Dott.ssa Serena Ferrari. Psicologa e Psicoterapeuta

Dott.ssa Serena Ferrari. Psicologa e Psicoterapeuta PSICOLOGA e PSICOTERAPEUTA AD ORIENTAMENTO PSICOANALITICO. L'obiettivo finale sarà il raggiungimento del benessere e una migliore comprensione di sé.

La Dottoressa Serena Ferrari è Psicologa e Psicoterapeuta, iscritta all'Albo Professionale della Liguria (n°2380) specializzata secondo un modello scientifico e clinico a orientamento psicoanalitico. Ha all’attivo diversi corsi di formazione, seminari e master, tra cui quello sulla Terapia Sistemica Familiare e di Coppia. Presta sostegno psicologico a adulti, adolescenti e famiglie; attraverso il colloquio clinico e ad una continua valutazione delle scelte di intervento più adatte alla persona, aiuta a superare momenti di difficoltà, problemi emotivi e comportamentali. Le sedute saranno modulate secondo le esigenze della persona, messa in primo piano, durante tutto il percorso intrapreso.

Da qualche settimana, ci siamo trasferiti qui👩🏻‍⚕️✏️📒Un nuovo spazio pronto ad accogliervi 🤲🏻
12/10/2025

Da qualche settimana, ci siamo trasferiti qui👩🏻‍⚕️✏️📒
Un nuovo spazio pronto ad accogliervi 🤲🏻

I genitori rappresentano il primo esempio di amore perché sono le prime figure con le quali il bambino entra in relazion...
12/10/2025

I genitori rappresentano il primo esempio di amore perché sono le prime figure con le quali il bambino entra in relazione, e da loro riceve le basi emotive e affettive che plasmeranno il suo modo di amare e relazionarsi nel futuro.
Ma perché questo legame è così cruciale?

🤲🏻 Perché sono il primo contatto affettivo
- Il bambino appena nato sperimenta l’amore attraverso il contatto fisico, il calore, le cure quotidiane e la semplice presenza dei genitori (il loro odore, la loro pelle, le loro braccia che accolgono)

🧠 Perché si creano i cosiddetti “Modelli di attaccamento” che influenzeranno il modo in cui il bambino amerà, si fiderà e gestirà le relazioni una volta che sarà adulto.
Ci sono diversi tipi di Attaccamento e tutti trovano radice nel rapporto avuto con i nostri genitori.

💡 I genitori sono come specchio.
Se ti guardo amorevolmente e con attenzione, tu saprai di essere amato, visto e riconosciuto nel tuo modo di essere unico e speciale.
Se mi rivolgo a te distratta e poco attenta a ciò che dici o fai, tu penserai di non valere niente.
È così via….
I bambini imparano più dai comportamenti che dalle parole: cerchiamo di prestare attenzione a come ci rivolgiamo loro e anche del comportamento non verbale.

📩 I linguaggi.
I genitori utilizzano diversi “linguaggi dell’amore”: carezze, parole di incoraggiamento, tempo condiviso, regali simbolici, atti di servizio. Questi linguaggi aiutano il bambino a comprendere e riconoscere l’amore in tutte le sue forme.

In sintesi, l’amore genitoriale non è solo un sentimento: ma è un modello educativo un rifugio e una guida relazionale…
È da lì che tutto comincia 🪴

A. Bilbao,Il cervello dei bambini spiegato ai genitori. Link al libro
https://amzn.to/4q3UZ9Z

Un libro chiaro e utile. Consigliato.

Rientrata alla base 📍Per i nuovi percorsi, verrete ricontattati al più presto, per chi c’è già, bentornati 🫂
23/09/2025

Rientrata alla base 📍
Per i nuovi percorsi, verrete ricontattati al più presto, per chi c’è già, bentornati 🫂

14/09/2025

Donare ciò che non si ha.
Buon ascolto e una buona domenica!

