Dott.ssa Eleonora Spinosi Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Eleonora Spinosi Psicologa Psicoterapeuta Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Dott.ssa Eleonora Spinosi Psicologa Psicoterapeuta, Psicoterapeuta, Via Giordano Bruno 37, Grottammare.

Si effettuano servizi di:
- Consulenza psicologica
- Percorsi di supporto psicologico
- Percorsi di psicoterapia
- Percorsi di supporto genitoriale e accompagnamento alla nascita
Gli interventi proposti seguono l'orientamento teorico psicoanalitico.

03/06/2025

Ad un adulto:
La piramide di Maslow è una teoria psicologica che rappresenta i bisogni umani organizzati in una gerarchia, come una piramide con vari livelli. Alla base ci sono i bisogni fondamentali, quelli essenziali per la sopravvivenza, come il cibo, l’acqua, il riparo e la sicurezza fisica. Solo quando questi bisogni primari sono soddisfatti, una persona può concentrarsi su bisogni più elevati.

Salendo nella piramide, troviamo i bisogni sociali: appartenenza, affetto, amicizia, sentirsi parte di un gruppo. Sono bisogni che riguardano le relazioni umane e la connessione con gli altri.

Ancora più in alto, emergono i bisogni di stima, cioè il desiderio di sentirsi riconosciuti, apprezzati e rispettati, di avere autostima e fiducia in sé stessi.

Infine, al vertice della piramide, si colloca il bisogno di autorealizzazione, cioè il desiderio di esprimere appieno il proprio potenziale, crescere e trovare un senso nella vita.

Questa struttura è importante perché mostra come, se i bisogni di base non sono soddisfatti, difficilmente una persona riuscirà a raggiungere i livelli superiori. Nel contesto del bullismo, ad esempio, quando un ragazzo non si sente sicuro o accettato, o viene escluso dal gruppo, i suoi bisogni di appartenenza e stima vengono feriti profondamente. Questo squilibrio può causare problemi emotivi, isolamento e difficoltà nel costruire un’immagine positiva di sé. Comprendere la piramide di Maslow aiuta quindi a capire quanto sia cruciale creare ambienti sicuri, inclusivi e di supporto per prevenire e contrastare il bullismo.

Ad un bambino:
Immagina una piramide, come una grande montagna a forma di triangolo. Questa piramide ci mostra le cose che tutti noi abbiamo bisogno per essere felici e stare bene, un po’ come una scaletta da salire.

Alla base della piramide ci sono le cose più importanti per vivere, come mangiare, bere, dormire e stare al sicuro. Senza queste cose, non possiamo sentirci bene.

Poi, un po’ più su, c’è la necessità di avere amici e sentirsi parte di un gruppo, di una famiglia o della scuola. È importante non sentirsi soli, perché stare insieme agli altri ci fa sentire felici.

Ancora più in su, c’è il bisogno di sentirsi importanti, di credere in noi stessi e sapere che siamo bravi in qualcosa. Quando qualcuno ci dice che siamo bravi o quando riusciamo a fare qualcosa di bello, ci sentiamo più forti e sicuri.

Infine, in cima alla piramide, c’è il desiderio di diventare la versione migliore di noi stessi, di imparare, crescere e fare cose che ci piacciono tanto.

La piramide di Maslow ci aiuta a capire che prima di poter pensare a cose grandi e belle, dobbiamo avere le cose di cui abbiamo bisogno per stare bene ogni giorno.

Immagina una scuola dove Maria, una ragazzina timida e riservata, diventa bersaglio di continui insulti e esclusioni da parte dei compagni. Guardando la situazione con gli occhi della piramide di Maslow, si capisce subito cosa sta succedendo dentro e intorno a lei.

Al primo livello, i bisogni fisiologici e di sicurezza, Maria non si sente tranquilla: la paura di essere aggredita o umiliata la fa sentire insicura nel suo ambiente più quotidiano, la scuola. Questo disagio continuo erode la sua serenità, impedendole di concentrarsi, di mangiare bene o di dormire la notte. Senza un senso di sicurezza, ogni giorno diventa una fatica, un campo minato da cui vuole scappare.

Salendo la piramide, il bisogno di appartenenza è il più colpito. Maria è isolata, respinta, come se non avesse un posto nel gruppo. Questo sentimento di esclusione mina la sua autostima e il suo senso di identità, perché l’essere umano ha bisogno di sentirsi parte di qualcosa, riconosciuto e accolto dagli altri. Quando questo non avviene, la solitudine si trasforma in un dolore profondo che si riflette in ogni suo gesto e parola.

