09/04/2021
🟦IL PRESIDENTE DRAGHI SI RIVOLGE COSI' AGLI PSICOLOGI🟦
“…smettetela di vaccinare psicologi di 35 anni, perché’ sono operatori sanitari anche loro, platee di operatori sanitari che si allargano in questo momento ma con che coscienza un giovane o comunque uno che non è compreso nelle prenotazioni salta la lista e si fa vaccinare…”
Noi vogliamo ricordare che gli psicologi sono stati in prima linea dall’inizio della pandemia, ci sono e ci saranno, soprattutto in questo momento storico, pronti a rispondere alla domanda di sostegno psicologico in vertiginoso aumento, ad una sofferenza psicologica ingravescente e un peggioramento della salute psicologica che non trovano ad oggi una risposta adeguata da parte del sistema sanitario nazionale.
Vogliamo anche ricordare che il 30 dicembre 2020 la Regione comunica all’Ordine che gli psicologi marchigiani, come professionisti sanitari, possono essere inseriti nella prima fase della campagna vaccinale, tra gioia e sgomento di chi si sente finalmente riconosciuto per il lavoro svolto in prima linea nei mesi precedenti e chi sente di sfruttare un privilegio.
Da lì in poi la maggior parte delle richieste formali e informali da parte degli iscritti vertono sulla questione chiarimenti e ritardi vaccinazioni.
L’Ordine, oltre ad adempiere al proprio mandato, a tutelare la trasparenza, a promuovere formazione e cultura, si è trovato a gestire questioni che non gli competono, inclusi i rallentamenti che la campagna vaccinale ha subito per via delle criticità ormai note.
Ma abbiamo riposto e contribuito a garantire la tenuta della sensibilizzazione della campagna vaccinale, facendo anche noi la nostra parte!
Il 1 aprile 2021 viene decretato l’obbligo vaccinale a tutte le professioni sanitarie, anche a chi avrebbe volentieri ceduto la propria dose, pena la sospensione dell’attività professionale.
L’Ordine nei cinque giorni imposti dal decreto ha dovuto attivare, durante le festività pasquali segreteria e consulenti legali per adempiere alla trasmissione dei dati alla regione.
Oggi gli psicologi vengono accusati di saltare le liste, quasi come privi di una coscienza morale.
In fondo vogliamo solo svolgere il nostro lavoro tutelando i nostri pazienti, molti dei quali fanno parte di categorie fragili, mettendo a disposizione di tutti il SOSTEGNO PSICOLOGICO di cui c’è NECESSITA' URGENTE alla quale UN PAESE ATTENTO AVREBBE GIA' DATO RISPOSTE CONCRETE!