Studio di psicologia Esperia dott.ssa Loredana Nave logopedia pedagogia

13/11/2025

La rabbia è un’emozione naturale, universale ed educativa.
Non è sbagliato provarla, ma è fondamentale imparare a gestirla, soprattutto quando ci sono i bambini. 🫶

I figli imparano osservando. Molto prima di capire le parole, leggono i gesti, i toni di voce, le espressioni.
Quando un adulto urla, sbatte porte o si chiude nel silenzio, il bambino non impara solo “che il genitore è arrabbiato”:
impara come si esprime la rabbia. 💭

Gestire la rabbia non significa reprimerla, ma trasformarla in un messaggio educativo.
Si potrebbero utilizzare toni diversi per spiegare le frasi come:
“Sono arrabbiato, ho bisogno di respirare un momento.”
“Adesso sono frustrato, parliamone tra poco.”

In questo modo, l’adulto mostra che:
✅ la rabbia è legittima;
✅può essere riconosciuta e nominata;
✅si può esprimere senza ferire.

Questa è educazione emotiva in azione.
Ogni volta che un genitore sceglie la calma, insegna al proprio figlio autocontrollo, empatia e sicurezza emotiva.

Non dobbiamo essere genitori perfetti.
Dobbiamo essere genitori consapevoli: capaci di sentire, riconoscere e riparare. 🫂❤️

07/11/2025

🧠 Allenando la concentrazione e molto altro!

Con questo gioco e molti altri simili, come quello dei chiodini, si propone l’uso di entrambe le mani.
In questo modo i bambini sviluppano la coordinazione oculo-manuale, la concentrazione e la motricità fine. 🌈

Per ogni bastoncino, colore, occorre attenzione, pazienza… e tanta energia!

⚠️ sempre sotto la stretta osservazione degli adulti! 👀

31/10/2025

Negli ultimi anni l’ADHD sembra essere diventato quasi una “moda”.
Se ne parla ovunque, spesso in modo semplificato o persino romantico, come se bastasse definirsi “ipersensibili” o “creativi” per rientrare nel quadro del disturbo.
Ma questa banalizzazione è pericolosa, perché distoglie l’attenzione dal vero problema: l’ADHD è una patologia complessa e drammatica, che può compromettere profondamente la qualità della vita di chi ne soffre.
Dietro la difficoltà di concentrazione o l’impulsività si nascondono spesso storie di sofferenza, disadattamento e rischio evolutivo.
Se non riconosciuto e trattato adeguatamente, l’ADHD può infatti predisporre a disturbi psichiatrici secondari, devianza comportamentale e fallimento scolastico e sociale — non certo a carriere geniali o artistiche come sempre più spesso viene raccontato. E allora perché intervenire e riabilitarli se è una qualità così speciale?? Anzi bisogna tenerselo perché molto probabilmente dietro quel disturbo si nasconde Leonardo Da Vinci.

31/10/2025

31/10/2025

Le mani raccontano il pensiero dei bambini.

Nel 1950 la pedagogista Maria Montessori intuì un concetto fondamentale: le mani sono lo strumento principale dell'intelligenza umana. Lo osservò studiando i movimenti dei bambini, che prima di imparare a parlare o a ragionare in modo astratto, esploravano il mondo toccando, afferrando e manipolando oggetti.

Le sue classi erano organizzate con materiali concreti da manipolare, come incastri e oggetti da versare o costruire. Per Montessori, ogni gesto manuale rappresentava un "pensiero in movimento", un ponte tra idea e realtà che stimolava direttamente lo sviluppo cerebrale.

Oggi, la neuroscienza ha fornito conferme sorprendenti. Numerosi studi indicano che nei primi anni di vita le connessioni cerebrali si moltiplicano attraverso l'esperienza manuale. Le mani attivano non solo le aree dedicate al movimento, ma anche quelle responsabili della memoria, dell'attenzione, della creatività e persino delle abilità matematiche.

Ciò dimostra come il semplice gesto di prendere in mano, smontare o costruire non sia un gioco, ma una base concreta per la formazione dell'intelligenza futura.

Il metodo Montessori, nato da osservazioni oltre settant'anni fa, continua a influenzare le migliori pratiche educative moderne in tutto il mondo. Questa lunga continuità tra intuizione e ricerca scientifica ci invita a riflettere su quanto l'apprendimento sia profondamente legato all'esperienza diretta e tattile, più di quanto si pensasse una volta.

Comprendere questa relazione tra mani e mente apre nuove prospettive sul modo in cui pensiamo l'educazione oggi, confermando la visione di Montessori e suggerendo la centralità del contatto fisico nella crescita umana.

26/10/2025

" I bambini non giocano per imparare, ma imparano perché giocano" Piaget

❤️ Chiara

26/10/2025

PSYsimple è una piattaforma di corsi e materiali ECM,dedicata ai professionisti della salute mentale.

17/10/2025