
02/06/2025
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CIBO E CELLULARE
Ovunque mi giro vedo bambini a tavola con il cellulare per tutto il pasto.
Ogni volta che vado in vacanza e mi guardo intorno durante i pasti, vedo questi piccoli bambini, spesso di nemmeno 2 anni, che mangiano (imboccati in genere) imbambolati davanti al cellulare con lo sguardo assente... E provo rabbia e dispiacere.
Quando capita di parlare con i genitori emergono sempre una serie di problematiche e le motivazioni più comuni sono:
-il bambino non sta fermo a tavola
-è l'unico modo per farlo mangiare
-se non faccio così fa un boccone e smette
-è iperattivo
-è troppo magro e deve assolutamente mangiare tutto.
Andando più a fondo spesso si tratta di bambini che a detta del genitore non mostrano nessun interesse verso il cibo, mangiano ancora semiliquido, hanno ancora il riflesso faringeo che li spaventa, non sanno masticare e altri problemi.
Tutto ciò è frutto degli errori fatti in partenza da moltissime famiglie, seguendo errati consigli, quelli di cui parliamo sempre, ovvero privare il bambino dell'esperienza sensoriale del pasto, farglielo vivere semplicemente come un momento in cui bisogna introdurre cibo in bocca velocemente e in grosse quantità.
Non si dà modo al piccolo svezzante di toccare, portare alla bocca, gettare a terra , schiacciare e fare esperienza.
Lo svezzamento è costruzione di abilità, è gioco, curiosità, maturazione della coordinazione mano bocca e affinamento delle abilità motorie fini.
È molto di più dell'introduzione di calorie.
Questo viene perso di vista.
Seguendo l'indicazione di dare al bambino le creme, per mesi e mesi, senza introdurre il cibo normale, senza dare modo di masticare, assaggiare e toccare tutto, si entra in un circolo vizioso di errori.
Si, perché ad un certo punto il vostro bambino si stuferà di essere imboccato e di sentire sempre gli stessi sapori, di non poter provare da solo ad assaggiare quello che voi stessi state mangiando.
Diventerà banale routine, non ci sarà più nulla a stimolare la sua curiosità ed ecco che inizierà a rifiutare di stare seduto, di essere imboccato, di stare a tavola.
Perdendo la finestra che va dai 6 mesi ai 12 mesi per proporre tutto il cibo "da grandi", inizia la fase della selettività ed ecco che il bambino si rifiuterà di assaggiare ogni cosa nuova.
Spesso nella disperazione e frustrazione si provano tutte le strade possibili tra cui le distrazioni fornite da cellulare e televisione, e dato che in questa condizione il bambino perde coscienza di quello che sta facendo e addirittura si annullano la sua capacità di percepire bene i segnali di sazietà, mangerà qualcosa in più del solito e si entra nel circolo vizioso. Cibo e cellulare. Non se ne può più fare a meno.
Cosa fare?
Ripartire da zero.
Ricominciare dalle sane esperienze a tavola.
Diamo modo ai bambini di fare davvero da soli, con il cibo vero, con i sapori della nostra dieta.
Ci vorrà tempo e pazienza.
Fate un corso di disostruzione e anche uno di alimentazione completamentare.
Risolvete i vostri problemi ( quelli dei genitori , le paure che vi hanno bloccato).
Sicuramente i primi tempi avrete la sensazione che sti mangiando molto di meno e forse anche la crescita momentaneamente rallenterà, perché non sarà facile fargli cambiare abitudini, soprattutto se hanno già un paio di anni.
Ma è solo il primo passo verso una grande risalita.
Educhiamo i nostri figli al sano rapporto con il cibo.
E invece di entusiasmarvi di fronte alle capacità del bambino di destreggiarsi su YouTube fatelo per la sua conquistata autonomia a tavola che credetemi da molta più soddisfazione.
Dott.ssa Tramontano Roberta
Consulente allattamento IBCLC
Medico chirurgo
https://www.miodottore.it/roberta-tramontano/chirurgo/campobasso