Dott. Luca Vignini Podologo

Dott. Luca Vignini Podologo Laureato presso l'Università di Bologna, lavoro come podologo libero professionista

PATOLOGIA UNGUEALE: PODOLOGO O DERMATOLOGO?ENTRAMBI! MA IN MODI DIVERSI!Questo schema mira a chiarire ai pazienti un dub...
24/07/2025

PATOLOGIA UNGUEALE: PODOLOGO O DERMATOLOGO?

ENTRAMBI! MA IN MODI DIVERSI!

Questo schema mira a chiarire ai pazienti un dubbio frequente e sicuramente legittimo.

Il PODOLOGO:

- fa un esame obiettivo della patologia ungueale, discriminando tra le varie possibilità e impostando un programma di trattamento per poi metterlo in pratica (che spesso prevede taglio e fresatura delle unghie, applicazione di prodotti specifici a domicilio, medicazioni, eventuale utilizzo di laser terapia)
- esegue una valutazione funzionale, ovvero osserva la struttura del piede, l'assetto biomeccanico ed eventuali deformità delle dita correlate alla comparsa della patologia ungueale. Valuta l'impiego di presidi utili a risolvere la problematica come plantari, distanziatori, tecniche di rieducazione ungueale
- può utilizzare strumenti di supporto alla sua valutazione, come l'ecografo, per poi reindirizzare al dermatologo in caso di necessità di approfondimento diagnostico o di terapie mediche

IL DERMATOLOGO:

- effettua la diagnosi medica e somministra, se necessario, terapie topiche (locali) e orali (come quella per le onicomicosi)
-Dopo la diagnosi, indirizza al Podologo per il trattamento delle più comuni onicopatie: micosi, inspessimenti ungueali, unghie incarnite, unghie a pinza
- può approfondire, tramite biopsie e esame istologico, in casi in cui si rivelino necessari (per esempio sospetti tumori ungueali) ed esegue procedure di asportazioni chirurgiche

❓Pensi di avere una patologia dell'unghia?

❓Hai eseguito una visita dermatologica? Ti è stato consigliato poi di rivolgerti al podologo per il trattamento?

✍️ Scrivimi e prenota subito la tua visita!

Oggi festeggio la recensione n° 100 sul mio profilo Google My Business di Imola!Ringrazio tutti per i feedback, che sono...
09/07/2025

Oggi festeggio la recensione n° 100 sul mio profilo Google My Business di Imola!

Ringrazio tutti per i feedback, che sono molto importanti sia i positivi, sia i negativi!

Come dico sempre io "il lavoro riesce solo se si fa in 2, sta a me convincere e guidare il paziente verso il migliore percorso di guarigione"

Come professionista ho sempre cercato di migliorarmi, tenendomi aggiornato per offrire la soluzione migliore possibile e di certo non mi fermerò qui!

GLI ASSOLUTISMI NON ESISTONO IN MEDICINA!Purtroppo ogni tanto mi capita di sentire dai pazienti che gli sono state rifer...
08/04/2025

GLI ASSOLUTISMI NON ESISTONO IN MEDICINA!

Purtroppo ogni tanto mi capita di sentire dai pazienti che gli sono state riferite frasi come:

"I plantari non servono a niente"
"Il laser non serve a niente"
"Gli esercizi non servono a niente"

Ovviamente queste affermazioni decontestualizzate non hanno alcun senso logico e minano la fiducia dei pazienti, perché creano a priori sfiducia in una determinata terapia senza un motivo logico.

Questi sono strumenti a disposizione dei professionisti, che devono essere abili a conoscere la soluzione più idonea, in base alla patologia di riferimento, ma anche al tipo di paziente che si trovano davanti.

Ovviamente gli specialisti si basano sulle evidenze, ovvero ciò che dice la letteratura scientifica e questo è in continua evoluzione: proprio per questo bisogna anche essere bravi a "cambiare idea" o comunque a rimodularla.

Gli assolutismi sono pericolosi: bisogna conoscere molto bene il funzionamento di una terapia per screditarla e, parlando per esempio di plantari, ci sono persone con patologie reumatiche, che non riescono proprio a camminare senza di essi e possono incorrere in ulcere.

Quindi il plantare aiuta sempre? Ovviamente no: aiuta e molto in determinate patologie e meno in altre, dove può essere necessario abbinare esercizi o la terapia fisica o manuale.

