09/11/2021
Non ce ne voglia Tiziano Ferro ma l'amore no, non è una cosa semplice.
Come spesso racconto ai miei pazienti noi siamo fatti di relazione ancor prima di ve**re al mondo. Basti pensare che quando veniamo alla luce siamo capaci di riconoscere, discriminare e preferire la voce o le braccia di chi ci ha cullato nella pancia.
Siamo fatti di relazione anche quando la relazione manca, è assente o disfunzionale.❤️🩹
Cosa succede nell'amore, che è fatto di relazione per eccellenza?
Forse avrete già sentito dire di come le nostre esperienze relazionali precoci abbiano un ruolo in merito alla scelta del partner, ad esempio. O in merito a come ci si sente in una relazione intima.
Tutto vero, verissimo, proviamo a guardarlo meglio 🧐
Introduciamo il termine "attaccamento".
Tale termine è stato proposto per la prima volta dallo psichiatra inglese John Bowlby, secondo cui ‘‘l’essere umano manifesta una predisposizione innata a sviluppare relazioni di attaccamento con figure genitoriali primarie’’.
Ecco cosa intendevo quando poco prima dicevo che siamo "fatti di relazione".
L’attaccamento (a cui corrisponde e risponde l' "accudimento" dato dalle figure adulte) è un “sistema” a due polarità: da una parte il bambino ricerca attivamente la vicinanza con le figure di attaccamento primarie, dall’altra cerca di soddisfare i bisogni di esplorare l’ambiente circostante.
Nella più ottimistica delle situazioni relazionali ed esistenziali, questo sistema soddisfa entrambe le polarità, esplorando l'ambiente sapendo di poter tornare in un "luogo" sicuro: la figura di attaccamento o le figure di attaccamento primarie (caregivers)🌈
Ora, la discussione più approfondita di questo così affascinante tema lo riprenderemo un'altra volta, ora ritorniamo alla domanda: cosa succede nelle relazioni intime in età adulta?
La teoria dell’attaccamento ci suggerisce come tale interazioni precoci durante l’infanzia abbiano un ruolo nel modo in cui gli individui percepiscono se stessi, gli altri e le relazioni.
Ripetute interazioni con le figure di attaccamento primarie generano quelli che Bowlby chiama Modelli Operativi Interni (M.O.I.), cioè rappresentazioni interne di Sè, delle figure di attaccamento, di se stessi nelle relazioni e del mondo. I M.O.I. persistono fino all'età adulta, influenzando il rapporto fra l’individuo e l’ambiente, determinando il tipo di percezione della realtà e il tipo di aspettative relazionali, comprese quelle relative alle relazioni di coppia.
Ora, caro Tiziano, capisci che se io entro in relazione intima portandomi dietro i miei M.O.I. con un altr* che si porta dietro i suoi M.O.I. .... la gestione di tutto ciò che ne consegue è tutt'altro che semplice?🤯
Ma, ATTENZIONE.
Attenzione, però, perché a leggerla così potremmo vederla come qualcosa di fatalistico, una relazione di causa-effetto.
Non è così, non è proprio così.
Tutto quello che abbiamo visto prima ha un certo margine di libertà.
É vero che le primissime interazioni hanno una certa importanza, ma hanno una grande importanza anche le relazioni future.
Successive relazioni interpersonali positive e "correttive" (o all'opposto, "traumatiche" o complesse) potrebbero essere in grado di modificare tali rappresentazioni di sé e dell'altro.
Dall’infanzia all’adolescenza, e dall’adolescenza all’età adulta (fino ad arrivare all'età senile) importanti esperienze di attaccamento possono modificare i MOI sui quali l’individuo articola le proprie relazioni sociali.
Qual è il più classico degli esempi in tal senso? LA PSICOTERAPIA.♥️✨
Il rapporto che si stabilisce tra paziente e psicoterapeuta è d'altronde una relazione di cura, una relazione di cura cooperativa e sicura.
In questo scenario, in un luogo sicuro in assenza di giudizio, il processo di cambiamento che viene promosso dalla psicoterapia può essere letto anche come un cambiamento in merito ai propri M.O.I.
In conclusione, l'amore, perfino quello materno o paterno non è una cosa semplice per tutto quello raccontato sopra (e ve lo racconterò più in dettaglio un'altra volta, questa è un'estrema sintesi).
Attraverso la psicoterapia, la presa di consapevolezza, il racconto della propria storia di vita è possibile però promuovere un cambiamento dei modelli relazionali dell’individuo, quindi dei Modelli Operativi Interni.
Per poter vivere, di conseguenza, le relazioni intime e affettive con consapevolezza, capire quello che ci succede per starci in maniera più comoda e con rinnovati sentimenti.
🌈✨
Dott.ssa Marika Aragona
Ricevo su appuntamento a Leini (Torino), in studio e via Skype.
Bibliografia:
Bara B. G. Dinamica del Cambiamento e del non cambiamento Torino: Boringhieri, 2007
Bara B.G. Il terapeuta relazionale Torino:Boringhieri, 2018
Bowlby, J. (1969).Attaccamento e perdita. Vol. 1: L’attaccamento alla madre. Torino: Boringhieri, 1972.
Bowlby, J. Attaccamento e perdita. Vol. 2: La separazione dalla madre. Torino: Boringhieri, 1975.
Bowlby, J. Attaccamento e perdita. Vol. 3: La perdita della madre. Torino: Boringhieri, 1983.