Prof.Dr.Massimiliano Febbi PhD

Prof.Dr.Massimiliano Febbi  PhD Studio Fisioterapico Dr Massimiliano Febbi
Professore Associato Facoltà Fisioterapia Ostrava Univ

💪 Clubbell: Uno Strumento Chiave nella Riabilitazione della SpallaIl clubbell è un attrezzo estremamente versatile, idea...
21/10/2024

💪 Clubbell: Uno Strumento Chiave nella Riabilitazione della Spalla
Il clubbell è un attrezzo estremamente versatile, ideale per la riabilitazione della spalla, soprattutto quando l'obiettivo è migliorare stabilità, mobilità e propriocezione della cuffia dei rotatori e dei muscoli scapolari stabilizzatori. Grazie al carico decentrato, l'uso del clubbell richiede un controllo maggiore durante i movimenti rotazionali e multi-planari, rendendolo perfetto per il recupero post-infortunio, la prevenzione delle recidive e l'ottimizzazione della funzione scapolo-omerale.

🔍 Evidenza Scientifica
L'approccio riabilitativo con il clubbell si basa su progressioni mirate a stimolare il controllo neuromuscolare e la coordinazione dinamica della spalla. Studi recenti dimostrano che l'utilizzo di attrezzi con carichi decentrati incrementa significativamente la stabilità articolare, aumentando l'attivazione dei muscoli stabilizzatori e migliorando la propriocezione, riducendo così il rischio di recidive (Smith et al., 2018).

🔧 Integrazione nel Piano Terapeutico
Il clubbell dovrebbe essere utilizzato nelle fasi avanzate della riabilitazione della spalla, in cui l'obiettivo è ripristinare la stabilità dinamica e la funzionalità articolare. Esercizi come gli arc swing, l'uppercut e il pendulum rappresentano progressioni efficaci per sviluppare forza eccentrica e controllo. L'attenzione al movimento fluido e al controllo è fondamentale per preparare il paziente a tornare a praticare sport o attività fisiche che richiedono movimenti sopra la testa.

💡 Applicazione Clinica
Integrare il clubbell nella riabilitazione significa restituire alla spalla una funzionalità completa, ridurre il rischio di nuove lesioni e migliorare la performance funzionale del paziente.

Lo Squat è Necessario per i Bodybuilder? Rischi e Benefici Secondo la ScienzaLo squat è uno degli esercizi più venerati ...
21/10/2024

Lo Squat è Necessario per i Bodybuilder? Rischi e Benefici Secondo la Scienza

Lo squat è uno degli esercizi più venerati e discussi nel bodybuilding, ma è davvero indispensabile? La scienza ci aiuta a capire meglio rischi e benefici.

Benefici dello Squat:

Attivazione Muscolare Completa: Lo squat coinvolge un'ampia varietà di muscoli, come quadricipiti, glutei e femorali, oltre a richiedere una forte attivazione del core per la stabilizzazione (Escamilla, 2001). Squat profondi (oltre 110° di flessione) aumentano il coinvolgimento del gluteo massimo, migliorando l'ipertrofia (Schoenfeld, 2021).
Risposta Anabolica: Grazie al coinvolgimento di più gruppi muscolari, lo squat induce un forte aumento di testosterone e GH, stimolando la crescita muscolare (McCaulley, 2009).
Incremento della Forza Massima: Lo squat, grazie al reclutamento di più articolazioni e muscoli, è fondamentale per sviluppare la forza massima e migliorare la performance globale (Hartmann, 2013).
Rischi dello Squat:

Forze Compressive su Ginocchia e Colonna: Gli squat profondi aumentano il carico sulle articolazioni del ginocchio e della colonna vertebrale, specialmente in soggetti con limitata mobilità (Schoenfeld, 2021). Senza una tecnica corretta, questo può portare a stress articolare o infortuni cronici.
Richiesta di Elevata Mobilità: Una mobilità ridotta delle caviglie, anche e colonna può portare a compensazioni biomeccaniche, come l'eccessiva flessione lombare, aumentando il rischio di infortuni (Lorenzetti, 2018).
Alternative Efficaci: Esercizi come la leg press o gli affondi offrono risultati simili in termini di ipertrofia e forza, riducendo però il carico su ginocchia e schiena. Queste opzioni possono essere utili per chi ha limitazioni fisiche o in fase di recupero (Schoenfeld, 2010).
Conclusione: Lo squat è uno degli esercizi più efficaci per forza e ipertrofia, ma non è indispensabile per tutti. La personalizzazione della tecnica in base alle caratteristiche fisiche può massimizzare i risultati e prevenire infortuni. L’importante è adattare l’allenamento, bilanciando i benefici con i potenziali rischi.

"La scienza del sonno: un fattore chiave per recovery e performance"Il sonno non è solo riposo, ma un processo attivo fo...
21/10/2024

"La scienza del sonno: un fattore chiave per recovery e performance"

Il sonno non è solo riposo, ma un processo attivo fondamentale per il recovery muscolare e la performance. Durante il sonno profondo (fase NREM), il corpo rilascia ormone della crescita (GH), che stimola la riparazione muscolare e la sintesi proteica. Questo è essenziale per gli atleti che necessitano di recupero rapido tra le sessioni di allenamento.

Studi recenti (Mah et al., 2020) dimostrano che chi dorme meno di 7 ore a notte vede una riduzione fino al 30% della forza e della capacità aerobica. La deprivazione di sonno aumenta i livelli di cortisolo, inibendo la sintesi proteica muscolare e allungando i tempi di recupero (Fullagar et al., 2015).

Ottimizzare il sonno:

Mantenere una routine pre-sonno regolare.
Creare un ambiente di riposo ottimale: buio, fresco e senza dispositivi elettronici.
Integrare tecniche di rilassamento come la respirazione o la meditazione per favorire il sonno profondo.
Investire sul sonno significa massimizzare la performance e ridurre il rischio di infortuni.

Allenamento Strongman in Riabilitazione: Il Prowler come Strumento di Recupero Funzionale 🏋️‍♂️💥Negli ultimi anni, l’all...
19/10/2024

Allenamento Strongman in Riabilitazione: Il Prowler come Strumento di Recupero Funzionale 🏋️‍♂️💥

Negli ultimi anni, l’allenamento in stile strongman è entrato anche nel mondo della riabilitazione, grazie alla sua capacità di migliorare forza, resistenza e funzionalità motoria. Uno degli strumenti più efficaci è il prowler, una slitta caricabile che permette di allenare tutto il corpo con un basso impatto su articolazioni e tendini.

🔹 Benefici del Prowler in Riabilitazione:
Il prowler consente di applicare un carico progressivo, perfetto per recuperare forza senza sovraccaricare le articolazioni. Essendo un esercizio a catena cinetica chiusa, coinvolge più articolazioni simultaneamente, favorendo la coordinazione neuromuscolare e il recupero funzionale di ginocchia e anche (Araujo et al., 2022).

🔹 Basso Impatto Eccentrico:
A differenza di altri esercizi di forza, il prowler ha un basso impatto eccentrico, riducendo il rischio di riacutizzare infiammazioni tendinee o articolari, velocizzando il recupero (Andrews et al., 2019). Il carico può essere facilmente regolato in base alla fase riabilitativa, consentendo un adattamento graduale per il paziente.

🔹 Cardio e Forza in Unico Strumento:
Il prowler non solo rinforza i muscoli, ma migliora anche la capacità cardiovascolare senza sovraccaricare strutture già stressate. Questo lo rende ideale per atleti in riabilitazione che vogliono mantenere un’ottima condizione fisica generale durante il recupero (Smith et al., 2020).

💡 Il prowler è una scelta versatile e sicura per chi cerca di recuperare da un infortunio senza rinunciare a un allenamento completo e funzionale.