ESAME BAROPODOMETRICOL'esame baropodometrico è un esame strumentale non invasivo, né diagnostico, ma di supporto alla va...
16/02/2025

ESAME BAROPODOMETRICO

L'esame baropodometrico è un esame strumentale non invasivo, né diagnostico, ma di supporto alla valutazione biomeccanica podologica.

Viene eseguito mediante una pedana baropodometrica in statica (con paziente fermo in posizione rilassata per circa 10 secondi) e dinamica (facendo camminare il paziente).

Permette di misurare diversi parametri spazio-temporali quali: superfici di appoggio, distribuzione del carico, assi e angoli podalici, velocità, andatura, tempi di contatto, punti di massima pressione, stabilometria. Può generare un report automatico, supportando il professionista con dati chiari e concisi e di facile interpretazione anche per il paziente.

È molto importante precisare che è un esame che non andrebbe svolto senza avere eseguito prima test clinici: da solo NON può sostituire la visita, ma è anche un ottimo strumento di supporto, perché permette di confermare o smentire supposizioni cliniche con dati oggettivi!

DOLORE AI PIEDI = PODOLOGO PAZIENTE FRAGILE = PODOLOGO PATOLOGIA UNGUEALE = PODOLOGO Molto spesso capita che i pazienti ...
07/01/2025

DOLORE AI PIEDI = PODOLOGO
PAZIENTE FRAGILE = PODOLOGO
PATOLOGIA UNGUEALE = PODOLOGO

Molto spesso capita che i pazienti per un problema ungueale o di altro tipo provino il fai-da-te, senza ottenere risultati, oppure si rivolgano a professionisti non del settore sanitario o non specializzati nel trattare alcune problematiche del piede.

La domanda che rivolgo spesso loro è questa:

"Ma quando ha male ai denti dove va?"

"Dal dentista!"

"E quando ha male ai piedi?"

"Dal podologo!"

Questo siparietto nasce purtroppo perché questa associazione non esiste ancora nella mente delle persone, nonostante il podologo sia una figura specializzata nella cura e la prevenzione delle patologie del piede!

Indubbiamente influisce il fattore culturale, per cui la nostra professione è giovane e poco conosciuta, ma è arrivata anche l'ora che certi pazienti, soprattutto quelli fragili, facciano questa associazione subito per evitare poi grosse problematiche!

Nel 2025 un paziente diabetico non può non aver mai visto un podologo!

Nel 2025 non possiamo trovarci a trattare un'unghia incarnita come ultimi specialisti, dopo che altri, non essendo specializzati, lo abbiano fatto per primi!

L'educazione sanitaria è fondamentale per i pazienti e parte soprattutto dalla conoscenza di chi sia la figura più adatta a trattare determinate problematiche!

A presto!

14 NOVEMBRE - GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE.Ecco 3 consigli sul piede diabetico!Il piede diabetico ormai risulta essere ...
14/11/2024

14 NOVEMBRE - GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE.

Ecco 3 consigli sul piede diabetico!

Il piede diabetico ormai risulta essere una sindrome sempre più diffusa, che però, se trattata PREVENTIVAMENTE, può sicuramente essere gestita e controllata al meglio evitando grosse complicanze come le amputazioni e aumentando l'aspettativa di vita.

Il podologo riveste un ruolo chiave nella prevenzione!

MA UN PLANTARE DEVE ESSERE RIGIDO O MORBIDO?È una domanda che spesso mi viene posta, in quanto la rigidità di per sé fa ...
10/11/2024

MA UN PLANTARE DEVE ESSERE RIGIDO O MORBIDO?

È una domanda che spesso mi viene posta, in quanto la rigidità di per sé fa paura e viene vista già a priori come un aspetto negativo. In realtà la risposta corretta è DIPENDE: dipende da tanti fattori, da che tipo di paziente abbiamo davanti, da quanto vogliamo correggere quel piede, da che spinta vogliamo dare, dal peso del paziente... insomma da informazioni che il professionista può raccogliere solo DOPO UNA VISITA ACCURATA!

Non smetterò mai di dire che il PLANTARE è una TERAPIA CUCITA SU MISURA delle singole esigenze del singolo paziente!

Molto spesso ci si trova davanti a plantari che non sostengono per nulla l'arco longitudinale, finendo per perdere il loro potere correttivo in poco tempo: proprio per questo la SCELTA DEI MATERIALI e della RIGIDITÀ è assolutamente un aspetto NON NEGATIVO che il professionista MODULA proprio per dare beneficio al paziente!

