
10/02/2022
✨ Molte volte, nella vita di tutti i giorni, chi ci vuol bene (ma non solo) ci ricorda che nelle "prime volte" ciò che diremo o faremo sarà il nostro biglietto da visita, ciò per cui verremo ricordati e ci invitano a porre attenzione rispetto ciò che vogliamo che si imprima, nell'altro, di noi.
Così ho passato del tempo ad interrogarmi, chiedendomi cosa volessi comunicare con il mio "biglietto da visita" (questa volta con il biglietto vero, come fanno i veri, verissimi professionisti perché sennò non sei nessuno).
Ho chiesto consiglio alle persone a me vicine e ho fatto mille prove prima di arrivare all'immagine che meglio rappresentasse Il mio sentire interno di accoglienza e trasformazione.
Così, siamo arrivati al mio l(u)ogo:
⏳una clessidra posta in orizzontale a ricordarci che a volte è bene fermare il tempo e prendersi il proprio, di tempo
🔸🐛Dei granellini di noi che si concedono di fermarsi per farsi ascoltare che, con tempo cura e sofferenza (non nascondiamoci dietro ad un dito, la sofferenza, nella trasformazione ci accompagna (ma ne parleremo più in là di questo)) si trasformano in farfalle, in altre parte di noi adesso più leggere (badiamo bene, non superficiali).
🦋La farfalla che ci ricorda anche l'importanza del vivere a pieno la vita, di cogliere l'attimo che arriva e godersi di ogni momento a pieno.
Farfalle che riescono a spiccare il volo con le loro parti opposte in equilibrio che gli permettono di volare fuori dagli schemi, perché no?!
⚪Un semicerchio, che, secondo il principio della continuità possiamo vedere anche come un cerchio, il ché ci può rimandare all'uroboro e quindi al simbolismo della fine di ogni cosa che diventa anche l’inizio, un ciclo che si ripete rinnovandosi e rinascendo attraverso una metamorfosi del soggetto stesso. (Metamorfosi che passa attraverso una condizione di consapevolezza e di coscienza della propria condizione della psiche (utopia?), di ciò che è inconscio e che emerge nella coscienza.
🐍L'uroboro usato da Jung per ricordarci che l'individuo si trova sempre in una fase iniziale ambivalente, contrastante, in conflitto tra degli opposti.
Un semicerchio che, però, rimane aperto: a nuove possibilità, nuove esperienze, nuove forme di essere.
🎑È questo il luogo in cui mi piace accogliere ed accogliervi. Un luogo dove sostare, conoscersi, ampliarsi, trasformarsi e ripartire. Un luogo in cui narrare la metamorfosi, un luogo di cura.. Ognuno con i suoi tempi, ognuno con il suo tempo per sé.