Psicologa Dr.ssa Trani Amelia

Psicologa Dr.ssa Trani Amelia Psicologa Clinica e della Salute������
Psicologa dell'Invecchiamento��
Spec.da Psicoterapeuta Sistemico Familiare e Relazionale�����������
CTU/CTP�

NON SEI ROTTO. SEI IMMENSO.Ecco la verità:Nulla dentro di te è “troppo”per qualcuno che ti ama davvero.Non i tuoi pensie...
13/08/2025

NON SEI ROTTO. SEI IMMENSO.

Ecco la verità:
Nulla dentro di te è “troppo”
per qualcuno che ti ama davvero.

Non i tuoi pensieri selvaggi.
Non le tue parti vergognose.
Non le parti che vogliono correre,
o urlare, o arrendersi.
Non ti rendono non amabile o cattivo.
Ti rendono umano,
e profondamente degno di amore.

Quando ci nascondiamo,
il nostro sistema nervoso rimane in allerta,
Prepararsi al rifiuto.
Ma quando ci sentiamo abbastanza sicuri da essere visti,
il corpo si ammorbidisce.
Vergogna e paura allentano la presa.
Il cervello inizia a ricollegarsi.
La connessione ci guarisce letteralmente
dall’interno verso l’esterno.

La guarigione inizia quando smetti di fingere.
Quando ti lasci vedere,
Visto davvero, da qualcuno al sicuro.
Qualcuno che possa tenere il tuo casino
senza ciglio.
Qualcuno che te lo ricorda
non sei rotto -
sei semplicemente immenso.

Questa è la medicina, allora:
Vieni fuori dal nascondiglio. Lascia entrare l’amore.
Lascia che raggiunga le parti
hai giurato che non ti saresti mai fatto vedere.

Da quel momento sacro,
tutto inizia a cambiare.

[ L’ immenso... Jeff Foster ]

12/08/2025

🧠 5 cose da evitare quando parli con una persona con Alzheimer
Comunicare con una persona che vive con la demenza può essere difficile, ma anche pieno di umanità, se impariamo ad avvicinarci con rispetto e consapevolezza.
Ecco 5 errori comuni da evitare… e cosa fare al loro posto. 👇

🌪️ 1. Non dire “Te lo ricordi?”
Spesso la risposta è “no” e può generare frustrazione o disagio.
➡️ Meglio raccontare direttamente il ricordo, condividendo emozioni positive.

⛔ 2. Evita di correggere continuamente
Correggere o contraddire può far sentire la persona confusa o umiliata.
➡️ Accogli il suo punto di vista. Se non è pericoloso, lascia correre.

🔁 3. Non insistere su cosa è “vero” o “falso”
Vivere in una realtà diversa può essere rassicurante per chi ha l’Alzheimer.
➡️ Entra nel suo mondo, segui la sua narrazione con delicatezza.

💥 4. Non alzare la voce
L'Alzheimer non è sordità. Parlare più forte non aiuta, anzi, può spaventare.

➡️ Parla con voce calma, tono affettuoso e frasi semplici.

⏳ 5. Non avere fretta
Le risposte possono arrivare con lentezza. Pressare mette ansia.
➡️ Dai tempo, aspetta con pazienza. La relazione è più importante della risposta.

💛 Ricorda: la persona è molto più della sua malattia. Ogni parola può diventare un ponte per comunicare cuore a cuore.

06/08/2025

Una mia paziente, 15 anni, entra in seduta e mi dice:
“Il mio ragazzo mi ha fatto Banksying.”
Io resto un attimo in silenzio.
“Cosa?”
E lei mi spiega, con una lucidità che spaventa:

“Non mi ha lasciata. È sparito. Ha tolto la foto insieme, non risponde più. Ma ha lasciato una frase nelle storie. Una di quelle citazioni strane. E un cuoricino nero. E niente. Basta.”
Banksying.

