
04/09/2025
Gli esperti concordano: entrambi i metodi funzionano per perdere peso. Rassegnatevi: saltare i pasti non è una bacchetta magica, anzi – uno studio BMJ su 99 trial clinici randomizzati conferma che “il digiuno intermittente ha benefici simili alla restrizione calorica continua”. In pratica chi fa digiuno a giorni alterni o per orari prolungati perde solo 1,3 kg in più rispetto a una normale dieta ipocalorica, ma questa differenza resta sotto la soglia clinica dei 2 kg. Tutti i regimi (16:8, 5:2 o dieta normale) hanno dato comunque una perdita di peso significativa rispetto a mangiare liberamente.
⚖️ Bilancio simile: sia il digiuno che la dieta normocalorica riducono peso corporeo allo stesso livello. Nessun miracolo: in media si perdono 5–7 kg in 6 mesi in entrambi i casi.
🔹 Digiuno alterno vince (poco): il digiuno ha un piccolissimo vantaggio (≈–1,3 kg vs dieta). Uno studio MDPI 2024 conferma –0,94 kg in più con il digiuno nei primi mesi, ma non fa la differenza clinicamente significativa.
❤️🩹 Parametri metabolici: l’interval fasting a giorni alterni abbassa un po’ di più colesterolo e trigliceridi rispetto al solo 16:8, mentre zuccheri nel sangue e colesterolo “buono” rimangono uguali. In sostanza digiuno e dieta ipocalorica portano benefici analoghi.
# Pro e contro
🟢 Pro del digiuno: saltare i pasti semplifica il piano alimentare (niente calorie da contare in alcuni giorni) e può migliorare sensibilità insulinica. Alcuni sentono meno voglia di snack.
🔴 Contro del digiuno: fame e tentazioni spuntini (🥐, pizza, gelati…) possono farsi sentire nei giorni “senza mangiare”. Non tutti riescono a resistere a lungo. Potrebbe non essere sostenibile su mesi/anni.
🟢 Pro della dieta ipocalorica: nessuna finestra obbligata: si mangia tutti i giorni, magari con dieta equilibrata. Permette più varietà e controllo dei nutrienti.
🔴 Contro della dieta: il vincolo di ridurre le calorie quotidianamente può frustrare. La rigidità nell’allenare volontà calorie-limitate può rendere la dieta monotona.
💡 gli studi raccomandano di scegliere l’approccio che riesci a seguire meglio, perché alla fine conta il bilancio calorico totale.