Dott.ssa Beatrice Clementi - Psicoterapeuta

Dott.ssa Beatrice  Clementi - Psicoterapeuta Colloqui di Psicoterapia Sistemica, Individuali e Familiari
Certificazioni DSA
Psicologa Giuridica

10/10/2025
Oggi è la Giornata Nazionale della Psicologia e la Giornata Internazionale della Salute Mentale ed io voglio cerebrare e...
10/10/2025

Oggi è la Giornata Nazionale della Psicologia e la Giornata Internazionale della Salute Mentale ed io voglio cerebrare entrambe a modo mio.
Stamane molto presto non riuscivo a dormire, con il telefono in mano ( purtroppo) ho trovato il racconro che segue insieme alla foto.
A voi le considerazioni.

Il giorno in cui abbiamo portato Charlie a casa dal rifugio, mi si è spezzato il cuore.
Stringeva tra i denti un piccolo peluche rosa, logoro e consumato, come se da quello dipendesse la sua vita.
Il volontario ci aveva detto che era lì da otto mesi: otto mesi a guardare famiglie entrare, scegliere altri cani — più giovani, più belli, senza le cicatrici sulla museruola che raccontavano storie che nessuno voleva ascoltare.
Quel giocattolino era l’unica cosa che non l’aveva mai abbandonato.

A casa gli ho preparato un letto morbido, pieno di coperte calde. Ho provato in ogni modo a fargli capire che era al sicuro, ma Charlie non lasciava il suo peluche. Non chiudeva gli occhi se non lo sentiva stretto contro la zampa.
Quella prima notte l’ho passata in lacrime, mentre lui piagnucolava piano.
Ho guardato mio marito e ho sussurrato:
— “E se non riuscissimo mai ad aiutarlo a dimenticare?”

Lui non ha risposto. Si è alzato in silenzio ed è sparito nella stanza accanto con una borsa piena di filati e aghi da maglia.
L’ho sentito imprecare a bassa voce, cercare tutorial su YouTube, scrivere a sconosciuti per chiedere aiuto.
Scoprii solo dopo che stava imparando a lavorare a maglia — da zero — per creare qualcosa per Charlie.

Tre settimane più tardi è arrivato il momento.
Mi ha mostrato il risultato: un maglione blu, pieno di punti imperfetti e maniche storte, ma fatto con un amore così palpabile che toccava il cuore solo a guardarlo.
Quando lo abbiamo infilato addosso a Charlie, lui si è accucciato, ha sospirato piano e, per la prima volta, ha dormito tranquillo.
Nel suo maglione fatto a mano sembrava davvero al sicuro, come se qualcuno finalmente lo stesse abbracciando.

Ora dorme sereno ogni notte.
Tiene ancora il suo peluche rosa, ma non lo stringe più con disperazione: lo tiene come un vecchio amico, non come un’àncora.

A volte la guarigione non arriva con le parole, ma con i gesti.
Con qualcuno che si rifiuta di arrendersi a te, anche quando tu hai smesso di crederci.

Domani ci sarà lo sciopero nazionale … io con il cuore sono con tutti quelli che aderiranno . L’avrei voluto fare anche ...
21/09/2025

Domani ci sarà lo sciopero nazionale … io con il cuore sono con tutti quelli che aderiranno . L’avrei voluto fare anche io ma impegni e responsabilità verso i miei pazienti non me lo permettono.
Credo che lavorare sull’animo umano possa sempre servire… io ci metterò sempre la faccia, non mi sono mai nascosta e non lo farò mai!!
Il Gen@@o in atto G@z@ deve essere fermato !!! La Palestina liberata!! 🇵🇸

Quanto siamo disposti ad accogliere le nostre fragilità? Se volete raccontatemi la vostra storia ..🍀
03/09/2025

Quanto siamo disposti ad accogliere le nostre fragilità? Se volete raccontatemi la vostra storia ..🍀

🥂Brindo ad un nuovo inizio.. per questa mia professione e per questa pagina che da oggi prenderà più vita . Benvenuto Se...
01/09/2025

