28/05/2024
La prossima pandemia sarà di influenza aviaria?
So benissimo di non essere un virologo e nemmeno un medico ma voglio puntare tutta la mia credibilità su una previsione che spero sia sbagliata: mi auguro davvero di avere torto.
Vi ripeto alcune nozioni di virologia e di Storia contemporanea:
- il Rhinovirus COVID 19 si trasmette uomo uomo ma, precedentemente, aveva fatto un salto di specie (spillover) da animale ==> a uomo, in Cina, nel 2019.
- precedente Influenza Aviaria (2005) da volatili selvatici ==> ad animali da allevamento ==> a pochissimi casi nell'uomo, tutti senza danni e senza trasmissione: uomo uomo.
Cosa rende così pericolosa una influenza aviaria?
Queste caratteristiche:
1. volatili selvatici ==> volatili da allevamento ==> uomo
2. da uomo a uomo.
3. elevata patogenicità.
È tutto?
No, purtroppo no.
Come leggerete, ci sono due nuove varianti: una prevedibilissima ed una un po' meno, accipicchia.
Quella prevedibilissima:
Volatili selvatici ==> volatili da allevamento ==> mammiferi da allevamento (mucche da latte) ==> uomo
Questo significa avere un ulteriore enorme serbatoio di incubazione tra animali più simili all'uomo (noi siamo mammiferi come le mucche) rispetto agli uccelli.
E poi c'è la variabile meno aspettata:
da mammiferi da allevamento (mucche da latte) ==> latte anche pastorizzato ==> uomo.
Questa è ancora da vagliare attentamente ma state sicuri che è il peggio.
Perché la prima variante (trasmissione tra esseri viventi) porta a sempre a delle mutazioni adattative - VALIDE SEMPRE, PER TUTTI GLI AGENTI PATOGENI DEL MONDO - nelle quali questi patogeni tendono a NON ammazzare più l'ospite per garantirsi la maggior diffusione possibile: vedi il caso dei "furbissimi" Rhinovirus del raffredore.
Mentre una trasmissione attraverso il latte, può diffondere un virus sostanzialmente non mutato e quindi altamente patogeno.
La sottile barriera che ci separa dalla prossima pandemia è formata solo da tre fattori:
1. non è ancora completamente accertata la trasmissibilità attraverso il latte benché pastorizzato;
2. manca il salto uomo uomo;
3. per il momento non è un agente patogeno elevato nell'uomo, pare arrech si solo congiuntivite.
Ancora due cose:
1. le teorie del complotto crollano miseramente: gli animali selvatici diffondono molti virus, da sempre. Il problema non sono loro ma gli animali d'allevamento, tutti nati da ceppi simili in tutto il mondo, oramai.
2. il cattivo di turno, stavolta, non è la Cina comandata dalla "dittatura comunista" ma il baluardo della democrazia e del capitalismo: gli USA.
Buona lettura e buona fortuna a tutti noi.
È allerta negli USA per un focolaio di influenza aviaria negli allevamenti bovini: tracce del virus trovate anche nel latte