26/11/2020
Qualche settimana fa nella mia cassetta settimanale della verdura, che prendo da SaccoMatto, ho trovato il CAVOLO RICCIO, conosciuto anche come KALE.
Devo ammettere che ne avevo sentito parlare qualche anno fa, quando era particolarmente di moda ma, non avendolo mai trovato sui banchi del mercato me ne sono disinteressata… Ora però, me lo sono trovato tra le mani e sono andata a vedere bene di cosa si tratta!
Per prima cosa, non è assolutamente un alimento esotico anzi: è conosciuto da tempo nel nostro paese e utilizzato soprattutto in alcune regioni del sud Italia, appartiene alla famiglia delle brassicacee (cavoli&Co) ed è molto simile al cavolo nero, ma dal gusto più delicato.
Lo troviamo in questo periodo e per tutto l’inverno. Ha un elevato contenuto di vitamina C (più di un’arancia) e di Calcio (in una forma molto biodisponibile e secondo solo al cavolo nero, come quantità) oltre che di betacarotene, vitamina A, luteina, vitamina K, folati e fibra. Inoltre contiene buone quantità di fitocomposti come i glucosinolati, la quercetina e le antocianine per le varietà viola-rosso. Gli studi in vivo sono ancora limitati ma il kale sembra avere proprietà antiossidanti, anticancerogeniche, effetti benefici sul tratto gastrointestinale e sul sistema cardiovascolare. Sembra inoltre, avere effetti sulla stabilità delle ossa nelle donne in menopausa e in chi soffre di disordini neurologici.
I trattamenti termici, soprattutto la bollitura, diminuiscono alcune delle sue proprietà. Come consumarlo? Crudo in insalata con frutta secca o frullato insieme ad altre verdure o frutta; cotto invece, può essere fatto in padella con ceci o patate, cotto al forno per uno spuntino salutare, come pesto per condire la pasta o semplicemente sbollentato e unito ad altre verdure.
Io l’ho cucinato in padella con aglio e olive e consumato come contorno 😉