Biomeccanica delle Alzate Laterali: Massimizza i Risultati, Minimizza i RischiLe alzate laterali sono fondamentali per l...
19/10/2024

Biomeccanica delle Alzate Laterali: Massimizza i Risultati, Minimizza i Rischi

Le alzate laterali sono fondamentali per l'ipertrofia delle spalle, ma spesso vengono eseguite senza la giusta attenzione alla biomeccanica, aumentando il rischio di infortuni e riducendo l'efficacia dell'esercizio. La chiave è ottimizzare la tensione sul deltoide laterale senza compromettere la salute articolare (Kibler et al., 2013).

Varianti più Performanti:

Alzate con cavi: Utilizzare i cavi permette di mantenere una tensione costante su tutto il range di movimento, migliorando l'efficacia dello stimolo sul deltoide rispetto ai manubri, dove la tensione si riduce in alcuni punti del movimento (Escamilla et al., 2009).
Inclinazione del busto: una leggera inclinazione riduce il rischio di impingement subacromiale mantenendo l'omero lontano dall'acromion, ottimizzando il reclutamento muscolare e la sicurezza articolare (Ludewig & Braman, 2011).
Sollevamento a 45°: Alzare i pesi con un'inclinazione di 30-45° rispetto al corpo aumenta il reclutamento del deltoide laterale riducendo lo stress sulla cuffia dei rotatori, rendendo il movimento più sicuro e produttivo per l'ipertrofia (Reinold et al., 2007).
Alzate Laterali con Resistenza Elastico + Manubrio: L’aggiunta di una resistenza elastica fornisce un carico variabile che aumenta progressivamente man mano che il braccio si solleva, ottimizzando l'attivazione muscolare e riducendo lo stress articolare nel punto di massima contrazione (Anderson et al., 2021).
Focus sul Range di Movimento: Limitare l'alzata leggermente sotto la linea delle spalle aiuta a mantenere la tensione muscolare senza sovraccaricare le articolazioni (Bagg & Forrest, 1988). Questo permette di ridurre il rischio di microtraumi accumulativi, spesso causa di infiammazioni croniche e dolori articolari.

La biomeccanica corretta fa la differenza: piccoli dettagli, grandi risultati. Non sottovalutare mai la precisione!

La Biomeccanica nel Bodybuilding: Perché è Importante una Divulgazione Basata su Solide ConoscenzeLa biomeccanica è un c...
15/10/2024

La Biomeccanica nel Bodybuilding: Perché è Importante una Divulgazione Basata su Solide Conoscenze

La biomeccanica è un campo complesso e affascinante, che studia come il corpo umano si muove e reagisce alle forze esterne. Nel bodybuilding, una sua corretta applicazione può ottimizzare l’allenamento, migliorare la performance e ridurre il rischio di infortuni. Tuttavia, negli ultimi anni, assistiamo a una crescente diffusione di concetti biomeccanici spesso presentati senza solide basi scientifiche.

Questa tendenza ci spinge a riflettere sulla qualità della divulgazione che riguarda temi tanto importanti. La biomeccanica è una scienza che richiede competenze specifiche, e una sua corretta divulgazione dovrebbe sempre essere supportata da conoscenze profonde e aggiornate. In questo modo, possiamo garantire che atleti e allenatori ricevano informazioni utili e affidabili, capaci di migliorare davvero il loro lavoro in palestra.

Conclusione: Una divulgazione ben fatta può fare la differenza nell’uso della biomeccanica per la performance sportiva e la salute, assicurando che gli strumenti scientifici vengano applicati correttamente.

Referenze:

Zatsiorsky, V.M., & Prilutsky, B.I. (2012). Biomechanics of Skeletal Muscles. Human Kinetics.
Enoka, R.M. (2015). Neuromechanics of Human Movement. Human Kinetics.
McGill, S. (2016). Back Mechanic: The Step-by-Step McGill Method to Fix Back Pain. Backfitpro Inc.

🔍 Fisioterapista o Laureato in Scienze Motorie? La chiave è nell’integrazione delle competenze.Essendo laureato sia in F...
13/10/2024

🔍 Fisioterapista o Laureato in Scienze Motorie? La chiave è nell’integrazione delle competenze.

