Tea for Books & Books for Tea

Tea for Books & Books for Tea Letture condivise. E non solo. Incontri di carattere amatoriale nei quali confrontare opinioni e commentare i testi proposti.

Siamo sul web ma un sabato al mese ci incontriamo di persona per confrontarci sulle nostre letture e sulle tematiche che ne scaturiscono. Il circolo di lettura Tea for Books & Books for Tea è dal 2013 un appuntamento mensile di letture condivise: un sabato al mese dedicato all'amore per la lettura. Questa realtà letteraria fa parte della "famiglia" dell'associazione Danseavie Corpo unico con cui si collabora a 360 gradi mettendo in campo progetti e organizzando performance artistiche. Il tema per quest'anno 2023/24 sarà: “Distopia, portami via”. Ogni incontro, di un'ora e mezza ciascuno, si svolge a numero chiuso presso la sede dell'Associazione Danseàvie Corpo Unico in via Monviso 5/c a La Spezia. Ovviamente alle 17,00, l'ora del tè e dei più classici appuntamenti tra amici. Questa pagina è stata creata per mantenere vivo il book club anche al di fuori dell'incontro mensile, permettendo di condividere avvisi, novità, recensioni, commenti, opinioni sulle letture. In armonia con il circolo di lettura, ci sono altre attività. Il legame sempre attivo è quello con Danseavie Corpo Unico con cui si vive strettamente l'espressione e l'esperienza artistica e culturale. Infine, ma non per importanza, organizziamo durante l'anno incontri con autori e workshop inerenti argomenti culturali.

Chi non ride mai non è una persona seria (citazione chissà di chi - forse Chopin?)E, in questo primo pomeriggio di un nu...
20/09/2025

Chi non ride mai non è una persona seria (citazione chissà di chi - forse Chopin?)

E, in questo primo pomeriggio di un nuovo anno di letture condivise, il nostro nutrito gruppo ha dimostrato di essere molto serio!

Ben consapevoli degli orrori che ci circondano, delle storture della realtà e delle tragedie inaccettabili, abbiamo scelto di resistere e controbattere con un tema solo all'apparenza superficiale.
Ci confronteremo infatti sui testi umoristici, esplorando un filone letterario che è ed è sempre stato il più popolare, quello di basso registro, spesso rozzo o addirittura volgare, ma senza dubbio plasmato della materia più umana e vera.

Ci siamo ritrovati seduti in cerchio, abbiamo accolto i nuovi adepti. Abbiamo riso e sorriso.
I nostri sguardi erano complici e divertiti, pronti a cogliere spunti.

Abbiamo rotto il ghiaccio assecondando il desiderio di un autore che ci ha appena lasciati e che è ineludibile se si parla di vis comica: ci siamo regalati così brani a piacere di Stefano Benni, con Pane e tempesta, la Compagnia dei celestini, Saltatempo, Stranalandia, Baol, Terra!

Abbiamo dedicato una rapidissima carrellata alla storia letteraria umoristica a partire da Iambe che fa tornare la risata a una disperata Demetra raccontandole motti sconci, da un sempreverde Cecco Angiolieri cantato da De Andrè fino a Pirandello (l'avreste mai definito un umorista?).

Abbiamo preso ad esempio Totò e poi Charlie Chaplin - al di fuori della comicità scritta - per sottolineare una riflessione legata al sociale o alle caratteristiche personali, sottesa all'umorismo.
Abbiamo valutato cosa ci faccia ridere e quanto sia soggettivo. Abbiamo sottolineato differenze tra comicità e umorismo.

Abbiamo scelto non di divertirci semplicemente per dis-toglierci ma di esplorare in altri modo l'umano; con lenti diverse e a volte tanto distorte da rendere tutto più chiaro.

Da domani ci ritroviamo per un nuovo anno insieme ❤️ Ci aspettano incontri e corsi e attività e sorrisi e vibrazioni e t...
14/09/2025

Da domani ci ritroviamo per un nuovo anno insieme ❤️ Ci aspettano incontri e corsi e attività e sorrisi e vibrazioni e tutto il nostro cuore

Ci sono scrittori come amici. I loro libri racchiudono tra le pagine anche i tuoi ricordi. Li citi anche. E li rileggi. ...
09/09/2025

Ci sono scrittori come amici. I loro libri racchiudono tra le pagine anche i tuoi ricordi. Li citi anche. E li rileggi. E sono sempre nuovi, sempre belli, sono i tuoi classici. E diventano per sempre. Come Stefano Benni. Che ora è per sempre.

