Fisioterapia Sport Gorizia Grazzina

Fisioterapia Sport Gorizia Grazzina Fisioterapia e Sport:
una risposta completa, efficace e sicura alle tue esigenze di riabilitazione e di recupero della forma fisica.

Affidabilità, efficacia, comfort e assistenza costante
Tutto il necessario per garantirti la risposta scientificamente più corretta per il tuo percorso riabilitativo atto a minimizzare i tempi di recupero e a “farti stare bene” mentre ci prendiamo cura del tuo benessere.

06/10/2025
Resistenza anabolica nella patogenesi della sarcopenia negli anziani: ruolo dell'alimentazione e dell'esercizio fisico n...
06/10/2025

Resistenza anabolica nella patogenesi della sarcopenia negli anziani: ruolo dell'alimentazione e dell'esercizio fisico nei giovani e negli anziani.

Il lavoro (Tezze, Sandri, Tessari; Nutrients, 2023) è una review su come la cosiddetta “resistenza anabolica” (ridotta risposta del muscolo agli stimoli che normalmente favoriscono la sintesi proteica) contribuisca alla sarcopenia dell’anziano. Passa in rassegna meccanismi molecolari, evidenze in studi sull’uomo e strategie nutrizionali e di esercizio per contrastarla.
MDPI

Che cos’è la resistenza anabolica

È la diminuita capacità del muscolo di aumentare la sintesi proteica in risposta a proteine alimentari ed esercizio. Negli anziani, per ottenere lo stesso effetto dei giovani serve in genere uno stimolo più forte (più proteine per pasto, esercizi ben strutturati). Con l’età si osservano anche: maggiore “trappolamento splancnico” degli aminoacidi (meno arrivo al muscolo) e minore utilizzo muscolare degli stessi.
MDPI

Meccanismi principali

Segnalazione mTOR/Akt: disfunzioni lungo queste vie riducono l’attivazione della sintesi proteica; l’insulino-resistenza le peggiora.
MDPI

Ormoni in calo/alterati: IGF-1 ridotto, possibili cambiamenti nell’asse GH/IGF-1 e androgeni; la modulazione ormonale può aiutare in casi selezionati ma con evidenze miste e rischi.

Evidenze negli studi umani

Rispetto ai giovani, molti anziani mostrano risposte attenuate o ritardate della sintesi proteica dopo pasti proteici e/o esercizio; alcune ricerche trovano risposte simili, ma il quadro complessivo supporta l’esistenza di gradi variabili di resistenza anabolica.

Ruolo di nutrizione ed esercizio (strategie)

Proteine di alta qualità/EAA (es. whey, uova, carne/latte; attenzione alla leucina) e dosi per pasto adeguate: negli anziani soglie più alte per stimolare la MPS; in parte aiuta anche il timing post-esercizio.

Esercizio contro-resistenza come pilastro: potenzia i segnali anabolici e, combinato con proteine, migliora l’effetto.

Altri co-fattori: gestione di infiammazione, sedentarietà e comorbilità; alcuni metaboliti (p.es. HMB) sono discussi come co-adiuvanti, ma le prove sono eterogenee.

Interventi ormonali (testosterone, GH): possibili benefici su massa/forza in contesti selezionati, ma non raccomandabili in generale per evidenze contrastanti ed effetti avversi potenziali (es. prostata).

Conclusione della review

La resistenza anabolica è un driver chiave della sarcopenia. Combinare esercizio di forza strutturato e un’alimentazione ricca di proteine di qualità (con attenzione alla dose per pasto) rappresenta l’approccio più solido; altre strategie (integratori specifici o ormoni) possono avere un ruolo limitato e da personalizzare, dato il bilancio rischi/benefici e l’eterogeneità delle evidenze.

Anabolic Resistance in the Pathogenesis of Sarcopenia in the Elderly: Role of Nutrition and Exercise in Young and Old People
by Caterina Tezze

Cosa raccomandano le linee guida più aggiornateOMS 2023 – dolore lombare cronico primario (non specifico)Interventi da o...
03/10/2025

Cosa raccomandano le linee guida più aggiornate

OMS 2023 – dolore lombare cronico primario (non specifico)
Interventi da offrire (in prima battuta, spesso in pacchetti combinati):

Educazione/consigli strutturati e rassicurazione, con ripresa graduale delle attività.

