Gravina sotterranea

Gravina sotterranea www.gravinasotterranea.it Gravina Sotterranea è una tappa obbligatoria per chi decide di visitare la città murgiana.

Lo spettacolare reticolo sotterraneo che si snoda dei meandri cittadini è un patrimonio raro se non unico nel suo genere. Queste opere di grande ingegneria civile sono state lasciate in abbandono per molto tempo fino a quando sono state recuperate e date a nuova vita dall’omonima associazione. Da molti anni, Gravina Sotterranea offre escursioni nei luoghi più affascinanti e caratteristici del vent

re città. Il percorso più completo che si può effettuare dura circa 2 ore e comprende diversi siti sotterranei che spesso non sono comunicanti tra di loro, ma, per chi lo desiderasse è possibile effettuare un percorso anche di durata inferiore (45 minuti) che comprende una parziale visita di tutto il percorso. La partenza è da via Meucci 10, centro storico di Gravina in Puglia. La mattina di solito si inizia alle 10.00 (ove possibile e nei giorni festivi si effettuano turni anche in orari diversi), il pomeriggio alle 16.00 nel periodo estivo e alle 15.30 nel periodo invernale. Questo avviene il fine settimana, in settimana solo su prenotazione, comunque si consiglia sempre la prenotazione. E’ OBBLIGATORIO INDOSSARE SCARPE DA GINNASTICA O COMUNQUE IDONEA CALZATURA

12/08/2025

Preziosa come Venezia, autentica come Gravina in Puglia, candidata Capitale della Cultura 2028. Quando l’autenticità costa e quando incanta senza svuotare il portafoglio. Matera affascina, Venezia …

L’ACQUEDOTTO SOTTERRANEO DI GRAVINA IN PUGLIA (BA)Le testimonianze sulla presenza di acque sorgive nei dintorni di Gravi...
12/08/2025

L’ACQUEDOTTO SOTTERRANEO DI GRAVINA IN PUGLIA (BA)
Le testimonianze sulla presenza di acque sorgive nei dintorni di Gravina risalgono al XVI secolo. Le documentazioni che si riferiscono alla presenza di un’opera di convogliamento delle acque verso il centro abitato di Gravina indicano il 1743 come data di inizio dei lavori di tale infrastruttura. Fu la famiglia Orsini di Roma, che si era trasferita nel feudo di Gravina, a ordinare, intorno alla metà del Settecento, la ricostruzione del ponte di S. Maria della Stella (crollato nel terremoto del 1722) e la sua trasformazione in ponte-acquedotto, per portare sotto le mura della città le acque delle sorgenti Sant'Angelo e San Giacomo. Tale importante struttura ad archi, alto 37 metri, lungo 90 metri e largo 5,5 metri, collega le due sponde del torrente Gravina. Fu costruito per permettere l'attraversamento del Crapo (l'antico nome del torrente Gravina), e consentire ai fedeli di raggiungere la chiesetta della Madonna della Stella. L’acquedotto ipogeo, che è stato esplorato, documentato e studiato dal CSS, misura 3.479,51 metri e ha una pendenza media del 2%. La profondità media del piano di scorrimento rispetto dal piano di campagna è di circa 3,2 metri. La condotta idraulica è munita di pozzi di ispezione che distano tra loro 100/135 metri.

12/08/2025
Le città sotterranee svelano i segreti di un passato misterioso. Molti di questi mondi sotterranei sono diventati obsole...
04/07/2025

Le città sotterranee svelano i segreti di un passato misterioso. Molti di questi mondi sotterranei sono diventati obsoleti, mentre altri sono tuttora spazi urbani completamente funzionali.

Passaggi segreti, tunnel sotterranei, aneddoti agghiaccianti e leggende metropolitane; sotto ai nostri piedi si nasconde un mondo intriso di storie misteriose sul tempo che fu.

30/06/2025

Il sentiero dell’Acqua e della Pietra, a Gravina in Puglia, in 13 km, attraversa 7000 anni di storia alla scoperta dell'habitat rupestre.

19/06/2025

Gravina protagonista di un’altra prestigiosa pubblicazione. È "Puglia e Basilicata in 24 ore. Le gite di un giorno alla scoperta dei tesori nascosti": 168 pagine che racchiudono 19 itinerari d’autore, il nuovo libro della collana Barisienne curato da Domenico Castellaneta, caporedattore di Repubblica Bari, in edicola il 21 giugno.

Un lavoro concepito per uscire dalle dalle grandi rotte turistiche tradizionali scoprire la Puglia e la Basilicata da (ri)scoprire.
E’ la storica dell’arte medievale Rosanna Bianco a raccontare Gravina, dove è la pietra la materia prima di storia e bellezza. Un articolato racconto che inserisce la nostra città fra luoghi e territori nient’affatto minori, che sono custodi di tesori che non ti aspetti, talvolta in disparte, anche in mete già conosciute.

"Ai turisti offriamo uno scenario unico e meraglioso", racconta l'assessora al Turismo, Marienza Schinco nell' intervista al link nei commenti.