Se la memoria non fa cilecca, cominciai a leggere Benni e i suoi/nostri fantastici mondi con La compagnia dei celestini. Credo fosse intorno ai primi anni Novanta. Risi. Ma leggere Benni, non è mai solo ridere.
Ho continuato a leggere Benni per anni, Bar sport, Terra!, Elianto, Baol, Le Beatrici... Li ho consigliati, regalati, dati da leggere. Continuerò a leggerlo.

Continueremo, anzi, come Tea book. Proporrò di leggerlo ad alta voce al nostro primo incontro perché così dicono abbia chiesto di essere ricordato e mai come quest'anno ha senso iniziare insieme a lui.

Ciao, Lupo 💔

Sarzana ha un'atmosfera unica nei tre giorni del Festival della Mente. Si fa accogliente delle persone che la percorrono...
31/08/2025

Sarzana ha un'atmosfera unica nei tre giorni del Festival della Mente. Si fa accogliente delle persone che la percorrono, la vivono, ci credono.
Arrivi e passeggi tra le stradine del centro godendoti la diversa luce fin quando si fa buio.

I libri sono ovunque. Ci sono dita tra le pagine. E appunti da prendere con penne, matite o tra i pensieri.

parallelaMente anima poi angoli con proposte creative splendide (a proposito grazie Mitilanti e grazie Cristian Kosmonavt Zinfolino per la vostra Poesia).

E poi si parla. Ci si riconosce. E soprattutto si ascolta. E così ci si ricarica, prendendo spunti. Facendo attenzione.

Il tema dell'invisibile, scelto per questa edizione, si è palesato in mille sfaccettature più che visibili.

Come ogni anno, butto giù solo brevi suggestioni colte tra tutto quanto ci è stato donato dai relatori.

Anzi, parto dalla musica. Il Koln concert di Keith Jarrett mi rapisce a sorpresa nell'esecuzione del pianista Cesare Picco e nella sua introduzione così piena di passione con la quale mi/ci chiede: da dove viene la musica, dov'è prima di diventare tangibile ed essere lì, improvvisamente visibile.

Edoardo Albinati sulla potenza dell'invisibile che si mostra; lo fa attraverso affascinanti accenni a opere d'arte e ci augura che sempre possa esistere l'invisibile in questa società dedita alla visibilità totale perché l'ignoto relativizza le nostre convinzioni, ci rende meno rigidi e più aperti (mi rimangono impressi due dipinti, con i piedini de La caduta di Icaro di Bruegel e il ghigno de L'ignoto marinaio di Antonello da Messina).

La sociologa e antropologa Chiara Giaccardi mi fulmina con una lezione magistrale su L'essenziale invisibile agli algoritmi; parla di immiserimento dei simboli, di mancanza di attenzione a creare incuria, del gioco perverso del dualismo, fa un meraviglioso riferimento all'essere deponenti come i verbi deponenti latini che armonizzano attivo e passivo.

La giornalista Francesca Mannocchi ci guida dove c'è strazio con competenza e intensa partecipazione; abbiamo davanti Kabul e l'Uruzgan ma soprattutto le persone e gli incontri. Ce li rende visibili e da lì arriviamo a Gaza in un percorso che ci palesa quello che troppi vorrebbero restasse nell'invisibilità.

Matteo Nucci ci accompagna tra le pieghe della vita di Platone, attraverso il suo amore per Platone. Nel percorso dei tre appuntamenti ci spinge fino a chiederci cosa ci ha lasciato Platone, proprio a noi (ed è tanto, dovrò pensarci su a lungo). L'idea del Bene a monito per tutti, in primo luogo.

Lo psicoterapeuta Matteo Lancini e la scrittrice Donatella Di Pietrantonio dialogano con grande lucidità e non possiamo non interrogarci riguardo le nostre responsabilità di adulti nei confronti degli adolescenti, fragili e inascoltati, schiacciati.

