22/03/2022
Stasera vogliamo condividere l’esperienza professionale della Dottoressa Manuela Pozzi, psicologa psicoterapeuta sistemico Relazionale che fa parte del nostro Team di professioniste.
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Da oltre sei anni collaboro con il Centro Antiviolenza Olimpia de Gouges di Orbetello. Un interesse profondo il mio sulla tematica della violenza sulle donne che parte dalle scuole superiori grazie alla mia docente di Italiano che con passione per i 5 anni mi ha trasmesso il valore delle donne nella storia italiana……da lì ho conosciuto chi veramente fosse Olimpia de Gouges.
Oggi, per lavorare con le donne vittime di Violenza ci vuole la giusta formazione sul fenomeno e sulle dinamiche della violenza. Uno degli errori più comuni è scambiare la violenza per un semplice conflitto di coppia. Certe volte il confine è sottile, altre volte la violenza è più esplicita. Ciò che caratterizza la violenza è l’attuazione del controllo sulla donna per limitarne la libertà. Le violenze sono multiple e ripetute nel tempo, di certo non atti isolati e distinti. L’illusione della donna vittima è quella che l’uomo agisca per impeto, per la rabbia del momento o perché nervoso e quindi parecchio agitato…..ma non è così, spesso però questo risulta essere uno dei motivi per cui la donna fa fatica a lasciare un uomo violento. Un’altro motivo molto importante è che spesso, le donne, incolpano loro stesse per le azioni del marito e pensano di essersi meritate tutta quell’aggressività o addirittura essere state responsabili di averla provocata. Tale dinamica è una strategia messa in atto dall’uomo che tenta di confondere la donna per attribuirle la responsabilità del gesto violento.
Spesso una donna rimane con l’uomo violento perché ci sono figli piccoli, perché lo ama e ha la speranza che prima o poi cambi, oppure perché non c’è il supporto a livello familiare o non si ha la disponibilità economica per poter essere autonome…..i centri Antiviolenza come il nostro servono ad accogliere, ascoltare e supportare tutte le donne vittime di violenza accompagnandole in un percorso, sicuramente difficile, ma che restituirà loro la libertà di essere e di pensare! #1522