21/03/2024
Oggi mi sono imbattuto, per caso, nella lettura di questo interessante articolo. Mi ha dato molto da riflettere, ma su un aspetto in particolare:
Su quanto molto spesso le persone che entrano per la prima volta nella stanza d'analisi siano spinte dall'irrefrenabile, e talvolta maniacale, desiderio di "risolvere il problema" prima ancora di esplorare, conoscere e comprendere di quale problema si stia parlando.
Non c'è spazio né tempo per "sentire ed emozionarsi", ma solo per "fare, operare, performare". Si vuole guarire senza soffrire, si vuole star meglio senza cambiare nulla. Che poi, il vero cambiamento a cui ti può portare un'analisi fatta bene, non coincide con il cielo sereno, né con l'assenza di paura. Pioverà ancora, anche dopo l'analisi, ma sarà tutto diverso, tu sarai diverso.
Nel lavoro psicoanalitico di questi ultimi anni, sempre più spesso ci ritroviamo di fronte a persone che, per tipo di … Continue Reading →