Co.Reum. - Comitato malati reumatici del Circondario imolese

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Co.Reum. - Comitato malati reumatici del Circondario imolese Siamo comuni cittadini colpiti da malattie reumatiche, e abbiamo deciso di costituire questo comitato al fine di tutelare tutti i pazienti

Il Comitato Malati Reumatici del Circondario Imolese (Bo) nasce partendo dall'esperienza ed esigenza maturata sulla propria pelle dai fondatori del comitato stesso per promuovere iniziative utili alla causa stessa

02/04/2025
24/12/2024

Augurissimi di ❤️ di buone festività a tutte le persone che ci seguono ❤️

28/10/2024

Colpevole di essere disabile! Ovvero, come il Sistema ti toglie i Diritti

17/10/2024

A cosa sto pensando?!
Che mi sono frantumato i 00 di tutte queste ingiustizie sociali!
Il mondo è davvero un postaccio misero e sporco, e per quanto forte tu creda di essere, se glielo permetti, ti mette in ginocchio e ti lascia senza niente per sempre! Né tu che stai leggendo il mio post, né io...NESSUNO può colpire duro come fa la vita!
La politica TUTTA e le istituzioni sono totalmente assenti e, di fatto, le persone con disabilità sono abbandonate a loro stesse.
Tutto questo non è mai stato tollerabile, men che meno adesso!
E per far sì che non rimanga una mera UTOPIA la fine di tutte le ingiustizie sociali, ognuno di noi è tenuto a lottare, a combattere se necessario, per far valere le proprie ragioni. E io in primis farò la mia parte, mettendoci (come sempre) la faccia.
Chiedo a tutte le persone con disabilità (senza limiti territoriali) che hanno subìto ingiustizie, di uscire dall'ombra.
Contattatemi privatamente (via messenger, via whatsapp o anche solo via mail) raccontando la vostra esperienza.
Attiviamoci e prepariamo una class action senza precedenti! Ci siete?!
[ juriromagnoli.imola@gmail.com ]

Entro pochi giorni ci saranno nuovi aggiornamenti

Un grande ringraziamento a tutti coloro che ci seguono! È per noi un Onore avervi qui. La pagina è a completa disposizio...
09/10/2024

Un grande ringraziamento a tutti coloro che ci seguono! È per noi un Onore avervi qui. La pagina è a completa disposizione per chiunque voglia interagire ed eventualmente raccontare la propria esperienza (o il calvario) in merito alle molteplici malattie reumatiche.
L'invito a seguire la pagina, è ovviamente esteso a tutto il territorio nazionale.

Trattamento della scoliosi in età adulta
18/09/2024

Trattamento della scoliosi in età adulta

Articolo del Corriere Romagna del 12 luglio 2024, all'indomani della conferenza stampa sui Malati Reumatici nel circonda...
29/07/2024

Articolo del Corriere Romagna del 12 luglio 2024, all'indomani della conferenza stampa sui Malati Reumatici nel circondario imolese.
Numeri davvero paurosi!
Un solo medico a tempo pieno, 2.186 pazienti censiti di cui solo 686 sono attualmente in carico al servizio (1.500 pazienti si trovano nel limbo, a causa delle liste di attesa congelate). Ma non è tutto. I pazienti che si trovano nel cono d'ombra (non ancora censiti o in alcuni casi i pazienti hanno rinunciato a curarsi...oppure si sono spostati su altri centri anche al di fuori della Regione), ed è qui di ipotizzabile superare quota 5 mila pazienti

