Dr. ssa Trani Amelia

Dr. ssa Trani Amelia PSICOLOGA
Psicologa Clinica e della Salute
Psicologa dell'Invecchiamento
Spec.da Psicoterapeuta Sist

12/08/2025
12/08/2025

🧠 Alzheimer giovanile: quando la demenza colpisce prima dei 65 anni

Quando pensiamo all’Alzheimer, immaginiamo persone molto anziane. Ma esiste una forma più rara e poco conosciuta che può colpire già a 40 o 50 anni: è l’Alzheimer giovanile, o a esordio precoce.

👀 I primi segnali?
Dimenticanze frequenti, difficoltà a concentrarsi, confusione, cambiamenti nell’umore o nella personalità. Spesso però questi sintomi vengono sottovalutati o attribuiti allo stress.

🎗 Questa forma di demenza ha un impatto fortissimo sulla vita familiare, sociale e lavorativa delle persone colpite. Per questo è fondamentale parlarne, conoscerla, non giudicare, ma ascoltare e supportare.

📢 Perché la diagnosi precoce, in ogni età, può davvero fare la differenza.

12/08/2025

🧠 5 cose da evitare quando parli con una persona con Alzheimer
Comunicare con una persona che vive con la demenza può essere difficile, ma anche pieno di umanità, se impariamo ad avvicinarci con rispetto e consapevolezza.
Ecco 5 errori comuni da evitare… e cosa fare al loro posto. 👇

🌪️ 1. Non dire “Te lo ricordi?”
Spesso la risposta è “no” e può generare frustrazione o disagio.
➡️ Meglio raccontare direttamente il ricordo, condividendo emozioni positive.

⛔ 2. Evita di correggere continuamente
Correggere o contraddire può far sentire la persona confusa o umiliata.
➡️ Accogli il suo punto di vista. Se non è pericoloso, lascia correre.

🔁 3. Non insistere su cosa è “vero” o “falso”
Vivere in una realtà diversa può essere rassicurante per chi ha l’Alzheimer.
➡️ Entra nel suo mondo, segui la sua narrazione con delicatezza.

💥 4. Non alzare la voce
L'Alzheimer non è sordità. Parlare più forte non aiuta, anzi, può spaventare.

➡️ Parla con voce calma, tono affettuoso e frasi semplici.

⏳ 5. Non avere fretta
Le risposte possono arrivare con lentezza. Pressare mette ansia.
➡️ Dai tempo, aspetta con pazienza. La relazione è più importante della risposta.

💛 Ricorda: la persona è molto più della sua malattia. Ogni parola può diventare un ponte per comunicare cuore a cuore.

06/08/2025

Una mia paziente, 15 anni, entra in seduta e mi dice:
“Il mio ragazzo mi ha fatto Banksying.”
Io resto un attimo in silenzio.
“Cosa?”
E lei mi spiega, con una lucidità che spaventa:

“Non mi ha lasciata. È sparito. Ha tolto la foto insieme, non risponde più. Ma ha lasciato una frase nelle storie. Una di quelle citazioni strane. E un cuoricino nero. E niente. Basta.”
Banksying.

Sì, perché ora non si fa più ghosting.
Ora si sparisce con stile.
Si lascia un segno, un messaggio in codice, qualcosa di ambiguo.
Ma non si parla.
Non si guarda in faccia.
Non si dice: “Sto finendo.”

Banksying è il nuovo modo “elegante” di evitare la fatica emotiva.
Un addio che sembra arte, ma è solo evitamento.
Un gesto che ti fa sembrare profondo, mentre in realtà stai solo scappando.

Da psicoterapeuta ti dico questo:
chi fa Banksying non sta comunicando.
Sta cancellando.
Sta togliendo la propria presenza lasciando in cambio un rebus.
E chi lo subisce rimane lì: a cercare il significato di un silenzio che non ha avuto il coraggio di diventare parola.

E no, non è romanticismo.
È confusione.
È immaturità.
È la pornografia dell’ambiguità emotiva.

La maturità è dire: “È finita.”
La vigliaccheria è lasciare che l’altro lo intuisca.

