte e prendiamo delle decisioni “prevedibilmente irrazionali” come dimostrano le più recenti scoperte della Behavioral Economics, disciplina che ha rivoluzionato l’economia moderna e che fra i suoi molteplici riconoscimenti vanta il premio Nobel a Daniel Kahneman nel 2002 e a Richard Thaler nel 2017.

Cosa succede quando dobbiamo compiere una scelta?
Il processo decisionale umano è costantemente soggetto a , errori sistematici, indotti da come è strutturato il mondo fuori di noi e da come risponde automaticamente il mondo dentro di noi. Questa grande verità è la fonte di ogni nostro prevedibile errore e rappresenta anche la nostra potenziale salvezza.

Come possiamo promuovere scelte più consapevoli?
Prevedere l’errore ci permette di evitarlo ponendo in atto strategie compensatorie che ci rendono più consapevoli dei nostri processi decisionali e qui entra in gioco il (tradotto in italiano come “spinta gentile”, uno dei programmi per la modifica comportamentale più influenti a livello globale nell‘ultimo decennio.

Facciamo un esempio…
Oggi tutti noi affrontiamo con strategie più o meno efficaci il virus SARS-Covid 19.
Quando si parla di percezione dei rischi si fa riferimento al processo decisionale attraverso il quale valutiamo in maniera soggettiva se un determinato evento possa avere delle conseguenze potenzialmente favorevoli o sfavorevoli nei nostri confronti o per gli altri. Le nostre scelte sono costantemente influenzate da questo processo di valutazione in maniera sia consapevole sia inconsapevole.

Come può aiutarci il NUDGING?
Questo programma associa ai nostri errori sistematici delle opzioni di scelta possibili che ci invitano a ragionare sulle nostre scelte senza inserire un pilota automatico. Ad esempio ci invita ad utilizzare cartelli con scritte brevi ed efficaci tipo: “indossa la mascherina” piuttosto che “ai sensi dell’art. tal dei tali si invita ad indossare il dispositivo…”.

Non possiamo esimerci dallo scegliere ma possiamo formarci e interessarci al modo di scegliere più consapevolmente. La possibilità di farlo è ad un NUDGING da qui.
Cogliamo questa , non lasciamo che i nostri scelgano per !

✍️ Antonella Minutillo

SUPERBONUS 110%La situazione attuale ci pone quotidianamente davanti due grandi sfide: su scala globale, l’emergenza cli...
30/04/2021

SUPERBONUS 110%

La situazione attuale ci pone quotidianamente davanti due grandi sfide: su scala globale, l’emergenza climatica mette a rischio la salute e la sopravvivenza stessa del nostro ; su scala nazionale l’emergenza economica mette in crisi le e i con milioni di disoccupati. Per contrastarle è nato il Superbonus 110%, una misura di incentivazione introdotta dal D.L. “Rilancio” 19 maggio 2020, n. 34: esso si propone appunto di rilanciare l’economia italiana combattendo allo stesso tempo i cambiamenti climatici; permette ai cittadini di rendere gratuitamente più efficienti e sicure le proprie abitazioni.

Il è composto da due tipologie di interventi:
• Super che incentiva i lavori di adeguamento antisismico;
• Super che agevola i lavori di efficientamento energetico.
La detrazione pari al 110% si applica sulle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022 da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali e, per la parte di spesa sostenuta nell'anno 2022, in quattro quote annuali di pari importo. Per gli Istituti Autonomi Case Popolari (IACP) il limite temporale si estende fino al 31 dicembre 2022, prorogabili ulteriormente fino al 30 giugno 2023 qualora sia stato completato almeno il 60% dei lavori al 31 dicembre 2022. Per i condomini, il limite temporale è esteso fino al 31 dicembre 2022 qualora sia stato completato almeno il 60% dei lavori al 30 giugno 2022.

Per poter accedere al Super Sismabonus è sufficiente eseguire un intervento di adeguamento su un edificio situato in zona 1, 2 o 3 o anche installare impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo; il tutto senza limitazioni circa il numero delle abitazioni ristrutturabili.

Per quanto riguarda il Super Ecobonus, le persone fisiche possono svolgere i lavori su un massimo di due unità abitative, salvo gli interventi sulle parti comuni. È necessario effettuare almeno uno fra gli interventi “trainanti”: isolamento termico dell’involucro dell’edificio; sostituzione degli impianti termici con impianti centralizzati; sostituzione degli impianti termici su edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari funzionalmente indipendenti. In aggiunta il beneficiario può decidere di eseguire interventi “trainati”: sostituzione degli infissi, installazione di schermature solari, impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo, colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, impianti di domotica, eliminazione delle barriere architettoniche e altro. Requisito indispensabile è che l’insieme di questi interventi (trainanti e trainati) comporti un miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’edificio o dell’unità immobiliare.

