22/02/2025
Molta partecipazione, ieri sera, in Fondazione Bressan di Isola Vicentina, all’incontro sulla malattia di Alzheimer e declino cognitivo, organizzato in collaborazione con AVMAD (Associazione Veneto malattia di Alzheimer e Demenze) e patrocinato dal Comune di Isola Vicentina. I saluti istituzionali della Presidente della Fondazione, M. Rosaria Migliorin, dell’Assessore del Comune di Isola Vicentina, Claudia Treviso e di Massimo Orso, Presidente dell’AVMAD hanno dato il via agli interventi dei relatori della serata.
Tra tutti, un unico filo conduttore: la necessità di fare rete. Per affrontare la malattia servono servizi misti territoriali e ospedalieri. Serve coinvolgere l’Assistente Sociale di riferimento (comunale, di distretto, di struttura); serve l’aiuto di uno psicologo. Sul tema sono stati illuminanti i due interventi di Francesca Sanson dell’Avmad e Greta Vezzaro della Bressan.
Dal punto di vista clinico l’incisivo intervento di Michela Marcon, Primario di Neurologia dell’Ulss8 di Vicenza e Responsabile del Progetto Declino Cognitivo ha chiarito la situazione. Non c’è tempo da perdere perché i numeri stanno lievitando: oggi si stima che i malati di demenza in Italia siano un milione e mezzo e le stime ne danno per il 2050 due milioni e mezzo. L’introduzione di nuovi farmaci alleggerirà il problema, ma non sarà risolutiva. Il modo più appropriato per affrontarlo è mettere insieme tutte le competenze necessarie, siano esse ospedaliere che territoriali.
A supporto delle parole e’ stato visionato un cortometraggio girato da Fabio Marin, la cui mamma, morta a sessantadue anni, ha sofferto di Alzheimer per dieci anni. Una visione che, privilegiando il malessere della persona, il suo sentire riprodotto in immagini forti e suoni stridenti, ha “aperto una finestra” sullo sbandamento e la sofferenza di cui soffrono questi pazienti.