Nadia Lombardi - Psicologa

Nadia Lombardi - Psicologa Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Nadia Lombardi - Psicologa, Psicologo, Grottaminarda.

La Dott.ssa Nadia Lombardi si occupa di:

- promozione della salute psicologica
- prevenzione/cura dei problemi psicologici e dei disagi emotivi/comportamentali che ne derivano.

28/06/2025

🎙️ “Ai miei tempi non c’era lo psicologo.”
“Facevamo i figli e li portavamo ovunque.”
“Non ci facevamo tutti questi problemi.”
“Oggi invece tutti in terapia … che esagerazione!”

Frasi che si sentono spesso, soprattutto da chi guarda al passato con un certo orgoglio.
E in parte è vero: una volta si cresceva senza troppe domande, si viveva alla giornata, si affrontavano le difficoltà “con coraggio” e in silenzio.

🔹 Ma quel silenzio, spesso, aveva un prezzo.
Tanti sono cresciuti con ferite invisibili, senza strumenti per comprenderle, senza la possibilità di condividerle.
Le emozioni venivano represse, i disagi ignorati, e tutto ciò che non era conforme veniva semplicemente etichettato come “problema da superare”.

🔸 Oggi non è che ci siano più problemi.
Oggi c’è più consapevolezza.
Ci si interroga, si cerca un senso, si prova a interrompere schemi educativi disfunzionali, si impara a dare nome alle emozioni, a riconoscere i propri limiti, a chiedere aiuto.

E sì, oggi c’è anche lo psicologo.
Non per “aggiustare” qualcuno, ma per accompagnare.
Per sostenere chi sente che da solo non ce la fa, chi vuole conoscersi meglio, chi desidera crescere in modo più autentico.

🧠 Non è debolezza, è evoluzione.
È la possibilità di fare pace con ciò che è stato, e costruire con più libertà ciò che sarà.

13/06/2025
04/04/2025
04/04/2025

L’analfabetismo emotivo: il nostro è un mondo nozionistico e molto poco "emozionistico"

A scuola impariamo le date storiche, le equazioni, le regole grammaticali. Ma chi ci insegna a riconoscere le emozioni, a gestire la rabbia, a comunicare senza ferire? Cresciamo con la convinzione che l’intelligenza si misuri in voti e titoli, dimenticandoci che comprendere gli altri (e noi stessi) è la vera chiave per vivere meglio.
L’analfabetismo emotivo ci rende fragili: non sappiamo ascoltare, né esprimere ciò che sentiamo. Reagiamo invece di comprendere, giudichiamo invece di accogliere. Eppure, la conoscenza delle emozioni è tanto fondamentale quanto qualsiasi altra materia scolastica.
Forse è il momento di dare più spazio all’educazione emotiva.

Tu cosa ne pensi? L’intelligenza emotiva dovrebbe essere insegnata a scuola? ✨

06/12/2024

"Di nessun sentimento o sensazione devi vergognarti: sei responsabile solo di ciò che ne farai. E se qualcosa che senti dentro ti dà fastidio, cerca piuttosto di capire cosa vuole dirti. Riascoltati dopo qualsiasi esperienza significativa, per vedere cosa hai appreso sulla vita e su te stesso, al di là del successo e del fallimento. Non temere di guardarti allo specchio (spesso sono gli altri a rimandarci la nostra immagine): cerca di pulirti il volto, piuttosto che rompere lo specchio che te lo rimanda. Non avere paura di farti aiutare, accompagnare: davanti ad un altro prendiamo coscienza di parti di noi altrimenti nascoste e insondabili . Rinuncia a controllare la vita: la primavera fiorisce, anche se sei seduto e la aspetti. Non spingere il fiume: scorre da solo. E non pretendere di fermarlo: saresti travolto. Lascia che ognuno sia se stesso, così l’incontrerai nella verità."

Giovanni Salonia

23/11/2024

1- Vivi ora: cioè occupati del presente piuttosto che del passato o del futuro.
2- Vivi qui: cioè occupati di ciò che è presente piuttosto che di quello che non c'è.
3- Smetti di immaginare: sperimenta la realtà.
4- Smetti di pensare quando non è necessario. Piuttosto assaggia e senti.
5- Esprimiti invece di manipolare, spiegare, giustificare o giudicare.
6- Arrenditi all'infelicità e al dolore proprio come al piacere: non restringere la tua consapevolezza.
7- Non accettare doveri oltre ai tuoi propri: non adorare idoli.
8- Prendi la piena responsabilità delle tue azioni, sentimenti e pensieri.
9- Arrenditi a essere ciò che sei.

- Claudio Naranjo: Atteggiamento e prassi della terapia gestaltica -

08/11/2024

"La *terapia della gestalt* ... si basa ... sulla differenziazione tra 'parlare delle cose' e viverle.

