
08/06/2024
I genitori sono ancora molto spesso lasciati soli. A livello politico ed istituzionale ci si riempie la bocca di una retorica secondo la quale "vanno fatti più figli" senza interrogarsi però sul reale motivo per cui questo non avviene.
Le scuole sono finite, per molti inizia il periodo più difficile dell' anno, in un tetris organizzativo ed economico che avvantaggia solo le classi sociali medio alte e amplia il divario sociale.
Una riflessione approfondita in merito è urgente. Nessun deve essere lasciato solo e non si dovrebbe essere costretti a scegliere tra i figli e tutto il resto.
"Basta guardarsi intorno per capire che, nella geografia reale, gli spazi per l’infanzia e l’adolescenza sono residuali. Bimbi e ragazzi sono sempre più isolati di fronte a uno schermo per ore, o allo sbando in strada. Le reti famigliari non esistono più. I figli si fanno tardi, perché una sicurezza economica e affettiva arriva tardi, e i nonni sono sempre più anziani, o lontani. Gli asili nido sono pochi e costosi. Una tata è un lusso per i più. Ma bambini e genitori hanno, entrambi, bisogno di una comunità che li accompagni. E servono azioni strutturali: nidi gratuiti per tutti i bambini, contributi economici per l’assunzione di aiuti, calendari scolastici allineati a quelli di un lavoro normale (o viceversa), luoghi ricreativi che sostituiscano solitudine e schermi con giochi, libri, musica, sport, incontri.
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Non è giusto che una donna rinunci, ancora, alle ambizioni di una vita per una manciata di anni. D’altra parte, non si dovrebbe nemmeno rinunciare al tempo con i figli. Esisterebbe una sensata via di mezzo: congedi parentali adeguati per entrambi i genitori, orari e permessi in grado di rendere effettiva la conciliazione di famiglia e lavoro.
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Trovo che sia irrispettoso parlare di natalità nei termini astratti del dibattito pubblico: non ci si può insinuare nell’intimità dove nascono i desideri, e non si può sindacare sulla possibilità o impossibilità di concepire un figlio. Quello che invece si dovrebbe fare, se si vuole popolare il nostro paese di bambini, è rendere la genitorialità – maternità e paternità alla pari – un’esperienza sostenibile, non un’impresa titanica.
Donne realizzate nella loro interezza – affetti e carriere –, uomini che si occupano della famiglia e non solo del lavoro, bambini seguiti e stimolati, coesione sociale: questo è il concreto, per niente utopico, futuro migliore che meritiamo."
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