Esercizio strutturato (programmi di attività fisica; la scelta del tipo si adatta alla persona).

Terapie psicologiche a indirizzo comportamentale (es. CBT, terapia operante) quando indicato.

Cure multicomponenti biopsicosociali (integrazione di educazione, esercizio, supporto psicologico).

Altre opzioni “possibili” in contesti selezionati: agopuntura/needling, manipolazioni spinali, massaggio (evidenza bassa/very bassa).

Interventi da evitare di routine:

Oppioidi (raccomandazione contraria, evidenza moderata).

Molti farmaci: SNRI, triciclici, anticonvulsivanti, miorilassanti, corticosteroidi, anestetici iniettivi; anche fitoterapici (salice, artiglio del diavolo).

Dispositivi/attivi passivi: TENS, trazione, ultrasuoni, busti/cinture; dimagrimento farmacologico.

FANS: l’OMS non li consiglia come cura di routine nel cronico (benefici modesti e rischi), sebbene possano essere considerati caso per caso.

(Principi chiave: assistenza personalizzata, centrata sulla persona, erogabile in setting di cure primarie/comunitarie.)
Organizzazione Mondiale della Sanità

NICE (UK, NG59 – ultima revisione 2020) e ACP (USA, 2017 – ancora riferimento internazionale)

Mantenere l’attività, programmi di esercizio e riabilitazione multidisciplinare sono cardine; offrire interventi psicologici se necessari.

Imaging solo se sospetti “red flags” o per cambiare la gestione; evitare test di routine. (Indicazione generale della linea NICE.)

Farmaci: ACP suggerisce come prima scelta i FANS nel dolore acuto/subacuto; nel cronico privilegiare terapie non farmacologiche e, se servono farmaci, considerare FANS; evitare oppioidi salvo fallimento di tutte le alternative e dopo valutazione rischio-beneficio. (Nota: qui l’ACP è più permissivo dei criteri OMS 2023.)
acponline.org

02/10/2025

🔎 Lo sapevi che…?

Un grande studio pubblicato su The Lancet (Jones et al., 2023) ha confrontato oppioidi e placebo nel trattamento della lombalgia acuta e del dolore cervicale acuto.

👉 Risultato sorprendente:

I pazienti che hanno preso placebo sono migliorati quanto o più di quelli trattati con oppioidi.

A distanza di un anno, il gruppo placebo stava addirittura leggermente meglio.

Il gruppo con oppioidi ha avuto più effetti collaterali (nausea, stitichezza, ecc.).

💡 Tutti i partecipanti hanno ricevuto comunque le cure standard raccomandate:
✅ Paracetamolo o FANS
✅ Consigli di rimanere attivi e tornare presto alle attività normali
✅ Supporto fisioterapico quando necessario
✅ Educazione e rassicurazione

📉 Conclusione: gli oppioidi non sono raccomandati per la lombalgia acuta o il dolore cervicale, perché non offrono benefici clinici rilevanti e comportano rischi evitabili.

👉 Se soffri di mal di schiena acuto, la strada migliore resta seguire le cure standard, muoverti e affidarti ai trattamenti non oppioidi.

Titolo: Opioid analgesia for acute low back pain and neck pain

Autore principale: C. M. P. Jones et al.

Rivista: The Lancet

Ecco come vedremo la gente vestita nei prossimi giorni
29/09/2025

Ecco come vedremo la gente vestita nei prossimi giorni

Non solo bilancia: perché muscolo + forza battono il solo calo di peso1) Più muscolo ⇒ più forza ⇒ meno cadute.Programmi...
29/09/2025

Non solo bilancia: perché muscolo + forza battono il solo calo di peso

1) Più muscolo ⇒ più forza ⇒ meno cadute.
Programmi con esercizi di forza e di equilibrio riducono il tasso di cadute negli anziani ~23–34% (evidenza alta). Il lavoro contro resistenza aumenta anche la massa magra, migliorando la “riserva” neuromuscolare.
Cochrane Library

2) Perdere solo peso può togliere anche muscolo (e osso).
In adulti obesi più anziani, dieta senza esercizio porta a cali di forza/massa magra; dieta + esercizio (aerobico e forza) migliora di più la funzione e attenua la perdita di muscolo.
New England Journal of Medicine