In figura potete vedere due plantari stampati in 3d con archi di spessore e altezza diverse con conseguenti input correttivi personalizzati.

⚠️ QUESTO COMPORTA SICURAMENTE UN PERIODO DI ADATTAMENTO INIZIALE, MA VALE PER TUTTE LE TIPOLOGIE DI PLANTARI!

❓Se avete qualche dubbio circa la scelta dei materiali e la rigidità dei plantari, NON ESITATE MAI a chiedere al vostro PODOLOGO di fiducia, che sicuramente saprà darvi tutte le risposte che cercate!

LE 3 COSE CHE NON SAI ...SULL'INTERVENTO DELL'ALLUCE VALGO L'alluce valgo è una delle deformità più comuni e dolorose de...
05/10/2024

LE 3 COSE CHE NON SAI ...SULL'INTERVENTO DELL'ALLUCE VALGO

L'alluce valgo è una delle deformità più comuni e dolorose dell'avampiede. Si tratta di uno degli interventi più comuni eseguiti dall'ortopedico, proprio perché spesso doloroso e invalidante.

Operarsi molto spesso è UNA SCELTA, non esiste un giusto o uno sbagliato, ma l'importante è sapere tutti i pro e i contro e soprattutto avere chiaro a priori a cosa si va incontro.

Voglio concentrarmi su 3 aspetti, a mio parere fondamentali, su cui faccio riflettere i miei pazienti che devono intraprendere una scelta di questo tipo:

1) È CONSIGLIATO SE C'È DOLORE E LIMITAZIONE NELLE CALZATURE

Ci sono pazienti, spesso donne, che ricorrono all'intervento per motivi estetici, in assenza di dolore: l'intervento comporta delle fratture, che dovranno poi consolidarsi e richiedono un tempo di recupero.
Vale davvero la pena farlo in assenza di dolore?

2) L'INTERVENTO NON AGISCE SULLA CAUSA DELL'ALLUCE VALGO

Qui si apre un mondo. Molto spesso questo concetto non è chiaro: l'alluce valgo è causato da una sindrome pronatoria (cioè il tallone che va all'interno tipico del piede piatto), che nel tempo mi comporta una deviazione dell'osso metatarsale e della falange del I dito generando quella eminenza dolorosa. Spesso le recidive avvengono proprio perché non si agisce sulla meccanica del piede (cosa che si può fare con un plantare o in casi più gravi chirurgicamente).
Inoltre anche le patologie reumatiche e neurologiche rivestono un ruolo fondamentale nella comparsa di questa deformità (artrite reumatoide, artrosi...)

3) ESISTONO PIÙ DI 100 TECNICHE CHIRURGICHE

Oggi si tende in generale ad essere sempre più mininvasivi, proprio per limitare il dolore postoperatorio e favorire un più rapido recupero, danneggiando il meno possibile i tessuti. È chiaro che però sarà compito del chirurgo valutare la tecnica più adatta, eventualmente anche mista, con un eventuale fissaggio della frattura com bendaggio, fili o viti in bassa alla complessità della deformità.

COME SI PROVA UN PLANTARE?Nel momento della consegna del plantare, il podologo verifica effettivamente la misura rispett...
15/09/2024

COME SI PROVA UN PLANTARE?

Nel momento della consegna del plantare, il podologo verifica effettivamente la misura rispetto alla lunghezza e alla larghezza del piede. Successivamente il paziente viene osservato in carico sul plantare, al fine di osservare se la correzione sia o meno sufficiente.

Dopo aver eseguito alcuni test in piedi, il plantare viene inserito nella calzatura idonea ( scelta precedentemente con il professionista, oppure acquistata successivamente) e viene testata la camminata per valutare eventuali sensazioni fastidiose e capire quali siano gli input correttivi a cui abituarsi.

Successivamente si rivaluterà la situazione con controlli periodici.

PLANTARI STAMPATI IN 3D PRONTI PER LA CONSEGNA!Materiali e rivestimenti diversi ovviamente personalizzati a seconda dell...
08/09/2024

PLANTARI STAMPATI IN 3D PRONTI PER LA CONSEGNA!

Materiali e rivestimenti diversi ovviamente personalizzati a seconda delle esigenze del singolo paziente!

