Amici di Associazione Cormonauti

Amici di Associazione Cormonauti L'associazione Cormonauti nasce con l'intento di organizzare eventi culturali allo scopo di unire pe

09/06/2025
Secondo il caro sovranista Marco non bisogna votare al Referendum..allora ci spieghi lui come possiamo esprimere il nost...
05/06/2025

Secondo il caro sovranista Marco non bisogna votare al Referendum..allora ci spieghi lui come possiamo esprimere il nostro parere altrimenti?
Purtroppo si sa che in Italia piace essere comandati a bastone e carota,giusto caro Rizzo,tu lo hai ben compreso,si nota anche dal tuo look 😉

Complimenti!Davvero coerenti con il vostro vittimismo post '45
21/05/2025

Complimenti!
Davvero coerenti con il vostro vittimismo post '45

DURANTE LA GUERRA GLI ITALIANI TRASFORMARONO LUBIANA NEL PIÙ GRANDE CAMPO DI CONCENTRAMENTO D'EUROPAC'è una città circon...
06/05/2025

DURANTE LA GUERRA GLI ITALIANI TRASFORMARONO LUBIANA NEL PIÙ GRANDE CAMPO DI CONCENTRAMENTO D'EUROPA

C'è una città circondata dalla solidarietà e dalla memoria dell'antifascismo in Europa: è Lubiana, la piccola capitale della Slovenia.
Invasa dai nazifascisti, qui il 3 maggio 1941 viene istituita la Provincia di Lubiana, annessa al Regno d'Italia ed assegnata ad un Alto Commissario che avrebbe dovuto garantirne la "pacificazione" e l'italianizzazione forzata. Invece, sin da subito si organizzano le bande partigiane e i sabotatori, che ingaggiano duri scontri col Regio Esercito e i Carabinieri.

L'occupante italiano in risposta opera rastrellamenti, prende in ostaggio civili innocenti e pratica la ritorsione indiscriminata su intere comunità: la "pacificazione" significa terrorismo e rappresaglia.
"Ogni sloveno in vita deve essere considerato almeno simpatizzante con i partigiani […] occorre mettere da parte ogni falsa pietà […] si mediti, si insegni, si odii": parola del generale Mario Robotti, capo militare della provincia.
Ma la Resistenza si intensifica. Così, nel gennaio del 1942 il governo fascista decide l'isolamento fisico della città, avviando la costruzione di un'immensa recinzione di reticolati e filo spinato che una volta ultimata, il 23 febbraio 1942, la circonderà integralmente correndo per 41 km, trasformando di fatto Lubiana nel più grande campo di concentramento del continente. Presidiata da 1.700 tra poliziotti e militari, dotata di 206 torri di guardia, bunker e stazioni fotoelettriche, con sole 4 uscite costantemente sorvegliate, la recizione sarà elemento fondamentale per la riuscita dei sistematici rastrellamenti urbani, sanguinose operazioni con cui il comando italiano, d'intesa con quello tedesco, tentò di reprimere ed eradicare la Resistenza: in un solo mese vengono controllate più di 18.000 persone, e quasi 900 vennero deportate in campo di concentramento.
Nei mesi successivi, presso la cava abbandonata di Gramozna Jama poco a nord della stazione ferroviaria vengono fucilati senza processo in 121, sorteggiati a caso tra gli ostaggi detenuti.

Durante l'occupazione italiana furono giustiziati oltre 5.000 civili, e altri 200 furono bruciati vivi o massacrati. Ammontano a 900 i partigiani prigionieri uccisi e oltre 7.000 furono i morti in prigionia. Più di 800 i villaggi incendiati, oltre 3000 le abitazioni abbattute.
Passata sotto amministrazone tedesca, la recinzione fortificata sarà smantellata solo dopo la Liberazione. Lungo il suo tracciato fu appunto costruito il "Sentiero del ricordo e della Solidarietà", un percorso misto pedonale e ciclabile, a tratti affiancato da parchi e giardini, lungo il quale è possibile ripercorrere le varie fasi dell'occupazione attraverso appositi pannelli didascalici. La cava di Gramozna Jama è toccata dal percorso ed è visitabile, e un monumento ricorda che quello fu il lugubre teatro delle principali esecuzioni.

Cannibali e Re
Cronache Ribelli

GENOVA 25 Aprile 2025Forse è il caso di cominciare a porsi delle domande e a darsi una risposta intelligente
29/04/2025

GENOVA 25 Aprile 2025
Forse è il caso di cominciare a porsi delle domande e a darsi una risposta intelligente

Il 28 aprile 1945, Benito Mussolini fu giustiziato dai partigiani a Giulino di Mezzegra.La versione ufficiale vuole che ...
29/04/2025

Il 28 aprile 1945, Benito Mussolini fu giustiziato dai partigiani a Giulino di Mezzegra.
La versione ufficiale vuole che sia stato Walter Audisio a eseguire l’esecuzione, tuttavia ci sono diverse ricostruzioni sulla vicenda.
Certo è che Mussolini stava cercando di fuggire in Svizzera travestito da soldato tedesco - secondo la figlia Elena Curti avrebbe detto “mi fido più dei tedeschi che degli italiani" prima di andarsene - quando la colonna su cui viaggiava fu fermata ad un posto di blocco e lui venne riconosciuto.
La decisione di uccidere Mussolini fu presa direttamente dal CLN, per chiudere definitivamente la guerra e il ventennio ed evitare che cadesse nelle mani degli Alleati, tra i quali non c’era unità di intenti su come procedere col dittatore.
Dopo la fucilazione Mussolini, Petacci e altri gerarchi furono portati a Milano e scaricati in piazzale Loreto durante la notte. In mattinata furono appesi al telaio di un distributore di benzina.
L'anno precedente la Gestapo di Milano aveva giustiziato pubblicamente in quella piazza 15 partigiani e vi aveva lasciato i corpi a marcire per diversi giorni. Successivamente Mussolini avrebbe detto "per il sangue di piazzale Loreto, la pagheremo cara".
Dopo alcune ore in cui furono esposte al pubblico scherno, le salme di Mussolini e degli altri vennero portate via. La loro esposizione fu criticata anche da diversi esponenti del CLN, tuttavia occorre sempre tenere presente le circostanze all’interno delle quali un atto simile maturò: la fine di una feroce dittatura, di un conflitto mondiale e di una guerra civile durissima.

Da Cronache Ribelli

GORIZIA DELLA VERGOGNA!CITTADINANZA ONORARIA AL "CONIGLIO" TRAVESTITO DA UBRIACOIl 27 aprile di ottanta anni fa, il Part...
27/04/2025

GORIZIA DELLA VERGOGNA!
CITTADINANZA ONORARIA AL "CONIGLIO" TRAVESTITO DA UBRIACO

Il 27 aprile di ottanta anni fa, il Partigiano Pier Luigi Bellini Delle Stelle, Comandante della 52° Brigata Garibaldi (Nome di battaglia "Pedro"), arrestò il dittatore fascista Mussolini mentre travestito da caporale tedesco, stava fuggendo in Svizzera con l'oro degli italiani e l'amante.

Colui che gridava: "se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi" stava per concludere il suo percorso terreno ignominiosamente come, del resto, all'insegna dell'ignominia fu tutta la sua vita.

I conti con il fascismo, dopo oltre vent'anni di dittatura feroce, erano finalmente chiusi.

Indirizzo

Gorizia
34170

Telefono

048100000

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Amici di Associazione Cormonauti pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Condividi