Il cittadino può sostenere direttamente il costo dei lavori e decidere poi se utilizzare la detrazione in compensazione per pagare meno tasse. In alternativa può optare per:
• un contributo anticipato sotto forma di sconto praticato dai fornitori dei beni o servizi (sconto in fattura);
• la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante disposta in favore dei fornitori dei beni o servizi necessari alla realizzazione, degli istituti di credito, di altri soggetti.
Oltre ai normali adempimenti previsti per ottenere le detrazioni, il cittadino deve acquisire anche:
• il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione, rilasciato dagli intermediari abilitati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni (dottori commercialisti, ragionieri, periti commerciali e consulenti del lavoro) e dai CAF;
• l’asseverazione tecnica relativa agli interventi di efficienza energetica e di riduzione del rischio sismico, che certifichi il rispetto dei requisiti tecnici necessari ai fini delle agevolazioni fiscali e la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati.

In definitiva, il Superbonus non è solo un credito ceduto alla banca: è molto di più, è capacità progettuale e visione futura. È una grande occasione per cambiare le nostre abitudini ed il nostro modo di vivere, abbandonando l’idea di una crescita infinita, che continui a inquinare, a consumare e a sprecare risorse preziose. Partendo dalla , da e più efficienti, più sicure, più belle.

✍️ Giuseppe Cortese


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L’ARTE PER L’ARTESe dicessi  , quali sarebbero le prime parole o concetti che ti verrebbero in mente? Tra questi, penser...
23/04/2021

L’ARTE PER L’ARTE

Se dicessi , quali sarebbero le prime parole o concetti che ti verrebbero in mente? Tra questi, penseresti sicuramente all’arte, la , la e la . Culla della civiltà, rinomata per la sua tradizione artistica, l’Italia è da sempre stata al centro della storia, della cultura e dell’arte dalla più lontana antichità. Solo qui è possibile godere del più vasto mondiale: ogni angolo del nostro Paese, anche il più piccolo, riserva infinite bellezze e scorci di storia. Abbiamo un’enorme eredità nelle nostre mani e non ce ne rendiamo conto, abbiamo tanta e forse troppa bellezza e non sappiamo prendercene cura.

A partire dal 2014 però, qualcosa è cambiato: nell’ambito delle “Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo” è stata introdotta una legge che ha previsto l’esistenza di un “Art bonus” ovvero un credito di imposta che dà la possibilità di favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura. In sostanza, chi effettua delle erogazioni in denaro per sostenere la cultura, potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta.

L’introduzione di questo nuovo strumento ha visto il moltiplicarsi di donazioni a favore del patrimonio culturale da parte di numerose aziende italiane del lusso. Tra i principali player, , è stato il precursore del mecenatismo culturale poiché già nel 2013, ha ideato il progetto “Fendi for Fountains” che aveva lo scopo di far rivivere l’originario splendore delle fontane più importanti di Roma: la fontana di e il complesso delle Quattro Fontane. Lo stesso vale per che, nel 2014, ha finanziato con circa un milione e mezzo di euro la scalinata di Trinità dei Monti. La storia di queste due aziende italiane, evidenzia lo stretto legame con la città di che è stata una fonte di ispirazione per entrambe oltre che ad aver contribuito alla loro notorietà in tutto il mondo. I due marchi hanno saputo inoltre costruire la propria identità su valori quali artigianalità, innovazione, made in Italy e romanità.

Da qui dunque una domanda sorge spontanea: cosa succederebbe se le aziende, anche quelle locali, iniziassero ad adottare anche in piccola parte, azioni simili? Cosa cambierebbe se le aziende cominciassero a considerare l’ come risorsa?

✍ Elisabetta Minervini


 E’ già passato un anno da quando a causa della pandemia la quasi totalità delle realtà produttive italiane ha dovuto so...
08/04/2021



E’ già passato un anno da quando a causa della pandemia la quasi totalità delle realtà produttive italiane ha dovuto sospendere o ridurre notevolmente la propria attività d’impresa.

E da subito è parsa evidente la disparità di trattamento che si è venuta a creare tra titolari di partite iva e lavoratori subordinati, perché nei confronti dei primi sono stati attuati provvedimenti assolutamente inefficienti come i 600 euro una tantum dello scorso anno o i ristori dell’anno in corso, di importi assolutamente modesti ed erogati anche con notevole ritardo.

Tra i secondi invece ci sono stati i lavoratori della pubblica amministrazione che hanno continuato a percepire le proprie competenze economiche per intero e quelli del settore privato, circa l’80 per cento della forza lavorativa italiana, ha dovuto scoprire lo strumento della cassa integrazione.

Questo strumento, utilizzato in tutto il mondo a favore dei lavoratori sospesi dall'obbligo di eseguire la prestazione lavorativa o che lavorino a orario ridotto, in Italia è gestito dall’INPS, che si occupa di rimborsare le aziende o di pagare direttamente una parte degli stipendi dei lavoratori.