🥂Brindo ad un nuovo inizio.. per questa mia professione e per questa pagina che da oggi prenderà più vita .
Benvenuto Settembre, dove l’aria si fa più fresca, e il cuore attende con trepidazione una rinascita🍀

Il 2 giugno 1946 nasceva la Repubblica Italiana.Un progetto che vive solo se ogni persona può sentirsi libera, accolta, ...
02/06/2025

Il 2 giugno 1946 nasceva la Repubblica Italiana.
Un progetto che vive solo se ogni persona può sentirsi libera, accolta, riconosciuta.
La giustizia sociale comincia dalla possibilità di essere pienamente se stessi, anche nei momenti di fragilità. La psicologia, ogni giorno, lavora anche per questo.

35 anni fa  Il 17 maggio 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rimosso l’omosessualità dalla Classificazione In...
18/05/2025

35 anni fa Il 17 maggio 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rimosso l’omosessualità dalla Classificazione Internazionale delle Malattie.

Un passaggio che ha segnato una trasformazione rilevante nei modelli interpretativi della salute psicologica, con effetti duraturi sul piano clinico, scientifico e culturale.

molti passi devono essere fatti ci sono persone che vengono sottoposte ancora a terapie di conversione.
Spesso anche i professionisti della salute mentale vengono sottoposti a pressioni perché l’orientamento sessuale naturale viene ancora visto come ostacolo alla professione.
Io scelgo di essere me stessa e coerente con i principi deontologici della mia professione, ma anche coerente con il mio essere.
Combattere per i diritti di tutti e’ il mio mantra.
Troppi ragazzi e ragazze ancora soffrono per la vera malattia “ omofobia “ interiorizzata o no.
C’è bisogno di una vera educazione sentimentale nelle scuole di ogni ordine e grado.. non c’è più tempo ..

Lavoriamo perché questo accada presto …
Dott.ssa Beatrice Clementi

Ci sono giorni in cui essere madre significa scomparire.Non perché manchi l’amore. Ma perché manca lo spazio.Lo spazio p...
11/05/2025

Ci sono giorni in cui essere madre significa scomparire.
Non perché manchi l’amore. Ma perché manca lo spazio.
Lo spazio per crollare, per dire “non ce la faccio”, per essere vista come persona, non solo come funzione.

A volte ti svegli stanca, e non sai più se sei esausta o solo ignorata da troppo tempo.
Ti prendi cura di tutti, mentre dentro ti chiedi chi si sta prendendo cura di te.
E non lo dici.
Perché la solitudine delle madri è muta, educata, addestrata a non disturbare.

Non sei tu ad essere fragile.
È l’idea di maternità che ci hanno costruito addosso a essere troppo stretta per contenerci davvero.

Se oggi senti tutto questo, non devi cambiare nulla di te.
Deve cambiare il modo in cui il mondo guarda le madri.
Buona festa ad ogni madre, a chi lo è consapevolmente a chi non lo sarà mai nel corpo ma nell’anima si.
Dott.ssa Beatrice Clementi

11/05/2025

Ci sono giorni in cui essere madre significa scomparire.
Non perché manchi l’amore. Ma perché manca lo spazio.
Lo spazio per crollare, per dire “non ce la faccio”, per essere vista come persona, non solo come funzione.

A volte ti svegli stanca, e non sai più se sei esausta o solo ignorata da troppo tempo.
Ti prendi cura di tutti, mentre dentro ti chiedi chi si sta prendendo cura di te.
E non lo dici.
Perché la solitudine delle madri è muta, educata, addestrata a non disturbare.

Non sei tu ad essere fragile.
È l’idea di maternità che ci hanno costruito addosso a essere troppo stretta per contenerci davvero.

Se oggi senti tutto questo, non devi cambiare nulla di te.
Deve cambiare il modo in cui il mondo guarda le madri.
Buona festa ad ogni madre, a chi lo è consapevolmente a chi non lo sarà mai nel corpo ma nell’anima si.
Dott.ssa Beatrice Clementi

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