Dott.ssa Sara Cerrone - psicologa

Dott.ssa Sara Cerrone - psicologa - colloqui psicologici e consulenza psicologica
- Sostegno Psicologico
- Percorso di crescita personale
- valutazione e Riabilitazione Neuropsicologica

Gli Psicologi dicono basta alla morte che vive a GazaCOMUNICATO STAMPA, Ufficio stampa Cnop Roma, 24 maggio 2025(…)“Psic...
28/05/2025

Gli Psicologi dicono basta alla morte che vive a Gaza
COMUNICATO STAMPA, Ufficio stampa Cnop
Roma, 24 maggio 2025
(…)
“Psicologhe e psicologi, italiani e internazionali, si trovano nella striscia di Gaza a fianco di chi subisce i traumi della morte, della perdita, della distruzione della propria casa. Si tratta di esperienze professionali e umane altamente significative, che intrecciano vite, dolore, sofferenza, silenzi, traumi, ricordi, nella speranza che questo orrore finisca presto. Sono traumi che incidono profondamente sulla personalità e sulla vita delle persone e rischiano di essere ereditati dalle generazioni future.

Quella di Gaza è un’emergenza che chiama in causa e affligge ciascuno di noi. Speriamo vivamente che questa nostra posizione come Comunità Professionale possa servire da stimolo a prendere una posizione pubblica condivisa contro il genocidio, le uccisioni barbare di bambini, donne e uomini, civili inermi.“

Il principio “Use It Or Lose It” e la Neuroplasticità Cerebrale 🧠🌳⚡️
22/02/2025

Il principio “Use It Or Lose It” e la Neuroplasticità Cerebrale 🧠🌳⚡️

👾Vi propongo un gioco: Quanti di noi supereremmo i tre setacci di Socrate prima di dire qualcosa su qualcuno? 🗣️“Un gior...
31/12/2024

👾Vi propongo un gioco:

Quanti di noi supereremmo i tre setacci di Socrate prima di dire qualcosa su qualcuno? 🗣️

“Un giorno uno dei discepoli di Socrate arrivó agitato dal filosofo dicendogli che doveva raccontagli una cosa sul suo amico…
Il filosofo lo fermò e lo avvertì che prima di ascoltare quello che aveva da dirgli sul suo amico, doveva passare attraverso 3 setacci, 3 semplici domande.. se non li avesse superati il discepolo non sarebbe stato ascoltato dal maestro.
Primo setaccio: “quello che hai da dirmi sei sicuro che corrisponda alla verità?”
Secondo setaccio: “quello che hai da dirmi è positivo? Dice bene di quella persona?”
Terzo setaccio: “quello che mi stai per dire mi può essere utile in qualche modo?”

- chissà se il discepolo alla fine avrà raccontato quel fatto al filosofo Socrate.
Rimaniamo nel Dubbio 😌

Oltre alle parole e alla condivisione reciprocaper la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro l...
25/11/2024

Oltre alle parole e alla condivisione reciproca
per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 💄
Ecco qui dei consigli utili per chiedere AIUTO e per tornare libere da ogni tipo di violenza 🛑 ✋🏽 🧍‍♀️

📌 1. Come comunicare “aiuto silenzioso” in caso di violenza ✋🏽✊🏽✋🏽✊🏽

📌 2. Numero antiviolenza e antistalking -1522- 📞 ☎️

📌 3. Centro territoriale a 📍La Spezia anti violenza “Irene” da contattare in caso di necessità. Contatti utili: SEDE VIA MIGLIARI 21 LA SPEZIA
24 h su 24h 1522 – 800144388
Tel 0187 023944
mail stopviolenza@comune.sp.it
Fb Centro Antiviolenza Irene
apertura dal lunedì al sabato 9.00 – 11.00
dal lunedì al venerdì 15.00 – 17.00

📌 4. Centro antiviolenza a 📍Sarzana “mai più sola”. Contatti utili: ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO
Sarzana: Piazza Ricchetti 3 (ex tribunale)
lunedì : dalle 9 alle 11 e dalle 15 alle 19
martedì : dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17
mercoledì : dalle 9 alle 11 e dalle 15 alle 19
giovedì : dalle 9 alle 13
venerdì : dalle 15 alle 17
sabato : dalle 9 alle 13
Per urgenze chiama il 334.37.93.354
24 ore su 24

04/09/2024

All'ex manicomio di Quarto di Genova nascerà il Museo per le opere degli ex pazienti psichiatrici in scia con tanto lavoro laboratoriale che si è svolto, nel tempo, proprio all'interno dei suoi padiglioni.

Leggi l'interessante articolo👇

26/07/2024

Questo è dedicato a chi molla.
Questo è dedicato a chi rinuncia, a chi si arrende, a chi si ritira.
Questo è dedicato a chi, a un certo punto, si è reso conto che non era capace, che non era buono, che non era in grado. E al posto di provarci a tutti i costi, se ne è andato.
Questo è dedicato a chi è stanco, a chi è esausto, a chi almeno una volta ha detto: basta, non ce la faccio, ne ho avuto abbastanza, lascio.

