08/07/2025
💔Quando l’amore fa paura: il DOC da relazione
Nell’ultimo post vi ho parlato del DOC in generale: un disturbo che può assumere forme diverse, ma sempre caratterizzato da pensieri ossessivi e compulsioni che creano sofferenza.
👉 In questo e nei prossimi post, entreremo più nel dettaglio delle varie tipologie di DOC, partendo da una forma meno conosciuta ma che può avere un forte impatto sulla vita affettiva e quotidiana: il DOC da relazione.
💭 “E se non lo amassi davvero?”
💭 “E se stessi solo illudendo me stessa?”
💭 “E se stessi con lui solo per abitudine?”
Pensieri come questi possono attraversare la mente di chiunque, ma quando diventano ossessioni continue, capaci di rovinare anche i momenti più belli, potremmo trovarci di fronte al Disturbo Ossessivo Compulsivo da Relazione (ROCD).
🔍 Cos’è il DOC da relazione?
È una forma di Disturbo Ossessivo Compulsivo in cui i dubbi e le ossessioni si concentrano sulla relazione sentimentale. Chi ne soffre si ritrova a mettere costantemente in discussione ciò che prova, ad analizzare ogni dettaglio della relazione e a cercare risposte certe, che però sembrano non arrivare mai.
😰 Chi vive questa esperienza spesso si tormenta con pensieri ricorrenti come:
“E se non lo amassi davvero?”,
“E se stessi solo con lui per abitudine?”,
“E se stessi sbagliando tutto?”.
Questi dubbi generano un’ansia profonda e portano a mettere continuamente alla prova le proprie emozioni, confrontarsi con storie passate o idealizzate, e a ricercare quella sensazione di certezza assoluta che però nel campo dell’amore non esiste.
⚠️ A tutto questo si aggiungono le compulsioni: comportamenti messi in atto per cercare sollievo temporaneo. Alcuni esempi sono rileggere messaggi, osservare come ci si sente in sua presenza, chiedere rassicurazioni continue, oppure passare ore su internet a cercare articoli o testimonianze che possano “confermare” qualcosa.
❗ Il problema però non è la relazione, né il partner. Il problema è il disturbo, che altera la percezione e trasforma la paura in certezza.
Il DOC da relazione non dice la verità su ciò che provi: dice la verità solo sulla tua paura.
🌈 Parlarne è il primo passo per riconoscerlo, affrontarlo e piano piano guarire.
💬 Testimonianza
“Quando ho capito che tutto quel dolore aveva un nome, ho avuto una reazione strana: da una parte sollievo, dall’altra rabbia. Perché non ne avevo mai sentito parlare? Perché mi sentivo così sbagliata?
Ero disperata. Passavo le giornate a piangere, guardando le foto appese per casa e i suoi vestiti nell’armadio, chiedendomi cosa non andasse in me.
Cercavo risposte ovunque, soprattutto su internet. Speravo di trovare l’articolo giusto, la frase che mi desse pace. Ma il DOC è subdolo, ti fa dubitare anche di ciò che è vero.
E parlarne con gli altri non aiutava: per loro, avere quei pensieri significava solo una cosa, che non lo amavo più. “Se avessi avuto davvero dei sentimenti, non avresti avuto quei dubbi”, dicevano. E questo mi faceva sentire ancora più sola.
Oggi non ho tutte le risposte, ma ho una certezza: io lo amo. Anche se a volte la testa cerca di convincermi del contrario.”
-A🌸