Fin da subito è stato evidente il ritardo nell’erogazione delle somme di cassa integrazione, in merito ai quali l’INPS si è giustificata dicendo che gli attuali strumenti utilizzati erano stati progettati per gestire un numero di richieste infinitamente inferiori e che mai prima d’ora è accaduto che l’intero settore produttivo dell’intero Paese ricorresse contemporaneamente a misure di sostegno al reddito.

A ciò si aggiunge che non esiste un ammortizzatore sociale unico ma una pluralità ed estrema eterogeneità di strumenti messi a disposizione per l'emergenza, con notevole aggravio di costi e tempistiche.

In definitiva l'impianto di strumenti messo a punto per fronteggiare l'emergenza si è dimostrato largamente inefficace per offrire quella rapidità di risposta, elemento essenziale a garantire un'effettiva tutela dei lavoratori.

Per ovviare a ciò è stata prevista fin dallo scorso anno la possibilità di richiedere l’anticipazione del trattamento da parte dell’INPS nella misura del 40%, nonché la possibilità che l’ABI, l’associazione che rappresenta le banche, anticipasse alle imprese la liquidità necessaria a pagare la cassa integrazione in attesa dei rimborsi dall’INPS, ma in quest’ultimo caso le banche sono state restie a mettere in pratica gli accordi e solo in pochi casi è stato attuato l’anticipo.

Dal quadro sopra esposto emerge, pertanto, l’impellente necessità di garantire da un lato un quadro normativo stabile e di immediata comprensione, dall’altro procedure semplici in grado sia di semplificare le modalità di presentazione delle istanze sia di accelerare l’erogazione delle prestazioni da parte dell’istituto.

Se a ciò si aggiunge che a dicembre 2020 ben 73 mila imprese hanno chiuso e 17 mila non riapriranno più, ci si domanda cosa accadrà quando verrà meno il divieto di licenziamento e le aziende non potranno più ricorrere agli strumenti di sostegno al reddito?

✍🏻 Savino Alberto Rucci

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Rewind 2018 Socrate Lab
07/04/2021

Rewind 2018 Socrate Lab

È con enorme piacere che PROGETTO SOCRATE presenta la sua NUOVA RUBRICA:Socrate, dobbiamo parlare!Una rubrica settimanal...
02/04/2021

È con enorme piacere che PROGETTO SOCRATE presenta la sua NUOVA RUBRICA:

Socrate, dobbiamo parlare!

Una rubrica settimanale di articoli a tema vario, riflessioni e pensieri dei nostri soci che ci auguriamo possano allietare queste lunghe giornate "casalinghe".
Speriamo possano piacervi e soprattutto saremo più che lieti di ricevere i vostri feedback: commentate sotto il post o scriveteci in privato per dirci cosa ne pensate, se ci sono temi di cui vorreste che parlassimo o se avete voi delle riflessioni da condividere.

A presto,
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Si ringrazia:
📸 per la stupenda foto di copertina
💻 per la sudatissima grafica

  a quando gli assembramenti erano consentiti e con Progetto Socrate si ascoltavano poesie e buona musica 🎶 📸 Evento “Vo...
01/04/2021

a quando gli assembramenti erano consentiti e con Progetto Socrate si ascoltavano poesie e buona musica 🎶

📸 Evento “Voci di Donne”, 9 marzo 2018

👂🏻Parola d’ordine?
23/03/2021

👂🏻Parola d’ordine?

21/03/2021

👉🏻 Se anche tu hai voglia di diffondere cultura e contribuire al cambiamento positivo, unisciti a Progetto Socrate!

🌏 Stiamo cercando nuovi membri senza barriere, a prescindere dal comune di provenienza, sesso ed età: il nostro recruitment è aperto a tutti!

Abbiamo scelto di terminare il nostro progetto con questa bellissima citazione di don Tonino Bello.🔹Ringraziamo quanti h...
23/02/2021

Abbiamo scelto di terminare il nostro progetto con questa bellissima citazione di don Tonino Bello.
🔹
Ringraziamo quanti hanno seguito la nostra iniziativa, inviandoci foto e segnalandoci i murales sparsi per la città, in alcuni casi creazioni piacevoli ed in altri veri sfregi alla bellezza dei luoghi.
🔹
Provvederemo nella giornata odierna a protocollare una richiesta al Sindaco affinché - così come avviene in numerose altre città - possa bandire un concorso tra writers individuando alcuni luoghi da mettere a disposizione.
Un modo per rivalutare e sottrarre all'incuria alcuni spazi comuni.
Un modo per rendere più bella la nostra città.

«Love is the only force capable of transforming an enemy into friend»- Martin Luther King
22/02/2021

«Love is the only force capable of transforming an enemy into friend»

- Martin Luther King

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