Questo è dedicato a chi cede, a chi abbandona, a chi abdica, a chi si dimette. Anche da se stesso.
A chi non s’è fatto fregare dalla retorica dell’eroe, dagli anabolizzanti dell’ottimismo a tutti i costi, a chi da piccolo si è sentito dire “non mollare” e da quel momento in poi mollare è diventata soprattutto una questione di principio.
Questo è dedicato a chi ha lasciato un lavoro, un progetto, un rapporto o una concezione di se stesso. A chi ha accantonato un account, ha abbandonato un abbonamento, a chi ha chiuso i conti con un conto corrente.

A chi ha lasciato una città, perché già ci era nato e viverci pure gli pareva di infierire.
Questo è dedicato a chi chiude con l’università quando gli manca un solo esame e a chi sta a due passi dal traguardo quando capisce non ce la fa più. A chi non lo vuole neanche ba***re il calcio di rigore, a chi abbandona la nave. Magari non per primo, ma tra i primi dieci.
Questo è dedicato a chi si è reso conto di aver fallito, di aver disatteso aspettative ed eluso persone, e adesso deve fare i conti col fatto che forse non è abbastanza bravo in quell’unica cosa che era sicuro di saper fare.

Questo è dedicato a chi prende la decisione più facile e più difficile di tutte, a chi trova il coraggio di dichiarare: mollo.
Questo è dedicato a chi molla un punto di vista, un’opinione, un preconcetto. A chi trova la forza per scardinarsi dai propri giudizi, a chi si sbullona dal piedistallo. A chi, mollando, è costretto a fare quello che più fa paura: fermarsi. Ma fermandosi magari trova il tempo per guardarsi intorno.

A chi si ritrova deluso da sé a domandarsi se sia giusto, se doveva metterci più impegno, se sia il caso di aggiungere un rimpianto alla collezione.
A chi si ritira, a chi si ritirerà, a chi non prova la minima vergogna, anzi: voi tenetevi la vittoria, io mi tengo la dignità.
Questo è dedicato a chi molla perché è scontento, perché è infelice, questo è dedicato a chi molla perché è imperfetto.
Questo è dedicato a chi, in un mondo che ci vuole tutti concorrenti, ha scelto di non giocare piuttosto che giocare male, che giocare sporco. A chi ha deciso di mollare per paura di diventare come le persone che odia, di perdere quelle che ama o di trasformarsi in uno di quei fantasmi che lo tormentano. Quelli sì non mollano mai.

Questo è dedicato a chi ha mollato perché era la cosa più sensata da fare, perché era la più giusta, perché glielo chiedevano in tanti, perché sinceramente stava rendendo la vita difficile a tutti. È dedicato a chi si è reso conto di aver rotto un po’ il c***o.
Questo è dedicato a chi ha mollato quando stava vincendo e adesso passa la notte sveglio a domandarsi se poteva vincere molto di più. È dedicato a chi ha mollato mentre stava perdendo e adesso la notte dorme come un bambino.

Questo è dedicato a chi ha mollato perché aveva bisogno d’aiuto. A chi l’ha ricevuto. A chi no.
A chi rinuncia alla rivincita, alla bella, alla vendetta. A chi si è imparato a perdere senza fare tante storie e a chi non ha bisogno di vincere per sapere chi è.
Questo è dedicato a chi molla con stile, con generosità, con umiltà. A chi molla subito, a chi non trascina una cosa patetica per mesi, a chi ci scherza sopra anche se fa male.

Questo è dedicato a chi, mollando, si assume la responsabilità di deludere tutti quelli che credevano in lui. A chi, andandosene, si lascia dietro un bella scia di macerie. A chi dà una mano a pulire e a chi, con quelle macerie, ci farà i conti per il resto della sua vita.
Questo è dedicato a chi dopo aver mollato ha detto: e adesso? Sentendo la paura mo***re come un temporale.
Questo è dedicato a chi ha scoperto che c’era altro, che si sopravvive. A chi mollando ha trovato sollievo, ispirazione, libertà. E a chi invece ha trovato solo un vuoto che se l’è consumato un po’ alla volta.

Perché mollare, da queste parti, ti hanno insegnato che è un tabù, uno stigma, la ricetta per l’incostanza, l'improduttività e quindi per l’accidia e per l’infelicità.
E allora questo, soprattutto, è dedicato a chi ha mollato ma resiste, a chi ha mollato e nonostante c’è.
A chi ha mollato per restare.
A chi se n’è andato, ed è ancora qua.