3) La forza è un “vital sign”: predice salute e sopravvivenza.
Misure oggettive come handgrip, alzata-sedia, equilibrio predicono la mortalità a medio-lungo termine: mantenere/accrescere la capacità fisica conta almeno quanto alleggerire la bilancia.
BMJ

4) Il rischio “sarcopenic obesity”.
Combinare grasso in eccesso e bassa massa/forza peggiora esiti clinici e sopravvivenza; interventi che puntano anche su muscolo/forza sono preferibili al dimagrimento non guidato.

Sherrington C, et al. Cochrane Review 2019/2020 – l’esercizio riduce il tasso di cadute (23–34%).

Villareal DT, et al. NEJM 2011; 2017 – peso+esercizio migliora funzione più di uno solo; la combinazione aerobico+forza è la migliore.

Peterson MD, et al. Meta-analysis 2011 – l’allenamento di forza ↑ lean body mass negli anziani (~1 kg).

Cooper R, et al. BMJ 2010; 2014 – forza/equilibrio predicono mortalità.

Roh E, et al. Diabetes Metab J 2020; Benz E, et al. JAMA Netw Open 2024 – sarcopenic obesity associata a peggiori esiti e sopravvivenza.

Farmaco-centrismo vs “terapia movimento”Negli ultimi anni è cresciuta la corsa a “pillole dell’esercizio”  o scorciatoie...
24/09/2025

Farmaco-centrismo vs “terapia movimento”

Negli ultimi anni è cresciuta la corsa a “pillole dell’esercizio” o scorciatoie farmacologiche per problemi metabolici e cardiometabolici. Ma le prove mostrano che l’attività fisica:

eguaglia o supera l’efficacia di vari trattamenti in esiti clinicamente rilevanti;

ha profilo di sicurezza migliore;

produce benefici multisistemici (metabolici, cardiovascolari, mentali, osteo-articolari, immunitari) difficilmente riproducibili con un singolo farmaco.
BMJ

Esempi concreti (con linee guida e letteratura)
1) Ipertensione arteriosa

Efficacia: nelle persone ipertese, varie forme di esercizio riducono la PAS di ~7–9 mmHg; in network meta-analysis l’effetto è simile alle principali classi di antipertensivi.

Linee guida: le linee guida europee 2023/2024 raccomandano in modo esplicito gli interventi sullo stile di vita (in primis attività fisica) come cardine della gestione.

2) Depressione

Efficacia: revisioni sistematiche/umbrella recenti mostrano che l’esercizio riduce in modo significativo i sintomi depressivi; alcune analisi indicano effetti paragonabili (o superiori) ai trattamenti standard, con ottima tollerabilità (cammino/jogging, forza, yoga).
BMJ

3) Diabete tipo 2 e insulino-resistenza

Esercizio vs farmaco: network meta-analysis 2024 indica che esercizio e metformina migliorano entrambi il controllo glicemico, con combinazione superiore a ogni singolo trattamento. L’esercizio (specie HIIT/forza) abbassa HbA1c in modo clinicamente rilevante.
British Journal of Sports Medicine

Linee guida: gli Standards of Care ADA 2025 ribadiscono ≥150 min/settimana di attività aerobica + esercizi di forza per migliorare sensibilità insulinica e outcome cardiometabolici.
Associazione Diabetici Americana

4) Osteoartrosi ginocchio/anca

Prima linea: OARSI e altre linee guida collocano esercizio terapeutico ed educazione come trattamento di prima scelta, prima di FANS, iniezioni o chirurgia (quando non strettamente indicata).

5) Lombalgia comune

Approccio raccomandato: il NICE consiglia programmi di esercizio (eventualmente integrati con componenti psicologiche) come cardine del trattamento; sconsiglia procedure non necessarie.

6) Cardiopatia coronarica / scompenso

Riabilitazione cardiologica: l’esercizio strutturato riduce mortalità CV, riospedalizzazioni ed eventi ricorrenti rispetto alla sola terapia standard. Raccomandato come parte della gestione integrata.
PubMed

“Pillole dell’esercizio”: promesse e limiti

Molecole come AICAR o agonisti PPAR-δ (GW501516) attivano vie simili all’allenamento nei modelli animali, ma l’evidenza clinica umana è limitata e permangono preoccupazioni di sicurezza (es. segnali di rischio oncogeno/uso dopante). Non esistono prove che replichino i benefici multisistemici dell’attività fisica reale.

