Dott.ssa Angela Amendola -Psicologa e Psicoterapeuta

Dott.ssa Angela Amendola -Psicologa e Psicoterapeuta Psicologa e Psicoterapeuta ad approccio cognitivo post razionalista. Esperta in psicodiagnosi e valutazione Psicologica.

Iscrizione all'ordine degli Psicologi della Regione Puglia. Esperta in Disturbi del comportamento alimentare.

21/08/2025

I giapponesi hanno capito tutto della vita. Vi capita mai di non poterne più di certe persone, di certe situazioni? I giapponesi hanno una parola per gestire gli idioti e tutti quelli che anziché felicità portano malessere nella tua vita. «Shikata ga nai,» dicono, «impara a lasciar andare».

Shikata ga nai non è soltanto una parola ma una filosofia di vita: perché ci sono persone ma soprattutto cose che ti avvelenano:«gli avrei dovuto,» gli «avrei potuto», i «se soltanto». Ma alle volte non è necessario lottare ma lasciar andare. «La conoscenza è imparare qualcosa ogni giorno. Ma la saggezza è lasciar andare qualcosa ogni giorno.» Shikata ga nai, dicono, sii come l’acqua che davanti a una diga non s'infuria ma la aggira, che spegne il fuoco, dilava la terra, scava la pietra non con la forza ma con la dolcezza. Sii come il mare(…).

Siate come le onde, che sanno librarsi leggere perché sanno lasciar andare: la paura di non essere abbastanza e la voce di chi diceva che una goccia non sarebbe mai potuta diventare onda. Perché anche una singola goccia può far tremare l’oceano.

Guendalina Middei

20/08/2025
16/08/2025

“Quando cambi, non tutti restano”.

Ma quelli che restano sono quelli con cui
hai imparato a crescere insieme,
quelli che hanno sogni diversi dai tuoi
ma hanno ancora voglia di condividerli con te.
Che sia un bambino, una casa o un viaggio…
la felicità di ognuno è diversa.
Ma l’amicizia consiste nel gioire di tutto
questo anche quando si hanno vite diverse.

Crescere non è solo accettare
chi resta e chi va via.
È imparare a non misurare il tuo valore
in base a quante persone ti circondano.

Perché non tutti quelli che ti applaudono
ti sostengono davvero.
E non tutti quelli che se ne vanno,
ti stanno voltando le spalle:
a volte ti stanno solo lasciando
lo spazio per fiorire.

Quando smetti di rincorrere chi si allontana,
inizi a camminare verso chi ti aspetta davvero.
E scopri che la vera appartenenza
non nasce dalla quantità di rapporti che hai,
ma dalla qualità della pace
che senti dentro.

🌊Il punto non è “non perdere nessuno”.
Il punto è non perdere te stesso mentre
cerchi di tenere tutti🌊

Tutti i sogni hanno un prezzo.

Tutti vogliono una vita bella. Serena. Lenta.
Tutti vogliono innamorarsi,
avere un lavoro che amano,
amici che fanno sentire al posto giusto
e tempo per fare le cose che amano.
Tutto questo è facile da volere.

La domanda vera non è “Che vita vuoi?”
La domanda vera è
“Per cosa sei disposto a soffrire?”
Perché ogni cosa bella viene con una
sua dose di fatica.

Tutti vedono il traguardo.
Ma pochi accettano la salita.

Prendi l’amore, per esempio. È bello, sì.
Ma ha le sue notti.
Quelle in cui ti chiedi
se ne vale la pena.
Quelle in cui ti fa male.

Oppure il lavoro. Vuoi realizzarti?
Allora devi prepararti anche a sentirti
anche perso, qualche volta.

Oppure ancora, vuoi un corpo sano?
Ma sei anche disposto ad alzarti presto,
a rinunciare alla brioche con il cappuccino
e tenere il ritmo anche quando sei stanco?

🙏Non sei quello che sogni.
Sei quello che scegli ogni giorno,
anche quando fa male🙏

Allora non chiederti solo dove vuoi arrivare.

Chiediti questo: CHE DOLORE SONO DISPOSTO AD ATTRAVERSARE PER ARRIVARCI?
Cosa sono disposto a perdere
per diventare me stesso?

📝Ricorda: essere te stesso e inseguire la tua felicità significa anche perdere qualche
posto a tavola.
Ma significa anche guadagnare
spazio dentro di te.
—-
Riccardo Bertoldi

10/08/2025

Vi è mai capitato di essere accanto
agli amici di una vita e non aver più niente
da dire? Provare imbarazzo, noia,
scoprirvi all’improvviso distanti.

“Il segreto della felicità è circondarci
di persone che assomigliano al futuro che immaginiamo. Insomma, se vuoi fare una maratona non ti alleni con chi fa mezza maratona, giusto?”

Ecco…li ho imparato questo.
Ho imparato che quando vuoi andare
incontro al futuro che desideri,
succede sempre che devi lasciare
indietro alcune persone.
Ho imparato che fa male,
ma che è un rischio che vale la pena correre, perché i sogni hanno bisogno
di sapere che siamo coraggiosi.

E così piano piano ho smesso di forzare.
Ho smesso di forzare conversazioni,
di fingere per farmi piacere
o per risultare interessante.

