SpeziaViaDalCarbone

SpeziaViaDalCarbone Comitato di Cittadini, dal 2011 contro l'inquinamento da fonti fossili.
Perché un Comitato. Che cosa sta succedendo? Cos'ha fatto enel?
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L'incontro pubblico svoltosi il 28 giugno nel salone della provincia "Verso l'autorizzazione integrata ambientale per la centrale enel della Spezia ancora carbone per il nostro territorio?" ha consentito di far emergere una forte preoccupazione ed un'importante carenza di informazione rispetto alle politiche energetiche e della salute pubblica nel nostro territorio". E' opinione diffusa che in que

sta fase dell'istruttoria per il rilascio dell'AIA alla centrale enel della nostra città, si renda necessaria un'azione di informazione, sensibilizzazione e mobilitazione dei cittadini, a partire dal silenzio assordante degli enti locali sull'argomento. E' ad uno stadio avanzato l'iter per l'ottenimento della Autorizzazione integrata ambientale da parte di enel - centrale eugenio montale di Spezia: si tratta di un nuovo tipo di autorizzazione che, oltre a sostituire le diverse autorizzazioni settoriali fin qui vigenti (acqua, aria, rifiuti,...) prevede che sia misurato l'impatto complessivo delle attività industriali (compreso lo spostamento degli effetti da un aspetto ambientale a un altro) anche considerando lo specifico contesto ambientale e territoriale in cui l'impianto è situato; diversamente da quanto accadeva in passato, deve quindi essere tenuto in considerazione anche l'aspetto sanitario. A che punto è l'iter autorizzatorio? enel ha presentato la documentazione e le integrazioni richieste dal ministero dell'ambiente: comitati, associazioni, cittadini, possono presentare osservazioni che saranno vagliate dalla commissione. Cos'hanno fatto gli enti locali? Nello specifico dell'autorizzazione, la provincia della Spezia non ha fatto nulla, ma dal 2008 ha concesso autorizzazioni all'enel in contrasto con la normativa AIA (in vigore dal 2007): concessione di derivazione per 4 pozzi ad uso industriale; autorizzazione per gli scarichi idrici;autorizzazione di recupero dei fanghi della desolforazione dei fumi; i vigili del fuoco, per parte loro, hanno rilasciato il CPI (certificato prevenzione incendi). Poiché la procedura AIA rispetta il concetto della "cumulatività degli effetti", la provincia non avrebbe dovuto/potuto dare autorizzazioni "spezzatino" all'enel; inoltre la normativa prevede la necessità di preventivo ottenimento dell'AIA per tutte le modifiche alle installazioni esistenti (4 nuovi pozzi? impianto di recupero dei fanghi? sono modifiche all'esistente?) e pertanto tali autorizzazioni dovrebbero essere ritenute illegittime. Il comune della Spezia? Ai comuni è richiesto il rilascio del parere sanitario, obbligatorio ancorché non vincolante: il comune della Spezia ha dato incarico (un paio d'anni fa) all'ISS che nel luglio 2010 ha elaborato il suo parere, evidentemente non tenendo conto del contenuto della documentazione enel prodotta successivamente. Ci sarebbe stato, c'è ancora il tempo per il comune di effettuare un'ulteriore verifica, doverosa considerato che il sindaco è il responsabile della salute pubblica dell'intera città e che pertanto dovrebbe considerare gli effetti cumulativi sulla salute che i cittadini giocoforza subiscono. Un'adeguata formulazione del parere sanitario da parte del comune della Spezia potrebbe portare l'enel all'adozione di teconlogie e combustibili diversi da quelli attualmente impiegati, al rispetto di nuovi limiti di emissioni, con riferimento specifico al territorio spezzino e agli impatti cumulativo e agli impatti cumulativi determinati dall'attività della centrale enel di Spezia. Nella documentazione prodotta per l'ottenimento dell'AIA, enel ha inserito uno studio per la realizzazione di un "impianto di co-combustione per le biomasse". Questa circostanza pare dirci che i rumors sulla ventilata possibilità di bruciare il CDR in centrale potrebbero essere qualcosa di più che semplici voci: l'impianto ipotizzato ha lo scopo di polverizzare le biomasse, precondizione per bruciare ad esempio gli sfalci (ma anche la sansa che è un rifiuto speciale) ed eventualmente anche il CDR.



