18/11/2025
Finalmente è martedì! Benvenuti a un nuovo episodio di “Neurolandia: il sistema nervoso come non lo avete mai visto!” 🤩
Oggi vi portiamo a conoscere un nervo.. che ama viaggiare. Un po’ cervello, un po’ cuore, un po’ intestino.
È il nervo vago, il decimo nervo cranico, e attraversa il corpo come una lunga autostrada che collega la mente al corpo.. e viceversa.
È il simbolo dell’equilibrio, della calma, della connessione profonda tra respiro, emozione e salute. E sì.. quando è in forma, ci fa vivere meglio. Quando è stressato, ce lo fa sentire ovunque.
Dove sta?
Il nervo vago (X nervo cranico) nasce nel bulbo (midollo allungato), all’interno del tronco encefalico.
Da lì, inizia il suo viaggio discendente: esce dal cranio attraverso il forame giugulare. Scende nel collo, all’interno della guaina carotidea, insieme a carotide e giugulare interna. Entra nel torace, dove invia rami al cuore e ai polmoni. Prosegue nel mediastino, attraversa il diaframma e raggiunge i visceri addominali (stomaco, intestino, fegato, pancreas).
Un vero viaggio viscerale, e il suo nome, vagus, significa proprio “errante”.
Che cosa fa?
Il nervo vago è misto, ma la sua funzione principale è parasimpatica, cioè quella che calma, rallenta e regola.
Funzioni principali
Rallenta il battito cardiaco e regola la pressione arteriosa. Favorisce la digestione stimolando la secrezione gastrica e la motilità intestinale. Regola la respirazione (controllo del ritmo respiratorio). Trasmette informazioni dai visceri al cervello (afferente viscerale). Partecipa alla deglutizione e fonazione (innervando faringe e laringe). Modula le emozioni, grazie ai suoi collegamenti con il sistema limbico.
In altre parole: il nervo vago è il cavo USB tra corpo e cervello.
Come si lamenta?
Quando il nervo vago è irritato, compresso o disfunzionale, può dare sintomi multisistemici, perché.. ovunque vada, regola qualcosa.
A livello cardiaco: tachicardia o bradicardia, palpitazioni, senso di svenimento. A livello respiratorio: sensazione di “respiro corto”, difficoltà a fare respiri profondi. A livello digestivo: nausea, gonfiore, digestione lenta, reflusso, stitichezza. A livello emotivo: ansia, agitazione, disturbi del sonno, iperattivazione da stress. A livello faringeo/laringeo: difficoltà nella deglutizione, voce rauca o affaticata.
In caso di irritazione cervicale o disfunzioni fasciali toraciche, anche il vago può risentirne.
Ruolo nella vita quotidiana
Il nervo vago è il protagonista del “sistema nervoso della calma”. Si attiva quando respiri profondamente, mediti o ti rilassi, ti senti al sicuro o in connessione con qualcuno, ridi o canti (sì, anche questo stimola il vago!) e quando ti sdrai dopo un pasto e senti “il corpo che digerisce”.
È anche l’asse della cosiddetta teoria polivagale, secondo la quale il vago regola il nostro stato di sicurezza, difesa o collasso.
Patologie e disfunzioni
Disautonomie vagali (tachicardia, ipotensione, sincopi vasovagali), dispepsie e reflusso vagale, alterazioni del tono vagale da stress cronico, disturbi della deglutizione o fonazione per coinvolgimento del ramo laringeo, disturbi viscerali funzionali (colon irritabile, gastrite da stress).
Curiosità neurologica
Il nervo vago è il principale attore della connessione mente-corpo. Non a caso, stimolarlo (anche con dispositivi medici) è oggi una terapia per l’epilessia, la depressione e l’emicrania cronica.
E sì: anche ridere, cantare, respirare profondamente o abbracciare sono forme di “stimolazione vagale naturale”. Quando dici “mi sento in pace”, spesso è il tuo nervo vago che ti ringrazia.
Approccio fisioterapico
Il fisioterapista può agire sul nervo vago in modo indiretto ma potente, tramite educazione respiratoria e posturale per favorire il tono vagale, tecniche di respirazione lenta e diaframmatica, terapie manuali sul collo, torace e diaframma.
Utili anche esercizi cranio-cervicali e mobilità fasciale, lavoro sullo psoas e sul diaframma, con cui il vago condivide una stretta connessione neurofasciale, rieducazione somato-emozionale, per integrare stress, postura e respiro.
Conclusione
Il nervo vago è il filosofo del corpo umano: ascolta tutto, collega tutto e sa riportare calma dove c’è caos. È il motivo per cui un respiro profondo può cambiare un’emozione.. e un’emozione può cambiare il battito.
Quindi, la prossima volta che ti senti agitato, fai un respiro profondo e pensa al vago: probabilmente è già lì, che lavora per te. 🫶
Ci vediamo martedì prossimo su Neurolandia.. perché quando i nervi parlano, noi impariamo ad ascoltarli. 🤗
Nota bene
Anche se a Neurolandia i nervi parlano.. la diagnosi medica la fa il medico. Quindi, se i sintomi ti fanno compagnia da troppo tempo, ascolta i segnali e confrontati con un neurologo o uno specialista medico. Noi siamo qui per spiegarti come funzionano le cose, ma la cura parte sempre da una valutazione sanitaria. E spesso, il fisioterapista è proprio il primo professionista sanitario a intercettare quei segnali e indirizzare nel modo giusto. 👏