Sì, perché ora non si fa più ghosting.
Ora si sparisce con stile.
Si lascia un segno, un messaggio in codice, qualcosa di ambiguo.
Ma non si parla.
Non si guarda in faccia.
Non si dice: “Sto finendo.”

Banksying è il nuovo modo “elegante” di evitare la fatica emotiva.
Un addio che sembra arte, ma è solo evitamento.
Un gesto che ti fa sembrare profondo, mentre in realtà stai solo scappando.

Da psicoterapeuta ti dico questo:
chi fa Banksying non sta comunicando.
Sta cancellando.
Sta togliendo la propria presenza lasciando in cambio un rebus.
E chi lo subisce rimane lì: a cercare il significato di un silenzio che non ha avuto il coraggio di diventare parola.

E no, non è romanticismo.
È confusione.
È immaturità.
È la pornografia dell’ambiguità emotiva.

La maturità è dire: “È finita.”
La vigliaccheria è lasciare che l’altro lo intuisca.

06/08/2025
25/07/2025

PERCHE’ – PURTROPPO – TEMPTATION ISLAND E’ IL PROGRAMMA PiU’ VISTO (e più tossico) DELLA TIVU

Il programma più visto dell’estate (ed è così da alcuni anni) è un programma che mette la relazione amorosa al centro della sua analisi. Potrebbe essere un esperimento interessante per capire come nasce e come finisce una storia d’amore. Io ne ho visti solo due spezzoni di circa un’ora ciascuna che però ho immaginato essere rappresentativi dell’intero format. Sono rimasto colpito dalla narrazione che arriva allo spettatore. Coppie che sono insieme da anni si sottopongono all’esperimento proposto dal format del programma che le fa vivere in spazi separati in cui hanno contatti prolungati con altre persone, tutte bellissime e single, messe lì con la funzione del diavolo tentatore. Lo spettatore viene così costantemente ingaggiato attraverso le dinamiche della seduzione e del tradimento. Giorno dopo giorno, i partner amorosi si intrattengono in modo sempre più intimo con i single con cui convivono e si percepiscono invece sempre più emotivamente distanti dai partner con cui convivevano fino ad un minuto prima di entrare nel programma. Il programma si basa sulla convinzione che “la tentazione rende l’uomo ladro”. E in effetti, assistendo al programma si comprende come tale affermazione rappresenti l’unica verità che il programma fornisce come spiegazione di cosa fa nascere e finire una storia d’amore. Il programma è magnetico perché tu vieni immerso in una tempesta emotiva continua. Ti arrabbi con chi in tempi velocissimi scopre che l’amore che viveva da anni non era vero amore, mentre quello incontrato da pochi giorni – sexy e seducente – è il vero amore che stava aspettando da una vita. Senti un dolore forte per chi viene tradito, tradimento che il programma fa scoprire sadicamente obbligando la persona a visionare scene in cui vede il proprio partner abbracciarsi e baciarsi con un altro individuo, a cui dice frasi piene di tenerezza. Assisti a crisi di rabbia e a pianti disperati di chi si domanda perché un amore durato anni possa sgretolarsi in una manciata di giorni. Al centro del programma c’è un carosello ininterrotto di lacrime e batticuori, seduzioni e corpi eccitanti, crisi di rabbia e panico. E un’amplificazione di tutti quegli stereotipi di genere di cui la cultura contemporanea sta cercando di promuovere la rimozione e l’estinzione. Temptation Island diventa così il prototipo di una cultura liquida che in teoria afferma un valore, ma poi in pratica rende pandemiche, glamour e attraenti narrazioni che affermano il valore esattamente opposto. Ma credo che la problematicità presente nella trasmissione sia anche più profonda e complessa. In un programma che vorrebbe raccontare che cosa è il vero amore e che vorrebbe verificare se il vero amore sa resistere alla “tentazione” incombente, in realtà del vero amore non si comprende e non si vede nulla. Si vede fragilità emotiva e sovrabbondanza narcisistica. Si vedono corpi scolpiti e cuori denutriti. Si vedono coppie che non perdono l’amore che le aveva condotte lì, perché forse erano già nate e cresciute fragili. Questo programma non mostra niente del vero Amore, quello con la A maiuscola, quello che si basa su una profonda connessione emotiva e sulla costruzione di un’intimità che non è solo corporea ma anche mentale e affettiva. Purtroppo è amatissimo proprio dai giovanissimi, che hanno un disperato bisogno di educazione sentimentale e affettiva. E che usando trasmissioni simili per cercare di capire cosa l’Amore porta nella vita degli esseri umani, riescono solo a imparare in modo impeccabile il dis-Amore.

