25/09/2025
🌍𝐆𝐥𝐢 𝐚𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚: 𝐦𝐢𝐭𝐨, 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐠𝐮𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐚𝐥𝐮𝐭𝐞
Per generazioni si è ripetuto: “𝒍𝒂 𝒇𝒓𝒖𝒕𝒕𝒂 𝒆 𝒍𝒂 𝒗𝒆𝒓𝒅𝒖𝒓𝒂 𝒅𝒊 𝒐𝒈𝒈𝒊 𝒏𝒐𝒏 𝒉𝒂𝒏𝒏𝒐 𝒑𝒊𝒖̀ 𝒗𝒊𝒕𝒂𝒎𝒊𝒏𝒆 𝒆 𝒎𝒊𝒏𝒆𝒓𝒂𝒍𝒊 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒖𝒏 𝒕𝒆𝒎𝒑𝒐”, o ancora “𝒍𝒆 𝒄𝒂𝒓𝒏𝒊 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒑𝒊𝒆𝒏𝒆 𝒅𝒊 𝒂𝒏𝒕𝒊𝒃𝒊𝒐𝒕𝒊𝒄𝒊, 𝒑𝒆𝒓 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒃𝒊𝒔𝒐𝒈𝒏𝒂 𝒓𝒊𝒄𝒐𝒓𝒓𝒆𝒓𝒆 𝒂𝒈𝒍𝒊 𝒊𝒏𝒕𝒆𝒈𝒓𝒂𝒕𝒐𝒓𝒊”. Ma quanto c’è di vero dietro queste affermazioni? La scienza, con dati alla mano, permette di distinguere tra luoghi comuni e realtà documentata.
🍎𝐅𝐫𝐮𝐭𝐭𝐚 𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐝𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐨𝐠𝐠𝐢: 𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐧𝐮𝐭𝐫𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢?
Gli studi comparativi su composizioni alimentari dagli anni ’30 ad oggi mostrano un dato costante: 𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧𝐢 𝐯𝐞𝐠𝐞𝐭𝐚𝐥𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐫𝐢𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐦𝐢𝐧𝐞𝐫𝐚𝐥𝐢 𝐞 𝐯𝐢𝐭𝐚𝐦𝐢𝐧𝐞.
- Le diminuzioni più documentate riguardano 𝐟𝐞𝐫𝐫𝐨, 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐢𝐨, 𝐦𝐚𝐠𝐧𝐞𝐬𝐢𝐨, 𝐫𝐚𝐦𝐞 𝐞 𝐯𝐢𝐭𝐚𝐦𝐢𝐧𝐚 𝐂.
- Le cause principali non sono misteriose: 𝐯𝐚𝐫𝐢𝐞𝐭𝐚̀ 𝐬𝐞𝐥𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐫𝐞𝐬𝐚 𝐞 𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐞𝐧𝐢 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐯𝐞𝐫𝐢𝐭𝐢, 𝐮𝐬𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐧𝐬𝐢𝐯𝐨 𝐝𝐢 𝐟𝐞𝐫𝐭𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐞 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐥𝐢𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐢 (𝐩𝐢𝐮̀ 𝐂𝐎₂ = 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐳𝐮𝐜𝐜𝐡𝐞𝐫𝐢, 𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐦𝐢𝐧𝐞𝐫𝐚𝐥𝐢).
- Non si tratta di un impoverimento totale: non tutti i nutrienti sono calati e le differenze variano da coltura a coltura.
𝐈𝐧 𝐬𝐢𝐧𝐭𝐞𝐬𝐢: la frutta e la verdura moderne sono ancora alimenti preziosi, ma la qualità nutrizionale non è uniforme come in passato.
🥩𝐋𝐞 𝐜𝐚𝐫𝐧𝐢 𝐞 𝐥𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐛𝐢𝐨𝐭𝐢𝐜𝐢
In Europa i promotori di crescita antibiotici sono vietati dal 2006, e dal 2022 sono ulteriormente ristrette profilassi e metafilassi.
