06/09/2022
L’ERRORE PIÙ GRAVE DA EVITARE QUANDO SI PORTA IL BIMBO DAL DENTISTA
Nel 1959 T.C. Schneirla, direttore del Museo americano di storia naturale di New York, pubblicò un articolo nel quale ci racconta un concetto tanto semplice quanto costantemente presente nella vita di ognuno di noi: “tutti gli animali, dal più semplice al più complesso, possiedono reazioni fondamentali di avvicinamento (approach) o di allontanamento (withdrawal) nei confronti di ciò che è buono o cattivo”.
Ma cosa c’entra tutto questo con l’andare dal dentista? Molto più di quanto si pensi, soprattutto se stiamo parlando di bambini!
“Vedrai che il Dottore non ti fa MALE”,
oppure
“Se senti DOLORE puoi alzare la mano”
o, peggio ancora,
“Vedrai che BRUTTO andare dal dentista, io NON LO SOPPORTO proprio”.
Frasi come queste vengono spesso dette con l’intenzione di rincuorare un bambino o di prepararlo alle cure dentistiche.
È importante essere consapevoli che parole come MALE/ DOLORE/BRUTTO, soprattutto quando pronunciate da Mamma o Papà, influenzano la valutazione dell’esperienza e vengono inconsciamente associate a quest’ultima attivando quello che abbiamo sopra definito come “reazione di allontanamento”.
È probabile che, di conseguenza, avremo un basso livello di collaborazione del bambino o, addirittura, l’impossibilità di svolgere la terapia con un inevitabile impatto negativo sulla sua salute.
Queste consapevolezze permettono alle famiglie di essere un alleato fondamentale per raggiungere uno degli obiettivi principali di tutto il team odontoiatrico: promuovere la prevenzione come un momento di benessere e positività.
Post realizzato in collaborazione con la collega