Perché è urgente mobilitarsi? L'eventuale ottenimento dell'AIA alle attuali condizioni metterebbe enel al riparo da ulteriori possibili azioni anche a cura degli enti locali, se non al verificarzi di fatti molto gravi, per i prossimi 5 o addirittura 8 anni (se la centrale fosse in regola con la procedura Emas). Come dire, ora o mai più, è questo il momento in cui ciascuno, gli enti locali ma anche i cittadini, deve fare la sua parte: impegnandosi con accuratezza nella redazione dei pareri; rispettando le norme nelle procedure autorizzatiorie; sensibilizzando la classe politica di questa città/provincia/regione affinché operi in nome e a tutela dei cittadini da cui è stata eletta e che è tenuta a rappresentare. Le attività del comitato

Il comitato deve darsi un'organizzazione adeguata all'espletamento delle seguenti attività:

-Dati e informazioni: ricerca, elaborazione, documentazione, comunicazione con particolare riferimento all'impatto sulla salute prodotto dalla centrale, sia attualmente che per il futuro, nel caso venga rilasciata la nuova autorizzazione integrata ambientale senza afeguate prescrizioni sulle teconlogie disinquinanti e le tipologie dei combustibili (uso del metano in particolare);

-Informazione, sensibilizzazione e coinvolgimento dei cittadini; ricerca sostegno di personalità, partiti e associazioni; organizzazione di incontri pubblici e dirffusione della comunicazione negli spazi pubblici;

- Sintesi e pubblicazione esperienze comitati noalcarbone italiani ed europei; partecipazione ad iniziative collettive;

- Ricerca di un sostegno politico/amministrativo a roma: audizioni, interrocazioni parlamentari, altro...

- Confronti con enti locali e regione. Finalità del comitato

Le attività del comitato sono finalizzate al conseguimento dei seguenti risultati:

- Chiusura del gruppo a carbone della centrale enel eugenio montale della Spezia, considerati i gravissimi danni alla salute prodotti dal ciclo del carbone, come dimostrato da autorevoli studi internazionali e da studi e dati specifici relativi al nostro territorio;

- Elaborazione di un nuovo parere sanitario da parte del comune della Spezia, che tenga conto della documentazione prodotta da enel e degli effetti cumulativi (con le emissioni del porto, rispetto alla conformazione geografica del Golfo e alle caratteristiche metereologiche e dei venti prevalenti,...);

- Impegno a non bruciare CDR (e rifiuti in generale) nella centrale;

- Rispetto degli impegni del programma con cui il sindaco federici è stato eletto. Citiamo da suo programma elettorale: "Per quanto riguarda la centrale termoelettrica enel, l'obiettivo della dismissione del sito potrebbe aprire nuove porspettive strategiche di utilizzo del territorio e di conversione dell'economia cittadina; diventa allora importante perseguire quest'obiettivo per il futuro prossimo, plausibilmente entro il 2015, alla scadenza della prima autorizzazione integrata ambientale attualmente in via di istruttoria presso il ministero dell'ambiente; già nell'immediato, comunque, la procedura di rilascio dell'AIA dovrà essere l'occasione per rimettere in discussione l'impianto nelle attuali funzioni e caratteristiche: ridiscussione della potenza, della tipologia dei combustibili, delle tecniche di disinquinamento nonché della possibilità di investimenti in politiche energetiche territoriali a favore delle fonti rinnobvabili e del risparmio energetico.";

- Immediata, costante e trasparente informazione e pubblicazione di atti e documenti a cura di comune e provincia della Spezia;

- Coinvolgimento attivo dei cittadini da parte di comune e provincia: disponibilità al confronto in vista di riunioni e incontri ufficiali all'interno dell'istruttoria dell'AIA, al fine di garantire l'appropriatezza di decisioni che impattano direttamente sulla salute, quindi sulla vita, dei cittadini