- 𝐈 𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐮𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐜𝐚𝐫𝐧𝐢 𝐯𝐞𝐧𝐝𝐮𝐭𝐞 𝐚𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐦𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐦𝐨𝐧𝐢𝐭𝐨𝐫𝐚𝐭𝐢 𝐚𝐧𝐧𝐮𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞: nel 2023 meno dello 0,2% dei campioni era oltre i limiti di legge.
- I limiti (MRL) sono fissati con ampie soglie di sicurezza per l’uomo.
- Il vero problema non è la bistecca nel piatto, ma 𝐥’𝐚𝐧𝐭𝐢𝐛𝐢𝐨𝐭𝐢𝐜𝐨-𝐫𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚 che può diffondersi dalle filiere zootecniche alla salute pubblica.
𝐓𝐫𝐚𝐝𝐨𝐭𝐭𝐨: la carne europea è controllata e sicura; ciò che va monitorato è l’impatto sistemico dell’allevamento intensivo sulla salute globale.
Oggi esistono diversi allevamenti da pascolo "𝒈𝒓𝒂𝒔𝒔 𝒇𝒆𝒅", quindi si può optare per una scelta consapevole.
💊 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐠𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢: 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢?
La tentazione di colmare le “carenze moderne” con un multivitaminico è diffusa. Tuttavia:
- Le grandi metanalisi non mostrano benefici sulla 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚𝐯𝐯𝐢𝐯𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐧𝐞́ 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐦𝐨𝐫𝐢 𝐨 𝐦𝐚𝐥𝐚𝐭𝐭𝐢𝐞 𝐜𝐚𝐫𝐝𝐢𝐨𝐯𝐚𝐬𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐢.
- Alcuni integratori, assunti indiscriminatamente, possono perfino aumentare rischi (es. beta-carotene nei fumatori).
𝐈𝐧𝐭𝐞𝐠𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐮𝐭𝐢𝐥𝐢 𝐞 𝐝𝐨𝐜𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐢: acido folico in gravidanza, vitamina D in carenza o scarso sole, vitamina B12 per vegani/anziani, ferro e iodio solo se dimostrata carenza.
Quindi: integrare sì, ma solo con diagnosi, carenza misurata o rischio specifico.
🥗 𝐋𝐚 𝐯𝐞𝐫𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐞𝐠𝐢𝐚 𝐪𝐮𝐨𝐭𝐢𝐝𝐢𝐚𝐧𝐚: 𝐦𝐚𝐬𝐬𝐢𝐦𝐢𝐳𝐳𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐧𝐮𝐭𝐫𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐧𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐢
- 𝐕𝐚𝐫𝐢𝐞𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀: alternare ortaggi e frutta, includendo specie antiche e colorazioni diverse.
- 𝐂𝐨𝐭𝐭𝐮𝐫𝐞 𝐛𝐫𝐞𝐯𝐢 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐢𝐜𝐚𝐭𝐞 (vapore, microonde, wok) per preservare vitamine idrosolubili.
- 𝐂𝐚𝐭𝐞𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐟𝐫𝐞𝐝𝐝𝐨 𝐞 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐢 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐦𝐨 𝐫𝐚𝐩𝐢𝐝𝐢 per ridurre le perdite post-raccolta.
- 𝐒𝐚𝐥𝐞 𝐢𝐨𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐚 𝐛𝐚𝐬𝐬𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐢𝐭𝐚̀: obbligo di legge in Italia per prevenire carenze di iodio, senza aumentare il sodio.
- 𝐒𝐜𝐞𝐥𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐨𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐟𝐢𝐥𝐢𝐞𝐫𝐞: biologico e locale riducono residui di pesticidi e aumentano in alcuni casi i fitocomposti benefici.
✅ 𝐌𝐢𝐭𝐨 𝐯𝐬 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀: 𝐢𝐥 𝐯𝐞𝐫𝐝𝐞𝐭𝐭𝐨
✔️ 𝐕𝐞𝐫𝐨 che alcune colture oggi hanno meno micronutrienti.
❌ 𝐅𝐚𝐥𝐬𝐨 che il cibo moderno sia “nutrizionalmente vuoto”.
✔️ 𝐕𝐞𝐫𝐨 che gli antibiotici negli allevamenti sono usati, ma falso che le carni siano “piene” di residui oltre i limiti.