Se avete figli che seguono questo programma, provate a riflettere con loro, magari partendo proprio dalla lettura di questo post.

Io e Barbara Tamborini abbiamo scritto un libro (“Appartenersi. Perché l’Amore per sempre è una risorsa”, Mondadori ed.) che spiega come e perché costruire e perseguire un vero Amore è la cosa più bella e più impegnativa che possa capitare agli esseri umani.

Nel dibattito è intervenuta la psicologa e psicoterapeuta Amelia TraniLa piazza centrale di Torre Ovo, recentemente rinn...
21/07/2025

Nel dibattito è intervenuta la psicologa e psicoterapeuta Amelia Trani

La piazza centrale di Torre Ovo, recentemente rinnovata e ampliata, ha fatto da cornice alla presentazione del libro di Grazia Lillo intitolato “L’autostima è donna”. Evento inserito nel programma estivo del Comune di Torricella.

La serata è stata organizzato e coordinato da Valentina Fusco, docente Bes e DSA, la quale ha creato un dialogo condotto magistralmente con l’autrice, facendo emergere problemi sociali importanti, come il rapporto tra uomo-donna, i rapporti disfunzionali tra genitori- figli, l’emergenza nel mondo del lavoro, scuola e famiglia.

È intervenuta nel dibattito la psicologa e psicoterapeuta Amelia Trani. L’intermezzo musicale è stato curato dal chitarrista Diego Fanelli, concordato con Valentina Fusco, capace di fornire un orizzonte emotivo musicale di supporto composto da 5 interventi.

La partecipazione del pubblico, che si è lasciato coinvolgere emotivamente, è stata tanta.

Uno spazio finale è stato dedicato alle 28 vittime di femminicidio da gennaio 2025 ad oggi. Valentina Fusco ha voluto ricordare Maria Boccuzzi, la donna trovata uccisa a Milano, un fatto di cronaca dal quale Fabrizio De Andrè ha trovato ispirazione per scrivere una ballata poetica. Alla serata hanno partecipato il sindaco Francesco Turco, l’assessore alle Pari Opportunità e Istruzione Agnese Frascella e l’assessore allo spettacolo Giuseppa Acquaviva. Erano presenti anche istituzioni politiche e il parroco di Torricella don Antonio Quaranta.
A fine serata sono stati offerti omaggi floreali da Piante e Fiori D’ Ambrogio.
Il pubblico ha chiesto una replica dello stesso evento nei paesi limitrofi. Missione sociale che le protagoniste della serata porteranno avanti nei loro progetti politici e sociali.

In veste di Psicologa Psicoterapeuta, desidero esprimere un sentito ringraziamento a tutte le persone che hanno reso spe...
20/07/2025

In veste di Psicologa Psicoterapeuta, desidero esprimere un sentito ringraziamento a tutte le persone che hanno reso speciale la serata di ieri.

Un grazie sincero a Dina Turco per il suo post inaspettato, per le parole toccanti e per la sua gradita presenza.
È stata una serata intensa, ricca di emozioni e riflessioni, resa possibile dalla partecipazione viva e attenta di un pubblico straordinario, che ha scelto di esserci con il cuore.

Ringrazio le mie compagne di viaggio, la dott.ssa Grazia Lillo e la dott.ssa -Valentina Fusco, per la condivisione di contenuti, valori e sguardi sulla complessità dell’esperienza umana.