Il testo è di Nicolò Targhetta e la grafica di Amandine Delclos.
Non è successo niente

I ragazzi delle officine Agapo si troveranno in una bancarella a vendere i meravigliosi pezzi di ceramica durante la gio...
21/07/2024

I ragazzi delle officine Agapo si troveranno in una bancarella a vendere i meravigliosi pezzi di ceramica durante la giornata del Palio.
Andate a conoscerli e a vedere le meraviglie che creano nel nostro laboratorio di ceramica!!
(Disegno creato da Marco, uno dei nostri talentuosi ragazzi)

“Immaginate una pentola piena d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso, l’acqua si ris...
17/04/2024

“Immaginate una pentola piena d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce bollita.Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone.”
🐸 In quali occasioni del quotidiano ci si comporta come la rana?
🐸 Ti sei immedesimato nella rana che si adatta ad una situazione nociva fino a non riuscire più a reagire?
🐸 L’uomo ha una capacità innata nell’adattarsi alle più variegate situazioni e se ci pensate bene l’adattamento ci permette di sopravvivere nelle diverse circostanze di vita
🐸 Ma quando il nostro “adattarci” è legato a situazioni dannose che non ci fanno stare bene, talvolta facciamo fatica a reagire e facciamo la fine della rana bollita:
🐸 invece di salvarci da una condizione di malessere e saltare fuori dalla pentola, ci si adatta all’acqua che diventa sempre più calda finché il calore non diventa insopportabile.
🧠 dott.ssa Sara Cerrone - Studio di Psicologia

Marsha Linehan nacque a Tulsa, in Oklahoma il 5 maggio del 1943, terza di sei figli, studentessa eccellente e abile suon...
11/04/2024

Marsha Linehan nacque a Tulsa, in Oklahoma il 5 maggio del 1943, terza di sei figli, studentessa eccellente e abile suonatrice di pianoforte. Durante l’adolescenza, esattamente a 17 anni le venne diagnosticato un disturbo schizofrenico. Marsha Linehan frequentemente bruciava i polsi con le si*****te, si tagliava le braccia e le gambe utilizzando oggetti taglienti, e per questo, classificarono questi comportamenti come tipici di una grave malattia mentale, poichè all’epoca non era ancora noto il Disturbo Borderline di Personalità.
Trascorse molto tempo in un Istituto psichiatrico dove occupava l’area di isolamento, zona dedicata a pazienti molto gravi.
In quella stanza d’isolamento Marsha Linehan, giurò a se stessa che si sarebbe liberata dall’inferno in cui si trovava e che avrebbe aiutato gli altri a uscire da questa condizione.
Marsha Linehan afferma: “Mi sentivo completamente vuota in quel periodo, come l’uomo di latta; non riuscivo a comunicare cosa stava succedendo in me, e non c’era nessun modo per farlo capire“. Proprio in questo istituto, iniziò a comprendere di essere in grado di prendersi cura di altre persone, e notò di riuscire molto bene in questo.
Oggi Marsha Linehan è professore di psicologia, psichiatria e scienze del comportamento all’Università di Washington. E’ specialista nel trattamento del disturbo di personalità Borderline per il quale ha ideato un approccio terapeutico, la terapia Dialettico comportamentale (DBT) che, risulta essere uno dei trattamenti di elezione per pazienti affetti da tale patologia.

Il mio strumento è l’ascolto volto a perturbare.Tutto il resto appartiene alla persona che si siede davanti a me e che c...
07/02/2024

Il mio strumento è l’ascolto volto a perturbare.
Tutto il resto appartiene alla persona che si siede davanti a me e che con coraggio decide di lavorare sui propri sintomi e sulle proprie fragilità per fare in modo che diventino punti di forza.
Lo scopo ultimo di andare da uno psicologo per lavorare su se stessi non è il migliorarsi o il modificarsi, come tanti pensano, bensì quello di accettarsi e di fare in modo che la propria vita sia indiscutibilmente unica e dinamica.
Il cambiamento è un fattore intrinseco ed inevitabile della vita, mentre conoscersi e accettarsi significa fare un passo in avanti, uno indietro, e altri 2 in avanti, fino a quando si trova un equilibrio per vivere la propria quotidianità in maniera attiva e flessibile. I colloqui psicologici condividono sempre due aspetti principali: l’accoglienza e il non giudizio sia da parte dello psicologo che da parte del paziente. L’accoglienza è necessaria per poter condividere tutto, anche gli aspetti più difficili da verbalizzare, il non giudizio è un allenamento quasi quotidiano che permette di esprimersi e di lasciare andare con curiosità e propositività.
La parola modifica la biologia e quando corpo e mente iniziano a fidarsi l’uno dell’altro avviene qualcosa di unico, qualcosa che mi piace chiamare “crescita personale” e che non ha età.

14/12/2023
Per chi vuole fare un regalo prezioso creato da mani preziosissime..I nostri ragazzi creano oggetti meravigliosi Andate ...
06/12/2023

Per chi vuole fare un regalo prezioso creato da mani preziosissime..
I nostri ragazzi creano oggetti meravigliosi
Andate a vederli con i vostri occhi durante le “porte aperte” del nostro laboratorio di ceramica “AGAPO”
15-16 dicembre dalle ore 14:30 alle ore 18:30.

Indirizzo

La Spezia

Orario di apertura

Lunedì 09:30 - 19:00
Martedì 09:30 - 20:00
Mercoledì 09:30 - 20:00
Giovedì 09:30 - 20:00
Venerdì 09:30 - 20:00
Sabato 09:00 - 13:00

Telefono

+393480846844

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