26/03/2025
■ SIAMO IN PRIMAVERA.!
■ CHE PROVVEDIMENTI DEVONO PRENDERE I PAZIENTI ALLERGICI AI POLLINI.?
● È il periodo più sintomatico delle allergie respiratorie.!
● Legato alla intensa produzione e liberazione di POLLINI ALLERGIZZANTI in atmosfera.
● LE PIANTE ALLERGIZZANTI sono dette “ANEMOFILE” perché non hanno fiori, non emanano profumo ed utilizzano come trasportatore del polline l’aria, il vento, → quindi le respiriamo.
● In questo periodo a “causare malattie respiratorie allergiche” sono prevalentemente: le GRAMINACEE, la PARIETARIA, l’OLIVO, con concentrazioni in atmosfera di granuli di polline molto elevate.
● Non bisogna temere le piante che hanno bellissimi fiori di vari colori che emanano profumo, perché sono piante evolute che con questo stratagemma attraggono gli insetti impollinatori, a cui offrono il nettare ed impregnano il loro corpo di polline vischioso, che andrà poi a fecondare altri fiori. È un polline non in grado di essere trasportato dal vento pertanto non ne veniamo a contatto con l’apparato respiratorio, quindi non sono in grado di provocare allergie.!
● I SOGGETTI ALLERGICI AI POLLINI sono circa il 30% della popolazione.
● Accusano sintomi respiratori quali:
● CONGIUNTIVITE “occhio rosso con prurito e lacrimazione”;
● RINITE “naso chiuso, prurito, salve di starnuti, naso che cola”;
● ASMA BRONCHIALE “sibili espiratori, affanno (respiro corto), senso di oppressione al petto, tosse stizzosa”.
● Essendo allergie importanti, è bene consultare lo SPECIALISTA ALLERGOLOGO.!
● L’esame clinico del paziente; i test allergometrici e gli esami strumentali quali: “Rinoscopia, Spirometria, dosaggio dell’Ossido Nitrico esalato (FeNO)”;
● Permettono di: 1) formulare una diagnosi eziologica specifica; 2) valutare il livello di gravità dell’allergia respiratoria; 3) mettere in atto interventi terapeutici mirati e bilanciati (colliri, antistaminici, steroidi e broncodilatatori per via inalatoria), per controllare in modo ottimale la sintomatologia allergica.
● L’immunoterapia desensibilizzante allergene specifico, rispetto ai farmaci, è in grado di modificare la risposta immunitaria di questa malattia, portando così in modo progressivo ad uno stato di stabilizzazione e risoluzione della malattia e il periodo migliore per iniziarlo è a fine estate.
● Il controllo ottimale della rinite, della congiuntivite e dell’asma si ottiene con un protocollo terapeutico bilanciato e personalizzato in base alla gravità dei sintomi e all’entità espositiva territoriale dove il paziente vive.
● In questo periodo stagionale, le belle giornate di primavera invitano a stare all’aria aperta e a fare passeggiate → ma il soggetto allergico ai pollini ne soffre in modo marcato.
● Si consiglia di andare a camminare “se logisticamente possibile” su strade che costeggiano il mare, perché la brezza marina contiene pochissimo polline, o in montagna ove le graminacee andranno in fioritura solo in piena estate, mentre la parietaria e l’olivo sopra gli 800 metri non sono presenti → in modo da poter godere di stare all’aria aperta e non avere sintomi di allergia.
● Vi ringraziamo dell’attenzione che prestate ai nostri post scientifici che pubblichiamo, con la speranza che vi siano utili a migliorare le vostre conoscenze sulle allergie e ad intraprendere percorsi virtuosi per migliorare il vostro stato di salute.
● Dr. Vincenzo e Annamaria Feliziani