Ozonoterapia - Terapia del Dolore - dr. Bergamo

Ozonoterapia - Terapia del Dolore - dr. Bergamo Medico chirurgo associato SIOOT (Società Italiana di Ossigeno Ozono Terapia) VERONA EST

12/12/2024
12/12/2024

𝐎𝐳𝐨𝐧𝐨𝐭𝐞𝐫𝐚𝐩𝐢𝐚 𝐒𝐈𝐎𝐎𝐓: 𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐞 𝐟𝐚𝐤𝐞! - Rivista: Città dei Mille

Ozonoterapia nel trattamento dell'insufficienza venosa cronica, per le teleangectasie e i capillari degli arti inferiori...
12/04/2023

Ozonoterapia nel trattamento dell'insufficienza venosa cronica, per le teleangectasie e i capillari degli arti inferiori :
L'insufficienza venosa cronica è una condizione patologica causata da un difficile ritorno del sangue venoso verso il cuore.
L'insufficienza venosa degli arti inferiori aumenta la pressione nei capillari, causando una con formazione di edema, ipossia generalizzata e lattacidemia (eccessiva presenza di acido lattico nel sangue).
L'insufficienza venosa richiede un intervento terapico, farmacologico e/o medico: quando non trattata o trascurata, la condizione può degenerare in una sindrome progressiva contraddistinta da dolore,
gonfiore, alterazioni cutanee e, nei casi più gravi, varicoflebite .
L'insufficienza venosa è una patologia evolutiva e al momento il trattamento farmacologico non è più sufficiente a risolverla del tutto.
Qui ci viene in aiuto l'ozonoterapia per l'insufficienza venosa cronica , per telengectasie e capillari I pazienti trattati con ozonoterapia per capillari e insufficienze venose hanno mostrato un netto miglioramento della condizione vascolare a parità di tempo, rispetto ai pazienti trattati solo farmacologicamente. L'Ossigeno-Ozonono terapia è molto utile in presenza di Patologie Vascolari per via della sua capacità di stimolare, incrementare e rendere più fluida la circolazione sanguigna a
livello periferico. I risultati sono tangibili fin dalle prime applicazioni: il primo effetto è legato ad un immediato miglioramento del sintomo come il senso della pesantezza con una notevole riduzione, dopodiché si assiste gradualmente ad un miglioramento dei segni obbiettivi ( riduzione dell'edema e dei capillari).
Il trattamento si esegue con delle piccole iniezioni sottocutanee di ossigeno ozono localizzate