Un grazie anche all’Assessora alle Pari Opportunità e all’Istruzione Agnese Frascella, per il suo intervento sentito e competente, e al Sindaco Francesco Turco, per le parole spese e per l’impegno della sua amministrazione nel restituire alla comunità una piazza così bella e accogliente, perfetta cornice dell’incontro.

Grazie a Piante Fiori D’Ambrogio Torricella per i graditissimi omaggi floreali.

Ma il ringraziamento più profondo va a chi ha scelto di condividere con noi tempo, ascolto e partecipazione: un pubblico presente fino alla fine, che si è emozionato, che ha posto domande, che ci ha cercate per proseguire il dialogo. Anche grazie alla musica di Diego Fanelli, che ha saputo toccare corde interiori, abbiamo vissuto un’esperienza corale, densa e umanamente ricca.

Grazie per aver reso questa serata un momento autentico di incontro, crescita e condivisione.

Dr.ssa Amelia Trani
Psicologa Psicoterapeuta

16/07/2025

“Neppure una parola sulla necessità di provvedere ad un reale potenziamento di servizi che non riescono, per l’insufficienza cronica di mezzi e di personale a offrire assistenza ai bambini di cui dovrebbero occuparsi terapeuticamente.”
È l’allarme lanciato dal Professor Luigi Cancrini psichiatra e psicoterapeuta, a commento di una nuova proposta di legge sulla neuropsichiatria infantile attualmente in discussione in Parlamento.

Tra le misure previste, si parla di un ampliamento degli screening per l’individuazione precoce nei bambini a rischio. Ma senza un rafforzamento strutturale dei servizi clinici, il rischio concreto è quello di aumentare le diagnosi senza garantire una presa in carico effettiva.

Secondo Luigi Cancrini, la misura si inserisce in un contesto già gravemente segnato da un sottofinanziamento storico, una condizione che ha conseguenze dirette sulla qualità e sull’accessibilità dei servizi, tanto per i minori quanto per gli adulti.

Nel suo intervento, il Professore richiama anche casi emblematici, come quello di un bambino di 10 anni affetto da schizofrenia infantile, da anni accolto in una comunità educativa a Cagliari, in assenza di strutture specializzate in grado di offrire un percorso di cura adeguato. E parlando delle situazioni di emergenza, aggiunge: “Roma e il Lazio dispongono di due sole strutture, cronicamente sovraffollate per il ricovero dei minori che vengono accolti solo in Pronto Soccorso".

Ciò che manca, conclude Cancrini, è un piano nazionale per l’assistenza psichiatrica e psicologica dell’età evolutiva, sostenuto da un finanziamento adeguato e da una visione strutturale.

Come Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, condividiamo l’urgenza di riportare i bisogni psicologici di bambini e adolescenti al centro dell’agenda pubblica.
Ma ribadiamo che non può esserci risposta efficace per la salute senza un investimento serio nei servizi e nel ruolo della psicologia all’interno dei percorsi di prevenzione e di cura. Servono strategie concrete, risorse stabili e una visione di lungo periodo che includa le competenze professionali di tutti gli operatori sanitari e sociosanitari.

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04/02/2025

La Giornata Mondiale contro il Cancro ci ricorda l’importanza della prevenzione, della ricerca e del sostegno ai pazienti e alle loro famiglie.

Ogni anno, oltre 1,5 milioni di persone in Europa ricevono una diagnosi di cancro. Dietro questi numeri ci sono vite, famiglie, battaglie quotidiane fatte di speranza, resistenza e coraggio.

Affrontare il cancro significa prendersi cura della persona nella sua totalità. Non si tratta solo di cure mediche, ma anche di garantire un supporto psicologico adeguato, un aspetto ancora troppo trascurato. Oggi, solo un malato oncologico su cinque riceve un aiuto psicologico nel sistema pubblico, un dato che deve far riflettere. È tempo di colmare questa lacuna e riconoscere il diritto all’assistenza psicologica come parte integrante del percorso di cura.

Indirizzo

Grottaglie
74023

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 12:00

Telefono

+393510165515

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