11/01/2021
"Silvia, indaffaratissima, corre su e giù nell’ospedale: è in guerra contro il Covid. Da una stanza sente il suono di un pianto, si ferma ed entra.
Nella stanza c’è Giuseppe che piange nel suo casco. Silvia, nonostante la sua fretta, riflette e si ripete di non poter essere indifferente a ciò. Si siede vicino a Giuseppe e gli prende la mano. Il tempo sembra essersi fermato in questo istante. Non sembra, ma lei è un Angelo.
È un angelo che potrebbe chiamarsi: Carlo Giovanna, Ester, la dottoressa Vaudo, Caterina, Francesco, Salvatore, Deborah, Rita, Carlo... Non ricordo il nome di tutti, ma alla fine non serve, sono tutti uguali. Di loro vedi solo gli occhi, occhi gentili nonostante le loro paure. P.s. Scusa Silvia e scusa Giuseppe per avervi rubato una foto, ma quest’istante rimarrà sempre nel mio cuore".
A scrivere queste parole e a pubblicare l'immagine su Facebook è stato Marco, vicino di letto di Giuseppe nel reparto Covid dell'ospedale Dono Svizzero di Formia. Una scena che gli ha rubato il cuore e che ha voluto condividere con gli altri per un solo obiettivo: "Mandiamogli un messaggio, in qualunque modo, e se li conoscete ringraziateli".
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