Sapete cosa è successo?
È successo che ho capito che quasi
tutte le relazioni se tu smetti di farti
sentire, finiscono.
E sapete perché?
Perché ci tenevate soltanto voi.

Ora sono passati quattro anni.
Non ho tanti amici, però ho quello che contano.

Quelli che non mi chiedono di essere altro,
che non si allontanano se parlo di dolore,
che non mi applaudono solo quando vinco,
ma si siedono accanto a me
anche quando perdo.

Ho capito che l’amicizia vera non fa rumore,
non è fatta di storie da pubblicare,
né di “usciamo tutti i sabati sera”.
È fatta di persone che ti scelgono
così come sei.

E sì, ci sono momenti in cui
la solitudine fa paura.
Ma anche la solitudine,
se accolta, diventa un filtro:
non elimina le persone,
toglie solo quelle sbagliate.

A chi sta vivendo questo adesso,
voglio dirti che non sei sbagliato.
Non sei troppo sensibile.
Stai solo crescendo.

Stai iniziando a scegliere la qualità
al posto della quantità.
La profondità al posto della superficie.

Perché a volte non sei stanco della vita
che hai, sei solo stanco di vivere
in un contesto che non ti rappresenta più.
A volte non sei depresso:
sei intrappolato in un ambiente che parla
un linguaggio diverso dal tuo cuore.
E la cosa più rivoluzionaria che puoi fare
è avere il coraggio di scegliere
chi ti fa sentire te stesso.

Fermati un attimo. Guardati intorno.

Le persone che frequenti ogni giorno
assomigliano alla vita che sogni?
O alla vita che hai imparato a sopportare?
Le persone che hai accanto assomigliano
al futuro che sogni?
—-
Riccardo Bertoldi

24/05/2025

La consapevolezza è il processo attraverso il quale uno riconosce dalla sintomatologia di avere un disturbo o problematica.
Spesso è difficile accettare e divenire consapevoli di avere la necessità di attuare strategie ed interventi di aiuto poiché la persona interessata mette in atto meccanismi di negazione,manipolazione,proiezione o addirittura mostra la tendenza ad attribuire la responsabilità sempre e solo sugli altri.
Il primo passo per poter migliorare la qualità della vita è acquisire consapevolezza e accettarSi nel qui e ora...solo così l'aiuto è autentico.

09/11/2024

Finalmente posso dire di essere arrivata ad un punto della mia vita dove ho chiare molte cose.
Ho dovuto pagare un prezzo molto caro questa trasparenza, ho dovuto capire che non sempre le persone che ti sono accanto sono quello che sembrano e soprattutto non sono quello che dicono.
Ho compreso che non ho più voglia e tempo di capire un'assenza o una mancanza, non ho più interesse di decifrare un silenzio immotivato o uno scatto di rabbia inappropriato.
Ne ho passate troppe per fermarmi ad ascoltare chi non sa cosa dire e dunque cerca parole a caso, a chi ti giudica di cose che egli stesso fa.
Non permetto a persona alcuna di farmi sentire in colpa, di punirmi, di svalutarmi.
Il mio errore, da perfetta persona empatica è sempre stato quello di "sentire" e di condividere con altri le emozioni e le situazioni vissute, ma le persone non sono tutte buone, mi duole ammetterlo.
La vita insegna e noi dobbiamo imparare. È come quando dai troppo amore. Non insegni ad amare.

(Paola Delton)

07/03/2024

L’ansia scolastica è un fenomeno in crescita, ne soffre tra il 5 e il 28% tra bambini e adolescenti. Crea livelli di angoscia e paura tali da compromettere non solo la frequenza e il rendimento in classe, ma il benessere e la salute generale. 'È in aumento come tanti disturbi mentali in età evo...

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Martedì 10:00 - 20:00
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La nostra storia

Psicologa e Psicoterapeuta ad approccio cognitivo post razionalista.

In che cosa consiste la Psicoterapia Post-Razionalista?

E’uno dei trattamenti psicoterapici di recente sviluppo che segue il modello cognitivo nell’ambito degli orientamenti costruttivistici. La pratica terapeutica è arricchita e sostenuta dalle più recenti acquisizioni delle neuroscienze, che permettono di vedere,sentire e ascoltare quello che è l’organo stesso della soggettività cosciente:il cervello umano. Al centro dell’indagine c’è la PERSONA nella sua UNICITA’; l’obiettivo della terapia consiste nel riconfigurare il significato del suo sentire e agire nell’ambito della propria storia. Tramite la psicoterapia vengono messi a fuoco i sintomi e le difficoltà provate in particolari contesti di vita,offrendo alla persona la chiave per poter “leggere” in modo coerente prospettive più opportune per migliorare il proprio stato di benessere nel presente. La terapia è impostata sulla ricerca del dove si è interrotta la capacità di essere padroni di se e si pone l’obiettivo di ricomporre il regolare fluire tra il modo in cui la persona agisce e il modo in cui si racconta l’esperienza di un particolare momento di vita.

Esperta in psicodiagnosi e valutazione Psicologica. Iscrizione all'ordine degli Psicologi della Regione Puglia. Esperta in Disturbi del comportamento alimentare.