Conosciamo il caso di pazienti che arrivano in terapia dopo cinque anni e più passati, in un'altra terapia, a 'parlare delle cose'.

Sono perfettamente in grado di disquisire sulla propria personalità, sulle sue funzioni e patologie, eppure sono ancora sofferenti, sconfitti e allo stesso punto in cui erano cinque anni prima.

Sanno tutto e capiscono tutto, ma non è sufficiente 'sapere' nel senso di essere capace di spiegare.

Se il paziente deve entrare in contatto con il suo potere attraverso la terapia, fino a potersi fidare di se stesso, fino a far scaturire l'azione... e affrontare il mondo senza buttarsi via, quello che dobbiamo offrirgli è esperienza.

Per esperienza intendo il contatto , e contatto vuol dire essere in adesione con se stessi e con il mondo, non 'pensarci su'.

Ricordo che Fritz ci diceva: 'Se permetto al paziente di rimanere nella sua testa, devo sapere che niente cambierà in lui'."

Patricia Baumgardner, in Perls - Baumgardner: l'eredità di Perls. Doni dal lago Cowichan, Roma 1983, pp. 16-17

21/09/2024

La relazione perfetta :
Due persone che si alzano in piedi da sole insieme

Un maestro Buddista una volta spiegó che ci sono tre stadi nello sviluppo del carattere degli esseri umani: la dipendenza, l'indipendenza e la collaborazione.

Purtroppo la maggior parte delle persone è del tutto ignara del terzo stadio, la collaborazione (o interdipendenza), e contempla solo due opzioni, la dipendenza o l'indipendenza.

L'indipendenza, l'io che si regge da solo, può essere una condizione felice perché ci consente di avere il controllo, una condizione necessaria per la felicità.

Un io forte e sicuro tuttavia può facilmente diventare arrogante e isolato.
Ma l'arroganza e le relazioni non vanno d'accordo.
È molto probabile che una persona arrogante sia incapace di mantenere relazioni soddisfacenti.
Al contrario , le sue relazioni finiranno molto spesso nel conflitto e nello scontro.

Per i più l'alternativa sono le relazioni dipendenti (o codipendenti).
Il rispetto e l'amore non vengono dati liberamente ma con delle condizioni.
Questo è l'approccio "contrattuale" alle relazioni: "Ti amerò fin quando mi darai ciò di cui ho bisogno".

Questo tipo di relazioni è simile a un otto volante emotivo, in cui a picchi di euforia si alternano abissi di disperazione.
La ragione è che la vostra felicità dipende dal comportamento dell'altro, dal fatto che vi confermi che siete degni di essere amati.

In qualunque situazione la felicità non può essere raggiunta senza avere il controllo di se stessi. Dipendere da un altro per sentirsi degno dà a quella persona il controllo sulle vostre emozioni e sulla vostra autostima.
Avete rinunciato al vostro potere.

Tratto da : Il Budda nello specchio Ed. Esperia

19/07/2024

"La sostanza di cui l'esperienza è fatta è il tempo. Avere a disposizione un modello malleabile significa disporre di uno strumento diagnostico che aiuti il terapeuta a leggere fluidità e blocchi dell'esperienza dentro il flusso temporale e quindi gli consenta di situarsi creativamente e consapevolmente dentro i diversi momenti dell'itinerario terapeutico".
La bellezza della .



Da 'Devo saper subito se sono vivo'

30/05/2024

"L' idea di un cambiamento intenzionale non funziona mai, mai, mai.

Non appena dici 'Voglio cambiare' - cioè ti fai un programma - si crea una forza uguale e contraria che ti impedisce di cambiare.

Il cambiamento è una cosa che succede da sola.

Se entri più a fondo in quel che sei, se accetti quello che ci trovi, allora il cambiamento sopravviene da solo, automaticamente.

È il paradosso del cambiamento."

- Fritz Perls: la terapia gestaltica parola per parola

16/07/2023

"Mordersi le labbra, ad esempio, invece di esprimere la rabbia, è una modalità retroflessiva dietro la quale ci sono introiezioni, messaggi del tipo 'devi controllarti', 'non devi arrabbiarti', ai quali si obbedisce fino a decidere: 'quello che vorrei dire o fare all'altro me lo tengo dentro'. La decisione è frutto di un timore o ancor più della paura che esprimere quello che si sente è pericoloso. Quello che si attiva è un processo interno per il quale l'energia repressa si rivolge contro se stessi, provocando danni anche fisici".


"Psicoterapia, Carattere, Spiritualità". A. Ferrara

"Se vuoi sentirti pieno dovresti cominciare col nuotare nei tuoi vuoti".V. M.
10/02/2023

"Se vuoi sentirti pieno dovresti cominciare col nuotare nei tuoi vuoti".
V. M.

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