21/07/2024

PRINCIPALI CATEGORIE DELLE MALATTIE REUMATICHE:
Le malattie che interessano direttamente o indirettamente le articolazioni sono numerose; si dice comunemente che esistano CENTINAIA di malattie reumatiche, naturalmente molto differenti per frequenza e gravità. Molte malattie reumatiche hanno rilevante importanza medico-sociale per la loro vasta diffusione e
per il loro potenziale di disabilità, basti citare la Fibromialgia, la Neuropatia delle piccole fibre, la malattia di Reiter, cardiopatia reumatica, l'artrite reumatoide, le gravi artrosi e l'osteoporosi.
Alcune malattie reumatiche dimostrano uno stretto rapporto coi processi infettivi.
Nelle artriti infettive le lesioni sono causate direttamente dal germe che ha invaso l'articolazione, nelle malattie post-infettive (come nella febbre reumatica o reumatismo articolare acuto) il microrganismo è responsabile dell'insorgenza della
malattia, ma le lesioni dipendono dall'anomala risposta immunitaria dell'ospite.
I reumatismi cronici primari costituiscono il nucleo centrale della reumatologia, in quanto queste malattie e per frequenza e per potenziale invalidante rappresentano la patologia che maggiormente impegna lo specialista reumatologo dal punto di
vista clinico. Sono malattie infiammatorie che colpiscono le articolazioni e le strutture periarticolari con andamento spontaneamente cronico e progressivo, spesso deformante e anchilosante. Nell'ambito dei reumatismi cronici primari sono
distinguibili due raggruppamenti principali: il "raggruppamento reumatoide" e il "raggruppamento spondiloartritico". Le forme reumatoidi colpiscono elettivamente le articolazioni degli arti, le forme spondiloartritiche interessano in genere la colonna
vertebrale.
Col termine di "connettiviti sistemiche" s'intende un gruppo di malattie, già chiamate "malattie diffuse del collageno" o "collagenosi". Le cinque malattie classicamente considerate "malattie diffuse del collageno" sono l'artrite reumatoide,
il lupus eritematoso sistemico, la polimiosite/dermatomiosite, la sclerodermia o sclerosi sistemica e la poliarterite nodosa. Le connettiviti sistemiche sono tipicamente malattie multifattoriali. Tra i fattori responsabili svolgono un ruolo di volta in volta più o meno importante fattori genetici, fattori ambientali, tra i quali
molto probabilmente fattori infettivi, fattori endocrini (in particolare gli ormoni sessuali), fattori genericamente definibili "stressanti", sia in senso fisico che psicologico. La malattia insorge per alterazioni del sistema immunitario, che da sistema difensivo nei confronti degli agenti estranei si trasforma in sistema offensivo, attaccando le cellule e i tessuti dell'organismo stesso mediante autoanticorpi o particolari cloni di cellule aggressive.
I reumatismi dismetabolici dipendono da turbe metaboliche che condizionano la precipitazione o deposizione di materiale microcristallino nelle articolazioni. Il più
noto di questi reumatismi è rappresentato dalla gotta, che è dovuta a un eccesso di acido urico nel sangue. L'acido urico è una sostanza scarsamente solubile e deriva dal metabolismo delle purine, importanti sostanze che entrano nella composizione
degli acidi nucleici, presenti nei nuclei di tutte le cellule dell'organismo.
I reumatismi degenerativi comprendono tutte le forme di artrosi (o osteoartrosi).
Nelle forme primarie prevalgono i fattori di natura
eredo-costituzionale, nelle forme secondarie fattori di natura meccanica, traumatica ecc. L'artrosi è la patologia
reumatica a maggiore diffusione nella popolazione. Le sue forme più gravi, quali la coxartrosi (artrosi dell'anca) e la gonartrosi (artrosi del ginocchio), sono altamente invalidanti, ma anche le altre forme, quali quelle che interessano la colonna vertebrale, le mani e i piedi, hanno un elevato impatto sociale in termini di morbilità, disabilità e sofferenza fisica.
Sebbene non esista uno stretto legame tra artrosi e
invecchiamento, è evidente che l'allungamento della vita media ha reso più pressante e onerosa la richiesta sanitaria connessa coi processi degenerativi a carico del sistema muscolo-scheletrico.
I reumatismi extra-articolari o delle parti molli sono rappresentati da numerose affezioni nelle quali le manifestazioni dolorose sono molto appariscenti, mentre la quota infiammatoria è molto variabile. Vengono fatte rientrare in questa categoria
molte affezioni a carattere localizzato, quali le periartriti, le tendiniti, le borsiti, le entesiti, le sindromi mio-fasciali e la fibromialgia. Sebbene a queste forme sia sempre stata prestata poca attenzione, costituiscono una larghissima parte delle affezioni dolorose comunemente etichettate come "dolori reumatici" e sono
responsabili di innumerevoli episodi di disabilità transitoria e di giornate lavorative p***e.
Rientrano nell'ambito di competenza della Reumatologia anche le malattie metaboliche delle ossa, come l'osteoporosi e l'osteomalacia, in quanto, facendo le ossa parte del sistema muscolo-scheletrico, le loro malattie dal punto di vista clinico
sono spesso associate o vanno differenziate dalle affezioni delle articolazioni.
Mentre la patologia reumatica di natura degenerativa (reumatismi degenerativi) è appannaggio dell'età matura e degli anziani, la patologia reumatica immunomediata (reumatismi infiammatori) esordisce per lo più nei giovani adulti e non infrequentemente negli adolescenti o addirittura nei bambini: tra i più temibili
reumatismi infiammatori con possibile decorso cronico e talora invalidante si possono citare il morbo di Still o artrite idiopatica giovanile sistemica, che colpisce in genere i bambini prima dei 10 anni di età; il lupus eritematoso sistemico, che
inizia frequentemente in giovani ragazze spesso ancora adolescenti; la spondilite anchilosante, che si rivela spesso nei giovani in età di servizio militare; l'artrite reumatoide, che può manifestare i primi sintomi non raramente in giovani donne
dopo un parto o uno stress.

