Alessandra Biscardi Psicologa-psicoterapeuta

Alessandra Biscardi Psicologa-psicoterapeuta Dott. ssa Alessandra Biscardi
Iscritta all’Albo degli psicologi della Regione Lazio con num 5324. ssa Alessandra Biscardi

Narcisismo.                                                          La conversazione con un narcisista è un monologo, s...
12/12/2023

Narcisismo. La conversazione con un narcisista è un monologo, se voi siete lì e’ solo per ascoltarli e assecondarli, guai a contraddirli perché loro hanno sempre ragione. La conversazione verte su quanto sono bravi, belli e intelligenti e sui loro bisogni, si autoelogiano ed invece criticano fortemente gli altri. I narcisisti sono interessati alla conversazione solo se si parla di loro, quando qualcuno parla, appaiono impazienti e tendono ad interrompere continuamente . Più che una conversazione è una lezione.

Riconoscere che c’è violenza è doloroso. Vederla spesso è difficile. Difficile perché fa male. Difficile perché all’inte...
20/11/2023

Riconoscere che c’è violenza è doloroso.
Vederla spesso è difficile. Difficile perché fa male. Difficile perché all’interno di relazioni intime. Difficile perché a volte subdola, invisibile.

Non solo schiaffi, segni e lividi, ma forme diverse di violenza, psicologica e morale.

Il femminicidio non nasce dal nulla: è alimentato da fiumi, talvolta sotterranei, ma molto più spesso evidenti e tollerati, che narrano la violenza domestica, economica, psicologica, assistita come normale manifestazione di "amore".

Come psicologhe e psicologi dobbiamo imparare a riconoscere tutti questi segnali e insegnare a farlo: è un'operazione difficile perché impatta su una cultura che questa violenza la usa da sempre e la trova "normale".

Una volta per tutte abbiamo bisogno di nuovi occhiali che ci consentano di riconoscere la violenza degli uomini sulle donne e di farla vedere: è un nostro compito di professioniste e professionisti "ampliare" di default la nostra percezione e rovesciare la narrazione negazionista di chi riduce la violenza ad un conflitto fra pari poteri.

E lavoriamo senza stancarci affinché il NO ad una relazione sia percepito come un diritto, anche se doloroso, da accettare.

Tutte le donne devono poter guardare al futuro senza più paura.

Scarica il materiale e condividi sui social la nuova visione, utilizzando l'hashtag ♥duole.

Omaggio alla Bellezza. Campagna contro la Violenza sulle Donne.                Quando ha smesso di trattarti come una pr...
03/10/2023

Omaggio alla Bellezza. Campagna contro la Violenza sulle Donne. Quando ha smesso di trattarti come una principessa? L'artista Saint Hoax, che ritrae i volti tumefatti delle Principesse Disney come se fossero appena state picchiate dai rispettivi principi.

ADDIO, FREUD!La morte di Sigmund Freud, il Padre della psicoanalisi, segnò la fine di un'era nel campo della psicologia ...
24/09/2023

ADDIO, FREUD!

La morte di Sigmund Freud, il Padre della psicoanalisi, segnò la fine di un'era nel campo della psicologia e l'inizio di un'eredità intellettuale duratura.
I contributi di Freud alla comprensione della mente umana continuano a modellare la nostra comprensione della psiche, della sessualità, dei sogni e dell'inconscio.

Sigmund Freud, nato il 6 maggio 1856 a Freiberg, in Moravia, e successivamente trasferitosi a Vienna, in Austria, è ampiamente considerato una delle figure più influenti nella storia della psicologia e della cultura occidentale.
La morte colse Freud il 23 settembre 1939, dopo lunghi anni di malattia.

Le sue teorie, come il complesso di Edipo, la “struttura” della mente (Es, Io e Super Io) e l'interpretazione dei sogni, sfidavano le nozioni prevalenti del comportamento umano del suo tempo.

Freud era fuggito a Londra, dove si era trasferito per la crescente minaccia della persecuzione nazista in Austria.
A Freud fu diagnosticato un cancro alla mascella nel 1923, che portò a una serie di interventi chirurgici e disagi fisici negli ultimi anni della sua vita.
Nonostante il peggioramento della sua salute, Freud continuò a lavorare e a scrivere in modo prolifico, fino ai suoi ultimi giorni.

La morte di Sigmund Freud non segnò la fine della sua influenza ma, piuttosto, diede inizio alla lotta per la sua eredità. Numerosi analisti e Scuole si scontrarono per contendersi l’eredità del suo pensiero.

L'impatto delle scoperte di Freud si estese oltre il campo della psicologia. Le sue idee hanno influenzato la letteratura, l'arte, il cinema e la cultura popolare, plasmando la rappresentazione della psiche umana in innumerevoli opere.
Concetti come il “lapsus freudiano”, la “rimozione” e la mente inconscia sono diventati parte del pensiero comune.

Negli ultimi mesi della sua vita, il cancro divenne per Freud la causa di un dolore intollerabile, tanto da renderlo quasi afono. Oramai giunto a pochi giorni dalla morte, Freud scrisse le sue ultime parole in risposta al poeta Albrecht Schaeffer:

“Ho più di ottantatré anni, quindi in realtà sono in ritardo, e non mi è rimasto altro che seguire il consiglio della tua poesia. Aspettare aspettare..."

Il giorno successivo Freud convocò il proprio medico e disse:
“Ora non è più che tortura e non ha senso. Ne parli con Anna, e se lei pensa che sia giusto, facciamola finita".

Grazie a crescenti dosi di oppiacei, Freud si addormentò, libero dal dolore, morendo il 23 settembre 1939, mentre nel mondo era appena scoppiato il secondo conflitto mondiale.

Le vignette di Lorenzo Recanatini
22/09/2023

Le vignette di Lorenzo Recanatini

Allora invece di riempire le scuole di lavagne digitali, riempiamole di letteratura, perché  quello è il luogo eminente ...
06/09/2023

Allora invece di riempire le scuole di lavagne digitali, riempiamole di letteratura, perché quello è il luogo eminente in cui impari i sentimenti.
Perché i sentimenti si imparano, non ce li hai per natura. E se uno ha sentimento non brucia un immigrato che dorme sulla panchina. Uno che ha sentimento non picchia un handicappato. Se uno fa queste cose non ha sentimento. Non l’ha imparato.”

Umberto Galimberti

Il 17 maggio 1990 l'OMS smette di considerare l'omosessualità una malattia e viene tolta dal DSM ( manuale diagnostico d...
17/05/2023

Il 17 maggio 1990 l'OMS smette di considerare l'omosessualità una malattia e viene tolta dal DSM ( manuale diagnostico dei disturbi mentali) . Se sono costretti a chiedere aiuto è per tutte le discriminazioni che subiscono.

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