‼️ Cambio sede per i pazienti di Pieve di Teco e aree interne ‼️Ci ritroveremo presso il nuovo centro Casa della Comunit...
08/09/2025

‼️ Cambio sede per i pazienti di Pieve di Teco e aree interne ‼️
Ci ritroveremo presso il nuovo centro Casa della Comunità 📍

Per molti l’anno termina a dicembre, io invece, sono tra quelli che considera settembre il giro di boa per poi ripartire...
27/08/2025

Per molti l’anno termina a dicembre, io invece, sono tra quelli che considera settembre il giro di boa per poi ripartire.
‘Che poi certo, siamo tutti d’accordo sul fatto che nulla cambia se non cambi tu, ma siamo sempre in tempo per crescere, no?

É stato un anno professionalmente meraviglioso, ricco di nuove esperienze, proposte, inizi.
Questo spazio poi ha accolto nuove vite, nuove storie.
Grazie per la fiducia, per l’affetto.
Grazie alla vita perché è proprio vero: quando lasci spazio, quando crei “vuoti”, permetti a nuove possibilità di arrivare e crescere.

Ad oggi ho bisogno di riposare un pochino e riprendere il giusto ritmo di respiro, ricaricare le batterie e ripartire 🌱
Al momento non ho possibilità per nuove prese in carico ma da ottobre avrò modo di calendarizzare nuovi appuntamenti.
💡 Lo studio sarà chiuso dal 2 al 22 settembre.
Ci rivediamo da martedì 23 🗓️

Per me, avere radici va oltre avere ricordi con determinate persone, o l’aver instaurato legami esclusivi. Certo, ci son...
25/08/2025

Per me, avere radici va oltre avere ricordi con determinate persone, o l’aver instaurato legami esclusivi.
Certo, ci sono anche quelli, ma è una conseguenza.
Anzi, credo che per alcuni versi, l’esclusività sia pericolosa quanto nociva, perché non apre strade.
Nel mio caso, avere radici significa sentire un forte senso di appartenenza, avere un posto nel mondo, sentirsi a casa, trovare rifugio.
Significa sentirsi al riparo quando tutto è controcorrente, significa trovare pace quando il mondo va troppo veloce.
Io, qui, respiro.
In questa terra, sono cresciuta e in ogni caruggio, così come in ogni angolino di mare, ritrovo la mia nonna.
La ritrovo anche nei miei gesti, nel mio essere e nei modi di pensare.
Ma sapete… la verità è che mia nonna, al di là dell’ amarmi, mi ha insegnato ad appartenere ad un posto per avere poi la possibilità di andare lontano.
Mi ha insegnato che questo paese, le nostre campagne e la nostra casa, sono le mie radici, e che le radici nulla c’entrano con le catene.
Mi ha trasmesso i suoi ricordi, le sue perdite, le gioie, le sue abitudini, persino la guerra… non ha mai tralasciato nulla.. è giusto?
Non lo so, ma qualcosa deve pur aver funzionato, perché mi ha ha lasciato una storia.
Ho viaggiato, ho amato molti luoghi.
Tutt’ora ho diverse città nel cuore.
Ma niente, mai, sarà come questo angolo di mondo.
Ecco, quindi vedete, io non vi auguro legami esclusivi.
Io vi auguro senso di appartenenza e respiri leggeri: perché se vi sentite a casa in qualche ricordo o luogo, potrete arrivare ovunque

Oggi mi è capitato sottomano questo articolo🤍Ho sempre pensato come alcune esperienze come l’ab**to, andrebbero vissute ...
21/08/2025

Oggi mi è capitato sottomano
questo articolo🤍
Ho sempre pensato come alcune esperienze come l’ab**to, andrebbero vissute nel rispetto della privacy in ambienti protetti, caldi e con un’equipe preparata, non solo a livello medico ma anche psicologico.
La messa al mondo, così come la perdita, necessitano di personale medico formato anche e soprattutto in ambito Psi.
La parte medica, da sola, non basta.
Da donna, ma soprattutto da professionista della salute, considero la scelta di separare chi sta vivendo l’esperienza (e il trauma) dell’ab**to, dal reparto maternità e pediatria, non come una forma di esclusione, ma come gesto di cura, rispetto e prevenzione (per il post traumatico da stress, attacchi di panico, ansia generalizzata ecc).