- Costituzione di un osservatorio permanente paritetico tra enti locali, enti tecnici, associazioni e comitati per controllare la gestione della centrale enel successivamente alla nuova autorizzazione integrata ambientale. Nome e peculiarità del comitato:

Il nome proposto per il comitato è SPEZIAVIADALCARBONE; formato da singoli cittadini che ne sottoscrivono l'adesione impegnandosi a partecipare e diffonderne le iniziative, il comitato cercherà il più ampio sostegno da parte di associazioni e partti ma sarà totalmente autonomo da essi e quindi ad adesione individuale. Prima azione del comitato:

Le finalità del comitato costituiscono il contenuto di una petizione da presentare a comune e provincia, aperta alla sottoscrizione



Documenti e informazioni: http://www.facebook.com/pages/SpeziaViaDalCarbone/220215904687808

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13/06/2025

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10/05/2025

I controlli ambientali sul Porto della Spezia sono adeguati? I punto di vista delle associazioni e dei comitati dei cittadini Interventi: - Stefano Sarti - L...

Convegno RAAT 09/05/2025I controlli ambientali sul Portodella Spezia sono adeguati?I punto di vista delle associazionie ...
09/05/2025

Convegno RAAT 09/05/2025

I controlli ambientali sul Porto
della Spezia sono adeguati?
I punto di vista delle associazioni
e dei comitati dei cittadini

I controlli ambientali sul Porto della Spezia sono adeguati? I punto di vista delle associazioni e dei comitati dei cittadini Interventi: - Stefano Sarti - L...

09/05/2025

VI ASPETTIAMO ALLE 17.30 AL CONVEGNO IN SALA DANTE!

DEMOLIRE MA NON DIMENTICARE estratto da una mail ricevuta nel 2013:"Ho lavorato 2 anni nell'indotto dentro la centrale n...
06/05/2025

DEMOLIRE MA NON DIMENTICARE

estratto da una mail ricevuta nel 2013:

"Ho lavorato 2 anni nell'indotto dentro la centrale negli anni 88-89 durante i lavori di rimodernamento e posso testimoniare cose "che voi umani"..... Sinceramente non so come faccio ad essere ancora vivo, nuotavo nella polvere d'amianto, non scherzo, nessuno ha mai fatto uno studio epidemiologico sugli operai dell'indotto??? Quando sento parlare di AIA mi viene il vomito: abbiamo distrutto irrimediabilmente un ecosistema con quel mostro.... e il sindacato?..... allora sappi che i camici bianchi dell'enel si vedevano molto raramente nei luoghi di cantieraggio e le condizioni degli operai erano a livelli di antichi egizi, c'era gente che si rompeva apposta il mignolo della mano con una tavolata per starsene un pò a casa da quell'inferno. Tutte commesse con scadenza impassibile, dovevamo lavorare come bestie per consegnare il lavoro in tempo, altro che ricadute occupazionali., l'enel ha praticamente ucciso gli occupati, tranne i suoi che erano ben protetti in sala controllo. Quando ho lavorato per 2 mesi alle nuove plintature dei sostegni del nastro carbone, per due mesi abbiamo perennemente avuto un colo di inchiostro nero dalle narici, altro che mascherine e cazzate varie, stacci te 9 ore a lavorare come un mulo sotto il nastro acceso.... Poi quando devono pulire i 2 immensi tunnel sommersi che portano l'acqua di raffreddamento da e verso il mare, non ti dico una volta chiusi alla foce, svuotati dell'acqua e calati noi operai con stivaloni e ruspe dentro di esso..... cosà ho visto venir fuori di tonnellate di fanghi tossici da quei canali.... ne ho anche mangiato parecchio dovendo fare in fretta perchè la centrale poteva stare spenta non più di 48 ore.... e lo facevamo il sabato e la domenica 12 ore al giorno. Credevo di morire, la puzza era come quella di infilarsi un pesce bello marcio nel naso. Quindi tutti i discorsi di valutazione di impatto ambientale e tutto il resto sono solo parole al vento, ho visto gente morire di asbestosi dopo 2 mesi che era andata in pensione. Questo prezzo che paghiamo in nome del progresso non viene quasi mai citato, parlo della grande ristrutturazione della centrale negli anni 80-90, eravamo almeno 20 ditte li dentro a farci assassinare. Lavoravo con il braccio di un potente escavatore dentro la struttura della centrale a fare scavi, in mezzo a decine di tubi che portavano soda caustica, ammoniaca, acidi e sostanze chimiche varie, con gli operai a terra a spalare nel raggio di azione del braccio, nessuna prevenzione, nessuna sicurezza, solo carne da macello Ci sono stati anche alcuni incidenti, per fortuna sventati fortunosamente dal coraggio degli operai, disposti anche a buttarsi a chiudere bombole di gas in fiamme pur di non fare scatenare un'esplosione nel cuore della struttura.Per me la valle dell'enel avrà almeno 10 mt di ceneri occultate sotto, è tale e quale all'ilva... Ecco, ho detto tutto, tanto abbiamo tutti una spada di damocle sulle nostre vite noi di qui., non crederete che le nuvole di polvere di amianto che respiravo io venissero fermate dalla recinzione della centrale??? Quando sono andato a dare le dimissioni in ditta mi hanno detto se ero pazzo, io ho risposto che ero terrorizzato per il mio futuro, per la mia salute.... mi dissero: PENSACI BENE... Fra pitelli e valle dell'enel a noi spezzini dovrebbero metterci su tutti i manuali... ah dimenticavo arsenale, oto melara e compagnia cantante.... altro che golfo dei poeti... il nostro è il golfo degli zoombies!!! SNAM!!!... eppure ci sono dei luoghi di questa terra che non me la fanno abbandonare, sento il loro respiro e mi rigenero, per questo sono doppiamente miracolato..."