Il fisico Guido Tonelli ci fa perdere letteralmente nell'invisibile meraviglia che va da Democrito al vuoto quantistico.
Insomma il vuoto che vuoto non è.

E finisce che scopriamo che l'invisibile poi così invisibile non è mai.


L'istallazione artistica è creata da Gino d'Ugo

Riprendiamo sabato 20 settembre i nostri incontri mensili con un tema che sembrerà assolutamente fuori luogo, visto tutt...
27/08/2025

Riprendiamo sabato 20 settembre i nostri incontri mensili con un tema che sembrerà assolutamente fuori luogo, visto tutto ciò che ci circonda nel mondo. Ci confronteremo infatti su testi umoristicii, ironici, comici. O forse è proprio il tema che ci serve per continuare ad essere il nostro piccolo circolo resistente ❤️📚

Difficile descrivere questo "quasi ultimo" incontro dell'anno con "La signora di Sing Sing" di Idanna Pucci, un romanzo ...
08/06/2025

Difficile descrivere questo "quasi ultimo" incontro dell'anno con "La signora di Sing Sing" di Idanna Pucci, un romanzo che è cronaca e insieme saggio. Una storia vera, ambientata a fine Ottocento.
La giovane sarta Maria, timida e praticamente analfabeta, di povera e umile famiglia, emigrata da un piccolo paese del sud Italia fin negli Stati Uniti, viene sedotta da un compaesano e disonorata. Convinta di poterlo convincere a non partire per tornare in Italia e a restare per sposarla, finisce invece per ucciderlo. Sconvolta, dovrà affrontare gli eventi processuali senza alcuna conoscenza della lingua, aggravata nella sua posizione dal fatto di essere una povera italiana, quindi considerata poco più di un animale. Sarà la prima donna a essere condannata alla sedia elettrica? Tra l'altro metodo che sta sostituendo l'impiccagione, proprio nel momento dello storico scontro tra Edison e Westinghouse per il monopolio sul business dell'elettricità. Ma ecco intervenire un'altra figura di donna, Cora, ereditiera americana sposata a un nobile italiano, moderna e decisa, imprenditrice, antesignana delle lotte delle suffragette che cambierà il destino di Maria.
La storia è ricostruita e scritta proprio dalla bis-bisnipote di Cora con un accurato report degli atti processuali e degli articoli di giornale; cosa che ha reso la lettura un po' più ostica ma anche perfetta per approfondire le connotazioni di quel periodo storico.
Sono così risultati molteplici i temi di confronto: la condizione delle donne allora e oggi, l'emigrazione italiana del secolo scorso e il confronto con la migrazione attuale verso il nostro Paese, stereotipi e pregiudizi, miseria e ricchezza a confronto riguardo le possibilità che precludono o forniscono, la pena di morte, le condizioni carcerarie.
Un libro particolare ma perfetto per esplorare un'altra direzione in risposta all'iniziale Quo vadis?

Ora e sempre. Anche la cultura è Resistenza!Bellissima manifestazione antifascista oggi nella nostra città. E il natural...
17/05/2025

Ora e sempre. Anche la cultura è Resistenza!
Bellissima manifestazione antifascista oggi nella nostra città. E il naturale ritrovarsi è un altro dei doni condivisi della piccola comunità di Teabookers. ❤️

Ancora un sabato pomeriggio pieno.Ormai i nostri incontri si suddividono in tre parti differenti e distinte dalle 15.30 ...
03/05/2025

Ancora un sabato pomeriggio pieno.
Ormai i nostri incontri si suddividono in tre parti differenti e distinte dalle 15.30 fino alle 20 e ciascun Teabooker partecipa secondo i propri interessi e la disponibilità di tempo.
Ci siamo così prima commossi parlando di cicatrici e di segreti che devastano con la lettura condivisa di "Donne che corrono con i lupi" che prosegue pian piano ma ininterrottamente dal 2020. Alla fine ci siamo invece concentrati mettendo insieme tutte le nostre energie per comprendere un nuovo testo attuale e filosofico di cui più avanti si dirà di più.