La stima di sé, il livello successivo, viene distrutta a poco a poco da continue prese in giro, derisioni e bullismo. Maria comincia a dubitare del proprio valore, si convince di essere “diversa” nel senso più negativo, e questo può portarla a chiudersi ancora di più in sé stessa, o peggio, a sviluppare ansia e depressione.

Se invece la scuola e la comunità riuscissero a intercettare questi segnali e a intervenire, creando un ambiente dove Maria possa sentirsi sicura, accettata e valorizzata, allora i bisogni della piramide si soddisferebbero, e lei potrebbe cominciare a risalire verso la realizzazione personale, la crescita e il benessere.

In questo senso, il bullismo non è solo un problema di singoli episodi: è l’indicatore di un ambiente dove i bisogni fondamentali non sono rispettati. Comprendere questo permette di agire non solo sulle conseguenze, ma sulle cause profonde, trasformando la scuola in un luogo dove ogni persona possa sentirsi davvero a casa.

02/06/2025

Il 1° giugno si celebra la Giornata Mondiale dei Genitori.
Un’occasione per riconoscere un ruolo fondamentale nella crescita delle persone e nella costruzione del tessuto sociale.

Essere genitori, oggi, significa molto più che educare: vuol dire accompagnare nello sviluppo emotivo, gestire incertezze, fatiche e cambiamenti, saper chiedere aiuto e costruire relazioni sane, anche nei momenti difficili.

In un tempo di trasformazioni culturali, nuovi modelli familiari, pressioni educative e solitudini silenziose, la genitorialità non è mai scontata. È un’esperienza che richiede sostegno, consapevolezza, ascolto.

Il CNOP ribadisce il valore della psicologia nel sostenere le famiglie.
Perché prendersi cura dei genitori significa prendersi cura anche delle generazioni future.

10/04/2025

[...] sui social chiunque può scrivere di qualunque cosa. In questo senso, diversamente da quello che accadeva con lo spettatore passivamente ipnotizzato dalla televisione, i social si fondano sulla valorizzazione estrema dell’interazione. Essa non assume solo la forma della manifestazione del like o dell’avversione, ma soprattutto quella dell’esibizione del proprio corpo e del proprio pensiero senza censure. Ma la psicoanalisi avverte che quando i confini simbolici vengono meno c’è sempre il rischio della caduta catastrofica nell’indifferenziazione. E’ la faccia oscura della democratizzazione introdotta dai social. E’ questo il cuore di ogni populismo, compreso quello mediatico. L’autorizzazione data a tutti di parlare di tutto – l’uno uguale a uno - non solo produce effetti di pericolosa mistificazione – pensiamo agli enormi danni di coloro che sui social si esprimono senza titoli su malattie o su cure mediche -, ma attiva potentemente dinamiche aggressivo-invidiose. Mentre la televisione spegneva il senso critico esercitando una funzione di controllo biopolitico, l’uso collettivo dei social sembra esasperarlo abnormemente a tal punto da legittimare il suo palese e sconcertante sconfinamento nell’odio invidioso quando non addirittura nell’incitazione aperta alla violenza.

https://www.massimorecalcati.it/images/Televisione_e_social.pdf

Al link, l'articolo di Massimo Recalcati per La Repubblica di ieri.

Buona lettura!
SC

I segnali che Giulia aveva riconosciuto ed annotato....purtroppo portavano a livello relazionale e clinicamente verso la...
28/11/2024

I segnali che Giulia aveva riconosciuto ed annotato....purtroppo portavano a livello relazionale e clinicamente verso la direzione che tutti oggi conosciamo. Diffondere i 15 punti può essere utile ai fini di una prevenzione sempre più attenta e sensibile al tema della tossicità relazionale.🙏🏻

10/10/2024
30/07/2024

«Occorre sbarazzarsi del cattivo gusto
di voler andare d'accordo con tutti.
Le cose grandi ai grandi,
gli abissi ai profondi,
le finezze ai sottili,
e le rarità ai rari».

Friedrich Nietzsche

Numerosi spunti di riflessione ieri sera all' ascolto del Prof. Galimberti a partire dall'io e dalla centralità relazion...
26/06/2024

Numerosi spunti di riflessione ieri sera all' ascolto del Prof. Galimberti a partire dall'io e dalla centralità relazionale.

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Grottammare
63066

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