❌ 𝐅𝐚𝐥𝐬𝐨 che tutti debbano assumere integratori e che questi sostituiscano il cibo vero: servono solo in condizioni mirate.
💡 Il cibo non è più “quello di una volta”, m𝐚 𝐥𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐯𝐢𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐢𝐥𝐥𝐨𝐥𝐞 👉 𝐞̀ 𝐬𝐜𝐞𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐦𝐞𝐠𝐥𝐢𝐨, 𝐜𝐮𝐜𝐢𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐜𝐫𝐢𝐭𝐞𝐫𝐢𝐨 𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐠𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐞 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐨𝐧𝐨.
𝑰𝒏 𝒂𝒍𝒕𝒓𝒆 𝒑𝒂𝒓𝒐𝒍𝒆: 𝒍𝒂 𝒅𝒊𝒇𝒇𝒆𝒓𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒏𝒐𝒏 𝒍𝒂 𝒇𝒂 𝒊𝒍 𝒔𝒖𝒑𝒆𝒓𝒎𝒆𝒓𝒄𝒂𝒕𝒐, 𝒍𝒂 𝒇𝒂𝒊 𝒕𝒖. 💪🥦
perchè:
𝑵𝒐𝒏 𝒔𝒆𝒓𝒗𝒐𝒏𝒐 𝒑𝒊𝒍𝒍𝒐𝒍𝒆 𝒎𝒊𝒓𝒂𝒄𝒐𝒍𝒐𝒔𝒆: 𝒔𝒆𝒓𝒗𝒆 𝒄𝒐𝒏𝒐𝒔𝒄𝒆𝒏𝒛𝒂, 𝒗𝒂𝒓𝒊𝒆𝒕𝒂̀ 𝒆 𝒃𝒖𝒐𝒏 𝒔𝒆𝒏𝒔𝒐 𝒂 𝒕𝒂𝒗𝒐𝒍𝒂.
📖 𝐁𝐢𝐛𝐥𝐢𝐨𝐠𝐫𝐚𝐟𝐢𝐚
1) Bhardwaj R-L, et al. An Alarming Decline in the Nutritional Quality of Foods. Nutrients/PMC. 2024. — revisione sistematica sugli ultimi 60 anni che documenta declini in minerali e composti nutraceutici in molte colture, con analisi delle cause (resa, suolo, CO₂).
2) Amanda Jenkins, Diva Murthy, Anna Rangan. Monitoring the Mineral Content of Plant Foods in Food Composition Databases. Dietetics. 2024;3(3):235-248. — analisi su database australiani tra 1991 e 2022: rilevati declini significativi di ferro in frutta e verdura, modesti declini di zinco in frutta.
3) KH Brown, et al. Neglected micronutrients — considering a broader set of vitamins and minerals in public health nutrition programs worldwide: a narrative review. 2025 (in pubblicazione / imminente). — riflessione aggiornata su micronutrienti “meno considerati” nei programmi di salute pubblica.
4) Mayer A-M. Historical changes in the mineral content of fruit and vegetables. Int. J. Food Sci. Nutr. / Br Food J. (versione aggiornata 2022). — studio che ricalibra le analisi storiche con metodi moderni, mostrando declini significativi in molti minerali nelle coltivazioni UK.
5) European Food Safety Authority (EFSA). Report for 2023 on the results from the monitoring of residues of veterinary medicinal products in live animals and animal products. 2025. — dato ufficiale UE: su > 548.000 campioni, non conformità ~0,11 %.
6) EFSA & European Union. 2023 EU Report on Pesticide Residues in Food. EFSA J. (2025). — analisi aggiornata sulle non conformità da residui di pesticidi nel mercato UE, con valutazioni di rischio acuto/cronico “molto basse” per i consumatori.
7) Dunlop E, Cunningham J, et al. Development of an updated, comprehensive food composition database for Australian-grown horticultural commodities. (Preprint / arXiv). 2024. — aggiornamento dei dati nutrizionali per decine di frutta/verdure australiane con metodi moderni; pochi cambiamenti drammatici rispetto ai dati storici.