Nel mezzo sta sempre il nostro incontro principe che questo mese vedeva la condivisione del romanzo "Il sale della terra" di Jeanine Cummins. La trama è incentrata sulle figure di una madre e del figlio di 8 anni che si ritrovano unici sopravvissuti al massacro della loro famiglia per mano di uno spietato narcotrafficante che li bracca mentre i due tentano di raggiungere gli States dal Messico. Una migrazione che non conoscevamo se non superficialmente e che percepivamo lontana. Cummins ci mostra con una narrazione avvincente, a tratti cruda, il dramma collettivo per cui solo un tentativo su tre riesce a raggiungere il Norte. Sono singoli individui o parti di famiglie, tra cui bambin* e ragazz* che fuggono dalla miseria, da paesi con tassi di criminalità altissimi, senza speranza di futuro. Un futuro lo cercano altrove e affrontano per questo motivo pericoli indicibili, saltando su e da treni in corsa, attraversando il deserto, preda di vigilantes corrotti e senza scrupoli, derubati, assassinati, stuprati.
Il romanzo è ricco d'azione ma anche di emozioni forti che tengono avvinti alla storia pagina dopo pagina. Uscito nel 2020, è entrato subito tra i bestsellers, molto acclamato eppure criticato perché giudicato troppo americano e poco messicano (Cummins non è messicana benché si sia documentata per anni per la stesura). Di certo ci ha permesso di esplorare un altro angolo di mondo e di ritrovare, anche se espresse con altre parole e in altro scenario, le medesime sofferenze che troviamo nelle acque del Mediterraneo, nelle rotte balcaniche, nei lager libici. La scrittrice ci ha però lasciato anche la speranza di piccoli ma salvifici gesti di aiuto disseminati in tutto il percorso. Non tutto è perduto.

La mia lettura per celebrare questo ottantesimo del 25 aprile - festa di liberazione e resistenza - è indubbiamente molt...
24/04/2025

La mia lettura per celebrare questo ottantesimo del 25 aprile - festa di liberazione e resistenza - è indubbiamente molto particolare.
"Meglio porco che fascista!" è la raccolta dei racconti finalisti alla prima edizione del premio Porco Rosso, che avrà quest'anno la sua seconda edizione. Sono otto racconti di fantascienza, davvero molto ben scritti, dedicati ai diritti fondamentali e a utopie possibili. Incentrati quindi su tematiche resistenti, contro guerre e ingiustizie sociali.

Lo abbiamo ben compreso lo scorso anno esplorando il tema distopico: si può ben dire e anche predire la realtà attraverso una trama fantastica o fantascientifica.

Il titolo è tratto da una celeberrima frase del film di Hayao Miyazaki, appunto Porco Rosso (1992) il cui messaggio è esplicito, la guerra è un orrore e il fascismo è un abominio.

Buona festa d'aprile

Sabato pomeriggio davvero speciale che - quasi come un 'rave' letterario - si apre alle 15.30 con la consueta lettura co...
12/04/2025

Sabato pomeriggio davvero speciale che - quasi come un 'rave' letterario - si apre alle 15.30 con la consueta lettura condivisa e si conclude alle 22 dopo una cena tutti insieme.
Al centro della giornata, il romanzo di Torrey Peters.

"Detransition, baby" si è mostrato un ottimo romanzo, ben scritto, con personaggi indubbiamente accattivanti e una trama convincente. L'autrice ci racconta una storia di transizioni e anche di detransizioni, di legami difficili e di sentimenti, di maternità, di confusioni e profondi dolori, di violenze e stereotipi, di minoranze. Di etero contro cis. Di perdita di radici. Di nuove comunità che si sostituiscono a famiglie di origine respingenti. Di diritti da conquistare. Ciascuno di noi Teabookers si è trovato ad aprire uno spiraglio sul mondo trans, un argomento che non conoscevamo se non superficialmente, misconosciuto. Tutto il confronto è partito dall'idea che non si dovrebbe apporre sempre un'etichetta per catalogare il prossimo a seconda delle diversità. Eppure una definizione specifica sembra pur necessaria per poter dare l'accesso alla fruizione di una vita piena e a una dignità personale compiuta facendo attenzione proprio alle differenze e ricordando che è sempre più ciò che ci accomuna che ciò che ci divide.

