
11/09/2024
L'IMPORTANZA DELLA NUTRIZIONE NEL CONTROLLO DELL'ENDOMETRIOSI
L'endometriosi è una malattia femminile determinata dalla presenza di tessuto endometriale, che normalmente riveste solo la cavità uterina, in altri siti anatomici, soprattutto le ovaie, i legamenti che sostengono l'utero, lo spazio tra il retto e la va**na e quello tra la vescica e l'utero, in altri casi meno comuni il tessuto endometriale ectopico può essere presente nelle tube di Falloppio, la superficie dell'intestino tenue e del colon, sugli ureteri, sulla vescica e sulla va**na. In casi rari, il tessuto endometriale può localizzarsi anche sulla pleura polmonare, sul pericardio, sulla v***a, sulla cervice e su cicatrici di pregressi interventi chirurgici.
L'endometrio ectopico si comporta allo stesso modo di quello normale e risponde allo stesso modo agli ormoni e può quindi sanguinare, provocare forti dolori specialmente prima e durante le mestruazioni, può anche essere causa di infertilità. La gravità dei sintomi è molto variabile. In alcuni casi si possono avere sintomi gastro-intestinali come nausea, vomito, gonfiore addominale, diarrea, stipsi, dolori durante l'evacuazione e presenza di sangue nelle urine e nelle feci.
Le terapie a disposizione per questa condizione sono ancora scarse, così come il tasso di guarigione, è quindi importante trovare strategie che permettano di migliorare la qualità della vita delle donne che ne soffrono.
La letteratura scientifica ci dimostra che l'alimentazione rappresenta un validissimo aiuto, non solo per diminuire i sintomi dell'endometriosi ma anche per prevenirne la progressione della malattia attraverso la modificazione ormonale e della risposta infiammatoria ed ossidativa. Una recente revisione della letteratura scientifica, che ha preso in considerazione 171 studi (di cui 81 meta analisi), ha permesso di integrare e razionalizzare la mole di dati e risultati di queste ricerche a riguardo di endometriosi e nutrizione.
La carenza di alcuni nutrienti può avere un forte impatto sullo sviluppo, sul peggioramento dei sintomi e sulla progressione dell'endometriosi. L’impatto delle carenze nutrizionali sull’endometriosi può essere multiforme, influenzando il dolore, l’infiammazione, la funzione immunitaria e la qualità generale della vita. Pertanto, una dieta ricca di nutrienti essenziali, eventualmente integrata con vitamine e minerali quando necessario, può svolgere un ruolo fondamentale nel trattamento dell’endometriosi. I nutrienti più importanti in questo caso sono il magnesio, il ferro, il selenio, lo zinco, l'acido folico e le vitamine del gruppo B (soprattutto la B6 e la B12), che sono risultati più frequentemente carenti nelle donne con endometriosi.
Vitamina E, vitamina D, vitamina A e ancor di più la vitamina C sembrano poter ridurre il dolore e l'infiammazione causate dalla patologia. La vitamina C sta dando sempre più evidenze di poter ostacolare anche l'aumento e la crescita delle lesioni endometriosiche.
Tra le vitamine del gruppo B, oltre alla frequente carenza di vitamina B6 e B12 nelle donne affette da endometriosi, la vitamina B1 è in grado di diminuire in maniera consistente i disturbi premestruali.
Importante è anche il giusto introito di macroelementi (sodio, potassio, calcio, magnesio, fosforo, cloro e zolfo) che oltre a migliorare la salute in generale diminuiscono i sintomi dell'endometriosi. Carenze o squilibri di questi sali minerali possono esacerbare sintomi come dolore, infiammazione, gonfiore e affaticamento.
Tra i microelementi selenio, zinco, ferro, rame, manganese e cromo sono risultati essere i più influenti nell'ostacolare lo sviluppo e la progressione dell'endometriosi.
Un altro gruppo di nutrienti che riduce lo stato infiammatorio, alleviando i sintomi, sono invece gli acidi grassi polinsaturi, che anche in questo caso non devono essere carenti per un miglior controllo dell'endometriosi e dei suoi sintomi.
Lo studio considerato ci dà diversi importanti spunti per prendere accorgimenti dietetici al fine di migliorare la qualità di vita delle donne che soffrono di endometriosi. Partendo da una corretta alimentazione, che tenga in considerazione le caratteristiche individuali (eventuale presenza di altre patologie, sovrappeso etc.), si può quindi strutturare un piano alimentare, che con il giusto apporto di nutrienti chiave e con l'eventuale integrazione di alcuni di questi, può combattere i sintomi, lo sviluppo e la progressione dell'endometriosi.