05/04/2023
31/03/2023

OZONO e DISBIOSI INTESTINALE: Subito dopo la laurea in medicina, circa 30 anni fa, ho scelto di praticare l’ozono-terapia, insieme all’attuale presidente della SIOOT, il prof. Marianno Franzini, avvalorando da subito le proprietà terapeutiche e biologiche dell’ozono”. A dirlo è il prof. Fortunato Loprete, docente di ossigeno-ozono terapia presso l’università di Pavia, medico estetico e nutrizionista, specializzato nella cura delle disbiosi. A colloquio con ZENIT, lo specialista ha illustrato altre particolarità della sua prassi medica.
Prof. Loprete, cosa si intende per disbiosi?
La disbiosi è un’alterazione funzionale della mucosa del colon e dalla conseguente modificazione della flora intestinale, con prevalenza di colonizzazioni anaerobiche di tipo batterico, fungine e parassitarie.
E da cosa è scatenata?
Alimentazione scorretta, stress, vita sedentaria e abuso di farmaci, soprattutto l’uso scorretto di antibiotici: sono tutti fattori che alterano la flora batterica intestinale, trasformandola in terreno acido, fertile per i patogeni.
E quali sono gli effetti sulla salute?
Le alterazioni della mucosa intestinale provocano a livello organico un allargamento delle giunzioni del colon, per cui gli alimenti non più correttamente processati, scatenano una reazione del sistema immunitario locale. Ed è per questo che all’incirca il 30% della popolazione totale, soffre di mal di testa, gonfiore, sonnolenza, coliti, stipsi, diarrea e intolleranze alimentari. L’intestino, non a caso, è considerato il nostro secondo cervello, perché coadiuva e condivide gli stessi mediatori del cervello.
Quindi le intolleranze sono reali o si tratta di un ‘fenomeno di costume’?
Le intolleranze sono in realtà un risultato della disbiosi intestinale. L’alterazione della mucosa causa un malassorbimento dell’alimento, che non essendo perfettamente processato, scatena una reazione immunitaria e quindi il fenomeno dell’intolleranza. Pertanto, non va demonizzato l’alimento in sé, ma si deve attuare un programma sinergico di dieta disintossicante e trattamento con l’ozono, che grazie alle sue proprietà antibatteriche, trofiche, antifungine e immunostimolanti riporta l’intestino a uno stato di eubiosi ossia di sano equilibrio batterico. La buona notizia è che riprogrammando così l’intestino, si possono re-ingerire anche gli alimenti “incriminati”.
Quanti pazienti con disbiosi ha curato con successo?
Finora ho trattato 10mila pazienti con successo, tramite ozonoterapia e la dieta. Da nutrizionista ho istruito i pazienti a uno stile di vita corretto: movimento, regime alimentare sano, congiuntamente al trattamento con ossigeno-ozono. I cibi da assumere con moderazione sono: le farine raffinate, gli insaccati, le fritture, i grassi saturi, i conservanti, la carne rossa. Tutti alimenti che, se consumati quotidianamente, sono responsabili delle disbiosi, di gastriti e ulcere.
E in che consiste il trattamento medico con O3?
L’ossigeno-ozono terapia consigliata nella cura delle disbiosi consiste in 15-20 sedute di insufflazione rettale e nel bere almeno mezzo litro di acqua iperozonizzata al giorno. L’insufflazione rettale viene pratica con un mini sonda di circa 14 mm e con l’insufflazione di circa 250 ml di miscela gassosa. La concentrazione di ozono dipende dalla condizione iniziale del paziente e viene determinata dal medico, secondo specifici protocolli SIOOT. Dopo la prima fase di attacco, si consiglia una seduta al mese di mantenimento, insieme a un regime alimentare corretto e ricco di fibre.

14/03/2023

L’ozono terapia nella prevenzione e riabilitazione dell’ infarto al miocardio:

L’ossigeno ozonoterapia protegge le cellule muscolari cardiache dal danno ischemico, la sua azione protettiva nei confronti della cardiopatia ischemica è essenziale nella prevenzione dell’infarto al miocardio, degli attacchi di angina pectoris, nella riabilitazione dei pazienti colpiti da infarto al miocardio.

Riduce il rischio di recidiva di infarto al miocardio e della, nel rallentare l’evoluzione della cardiopatia ipertrofica e della miocardiosclerosi verso lo scompenso cardiaco.

Gli effetti dell’ossigeno ozonoterapia sono:

) Miglioramento del microcircolo del miocardio, con aumento della cessione di ossigeno alle fibrocellule miocardiche dovuto a maggiore rilascio di ossigeno da parte dei globuli rossi, vasodilatazione periferica per rilascio ossido nitrico, riduzione della viscosità ematica, miglioramento della reologia del sangue.
) Aumento sistemico della produzione di energia nelle cellule cardiache per attivazione della fosforilazione ossidativa mitocondriale con aumento della produzione di ATP.
) Miglioramento della via metabolica glicolitica negli eritrociti. L’aumento della concentrazione ossigeno e di ATP nelle zone di ipossia.
) L’attivazione del metabolismo negli eritrociti determina aumento dei livelli di 2,3-difosfoglicerofosfato (2,3-DPG) con aumento della disponibilità di ossigeno a livello delle fibrocellule miocardiche dovuto ad uno spostamento verso destra della curva di dissociazione HbO2.
) Vasodilatazione dovuta a un aumento del rilascio di ossido nitrico e prostaciclina.
) Rilascio di fattori di crescita da piastrine.
) Di grande importanza è l’aumento della produzione sistemico di enzimi antiossidanti che rallentano i processi degenerativi ed infiammatori cellulari.
Vie di somministrazione dell’ozono terapia nella prevenzione e riabilitazione dell’ infarto al miocardio
L’ozono può essere somministrato in diversi modi, tutti certificati da protocolli medico scientifici autorizzati dalla Sioot( Società scientifica Ossigeno Ozono Terapia) e approvati dal Ministero della Salute. Le principali scelte mediche per la somministrazione di ozono nella terapia nella prevenzione e riabilitazione dell’infarto al miocardio sono la G*E e la Piccola autoemoinfusione.