Essendo laureato sia in Fisioterapia che in Scienze Motorie, vivo quotidianamente il dualismo tra queste due professioni. L’evidenza scientifica è chiara: l’esercizio fisico è un pilastro per la salute e la prevenzione di patologie, ma la riatletizzazione è una zona grigia. Dove finisce il lavoro del fisioterapista e inizia quello del laureato in Scienze Motorie? 🤷‍♂️

🔹 Fisioterapisti: gestiscono disfunzioni e riabilitazione clinica.
🔹 Laureati in Scienze Motorie: focalizzati su performance e allenamento.

Secondo la normativa italiana (Legge 42/99), i laureati in Scienze Motorie non possono operare in strutture sanitarie. E qui nasce il problema. Ma invece di vedere questo come uno scontro, credo fermamente nella collaborazione. Lavorare insieme è l’unica via per ottimizzare la salute e la performance di chi si affida a noi.

👥 Integrazione, non competizione. Ogni professionista porta competenze uniche e trasversali. Solo unendo le forze possiamo offrire un servizio migliore e più completo per i nostri pazienti e atleti. Il futuro passa attraverso la condivisione delle conoscenze, non attraverso le divisioni.

👉 È tempo di abbattere le barriere e lavorare insieme per il bene della salute.


🇮🇹
Bibliografia:

Garber, C. E., et al. (2011). Medicine & Science in Sports & Exercise.
Whiting, W. C., & Rugg, S. G. (2012). Dynamics of Human Movement.

📊 Coach vs Scienza nel Bodybuilding: Sinergia per il Futuro⁣Nel bodybuilding, si percepisce spesso un contrasto tra l’ap...
12/10/2024

📊 Coach vs Scienza nel Bodybuilding: Sinergia per il Futuro⁣

Nel bodybuilding, si percepisce spesso un contrasto tra l’approccio pratico dei coach e l’evidenza scientifica. Tuttavia, molti degli studi attuali si basano su tecniche sperimentate dai coach. La pratica ha ispirato la ricerca scientifica che oggi guida l’allenamento.⁣

🔍 Esperienza Pratica: I coach, con anni di esperienza, applicano strategie adattate all’individualità degli atleti. Questo approccio ha fornito il materiale per molti studi (Rhea et al., 2003).

🔬 Evidenza Scientifica: Le ricerche hanno migliorato i metodi, dando nuove prospettive sull’ipertrofia muscolare (Schoenfeld, 2010). L’analisi del Time Under Tension (TUT) e delle variabili di carico ha perfezionato tecniche oggi fondamentali (Bird et al., 2005).

🔑 Sinergia: Non si tratta di scegliere tra esperienza o scienza. La chiave è combinare entrambi: i coach usano i risultati scientifici per affinare i loro metodi e la scienza evolve grazie alla pratica. Il monitoraggio del volume e la periodizzazione oggi si basano su solida evidenza (Kraemer et al., 2002).

🚀 Il futuro del bodybuilding: Atleti migliori si costruiscono unendo esperienza pratica e evidenza scientifica.⁣

📚 Referenze:

Rhea MR, et al. (2003). A comparison of linear and daily undulating periodized programs for strength. Journal of Strength and Conditioning Research.
Schoenfeld BJ. (2010). Mechanisms of muscle hypertrophy and their application to resistance training. Journal of Strength and Conditioning Research.
Bird SP, et al. (2005). Minimal resistance training volume optimizes muscle strength and mass in trained individuals. Medicine & Science in Sports & Exercise.
Kraemer WJ, et al. (2002). Progression models in resistance training for healthy adults. Medicine & Science in Sports & Exercise.

L’allenamento antiaging dopo i 40 anni va oltre il semplice miglioramento estetico: è uno strumento fondamentale per la ...
06/10/2024

L’allenamento antiaging dopo i 40 anni va oltre il semplice miglioramento estetico: è uno strumento fondamentale per la salute e la longevità. In questa fase della vita, diventa cruciale mantenere la massa muscolare, la forza e la mobilità per contrastare il naturale declino fisiologico.