RAAT - RETE AMBIENTE ALTRO TURISMOVenerdì 9 Maggio ore 17,30 Sala DanteVia Ugo Bassi 4, La Spezia Convegno PubblicoI con...
03/05/2025

RAAT - RETE AMBIENTE ALTRO TURISMO

Venerdì 9 Maggio ore 17,30
Sala Dante
Via Ugo Bassi 4, La Spezia

Convegno Pubblico

I controlli ambientali sul Porto della Spezia sono adeguati?
Il punto di vista delle associazioni e dei comitati dei cittadini.

Introduce Vittorio Gasparini
portavoce RAAT

Intervengono:
Marco Grondacci
giurista ambientale

Paolo Crosignani
epidemiologo

Enzo Tortello
Rete Liguria Comitati e Associazioni

Luca Ribechini
Comitato Livorno Porto Pulito

Valentina Antonini
Avvocato RAAT

Interverranno comitati, associazioni spezzini e di altre città coinvolti dal tema del convegno

Sono invitati i consiglieri comunali, i consiglieri regionali spezzini e i parlamentari spezzini

Da domani il Mediterraneo diventa Area Seca, che impone una riduzione drastica dell’inquinamento atmosferico prodotto da...
30/04/2025

Da domani il Mediterraneo diventa Area Seca, che impone una riduzione drastica dell’inquinamento atmosferico prodotto dalle navi

Gerometta, Cittadini per l’aria: “Un passaggio cruciale per la qualità …

((((((((((🚢))))))))))RUMORE NAVIstanotte a farci compagnia sono MSC TIANJIN E MSC INGY
28/04/2025

((((((((((🚢))))))))))
RUMORE NAVI
stanotte a farci compagnia sono MSC TIANJIN E MSC INGY

((((((((((🚢))))))))))RUMORE NAVImartellante, anche a finestre chiuseda casa vostra si sente?pubblicate qui i videoe denu...
26/04/2025

((((((((((🚢))))))))))
RUMORE NAVI
martellante, anche a finestre chiuse
da casa vostra si sente?
pubblicate qui i video
e denunciate alle autorità

(((((((((( 🚢 )))))))))ci segnalano da MAROLA un rumore insopportabile di generatori accesi, proveniente probabilmente da...
16/02/2025

(((((((((( 🚢 )))))))))
ci segnalano da MAROLA un rumore insopportabile di generatori accesi, proveniente probabilmente da questa nave

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La Spezia

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