Yoga del kashmir di Lorella Conio

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10/06/2025

L’ASCOLTO

"Lasciare che possa emergere ciò che è tensione, lasciare che possa emergere ciò che è rilassamento.
Darsi all’ascolto di tutto ciò che emerge.
Il rilassamento sarà il benvenuto.
La tensione sarà benvenuta.
Abbandonare la ricerca di realizzare qualcosa: tutto è già come deve essere.
Nulla da cercare.
Nulla da raggiungere.
Solo l’ascolto".

Eric Baret

10/06/2025

NON C’È NULLA DA RAGGIUNGERE

« Se si pratica lo yoga con l'idea di ottenere qualcosa,
ci si allontana da ciò che si è veramente.

Lo yoga provoca uno stato trasparente e rilassato, rende la mente meno agitata, elimina il disordine e la resistenza.

Ma c'è un'insidia: si diventa sempre più attaccati alla pratica.

Ci si affeziona all'idea di essere in uno stato di rilassamento e di pace, ma questa pace è solo uno stato che va e viene: è ancora uno stato di percezione che alla fine deve risolversi nell'Uno.

In un certo senso, questo è tragico, e accade ogni volta che intraprendiamo un percorso per raggiungere un obiettivo.

Lo yoga, come qualsiasi altra tecnica, deve essere praticato solo con la consapevolezza che non c'è nulla da raggiungere.

Il ricercatore è ciò che cerca; l'idea di ottenere qualcosa è solo una fuga.
Lo yoga non ha una meta. »

Jean Klein

26/05/2025

La nostra logopedista Lorella Conio è anche una preparatissima insegnante di yoga.
Consiglio a tutti di frequentare i suoi corsi per imparare ad ascoltare il nostro corpo, rafforzarlo e liberare la mente, sempre tanto affollata dai tanti pensieri quotidiani.
Grazie Lorella, le tue lezioni sono sempre una grande opportunità di crescita 🙏🩷

23/05/2025

Ciò che è importante è la vita di tutti i giorni.
Lo yoga è simpatico, non fa male a nessuno ma non è la vita.
La vita si gioca con un bambino che urla, con un marito infedele, con un problema di denaro...
È lì che posso vedere l'ascolto, ma non tanto della situazione quanto del mio funzionamento....
Vedere il meccanismo ha il suo posto, lo vedo, nulla da cambiare, vederlo intensamente.
Quando gelosia, tristezza, violenza appaiono è lì lo yoga interno.
Nello yoga ampliamo la ricettività, essere sensibili a ciò che c'è.
Nei seminari è meno importante ciò che accade rispetto a vedere il nostro funzionamento a tavola, a passeggio, come cerchiamo di venderci, le persone che mi attraggono, che mi ripugnano, ciò che è giusto, sbagliato, i commenti sui corpi, sulle menti, su ciò che si mangia o no, lo posso scoprire dal vivo.
Esserne interessati sempre più, è lì che la coscienza si incarna.
Lo yoga è la preparazione alla vita funzionale.
È come vedete quando vedete il mondo immaginario in cui viviamo, ciò che ci rattrista, ciò che ci piace tanto è niente, tutto immaginario.
Se non c'è questo lo yoga non è mai iniziato e poi, quando si vede, non serve più.

Éric Baret
Da un seminario

23/05/2025

LO SCOPO DELLO YOGA È LO YOGA.

“Se nello yoga si cerca una finalità, questa non può che arrivare da una memoria, da qualcosa di già noto.
E’quando non vi e’alcuno scopo, che la vita,
le arti,
diventano rituali.
Non appena c'è un obbiettivo,
è già un'attività profana.
Se la “non-finalità” è compresa, anche se tecnicamente mediocre,
l’attività diviene sacra, ispirante...
Una postura può essere di ispirazione, anche se è tecnicamente sbagliata.
Se chi la esegue è
completamente lì,
nella presenza,
senza alcun divenire,
senza alcuna intenzione,
e’una ispirazione.
La posa diventa sacra.

Eric Baret, da un seminario.

Dalla pagina: Yoga Tantrico Kashmiro

15/03/2025

La vita sensoriale è senza preoccupazione, senza chiedere, senza rimorso.
Le cose sono ciò che sono.
Questo che accade lo vogliamo perché è lì.
Non c'è niente di più grande di quello che c'è in questo momento.
Il resto è fantasia.

