12/11/2025
Quante volte rimandiamo qualcosa o interrompiamo qualcosa solo perchè "non è perfetto"?
Sembra un paradosso ma molte persone non raggiungono il loro obiettivo perchè pretendono da sè stesse la perfezione e se non percepiscono come perfetto il loro agire sentono di non fare abbastanza, che non ne vale la pena e mollano.
Il tranello della perfezione: ti fa credere che stai lavorando per migliorare, ma ti blocca.
Ti spinge a controllare ogni dettaglio e ti distoglie dalle cose importanti.
Ti porta fuori strada.
Ti fa percepire l’errore come un fallimento e fa nascere il senso di colpa.
E quel senso di colpa alimenta il pensiero del tutto o niente:
“Se non riesco a farlo perfettamente, allora è inutile provarci. E' inutile andare avanti”
Si abbandona il percorso perchè si ricerca la "dieta perfetta", l'alimento "perfetto", l'organizzazione "perfetta". Ma perfetta per chi? Questa idea di perfezione nasce spesso da una serie di preconcetti per cui c'è il buono e il cattivo, il sano e il non sano, quello che fa bene e quello che fa male. E comprare un'insalata in busta o una verdura surgelata diventano "il male assoluto".
Nulla è giusto o perfetto se non ci permette di fare una vita normale, serena, se trasforma un atto semplice come quello di nutrirsi in frustrazione.
E invece l'imperfezione va accettata come spazio in cui progredire.
Fai quello che puoi con quello che hai nel momento in cui sei, vai avanti e sii costante.
La costanza crea i risultati non la perfezione.