Ma perché sarebbe utile creare spazi distinti?

Innanzitutto per le diverse esperienze psicologiche e per quella che chiameremo “protezione emotiva”.
Per molte donne, l’esperienza dell’ab**to è accompagnata da dolore, senso di perdita e conflitto interiore. Trovarsi accanto a neonati o donne che hanno appena partorito, può intensificare il disagio psicologico e creare forti stati ansiosi.
Immaginate il senso di smarrimento e di perdita, il vuoto, l’angoscia, la paura per il futuro che si può provare davanti a chi ha il mondo tra le mani e la persona in questione l’ha appena perso.
L’ab**to è un lutto e così va trattato.
Separare gli ambienti può essere un modo per rispettare il loro bisogno di privacy e di elaborazione personale.

Per questo, sarebbe opportuno che le strutture sanitarie e i reparti offrissero un supporto psicologico adeguato con la possibilità di adattare gli spazi in base alle esigenze individuali e personali di ciascuna storia.

Questo dolore, se non si è mai provato, può non essere compreso, ma va considerato e trattato, nel pieno rispetto della persona, nella totale mancanza di giudizio, evitando frasi come “potete riprovarci”, “era solo un insieme di cellule”, “vedrai che passa presto”, “d’altronde, sarà anche la tua età” (è proprio necessario? eppure sono le ginecologhe donne a pronunciarle per prime ).
Se proprio non sapete cosa dire, restate in silenzio, accanto.
Da amici, ma anche da professionisti, medici e non.

L’ab**to per una donna, che lo scelga o no, è un’esperienza dolorosa. E lo diventa ancora di più se quando si va in ospedale ci si ritrova accanto ad altre donne che stanno per partorire o l’hanno appena fatto. La giornalista Roberta Rei ha scelto di raccontare un suo fatto privato, ma anche di denunciare qualcosa che secondo lei “nessuna donna dovrebbe mai vivere”.

"È stato il periodo più difficile di sempre – spiega su Instagram – improvvisamente incinta, improvvisamente felice come mai nella vita. A quattro mesi inoltrati poi ‘la natura ha scelto per te’ e il dolore più grande. Viscerale, anche quello, dei più forti mai provati”. “Ho visto quello schermo, quell’immagine distesa, come dormiente, non la toglierò più dalla testa - continua - Non avrei dovuto guardare, non avrebbero dovuto farmi guardare. Poi l’attesa di ore in ospedale perché ‘signora ci sono tante donne che stanno partorendo, il medico poi arriverà’. Io ho visto i loro volti felici, ho sentito i pianti di quelle creature che venivano al mondo. Erano dei coltelli che si infilavano nello stomaco. Era necessario? Me lo sono chiesta dopo tornando lucida. No. E non deve esserlo per nessuna donna che va incontro a un ab**to. Che lo abbia scelto o meno”

L’articolo completo su Repubblica

**to

Questa mattina presto, sembra novembre 🌧️☕️ Pace, raccoglimento, calore 🫀
20/08/2025

Questa mattina presto, sembra novembre 🌧️☕️
Pace, raccoglimento, calore 🫀

Un concetto in cui credo!Il modo in cui una persona si rapporta agli altri è uno specchio che riflette il suo mondo inte...
19/08/2025

Un concetto in cui credo!
Il modo in cui una persona si rapporta agli altri è uno specchio che riflette il suo mondo interiore: i suoi valori, le sue insicurezze, la sua empatia o le sue mancanze.
Tradotto: trattiamo gli altri come siamo 🌱

Una delle affermazioni più comuni avanzate dalle neo coppie genitoriali (ma non solo!) riguarda differenze nette tra le ...
07/08/2025