Éric Baret

26/12/2024

Quando sento la tensione ho vinto.
Lo scopo della posizione è rivelarmi le tensioni che erano nascoste. La tensione non impedisce di fare la posa, è il contrario, la posa esiste per permettere di scoprire le tensioni. Sentire la tensione fa sì che questa si liberi, dunque è la trasformazione della tensione. Se la si lavora in questo modo, ci sarà anche una trasposizione sul piano psicologico. Quando c'è un conflitto non cerco più di rinviare il conflitto ma posso realmente sentirlo e a un certo punto il conflitto non sarà più conflittuale.
È un'arte e un'arte vive solo attraverso la pratica.

Éric Baret

03/07/2024

RINGRAZIARE LA VITA

“Lo yoga del Kashmir è l'arte del presentimento.
Quando una persona ha percepito che non sta cercando qualcosa nella vita, le sue energie non vengono più utilizzate per ottenere qualcosa.

Lo yoga viene praticato come un ringraziamento.

Ringraziare la vita per averci permesso di percepire questo silenzio, questa tranquillità, questa vibrazione.

Non è la pratica che chiarisce la direzione, è la direzione che chiarisce la pratica.”

Marie Claire Reigner- Eric Baret
250 domande sullo yoga.

21/02/2024

quale è il vostro consiglio?

Eric Baret: di innamorarvi della vita, è corta
Si soffre perché non ci si sente amati, non ci si sente rispettati o compresi. Ma questo non ha nessuna importanza, non importa che io venga rifiutato.
Se qualcuno vi rifiuta e voi lo accettate allora vivrete l’accettazione, mentre se non lo accettate vivete nel rifiuto. Questo è giusto dal punto di vista di coloro che non vi amano. Se non sono amato e io amo è questo a rendermi felice.
I colpi non aggrediscono, quello che mi aggredisce è l’idea di resistere a questi colpi
La difficoltà di vivere viene dal fatto di resistere alla vita
È la resistenza che fa male
Per coloro che non hanno compreso questo le arti marziali di contatto sono la scuola migliore per una esperienza diretta
Lo yoga non è nient’altro che questa stessa trasposizione dove ogni accadimento appare come grazia e non come conflitto
Si è costantemente in procinto di dire no a ciò che ci può far vedere i nostri limiti per vivere un un’ipotetica saggezza, libertà
Soprattutto non si vuole vivere nella paura, nell’incertezza, non si vuole rendersi conto che non si sa niente e che non si può niente
Quindi rimandiamo costantemente queste opportunità per vivere un’immagine spirituale, meditare, diventare così o cosà, essere liberi da questo o da quello
Ma un giorno ci si renderà conto di questo meccanismo e allora c’è un cambiamento. Non si cerca più di diventare nulla, di evitare nulla.

dal profilo di Barbara De Giuli🙏

19/12/2023

"Ciò che è importante è la vita di tutti i giorni.
Lo yoga è simpatico, non fa male a nessuno ma non è la vita.
La vita si gioca con un bambino che urla, con un marito infedele, con un problema di denaro...
È lì che posso vedere l'ascolto, ma non tanto della situazione quanto del mio funzionamento....
Vedere il meccanismo ha il suo posto, lo vedo, nulla da cambiare, vederlo intensamente.
Quando gelosia, tristezza, violenza appaiono è lì lo yoga interno.
Nello yoga ampliamo la ricettività, essere sensibili a ciò che c'è.
Nei seminari è meno importante ciò che accade rispetto a vedere il nostro funzionamento a tavola, a passeggio, come cerchiamo di venderci, le persone che mi attraggono, che mi ripugnano, ciò che è giusto, sbagliato, i commenti sui corpi, sulle menti, su ciò che si mangia o no, lo posso scoprire dal vivo.
Esserne interessati sempre più, è lì che la coscienza si incarna.
Lo yoga è la preparazione alla vita funzionale.
È come vedete quando vedete il mondo immaginario in cui viviamo, ciò che ci rattrista, ciò che ci piace tanto è niente, tutto immaginario.
Se non c'è questo lo yoga non è mai iniziato e poi, quando si vede, non serve più".

Éric Baret
Da un seminario

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  • Stefania Redini ( Centro studi Yoga Sanremo e Centro studi Yoga Genova )

  • Vittoria Bona ( Imperia, iMaestra di Yoga ed operatore Shiastu )

  • W***y Van Lysebeth ( Bruxelles, Maestro di Yoga, figlio di Andrè padre dello Yoga in Europa )