16/07/2025

“Neppure una parola sulla necessità di provvedere ad un reale potenziamento di servizi che non riescono, per l’insufficienza cronica di mezzi e di personale a offrire assistenza ai bambini di cui dovrebbero occuparsi terapeuticamente.”
È l’allarme lanciato dal Professor Luigi Cancrini psichiatra e psicoterapeuta, a commento di una nuova proposta di legge sulla neuropsichiatria infantile attualmente in discussione in Parlamento.

Tra le misure previste, si parla di un ampliamento degli screening per l’individuazione precoce nei bambini a rischio. Ma senza un rafforzamento strutturale dei servizi clinici, il rischio concreto è quello di aumentare le diagnosi senza garantire una presa in carico effettiva.

Secondo Luigi Cancrini, la misura si inserisce in un contesto già gravemente segnato da un sottofinanziamento storico, una condizione che ha conseguenze dirette sulla qualità e sull’accessibilità dei servizi, tanto per i minori quanto per gli adulti.

Nel suo intervento, il Professore richiama anche casi emblematici, come quello di un bambino di 10 anni affetto da schizofrenia infantile, da anni accolto in una comunità educativa a Cagliari, in assenza di strutture specializzate in grado di offrire un percorso di cura adeguato. E parlando delle situazioni di emergenza, aggiunge: “Roma e il Lazio dispongono di due sole strutture, cronicamente sovraffollate per il ricovero dei minori che vengono accolti solo in Pronto Soccorso".

Ciò che manca, conclude Cancrini, è un piano nazionale per l’assistenza psichiatrica e psicologica dell’età evolutiva, sostenuto da un finanziamento adeguato e da una visione strutturale.

Come Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, condividiamo l’urgenza di riportare i bisogni psicologici di bambini e adolescenti al centro dell’agenda pubblica.
Ma ribadiamo che non può esserci risposta efficace per la salute senza un investimento serio nei servizi e nel ruolo della psicologia all’interno dei percorsi di prevenzione e di cura. Servono strategie concrete, risorse stabili e una visione di lungo periodo che includa le competenze professionali di tutti gli operatori sanitari e sociosanitari.

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16/07/2025

🧠 𝐒𝐚𝐥𝐮𝐭𝐞 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞: 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐟𝐢𝐝𝐚 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚, 𝐮𝐧 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨

📉 Crisi sanitaria, solitudine, disagio giovanile, carenza di professionisti: i numeri parlano chiaro. Ma l’Europa ha risposto con la 𝐃𝐢𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐏𝐚𝐫𝐢𝐠𝐢, trasformando la salute mentale in una 𝐩𝐫𝐢𝐨𝐫𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚.

🇮🇹 Anche in Italia è il momento di passare dalle parole ai fatti: lo psicologo di cure primarie è una risorsa reale, già sperimentata con successo in molte Regioni, ma ancora in attesa di riconoscimento nazionale.

🏥 Se vogliamo una sanità più equa e vicina alle persone, la psicologia deve diventare parte stabile del sistema pubblico. Non si tratta solo di curare, ma di prevenire, educare e costruire benessere.

👉 Leggi l’articolo completo sul nostro 𝐛𝐥𝐨𝐠 al https://psicologiaintribunale.it/salute-mentale-una-responsabilita-collettiva-dalla-dichiarazione-di-parigi-alla-necessita-dello-psicologo-di-cure-primarie-in-italia/

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26/06/2025

"Gli adolescenti hanno un atteggiamento spesso scontroso e difficile da comprendere per i loro genitori. Perché ad un certo punto della crescita i figli iniziano a reputare i loro genitori non più dei punti di riferimento ma dei nemici? La cosa importante è non prendere questa fase come un affronto. L'adolescenza è un momento difficile, ma che va affrontato, perché il rifiuto dei genitori serve ai ragazzi a definire meglio la loro personalità. Il genitore deve diventare un equilibrista tra l'allontanamento e la presenza discreta".
Quanto può essere faticoso?

Leggi l'articolo completo cliccando sul link
👇👇👇 https://www.fanpage.it/wamily/perche-i-figli-si-allontanano-dai-genitori-il-rifiuto-serve-a-diventare-grandi/

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