C’è un paio di scarpette rossenumero ventiquattroquasi nuove:sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica“Sch...
21/03/2025

C’è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica
“Schulze Monaco”.
C’è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantili
a Buckenwald
erano di un bambino di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l’ eternità
perché i piedini dei bambini morti non crescono.
C’è un paio di scarpette rosse
a Buckenwald
quasi nuove
perché i piedini dei bambini morti
non consumano le suole

Joyce Salvadori Lussu 1912 - 1998
Scrittrice, poetessa, traduttrice e partigiana

Anne Sexton 1928 - 1974Scrittrice e poetessa statunitense State attenti alle parole,anche a quelle miracolose.Per le mir...
21/03/2025

Anne Sexton 1928 - 1974
Scrittrice e poetessa statunitense

State attenti alle parole,
anche a quelle miracolose.
Per le miracolose diamo il meglio,
brulicano alle volte come insetti
lasciando non un pizzico ma un bacio.
Possono essere buone come le dita.
Possono essere affidabili come le rocce
su cui mettiamo il sedere.
Ma possono essere sia margherite che ferite.

Eppure io le amo.
Sono colombe cadute dal soffitto.
Sono sei arance sacre appoggiate in grembo.
Sono gli alberi, le gambe dell’estate,
e il sole, con il suo volto appassionato.

Eppure spesso mi deludono.
Ho così tanto da dire,
così tante storie, immagini, proverbi, ecc.
Ma le parole non ce la fanno,
mi baciano quelle sbagliate.
A volte volo come un’aquila
ma con le ali dello scricciolo.

Provo comunque a prendermene cura
e ad essere gentile.
Uova e parole vanno maneggiate con cura.
Una volta rotte non si possono
riparare
(Traduzione di Cristina Gamberi)

Words

Be careful of words,
even the miraculous ones.
For the miraculous we do our best,
sometimes they swarm like insects
and leave not a sting but a kiss.
They can be as good as fingers.
They can be as trusty as the rock
you stick your bottom on.
But they can be both daisies and bruises.

Yet I am in love with words.
They are doves falling out of the ceiling.
They are six holy oranges sitting in my lap.
They are the trees, the legs of summer,
and the sun, its passionate face.

Yet often they fail me.
I have so much I want to say,
so many stories, images, proverbs, etc.
But the words aren’t good enough,
the wrong ones kiss me.
Sometimes I fly like an eagle
but with the wings of a wren.

But I try to take care
and be gentle to them.
Words and eggs must be handled with care.
Once broken they are impossible
things to repair.

Indirizzo

Via Monviso 5 C
La Spezia
19123

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Circolo di lettura Tea for Books & Books for Tea

Il circolo di lettura Tea for Books & Books for Tea è dal 2013 un appuntamento mensile di letture condivise: un sabato al mese dedicato all'amore per la lettura. Incontri di carattere amatoriale nei quali confrontare opinioni, condividere e commentare i testi proposti. Il tema per quest'anno 2019/20 sarà: “Donna mito e modernità - cosa è cambiato?”. Ogni incontro, di un'ora e mezza ciascuno, si svolgerà a numero chiuso presso la sede dell'Associazione Danseàvie in via Monviso 5/c a La Spezia. Ovviamente alle 17,00, l'ora del tè e dei più classici appuntamenti tra amici. Sarà inoltre attiva una serie di incontri dedicati ai ragazzi/e dai 14 ai 19 anni alle ore 15,00. E Il lonfo: un gruppo di lettura creativa rivolto ai ragazzi dai 10 ai 14 anni, a maggior ragione se restii ad avvicinarsi a un libro.

Questa pagina è stata creata per mantenere vivo il book club anche al di fuori dell'incontro mensile, permettendo di condividere avvisi, novità, recensioni, commenti, opinioni sulle letture. In stretto collegamento con il circolo di lettura, ci sono altre attività. Alcune legate alla psicologia e alla psicoterapia con un gruppo dinamico mensile, incontri di mindfulness, laboratori di lettura espressiva. Infine, ma non per importanza, organizziamo durante l'anno incontri con gli autori e workshop inerenti argomenti culturali.