“Pillole dimagranti” vs esercizio

Gli agonisti GLP-1 sono efficaci nel calo ponderale, ma hanno effetti avversi gastrointestinali frequenti e, in alcuni casi, impatti su colecisti e densità ossea; l’esercizio preserva meglio massa magra e salute ossea e, combinato ai GLP-1, migliora qualità della perdita di peso.

Perché l’esercizio “batte” la pillola: effetti multisistemici

Cardiometabolico: riduzione pressione, miglior profilo glicemico e lipidico.
British Journal of Sports Medicine

Mentale/cognitivo: minori sintomi di depressione/ansia, migliore funzione cognitiva.

Muscolo-osseo: aumento/preservazione massa e forza, miglior funzionalità articolare.

Immunitario/infiammazione: secrezione di miochine/exerkine (es. BDNF, IL-6 “exercise-indotta”), con cross-talk muscolo-cervello-metabolico non riproducibile da un singolo farmaco.
PMC

Linee guida globali: l’OMS raccomanda 150–300 min/sett. di attività moderata (o 75–150 min vigorosa) + forza ≥2 gg/sett., perché i benefici toccano molti sistemi e la riduzione di rischio è dose-dipendente.

Low back pain and sciatica in over 16s: assessment and management
NICE guideline

Comparative effectiveness of exercise and drug interventions on mortality outcomes: metaepidemiological study
BMJ 2013

Effects of exercise, metformin and their combination on glucose metabolism in individuals with abnormal glycaemic control: a systematic review and network meta-analysis

Effect of exercise for depression: systematic review and network meta-analysis of randomised controlled trials
BMJ 2024

Linee guida ESH 2023 per la gestione dell'ipertensione arteriosa Task Force per la gestione dell'ipertensione arteriosa della Società Europea di Ipertensione: approvate dalla Società Internazionale di Ipertensione (ISH) e dall'Associazione Renale Europea (ERA)

Esercizio fisico è  un modulatore chiave della plasticità cerebrale.Neuroplasticità delle reti cerebrali attraverso l'es...
23/09/2025

Esercizio fisico è un modulatore chiave della plasticità cerebrale.

Neuroplasticità delle reti cerebrali attraverso l'esercizio: una revisione narrativa sull'effetto di tipi, intensità e durate.

Allenare il corpo significa allenare anche il cervello. 🧠✨

Una recente rassegna scientifica pubblicata su MDPI ha analizzato decine di studi e ha scoperto che l’esercizio fisico regolare non migliora solo forza, resistenza o mobilità… ma stimola vere e proprie trasformazioni a livello cerebrale.

👉 Cosa succede nel cervello quando ci muoviamo?

Le reti cerebrali che regolano memoria, attenzione e decision making diventano più connesse.

L’ippocampo – sede della memoria – può aumentare di volume e funzionalità.

Migliora la comunicazione tra le aree motorie e sensoriali, rendendo più efficienti i movimenti.

Perfino la sostanza bianca, che collega le diverse zone cerebrali, mostra segni di “ringiovanimento”.

👉 Quali attività sono efficaci?

Cardio (cammino veloce, corsa, bici, nuoto) → ottimo per connettività e memoria.

Forza (70–85% 1RM, progressivo) → sostiene le vie motorie e la salute della sostanza bianca.

Attività miste (tai chi, danza, esercizi di equilibrio e coordinazione) → combinano benefici cognitivi e fisici.

👉 Quanto allenarsi?
Gli studi mostrano risultati positivi già con 2–5 sessioni a settimana da 20–60 minuti. Programmi sia brevi (pochi mesi) che più lunghi (oltre un anno) hanno effetti, ma la costanza è la chiave.

💡 In pratica: ogni volta che ti muovi, non stai solo migliorando la tua forma fisica… stai potenziando la tua mente, rinforzando connessioni neuronali e proteggendo il cervello dall’invecchiamento.