SVILUPPO DELLA REUMATOLOGIA E RUOLO DEL REUMATOLOGO:
L'elevata frequenza delle malattie reumatiche e la loro più approfondita conoscenza sono alla base dello sviluppo della reumatologia, disciplina che presenta alcune peculiarità. Infatti anche se la reumatologia è considerata un ramo della grande
pianta costituita dalla medicina interna, assieme agli altri rami rappresentati dalla cardiologia, dalla gastroenterologia, dall'ematologia etc., essa in realtà anche nel nome si differenzia dalle altre branche, perché non fa riferimento a un particolare
organo o apparato (il cuore, l'apparato gastroenterico, il sangue etc.), bensì a un concetto, ovvero la malattia reumatica o reumatismo, che se per certi aspetti è del tutto superato, dal punto di vista pratico mantiene tuttora piena validità.

ESAMI DEL SANGUE:
Fino a pochi anni fa i cosiddetti "test reumatici" si limitavano a pochi accertamenti: la VES (velocità di eritrosedimentazione), le mucoproteine, la proteina C reattiva, il titolo antistreptolisinico (il TAS) e il RA-test (spesso impropriamente chiamato
Reuma-test). Ma oggi sono a disposizione innumerevoli test, alcuni dei quali molto sofisticati e costosi, in grado di caratterizzare a esempio l'assetto immunogenetico (vale a dire i geni che condizionano la risposta immunitaria) o le specificità degli
auto-anticorpi, che sono spesso i markers (marcatori o elementi distintivi) di particolari malattie.
Questi test non sono stati concepiti per essere usati nei check up o per essere prescritti indiscriminatamente, ma sono essenziali per la conferma diagnostica d'importanti malattie, le quali però devono essere prima sospettate in base agli elementi clinici, raccolti da persona competente mediante una accurata raccolta della storia e solo dopo un minuzioso esame clinico del paziente.