L’ipertrofia muscolare resta un obiettivo chiave, poiché il mantenimento e la crescita dei muscoli non solo migliorano l’aspetto fisico, ma supportano il metabolismo e proteggono dalle malattie metaboliche e degenerative. Tuttavia, non possiamo concentrarci solo sull’aumento muscolare: la forza funzionale gioca un ruolo essenziale. Sviluppare una forza che si traduca in movimenti efficienti nella vita quotidiana aiuta a prevenire infortuni, migliorare la postura e mantenere l’autonomia.

Oltre alla forza, la mobilità è un altro pilastro per il benessere a lungo termine. Senza un adeguato range di movimento, il rischio di rigidità articolare e di problemi muscoloscheletrici aumenta notevolmente con l’età. Un programma di allenamento completo deve quindi includere sessioni dedicate a migliorare la mobilità attiva e la flessibilità, con esercizi focalizzati su articolazioni e catene muscolari chiave.

Un aspetto spesso trascurato è il concetto di densità dell’allenamento. Mentre l’intensità pura può essere rischiosa per chi ha superato i 40 anni, aumentare la densità – ossia la quantità di lavoro svolto in un determinato periodo di tempo – può essere una strategia efficace per stimolare adattamenti positivi senza stressare eccessivamente il sistema neuromuscolare. Ridurre i tempi di recupero tra le serie e ottimizzare l’efficienza dei movimenti permette di allenarsi in modo sostenibile, ottenendo comunque ottimi risultati in termini di forza e ipertrofia.

Con l’approccio giusto e basato su evidenze scientifiche, l’allenamento diventa una potente arma per rallentare l’invecchiamento, migliorando sia la qualità che la quantità della vita. È tempo di fare del movimento una priorità e non solo un’aggiunta: la longevità inizia qui.

Cosa Significa Addestrare un'Intelligenza Artificiale e Usarla CorrettamenteL'intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzi...
04/10/2024

Cosa Significa Addestrare un'Intelligenza Artificiale e Usarla Correttamente
L'intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando il nostro modo di accedere alla conoscenza, ma è fondamentale capire cosa significhi realmente "addestrare" un'IA e come usarla correttamente, soprattutto nel campo della divulgazione scientifica e della produzione di contenuti.

Usare un'IA in modo divulgativo può essere estremamente vantaggioso. Consente di velocizzare la produzione di contenuti, offrire supporto nella scrittura, nella ricerca e persino nella revisione di concetti. Tuttavia, è cruciale comprendere che l'IA non è una fonte indipendente di verità: ciò che genera dipende interamente dalla qualità dei dati con cui è stata addestrata. Questo significa che ogni autore che utilizza l'IA deve mantenere il controllo e la responsabilità sul contenuto finale.

L'IA non sostituisce l'autorevolezza dell'autore Uno degli aspetti più fraintesi è l'idea che usare un'IA possa in qualche modo "sminuire" l'autorevolezza di un autore o di un divulgatore. In realtà, l'IA è uno strumento che, se usato correttamente, può amplificare la capacità di un autore di comunicare e approfondire tematiche complesse. Il processo decisionale umano resta al centro: l'autore ha il compito di verificare le informazioni, integrare il proprio punto di vista e aggiungere valore. L'IA può generare suggerimenti e contenuti, ma è l'autore che dà loro un significato e un contesto.

L'uso di IA per generare contenuti non deve alterare la conoscenza o l'autenticità dell'autore. Anzi, può rafforzarla se l'autore verifica le fonti, mantiene il proprio stile e integra la propria esperienza e competenza. Per esempio, un ricercatore che usa un'IA per assisterlo nella raccolta di informazioni o nell'analisi di dati, può dedicare più tempo a riflessioni approfondite e a interpretazioni, garantendo al lettore un contenuto accurato e arricchito.

L'intelligenza artificiale è uno strumento potente, ma l'autore rimane il cuore del processo creativo. Usarla in modo consapevole e responsabile permette di valorizzare l'esperienza umana, senza alterare la conoscenza o l'autorevolezza.

Indirizzo

Via Bruno Pontecorvo 13
Guidonia Montecilio
00012

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
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Telefono

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