Allenati per il corpo. Allenati per la mente.
Il futuro del tuo cervello dipende anche dalle scelte che fai oggi.

“Riassunto degli esercizi” (cioè come erano fatti nei protocolli inclusi)

L’articolo non propone una scheda di allenamento “pronta”, ma riassume i protocolli usati negli studi. In breve:

Cardio: cammino/corsa/nuoto/ciclismo (anche HIIT). Sessioni da 15–60/90 min, 2–5×/settimana. Intensità misurata con HR (≈40–85% HRmax) o VO₂ (≈80% VO₂max in alcuni studi), o RPM (60–70, pari a 120–170 bpm).
MDPI
+1

Forza: multi-articolari e mono-articolari per tutti i principali distretti, con carichi 70–85% 1RM nei protocolli vigorosi; esempi di MVC all’80% per settimane; ripetizioni e serie variabili.
MDPI
+1

Misti: Tai Chi, danza, equilibrio/agilità/coordination, stretching/flessibilità, nordic walking, giocoleria; spesso vigorosi (PWC ~82–86% HRmax) o leggero-moderati (50–69% HRmax). Durate 15–90 min, più volte a settimana.
MDPI
+1

Breve vs lungo termine: la maggior parte degli interventi è a breve termine (settimane-mesi); pochi studi ≥52 settimane.
MDPI

Indicazioni pratiche (derivate dalla rassegna, non “linee guida cliniche”)

Se l’obiettivo è la connettività del DMN/ippocampo e la perfusione cerebrale (specie negli anziani): programmi cardio anche vigorosi sembrano efficaci.

Per controllo esecutivo/attenzione (ECN) e salience: cardio e attività miste mostrano benefici funzionali; diversi studi sono a breve termine.

Per vie motorie e SMN: sia misti sia forza (vigorosa) migliorano eccitabilità motoria e connettività; TMS/EMG documentano i cambi.

WM/GM: interventi vigorosi e misti sono spesso associati a aumenti di volume e integrità della sostanza bianca.

Neuroplasticity of Brain Networks Through Exercise: A Narrative Review About Effect of Types, Intensities, and Durations
by Carlotta Rosso

Spesso il dolore guida l'iter riabilitativo non lo interrompe !
21/09/2025

Spesso il dolore guida l'iter riabilitativo non lo interrompe !

🏋️‍♀️ Vuoi più massa muscolare? Ecco cosa funziona davvero• Pesi battono aerobico per aumentare la massa magra. L’aerobi...
19/09/2025

🏋️‍♀️ Vuoi più massa muscolare? Ecco cosa funziona davvero

• Pesi battono aerobico per aumentare la massa magra. L’aerobico è ottimo per il cuore e il grasso, ma da solo non costruisce muscoli in modo significativo.

• Iper­trofia con carichi diversi: si può crescere sia con carichi alti sia con carichi più leggeri, se porti le serie vicino/al cedimento. La forza massima migliora di più coi carichi alti; la crescita muscolare è simile su un ampio spettro di carichi.

• Come allenarti (pratico): 3–4 sedute/sett.; 6–12 rip (≈65–85% 1RM) per gli esercizi base; 12–30 rip a cedimento controllato per accessori; progressioni semplici (es. +1–2 rip o +2,5 kg quando riesci). (Principi coerenti con la letteratura su carico e ipertrofia).

• Nutrizione che aiuta: proteine totali attorno a ~1,6 g/kg/die massimizzano i guadagni con i pesi; oltre, il beneficio medio è minimo.

• Over 50? La forza e la massa si migliorano comunque con i pesi: meta-analisi su adulti anziani conferma aumenti di LBM (meglio con volumi adeguati).

Fonti (selezione):
Willis et al., Journal of Applied Physiology, 2012 (RT vs AT e massa magra).
Mitchell et al., Journal of Applied Physiology, 2012 (carichi alti vs bassi a cedimento).
Schoenfeld et al., JSCR, 2017 (meta-analisi carichi e ipertrofia).
Morton et al., British Journal of Sports Medicine, 2018 (proteine ~1,6 g/kg/die).
Peterson et al., Med Sci Sports Exerc., 2011 (RT ed LBM negli anziani).

Indirizzo

Via Morelli 19/C
Gorizia
34170

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