Grande autoemoinfusione: si prelevano 100 o 200 cc di sangue da una vena del braccio del paziente. Il sangue finisce in una sacca certificata. Senza staccare dal paziente l’ago del prelievo, un apposito dispositivo inserisce una miscela gassosa di ossigeno e ozono nella sacca e la mescola con il sangue prelevato. Il laccio emostatico viene quindi tolto dal braccio del paziente, la sacca viene sollevata e il sangue riaffluisce nell’organismo del paziente, portando con sé l’ozono e tutti i suoi effetti benefici.
Piccola autoemoinfusione: il principio è lo stesso della grande autoemoinfusione, con la differenza che nella piccola autoemoinfusione sono prelevati pochi cc. di sangue dal paziente, arricchiti con la miscela gassosa di ossigeno e ozono e reiniettati con una siringa per via intramuscolare anziché per via endovenosa.

https://youtu.be/NLHc7b1fZX0
10/03/2023

https://youtu.be/NLHc7b1fZX0

Ossigeno Ozono Terapia SIOOT - Terapia integrativa Prof. Marianno Franzini e Dott. Dario Tartaglini

10/03/2023

AUTOEMOTRASFUSIONE

La Gaet o grande autoemotrasfusione di ozono è una pratica comune che viene effettuata da anni in tutto il mondo e prevede il prelievo di circa 150 cc di sangue miscelarlo con una dose di ossigeno ozono e reinfonderlo in vena. Siccome l’ossigeno è vita , è vita per tutti gli organi cui arriva sempre meno per l’inquinamento che ne riduce la concentrazione, l’ozono invece essendo ossigeno trivalente ma comunque atomo penetra in tutte le cellule e svolge un’azione benefica, si è visto dopo decenni di studi ,su tutte le cellule e sui vari tipi di metabolismo al contrario dei farmaci che hanno un singolo effetto perché hanno un singolo recettore che li accetta.

Quindi la presenza in alte dosi di ossigeno ozono nel sangue dopo autoemotrasfusione dá grossi benefici a tutti gli organi ridando loro vita mentre l’ozono ne migliora il metabolismo e inoltre si attacca ai metalli pesanti e a tutte le tossine che abbiamo presenti nel nostro organismo in grandissime quantità favorendone l’eliminazione e ci detossifica migliorando il funzionamento del nostro organismo di conseguenza prevenendo tante malattie e curando quelle già esistenti e rallentando l’invecchiamento. Insomma un elisir di lunga vita.
L’ossigeno-ozono di conseguenza lo possiamo utilizzare per il benessere ma anche per la cura di tante malattie o comunque per il loro miglioramento. Le malattie in cui viene utilizzato l’ossigeno ozono sono praticamente tutte in alcune ha un effetto benefico migliora la condizione clinica del paziente in altre proprio curativo. Per esempio l’ossigeno ozono migliora i valori del diabete del colesterolo e di tanti parametri dell’emocromo. Inoltre migliora molto tutte le malattie autoimmunitarie fibromialgia e tutte le infiammazioni e infezioni del nostro organismo in quanto non esiste virus batterio e protozoo parassita che resista all’ozono.

Molte malattie neurologiche come gli ictus paralisi emisindrome vertigini e molte malattie cardiologiche come infarti aritmie aterosclerosi vasculopatia varie patologie dei denti e degli occhi possono trarre grossi benefici dalla autoemotrasfusione di ozono.Ultimamente è utilizzata nella sindrome da fatica cronica post Covid.Per concludere tante malattie ortopediche tendiniti fasciti artrosi artrite cervicalgia lombalgia sciatalgia emicrania da cervicale e sindrome vertiginosa possono trarre beneficio sia dalle infiltrazioni di ozono sia dalla grande autoemotrasfusione.ne vengono effettuate 10 sedute settimanali e poi almeno 1 al mese di mantenimento…non ha nessun effetto collaterale e ha come controindicazione la gravidanza il favismo l’ipertiroidismo non in cura e l’ipertensione non controllata con valori alti…

10/03/2023

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