Una delle affermazioni più comuni avanzate dalle neo coppie genitoriali (ma non solo!) riguarda differenze nette tra le caratteristiche dei maschi piuttosto che delle femmine.
“Le femminucce sono più calme e tranquille mentre i maschietti più agitati ma semplici da gestire!” 🤔
Queste, sono domande e insinuazioni provenienti dal senso comune, un po’ come quelle affermazioni circa il pancione della mamma che, a seconda della sua forma, si dice essere indicatore del sesso del bambino

Così come l’aspetto della pancia non è correlato al sesso del bambino, neppure il sesso sarà indicatore di determinate caratteristiche di personalità.

É l’ambiente circostante il vero scultore!
Il contesto ha un impatto enorme sulla personalità di un bambino.
Tutto parte dai genitori, dal loro stile
educativo e dalla famiglia in generale: un ambiente affettuoso, caldo, contenitivo e coerente favorirà sicurezza e fiducia; uno instabile, distratto, poco accogliente potrebbe generare altre caratteristiche, piuttosto che future problematiche.

Alcune esperienze precoci come traumi, lutti, separazioni, ma anche stimoli positivi come viaggi, attività condivise, attenzioni specifiche, giochi e piccoli o grandi momenti insieme, influenzeranno profondamente il modo in cui il bambino vede il mondo, lo percepisce e lo fa proprio.
Soprattutto in futuro.
La società di appartenenza, la religione, le norme culturali plasmano, influenzano e indirizzano esattamente come la scelta della scuola, il gruppo classe e gli insegnanti che “capiteranno”.

Consideriamo poi la forte influenza dei genitori, dei nonni o degli educatori, ad esempio. Teniamo conto di tutto quello che passa anche a livello inconscio…
Sono proprio loro a volte, i primi, a trattare un bambino in maniera diversa a seconda del sesso perché da una bambina ci si aspettano alcune cose, ad esempio, mentre da un bambino altre.
E potremmo andare oltre parlando di primogeniti, secondogeniti ecc ecc.

🌍 La personalità non è una formula matematica piuttosto una sinfonia, un insieme di tratti genetici, ma soprattutto familiari e socio culturali.

✏️Possiamo quindi affermare come non sia scientificamente provato che sia il sesso a determinare alcune caratteristiche, ma anzi é la cornice di riferimento a fare da padrona 🤲🏻

“Mi chiamo Serena, faccio la psicoterapeuta da ormai diversi anni e ogni giorno, o quasi, devo confrontarmi con persone ...
25/07/2025

“Mi chiamo Serena, faccio la psicoterapeuta da ormai diversi anni e ogni giorno, o quasi, devo confrontarmi con persone gravemente disturbate.
Non vi nascondo che è dura.
Per fortuna poi, vengo nel mio studio e incontro i miei pazienti”
❤️

👉🏻 Non l’ho scritta io, ma l’ho sentita così vera che ho deciso di condividerla con voi.

🧠 Le persone che incontro in studio così come in ambulatorio, sono persone con un certo grado di apertura mentale e una buona dose di forza di volontà.
Sono persone disposte a:
-Affrontare se stesse e il loro mondo interiore.
-Provano ad accettare le cose che non possono cambiare, passati ingombranti, famiglie disfunzionali, futuri incerti.
-Sono costanti e hanno deciso di prendere un impegno, perché si sa, il processo può essere lungo e a volte faticoso.
-Loro sono davvero disponibili a cambiare: a volte preferiamo restare nel dolore perché ormai conosciuto, piuttosto che avventurarci verso nuove strade.
-Accettano la propria vulnerabilità e i loro limiti (ma chi non li ha?)

🌿Ecco perché mi dà tanto ciò che faccio.

💬 E tu, hai mai pensato di iniziare un percorso?

Indirizzo

Via Argine Sinistro 2 (angolo Via Della Repubblica)
Imperia
18100

Telefono

+393288326652

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