INDAGINI STRUMENTALI:
Una vera rivoluzione nello studio dell'apparato locomotore hanno portato le moderne tecniche di imaging, che via via sono andate affiancandosi alla radiologia convenzionale. Mentre quest'ultima consente di evidenziare soprattutto le ossa, ma non è in grado di valutare le cartilagini d'incrostazione che rivestono i capi ossei, né
le membrane sinoviali, né tutti gli altri tessuti "molli", così spesso interessati nelle affezioni reumatiche, tutto questo "mondo" ha potuto oggi ve**re alla luce grazie alle nuove tecniche che si valgono della prodigiosa capacità dei computer di
elaborare le immagini ottenibili con diversi tipi di energia.
Con l'ecografia si utilizzano gli ultrasuoni: particolari sonde inviano onde sonore ad altissima frequenza, le quali vengono riflesse dai tessuti a seconda della loro ecogenicità, consentendo alla macchina di ricostruire un'immagine delle differenti parti che
costituiscono il segmento esplorato. La tomografia assiale computerizzata (TAC) è una particolare applicazione dei raggi X, molto più precisa della radiologia convenzionale o della tecnica stratigrafica. Consente un esame dettagliato dei vari
segmenti dell'organismo, rappresentandoli come tanti strati sovrapposti, nei quali, a seconda della loro radiotrasparenza, è possibile riconoscere i diversi costituenti:
ossa, tessuti molli (a esempio i dischi intervertebrali, i menischi, i muscoli etc.), eventuali masse patologiche. La risonanza magnetica nucleare è una sofisticata metodica che elabora il segnale liberato dai tessuti posti in un potente campo magnetico e sollecitati da opportune scariche di onde elettro-magnetiche.
È possibile la ricostruzione del segmento in esame secondo i tre piani dello spazio (sagittale, coronale e assiale), a differenza della TAC, che consente solo lo studio assiale (a strati paralleli). Strumenti che hanno permesso un approccio quantitativo allo studio della massa ossea sono i densitometri. Anche in questo campo gli
sviluppi dell'elettronica hanno favorito la messa a punto di macchine che misurano con alta precisione la densità minerale dell'osso. Ciò ha consentito di studiare approfonditamente l'epidemiologia dell'osteoporosi e di valutare nel tempo le
modificazioni della massa ossea. Un'altra tecnologia che ha trovato applicazione nello studio delle articolazioni è quella delle fibre ottiche. I moderni artroscopi consentono, con un minimo di invasività, di osservare direttamente l'ambiente articolare, di verificare lo stato della membrana sinoviale e delle cartilagini articolari.
Altra metodica di grande utilità nella diagnostica delle connettiviti è la capillaroscopia, tecnica non invasiva che esplora il circolo capillare delle pliche ungueali.

DIAGNOSI PRECOCE E TRATTAMENTO MIRATO:
Deriva da quanto detto come effettivamente oggigiorno lo specialista si trovi in una situazione di grande vantaggio rispetto a solo pochi anni fa: la conoscenza delle malattie reumatiche si è grandemente estesa, ma molto più validi e attendibili sono
gli strumenti di cui può disporre sia nella formulazione della diagnosi, sia nell'accertamento dei danni anatomici e funzionali. È indubbio che la possibilità di diagnosticare precocemente la maggior parte delle malattie reumatiche e di riconoscere nel dettaglio le lesioni in una fase inizialissima consente all'operatore
d'interve**re in modo più incisivo, riuscendo in non pochi casi a impedire la progressione della malattia. Malattie un tempo temibili come la febbre reumatica (o reumatismo articolare acuto, la causa più frequente un tempo dei vizi valvolari cardiaci) o la gotta (che un tempo poteva portare a morte per insufficienza renale) sono oggi perfettamente curabili e hanno perso quindi la loro aura di fatalità. Ma anche malattie impegnative come l'artrite reumatoide, il lupus o la sclerodermia hanno visto considerevolmente migliorare la loro prognosi, non solo in termini di sopravvivenza, ma anche in termini di minore disabilità e di migliore qualità di vita.
Ciò è dovuto a un più sapiente uso dei farmaci antireumatici ed immunosoppressivi.
Per quanto riguarda la terapia di fondo delle malattie immuno-mediate, è relativamente recente la disponibilità di agenti biologici (anticorpi monoclonali umanizzati) o sostanze sintetiche in grado di bloccare o selezionate popolazioni di cellule infiammatorie o particolari mediatori prodotti da queste ultime (citochine).
Ciò consente di controllare e guidare (modulare) l'attività del
sistema immunocompetente, impedendo che sia responsabile di processi autoaggressivi.
In conclusione, le malattie reumatiche costituiscono una sfaccettata realtà che abbraccia tutte le età della specie umana. Molte di queste affezioni sono per loro natura transitorie e benigne, ma all'interno di esse esiste un "nocciolo duro" di malattie potenzialmente croniche, spesso invalidanti, talora fatali. È qui che diventa indispensabile il ruolo del Reumatologo, di quello specialista cioè che ha una vasta e approfondita visione della
patologia reumatica, sa interpretare i dati delle indagini strumentali e degli esami di laboratorio e ha esperienza delle diverse modalità terapeutiche.

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Via Tommaso Casoni 9
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40026

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