
12/08/2025
✨ E se “non fare niente” fosse un atto di cura?
Viviamo in un mondo che ci vuole sempre attivi, produttivi, stimolati.
Dove l’ozio è sospetto e “oggi non ho voglia di fare niente” suona quasi come una colpa.
Eppure… a volte è proprio la cosa più naturale – e più sana – che possiamo fare.
Ce lo ricorda il protagonista del libro illustrato Il gatto che non voleva fare niente. 🐈
Un gatto che rifiuta ogni invito: rincorrere un gomitolo, andare a una festa, esplorare, cucinare…
Proposte gentili, sì, ma che lo stancano ancora di più.
Finché, sfinito, ammette: “Sono un po’ triste. E quando sono triste, non voglio fare niente.”
Ed è lì che succede qualcosa di raro: gli altri lo ascoltano davvero.
Riconoscono che anche loro, a volte, si sentono così.
Che anche loro hanno giorni in cui il bisogno più grande è solo… fermarsi.
E nasce l’incontro più vero, non nel “fare” insieme, ma nel chiedere:
💛 “Possiamo stare con te… a non fare niente?”
Perché prendersi cura, a volte, significa solo questo:
Restare.
In silenzio.
In compagnia.
A non fare niente.