LE 3 COSE CHE NON SAI...SULLA SCELTA DI UNA CALZATURA IDEALESpesso in commercio si trovano scarpe di vari tipi, che segu...
24/08/2024

LE 3 COSE CHE NON SAI...SULLA SCELTA DI UNA CALZATURA IDEALE

Spesso in commercio si trovano scarpe di vari tipi, che seguono più le mode che il comfort. Per evitare dolori invalidanti al piede o problematiche come vesciche frequenti, è importante scegliere una calzatura con determinate caratteristiche, soprattutto se si lavora tutto il giorno in piedi, o si effettuano lunghe camminate.

In linea generale una calzatura "ideale" dovrebbe:

1) Adattarsi alla forma e alle funzioni del piede

Ogni piede è diverso: esistono formule metatarsali differenti per natura genetica che comportano la lunghezza più o meno variabile delle ossa metatarsali e delle dita. Di conseguenza anche la biomeccanica del piede cambia, come lo spazio richiesto anteriormente o lateralmente nella calzatura.

2) Essere spaziosa nell'estremità anteriore

Questa, che sembrerebbe una regola scontata, viene spesso dimenticata, soprattutto da chi utilizza spesso scarpe eleganti da donna. Una compressione continua degli spazi intermetarsali può provocare svariate problematiche: borsiti, callosità interdigitali, neuroma di morton. È pertanto sconsigliabile un uso prolungato nel tempo di queste tipologie di scarpe.

3) Permettere un corretto ciclo del passo

Il piede deve appoggiare inizialmente sul calcagno, avanzare nel passo successivo tramite la spinta sull'alluce distaccando poi il tallone. È fondamentale che la scarpa, per favorire questo movimento, non sia a suola piatta, con poco contenimento del tallone (cioè che il piede collassi all' interno) e con poca flessibilità nella zona dell' avampiede.

❓Per qualsiasi dubbio, circa l'acquisto di una calzatura, rivolgetevi sempre al vostro podologo di fiducia!

VALUTAZIONE FUNZIONALE BIOMECCANICA La valutazione funzionale biomeccanica è un tipo di visita (della durata solitamente...
07/07/2024

VALUTAZIONE FUNZIONALE BIOMECCANICA

La valutazione funzionale biomeccanica è un tipo di visita (della durata solitamente di 1 h) che esegue il podologo in cui, a partire da disturbi muscolo-scheletrici del piede (per esempio fascite plantare, metatarsalgie..) viene osservato il paziente:

- FUORI CARICO: con test sul lettino da sdraiato prono e supino, in cui si indaga il movimento di determinate articolazioni, eventuali limitazioni articolari, la struttura del piede e delle strutture sovrasegmentarie (anca, ginocchio, tibia, femore) senza compensi che si verificano quando il paziente è in piedi.

- IN CARICO: dopo aver raccolto delle informazioni da sdraiati, il paziente viene osservato in stazione eretta con vari test per verificare in che modo compensa il piede (per esempio andando molto verso l'interno o l'esterno, cioè pronando o supinando) e se la funzionalità di determinate articolazioni cambi o meno. Anche in questo caso l'occhio del professionista non ricade solo sul piede, ma anche con tutto ciò che c'è sopra.

-VALUTAZIONE STATICA CON PEDANA BAROPODOMETRICA: è un esame strumentale che tramite determinati sensori pressori permette di acquisire, dopo aver fatto salire sopra il paziente in piedi in posizione rilassata, informazioni circa la distribuzione del carico, le zone di massima pressione, il baricentro. Questa valutazione NON può essere eseguita da sola, poiché AGGIUNGE ulteriori informazioni, ma risulta sempre imprescindibile eseguire una valutazione clinica prima.

-VALUTAZIONE DINAMICA CLINICA E CON PEDANA BAROPODOMETRICA: È fondamentale poi osservare il paziente mentre cammina, perché è proprio in alcune fasi del passo che si verificano determinati compensi più prolungati nel tempo che sono responsabili della sintomatologia. Anche in questo caso, il podologo si fa aiutare dalla pedana baropodometrica come strumento di supporto e non di diagnosi.

Dopo aver raccolto tutte queste informazioni e averle rielaborate, il podologo sceglie se è opportuno o meno un plantare, consiglia eventuali esercizi o supporto di altri professionisti!

❓ 🤕 Quando cammini senti dolore al piede?
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