"E’ questo lo spettacolo presente nei sotterranei della città di Gravina in Puglia: sotto più punti della città, se ne s...
19/06/2025

"E’ questo lo spettacolo presente nei sotterranei della città di Gravina in Puglia: sotto più punti della città, se ne sviluppa una parallela, abitata numerosi anni addietro, che si svela con il suo fascino e il suo mistero più profondo. Gli scavi che hanno portato alla luce tante meraviglie non sono terminati.

Grazie alle torce fornite dalle guide che accolgono i visitatori per mostrare quanto scoperto, è possibile scorgere vani sotterranei di potente fattura che riportano alla mente lo stile di vita condotto dai predecessori.

Gravina è una città unica nel suo genere: si scopre in ogni sua piccola parte, perché esiste davvero una sorpresa ad ogni angolo, simbolo autentico di una storia ancora tutta da svelare."

Questo pannello pubblicitario all’aeroporto di Bari è davvero un grande orgoglio per Gravina in Puglia. La scritta “The ...
19/06/2025

Questo pannello pubblicitario all’aeroporto di Bari è davvero un grande orgoglio per Gravina in Puglia.

La scritta “The oldest city in Apulia is this. Gravina in Puglia” colpisce subito per la sua forza comunicativa, mentre la foto panoramica con il celebre ponte acquedotto e il centro storico arroccato sul ciglio della gravina è uno spettacolo che lascia il segno.

È una vetrina perfetta per promuovere il patrimonio di Gravina, dalle sue radici antichissime (addirittura risalenti all’età del bronzo) alla città sotterranea, fino ai suoi paesaggi mozzafiato.

30/05/2025

📷 Il boschetto Italia, piantato in occasione della Festa della Montagna del 1961, visto dalla cresta del Redentore

📍 Castelluccio di Norcia (PG)

30/05/2025

Gibellina è stata nominata Capitale dell'arte contemporanea 2026 e per onorare la nomina il direttore artistico delle Orestiadi, Alfio Scuderi, vuole far dialogare arti visive e teatro, musica e letteratura.

La 44/a stagione del Festival, che nel suo Dna porta il segno dell'arte contemporanea, si apre il 4 luglio per concludersi il 3 agosto.

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Il Cretto di Burri è la più grande opera di land art italiana (80.000 metri quadrati ) realizzata da Alberto Burri tra il 1984 ed il 1989 nella città di Gibellina (TP)

"Quando vidi il posto mi veniva quasi da piangere e subito mi venne l’idea: ecco, io qui sento che potrei fare qualcosa. Io farei così: compattiamo le macerie che tanto sono un problema per tutti, le armiamo per bene, e con il cemento facciamo un immenso cretto bianco, così che resti perenne ricordo di quest’avvenimento.“

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Il Grande Cretto Gibellina è la più grande opera realizzata da Alberto Burri, si estende su una superficie di 86.000 metri quadrati sopra alle macerie della cittadina di Gibellina (Trapani) distrutta dal catastrofico terremoto che colpì la Valle del Belìce nel gennaio del 1968.

Nel 1980, Burri e altri noti artisti del panorama internazionale contemporaneo vengono invitati a Gibellina Nuova dall’onorevole Ludovico Corrao, sindaco della città, per realizzare opere da donare al nuovo centro abitato, ricostruito a circa 20 chilometri dal sito originario. Il Maestro accoglie l’invito ma preferisce intervenire sulle rovine del vecchio paese, progettando di ricoprire con un getto di cemento bianco le macerie di gran parte della cittadina, radunate in blocchi e tenute assieme da reti metalliche (con altezza massima di 160 cm), lasciando percorribili le fessurazioni che ricalcano i principali assi viari dell’impianto urbanistico preesistente.

La realizzazione di questa imponente opera, avviata nel 1985 e interrotta nel 1989, raggiungendo 66.000 metri quadrati, è stata portata a termine nel 2015 in occasione del Centenario della Nascita di Burri secondo il suo progetto e la sua volontà.

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COME ARRIVARE
Arrivare da Palermo: dista 72 km (1 h 10 min in auto), raggiungere il Comune di Santa Ninfa tramite A29 direzione Mazara del Vallo, proseguire lungo la SS119 seguendo le indicazioni, fino a scorgere in lontananza il Cretto.

Arrivare da Trapani: dista 82,5 km (1 h 10 min in auto), raggiungere il Comune di Santa Ninfa tramite A29 direzione Palermo, proseguire lungo la SS119 seguendo le indicazioni, fino a scorgere in lontananza il Cretto.

Arrivare da Triscinamare: dista 43,4 km (45 min in auto), raggiungere il Comune di Santa Ninfa tramite A29 direzione Palermo, proseguire lungo la SS119 seguendo le indicazioni, fino a scorgere in lontananza il Cretto.

Dove parcheggiare: Parcheggio cretto di Burri segnalato su Google Maps . Attivate il navigatore solo dopo aver intravisto il Cretto di fronte a voi. Se lo farete prima, rischierete di perdervi fra stradine di campagna secondarie.

Foto di Salvatore Puglisi

Indirizzo

Via Meucci 10
Gravina In
70024

Orario di apertura

Sabato 10:00 - 11:00
15:30 - 16:30
Domenica 10:00 - 11:30
15:30 - 16:30

Telefono

393285415379

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